Recensioni per
Stralci – per trovarsi viversi amarsi
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/11/21, ore 18:25

Rosmary!
Non mi aspettavo proprio di trovare una tua Charlie/Tonks, soprattutto non in questa raccolta, e invece eccoci qui: che bello ❤ è stata una sorpresa molto apprezzata!

“Io non vorrei sapere certe cose di mia madre,” insiste lui.
Infatti, meglio di no, Lorcan non prenderebbe bene i trascorsi di sua madre con Draco Malfoy 😇 ops.

I calderotti (sì, Lor, sei proprio un calderotto) bellissimi e malandrini hanno trovato un ricordo prezioso, e concordo con Rose, Charlie aveva il diritto di averlo. Chissà come reagirebbe Teddy, potrebbe scoprire che Charlie ha tante belle storie da raccontare su sua madre! Però potrebbe anche essere strano, sì.
La storia mi è piaciuta tanto, entrambe le coppie chiamate in causa sono stupende ❤ Tonks che fa un passo e travolge due Weasley è oroXD. Dovresti scrivere più, su di lei, io te lo dico!
Un bacio,
Mari

Recensore Master
11/04/21, ore 15:11

Cara la mia Rosmary!

Oggi sono piena di gloriosi propositi e siccome sto rimanendo parecchio indietro con tutto, ho deciso di ricominciare da qui e da farmi scaldare da Lorcan e Rose – ma quanto sono belli!? Moltissimo, ma soprattutto è bella ed efficace la storia, perfettamente strutturata. È Natale, Lorcan e Rose stanno insieme e stanno per dirlo ai loro genitori, ufficialmente, perché ufficiosamente è abbastanza palese che lo siano, insieme. La Tana, che è sempre la Tana ingombra di gente, offre come unico scampolo a due adolescenti innamorati e appassionati una soffitta piena di cose vecchie e, tra queste, compare un ricordo legato a Teddy, a Tonks, a Charlie.

Un amore che non si è concretizzato per via delle aspirazioni di Weasley, intriso d’amicizia e ancora più prezioso forse proprio perché irrecuperabile come solo gli amori di scuola sanno essere e perché Tonks non c’è più. Mi è piaciuto molto che il ricordo si sia sbloccato per caso e che vi sia una contrapposizione speculare tra la nuova coppia che non si lascerebbe (i calderotti) e una che si è lasciata e ha colto il momento, fissati nello stesso identico giorno, ma a trentadue anni di distanza. Mi piace anche quel figlio di luna che gioca con ben altri insulti e mostra l’attaccamento paterno di Ron, non disposto a comprendere che la sua bambina è grande abbastanza per avere una relazione. Allo stesso modo, amo sempre il tuo presente scorrevolissimo ed efficace che qui hai voluto accostare a un passato che rende la sensazione del finito e del lontano al bacio scambiato tra Nimphadora e Charlie.

C’è tutto quello che dovrebbe essere a Natale: freddo, famiglia, divertimento, qualcosa di perduto e di nostalgico e un’aspettativa di felicità che solo le luci soffuse, la neve e certi maglioni con le renne sanno trasmettere. Buona domenica, mia cara, leggerti è sempre un piacere immenso <3
Con affetto e tanta stima,
Shilyss

Recensore Master
04/01/21, ore 00:25

Ciao!
Un po' mi vergogno ad arrivare qui solamente ora, perché avevo letto la storia un paio di giorni dopo la sua pubblicazione e mi ero promessa di passare subito, ma evidentemente il mio concetto di "subito" si è rotto. Mi ero anche ripromessa di sfruttare il weekend delle recensioni per passare di qui, ma insomma, dovrei concludere questa recensione in quattro minuti esatti per essere in tempo, ed è evidente che io e le scadenze non andiamo per niente d'accordo.
Ma non importa: quello che conta è la tua bellissima storia, che ha un sapore così dolce e familiare che, davvero, l'avrei riletta mille volte.
Io adoro l'idea di queste raccolte, che distaccandosi da Paradiso Perduto permettono di indagare i personaggi a volte con una leggerezza diversa, senza però mai perdere l'essenza del legame di fondo che li unisce e li rende, ovunque, i tuoi personaggi. E mi piace molto anche il fatto che in queste raccolte Rose possa essere felice sia con James che con Lorcan, perché, come forse ti ho già accennato in qualche vecchia recensione, io credo che con loro tu abbia fatto un lavoro meraviglioso, e che sostanzialmente, seppur in maniera diversa, entrambi i legami siano profondissimi e imprescindibili. Insomma, mi sento sia Calderotta che Visionaria, quindi faccio la banderuola felice e mi immergo senza alcuna remora e con immenaa gioia in qualsiasi storia, felice che ci siano l'uno o l'altro.

