Recensioni per
Nothing
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/05/21, ore 19:58
Cap. 1:

Ciao, ho girato sul tuo profilo per qualche giorno. Avrei voluto passare prima, ma complici stanchezza e mal di testa mi faccio viva soltanto adesso. Dicevo che mi sono fatta un giro e mi è venuta voglia di leggere qualcosa con Crowley e Aziraphale, non lo faccio mai tanto spesso, ma tornarci mi fa sempre sentire un po' a casa. E così ho letto questa, attirata probabilmente dal titolo o magari dall'intro...

Ad ogni modo, era tanto tempo che non leggevo nulla di tuo e non ho potuto non notare quanto il tuo stile sia cambiato nel corso del tempo. Il modo in cui si è evoluto, come è maturato e cambiato... Hai fatto davvero tantissimi miglioramenti rispetto alle prime volte che ti leggevo e mi fa davvero molto piacere. Questa storia in particolare oltre a essere ben scritta, è anche molto sentita e lo stile ti aiuta a far percepire più in profondità i sentimenti dei personaggi. Sì, l'Apocalisse c'è stata, le premesse sono tragiche perché significa che Crowley e Aziraphale hanno fallito e andando avanti nella lettura capiamo anche il perché. Si sono divisi, in quel tragico momento in cui si sono voltati le spalle a vicenda, vuoi perché insicuri del loro amore, vuoi perché Aziraphale era sin troppo convinto di dover seguire la "propria parte", ecco che non si sono mai più ritrovati e l'Apocalisse è avvenuta. E il risultato ce lo mostri tu all'inizio della storia, in maniera devastante. Sulla terra non è rimasto nulla e Crowley, che sarà un demone ma è un demone buono, non può non rimpiangere ciò che è stato. Nonostante tutto, a lui gli umani piacevano. Era ciò che contraddisingueva lui e Aziraphale dagli altri esseri sovrannaturali. Nessuno, in paradiso o all'inferno, era affascinato dai terrestri. Li consideravano inferiori, esseri facilmente influenzabili e di certo non qualcuno il cui oprato è da apprezzare. Ma per Crowley è sempre stato diverso, il suo essersi mescolato tra di loro lo ha reso molto più umano e la stessa cosa vale anche per l'angelo.

Dicevo che le premesse della storia erano devastanti e sino a metà non avevo idea di come l'avresti fatta finire. Resta devastante questa immagine di desolazione assoluta, tipico di quanto il ciclone è finito e la guerra conclusa. Non resta più nulla. Ma Crowley e Aziraphale si ritrovano, nonostante tutto entrambi ce l'hanno fatta. Non importa chi ha vinto la guerra e chi l'ha persa, ciò che conta è che ora sono insieme. Per il momento basta questo. Almeno non soffriranno più come facevano prima. Diciamo che questo incontro fa terminare la tua storia con una nota di dolcezza, che spacca l'amarezza che si era respirata sino ad allora. Mi ha stupita e mi è piaciuto il finale, così come tutta quanta la storia.

Hai fatto davvero un ottimo lavoro!
Koa

Recensore Master
21/01/21, ore 16:05
Cap. 1:

Cara Nao,

ecco che finalmente sono giunta da te! Ho amato questa distopia, lo dico senza mezzi termini. Non ti sei fermata eccessivamente sul mondo dopo l’Apocalisse, ma quei pochi tocchi che hai dato sono stati messi con perizia e intelligenza. Crowley è solo in un mondo grigio, dove, per citarti, nessuna guerra e pestilenza può essere più fermata. Ecco, qui mi sono venuti i brividi, perché hai colto quello che è la tragedia che viviamo tutti i giorni. Il punto non è cosa succede se scoppia la guerra o una pandemia (sic), ma quanto ci costa fermarla, quanto tempo e fatica, quante speranza disattese. Il demone soffre per la mancanza di un’umanità che gli era, tutto sommato, congeniale e con cui viveva da più di seimila anni, ma soprattutto soffre per la mancanza dell’angelo. Accanto a delle riflessioni analitiche (apparteniamo a due fazioni diverse e non potevamo fare altro) c’è il rimpianto per la fuga che Azipharale ha voluto non compiere, c’è il dubbio legato al fatto che sarebbe stato, forse, meglio insistere, c’è la solitudine e la consapevolezza di quanto l’angelo sia parte di lui, sia necessario alla sua vita. E tutto questo è bellissimo.

Poi arriva anche Azipharale e vederli così, soli in questo mondo distrutto che avrebbero potuto salvare, ma non hanno salvato, a dirsi di aver sbagliato, è struggente. Quando dici che ogni luogo visitato e persona conosciuta è semplicemente estinto utilizzi un termine perfetto che richiama alla mente le grandi estinzioni e sparizioni che hanno colpito la Terra nel corso dei suoi 4,5 miliardi di anni. È un termine che segnala l’assoluta fine dell’Umanità, senza superstiti, senza speranza. Eppure la speranza in questa storia c’è. Le due creature divine che piangono l’umanità (già solo quest’immagine è fortemente poetica) e si completano, sono due anime gemelle, due soulmate – io non riesco a intendere questi due personaggi in altra maniera, davvero. La loro forza è essere insieme e insieme, ora che il mondo che amavano e che li univa non esiste più, possono ancora fare qualcosa. Non dici cosa e lasci in ombra questo dettaglio e ciò mi piace – il lettore deve poter immaginare e questa storia gli lascia immaginare tutte le soluzioni che vuole. Dall’oscurità si passa alla luce, ma soprattutto si passa a un’accettazione dei sentimenti reciproci di Crowley e di Azipharale. Il modo per spazzare via anche la peggiore delle apocalissi dunque esiste e si può ottenere solo avendo coraggio e amandosi, perché l’amore è uno di quei poteri che fa girare l’universo (e qui, per deformazione mia, metterei una qualche citazione, ma pare non sia di moda farle: sta bene, ma è come se te l’avessi fatta). Un abbraccio forte e grazie, come sempre, per la pazienza che metti nell’attendere le mie recensioni <3.