Ecco, questa storia è davvero bellissima: mi piace tantissimo come, in poche mosse, tu sia riuscita a rendere il caos che affolla la Tana a Natale, e la sensazione di totale appartenenza che invece avvolge Rose e Lorcan, che si trovano e sentono subito il bisogno impellente di viversi da soli, di ritagliarsi uno spazio che sia tutto per loro, e allora anche una soffitta sembra il luogo più accogliente del mondo.
Sono davvero belli, e sono così loro, così persi a punzecchiarsi e a essere maliziosi, a comprendere le intenzioni l'uno dell'altra con un solo sguardo, a essere in totale confidenza, ecco. Questo emerge da ogni loro gesto, dal modo in cui si parlano e si cercano, da ogni cosa, davvero, ed è assolutamente splendido.
Sono belli anche quando devono fronteggiare il sangue alla testa di Ron (e, insomma, ho adorato il moto di coraggio di Rolf che prova a difendere il figlio... non sa dove si sta cacciando, poverino!).

Quanto poi ai ricordi di Charlie e Tonks, ho molto apprezzato come hai gestito la cosa: a livello narrativo l'espediente funziona secondo me molto bene, perché comunque non è solo fine a sé stesso, una scusa per inserire un brano dedicato anche a questa coppia, ma è anche un modo per chiudere il cerchio, con quel "perché io ti avrei seguito".
E, insomma, Charlie e Tonks sono una di quelle coppie che mi lasciano abbastanza tiepida, nel senso che non è che non mi piacciano, ma nemmeno suscitano in me particolari emozioni. Dipende tutto da chi ne scrive, insomma, ma devo dire che la tua versione di loro è assolutamente adorabile, sono stata davvero tanto felice di conoscerli. E il sorriso dello zio Charlie nel riavere il proprio ricordo mi ha un po' spezzato il cuore, sappilo!
Insomma, è sempre un piacere enorme tornare a leggerti!
A presto!

Recensore Master
21/12/20, ore 19:01

Ciao Rosmary!
Finalmente riesco a passare da questo stralcio calderottoso. Oh Salazar quanto sarà stata felice Maqry di leggerlo! Credo più di me che l'ho adorata!
Lorcan e Rose sono meravigliosi! Tutto è meraviglioso, lui è un Calderotto adorabile che si lascia trascinare in soffitta, si fa mettere sugli scatoloni e si lascia fare tutto da Rose perché... insomma, è un Calderotto!
Quando le intima di non nominare quel dolce sono morta! Ho adorato tutto! Sulla Charlie/Tonks mi è piaciuto moltissimo il pretesto narrativo del diario/specchio per introdurre il ricordo e questa piccola storia nella storia. Molto tenero il ricordo del bacio. Chissà che nostalgia Charlie, chissà se è felice di essere andato in Romania perché poi era la sua vera vocazione e Tonks ha comunque trovato l'amore, o se c'è un retrogusto amaro fatto di occasioni non colte. Non lo sapremo mai ed è bene così, perché i protagonisti sono loro, i nostri calderotti.
Ron e Rolf sono stati esilaranti. Li immagino a discutere, ognuno a difendere l'onore del proprio figlio/a. Ahahahhaaha E loro due, Rose e Lorcan, assistono alla scena e sogghignano divertiti e pensano alla soffitta che li aspetta. <3
Adoro questo universo alternativo!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
15/12/20, ore 03:39

Allora. 💙❤
 
Non è che sono tanto brava a scrivere quando sono così emozionata (sarà che, insomma, non è che mi emozioni facilmente, e quando capita scrivo cose sconclusionate – cioè, più del solito, ecco), e nonostante sia passato un po’ di tempo non è che sia ancora del tutto lucida rileggendo questo stralcio. Avrei voluto poter correre subito a lasciarti questa recensione, ma oggi è stata una giornata particolarmente impegnata (e, diciamocelo, chissà cosa ti avrei scritto, un vero sbrodolamento di cuoricini e grazie e unicorni e calderotti, credo) e il giusto tempo per mettermi al pc e dedicarle il tempo che merita (e meriti) è arrivato ora. Però, ecco, sappi che ogni volta che facevo cinque minuti di pausa andavo a rileggermi un paio di frasi, i miei passi preferiti, alcuni dialoghi, mi appuntavo qualcosa. E forse è ora che la smetta di girare in tondo come un cane che si morde la coda e venga a noi – tu prendi tazza, caffè, e quant’altro.
 
Vorrei un po’ maledire il sito che non mi lascia “ripreferire” un capitolo di una raccolta perché questo stralcio, come “Frangibile” (ché lei c’è sempre e sempre ci sarà), occupano un posto tanto, ma tanto, speciale per me che preferirle una volta sola mi pare poco.
Il fatto che, per me, tu abbia unito i calderotti a Charlie e Tonks, significa davvero tantissimo. Non credo di sapertelo dire bene per iscritto, spero ti fiderai della mia parola. Charlie e Tonks sono l’unica coppia “non mia” capace di farmi emozionare quando scrivo, figurati quando ne leggo se tratteggiati da qualcuno di tanto bravo (non so se ha senso, ma sono le parole altrui – sopra tutti le tue – , non le mie, a farmi emozionare, in genere), i Calderotti li considero una delle cose più belle di quest’ultimo anno e mezzo, capaci di farmi piangere a ogni rilettura di “Frangibile” o del capitolo sette, la tua scrittura una delle più belle che io abbia avuto la fortuna di incontrare su efp. Insomma, questa storia, per tutti questi motivi in primis, è davvero una delle più sentimentali che mi porterò dentro. E posso solo ringraziarti di cuore per aver pensato proprio a me e aver avuto quest’idea meravigliosa – qualsiasi stralcio mi avrebbe riempita di gioia, ma questo… permettimi di considerarlo proprio speciale.
 
Ora provo a ricompormi e a parlare bene della storia, lo giuro!
Lorcan che arriva alla Tana, si precipita subito dalla sua Rose e a salutare gli altri ci pensa solo dopo aver fatto l’importante, è così canon – per Caos, per Di puzzle e smistamenti – che non potevo davvero aspettarmi altro: non importa se siamo in un universo che tiene conto di Paradiso perduto oppure no, è una delle sfumature più loro. E siamo anche ben felici che non sia andato a salutare gli altri, perché così sono potuti sgattaiolare in soffitta (ringraziamo Godric e Rowena che esiste la soffitta dei Weasley dove starsene tranquilli lontani da papà Ron). Me li sono proprio immaginata salire le scale tutti intenti a fare silenzio, ridacchiando tra di loro, e ti assicuro che è proprio un’immagine che scalda il cuore – loro due insieme lo fanno sempre, ma quando possono essere così sereni, così vicini, così intimi ancora di più. Hanno quella marcia in più, come coppia, che anche in queste piccole cose compare e me li fa amare immensamente: sono amici, sono innamorati, sono complici, non si possono racchiudere in una sola definizione, a meno che questa sia sono tutto.
Un’altra cosa tremendamente loro è l’impazienza che li divora quando sono insieme e soli, quel cercarsi ed esserci subito, trovarsi e seguirsi ovunque, e che si manifesta anche nelle rincorse di baci appena possono. Lo facevano da solo amici (sul serio, perché non lo hanno capito subito?), ma ora sono così belli… ecco, mi sto commuovendo, va bene? Però qui stanno insieme, se lo sono detti – anzi, se lo dicono di nuovo, e ti assicuro che non era solo il cuore di Rose a fermarsi, a quel punto – e tutto va e andrà sempre bene. Queste scene me le posso proprio godere guardandoli con gli occhi a cuoricino e sentendoli. Non so come tu faccia, ma con loro scateni sempre un’infinità di emozioni e io mi perdo in un bicchiere d’acqua solo se si scambiano un sorriso, figurati come sono quando leggo di loro che nell’irruenza dei baci cadono a terra e lui le dice “Ti amo” – cioè, glielo dice così, seguendo un filo di pensieri tutto suo, che è di una perfezione disarmate. È irruento e molto istintivo, e davvero non potrebbe essere più calderotto di così (comunque lei che lo chiama Calderotto è la cosa più dolce e divertente del mondo!).
 