Un abbraccio e a presto, questa va dritta nelle liste **,
Shilyss

Recensore Master
10/12/20, ore 02:23
Cap. 1:

Ciao!
Nelle mia consuete ore di insonnia vago per EFP alla ricerca di letture che mi facciano compagnia e così mi sono imbattuta in questa tua One shot veramente bella.
Mi è piaciuta moltissimo questa idea di immaginare cosa sarebbe successo se l'Apocalisse avesse fatto il suo corso.
L'immagine di Aza e Crow circondati dal niente assoluto è davvero bella.
Lo sconforto è il senso di colpa di Crowley sono descritti in un modo che ti prende il cuore, è bellissimo questo demone che odia la guerra e ama il genere umano e un Angelo biondo (e un po' pedante! 😉)
L'incontro con Aza fa provare al lettore lo stesso conforto che provano i due protagonisti e sono sicura che da questo incontro e dal loro amore reciproco scaturirà il perdono e un'altra possibilità anche per il genere umano, perché se tra un angelo e un demone può esserci amore puro, allora tutto è possibile.
Mi piacerebbe molto se continuassi questa storia, ma sappi che è molto bella anche con questo finale aperto che permette al lettore di scegliere come continuare.
Complimenti! E grazie per avermi fatto compagnia. ♥️
AlbAM

Recensore Master
08/12/20, ore 15:36
Cap. 1:

Ti dirò, mi piace che il finale rimanga così aperto! Nel senso, in una ambientazione di vuoto assoluto, dove non esiste più niente, non esistono i colori, gli odori, i suoni, dove anche spaziare con lo sguardo non ha senso perché, in fondo, non c'è nulla da vedere, un finale così aperto invece di darmi un senso di perdita mi dà un senso di speranza.
Un po' come quel vento che si alza, alla fine, e spira vicino a Crowley e Aziraphale, la sensazione che si ha è di poter respirare, /di nuovo/, dopo un lasso di tempo non specificato (Ha senso tenere il conto degli anni, dei secondi, dei mesi e dei giorni in una realtà privata di ogni tipo di confine e forma?), un lasso di /qualcosa/ di opprimente e pesante -Me lo immagino così, il devastante nulla post-apocalittico e tu sei riuscita a restituirmi quel disagio e quella claustrofobia che sembra tanto in contrasto in una dimensione priva di confini.
Ed è "bello" (lo metto tra virgolette perché, in fondo, povero il nostro Demone) vedere Crowley, il dandy, decadente, sfrontato, irriverente Crowley schiacciato nel vuoto dalla forma delle proprie azioni, dalla colpa che gli grava addosso e muoversi quasi trascinandosi, appesantito dal dolore, dalla perdita di Aziraphale, dall'inazione, dall'ignavia che ha portato non solo la cancellazione del Creato, ma anche di tutto ciò che ha avuto e tutto ciò che avrebbe potuto avere in futuro.
E poi arriva Aziraphale ed è davvero come sentire, oh, finalmente, un po' di leggerezza. Il puro, salvifico Aziraphale -Loro, loro due /insieme/ rappresentando la Creazione, perché loro /esistono/ e se loro /esistono/, se loro so tangibili lì dove tutto il resto è sparito, allora c'è speranza che qualcosa possa esistere ancora.
Ti ringrazio per aver scritto questa storia, mi è piaciuto davvero molto! Se mai un giorno vorrai continuare, mi farebbe piacere essere lì a leggere un seguito!
Ti auguro una splendida giornata <3

Recensore Master
06/12/20, ore 22:27
Cap. 1:

Ciao, cara <3
Io dovevo andare avanti con la long di Harry Potter, ma poi ho visto questa e nulla, mi attirato.
All'inizio mi sembrava che la storia fosse in qualche modo da Silente, non dirmi perché, ma le prime righe mi sono immaginata lui che mi leggeva la storia.
Ogni volta che scrivi di Aziraphale e di Crowley esce fuori secondo me il meglio di te, si nota e si percepisce che ci metti amore nello scrivere su di loro.
Io adoro il tuo modo di scrivere e questa storia esprime moltissime sensazioni.
Il finale aperto lascia molti finali alternativi abbastanza interessanti e io spero che un giorno non troppo lontano ritornerai con qualche long
Complimenti e alla prossima <3

Recensore Master
05/12/20, ore 12:26
Cap. 1:

Tesoro buongiorno! Che bello, finalmente riesco a passare di qui, è un super piacere rileggerti in questo fandom **.
Trovo davvero molto originale questo what if che si basa sulla premessa che l'apocalisse ahimè, è avvenuta. Lo scenario che ci troviamo di fronte mette davvero i brividi, sei riuscita molto bene a rendere quel senso di vuoto totale, conseguente alla fine della vita. Scopriamo poi che le cose, in parte, sono andate così, perchè Crowley e Aziraphale si sono voltati le spalle a vicenda e ora ne pagano il prezzo çç; difatti li vediamo entrambi in preda ai rimorsi e ai rimpianti çç, piccoli loro, che tenerezza mi hanno fatto. L'abbraccio è la parte più bella, perchè descrive perfettamente il dono del perdono reciproco, la volontà di non ferirsi più e l'accettazione dell'amore l'uno per l'altro. Il finale rimane aperto ma pieno di speranza: se uniti, nulla li potrà battere <3

Complimenti cara, è stato un piacere e spero di ritrovarti presto **

Benni