Ma poi, Charlie e Tonks. Non credo di essere nessuno per poterlo dire, soprattutto a te, però te lo dico lo stesso: ne hai scritto in modo perfetto, sono esattamente loro come me li immagino. Mi spiego meglio, credo che tu abbia proprio colto l’essenza della coppia, quella che cerco ogni volta che ne leggo, e che prescinde dal come e il quando li si fa mettere insieme e lasciare. Il punto sta nel tenerli in bilico tra la luminosità dei loro personaggi, che mi immagino proprio due spiriti liberi, spensierati, lontani da convenzioni e ordinarietà, da ragazzi e non solo, e l’unicità di quell’amore “dei tempi della scuola” che ti segna, ti fa crescere, e anche se finisce per un qualsiasi motivo – perché si cresce e si cambia – rimarrà sempre un bel ricordo, un qualcosa di luminoso nonostante tutto. Ecco, loro non erano anime gemelle, quella è Remus, ma questo se raccontato nel modo giusto non toglie loro alcuna bellezza, forse li rende ancora più belli perché di breve durata (oddio, anche Remus e Tonks, eh, ma questo è un altro discorso), destinati a non durare, e distribuisce un bel po’ di angst che non fa mai male, anzi. Tutto un giro per dirti che li ho amati, ho amato come hai saputo mettere su carta queste sensazioni che scatenano ogni volta e come le hai reinterpretate con questa dichiarazione arrivata un po’ all’ultimo, sotto anche la spinta di quel “o ora o mai più”, che fa uscire dalla goffaggine pure loro due e li fa varcare quei confini netti che avevano sempre posto alla loro amicizia (non hai idea di quanto io abbia amato quest’immagine, è così perfetta per loro. E devo assolutamente spendere qualche parola per il come si sono conosciuti: bellissima l’idea di lei che gli rovescia addosso la pozione e per rimediare allora gli riferisce ogni odore fino a fine effetto – è una cosa così dolce e tenera, e stravagante il giusto per essere una pensata proprio da Tonks. Ma il primo bacio? Mi hai viziata anche troppo con questa storia, non so se me lo merito.
 
Ron che arriva a interrompere i calderotti un pochino avrei voluto poterlo trascinare giù dalle scale tirandolo per le orecchie – così impara a interromperli! –, ma per fortuna è intervenuto Rolf (nuovo eroe del momento).
E arriviamo alla fine: dunque, a parte l’abbraccio “alla Lorcan e Rose” – perché quello è il loro abbraccio – e la reazione di Charlie – come dicevo per me è perfetto che loro si ricordino con affetto e tenerezza dopo tutto quel tempo, nonostante sia andata “male” tra di loro –, vogliamo parlare del dialogo finale? Perché riassume molte delle cose che ci siamo dette, che hai scritto, su Lorcan e Rose. Loro ci sono sempre, restano per l’altro, ma più di tutto seguono l’altro ovunque vada, anche in capo al mondo, anche a New York (ogni riferimento a flash o Perduti è puramente casuale). Lei se lo va sempre a riprendere, lui c’è sempre, sono sempre sicuri di potersi trovare l’altro al proprio fianco (ora piango da sola perché penso a Paradiso perduto…). Ma qui va tutto bene, e nonostante io sia di nuovo commossa mettendo il punto finale a questa recensione – tu, probabilmente, ne sarai sollevata, e a ragione XD –, nulla potrebbe essere più perfetto di così.
 
Ora la smetto, davvero, nonostante le mie buone intenzioni si è rivelata davvero uno sbrodolamento pieno di cuori e felicità (io non credevo davvero che mi sarei ridotta così per una coppia, eh, poi siete arrivati voi). Non credo di aver detto tutto come si deve, ma confido che quello che non ho scritto tu sia riuscita a leggerlo tra le righe e già lo sappia.
Ti ringrazio, ancora una volta, di cuore: porterò sempre con me questa storia. E loro, perché ormai sono un pochino, se posso permettermi, parte di me tanto li amo.
 
Un abbraccio grandissimo,
Maqry 💙❤
 
PS: so che ti erano mancati questi papiri (ma quando mai), appena questo periodo infernale ha fine recupero un sacco di cose più o meno vecchie da cui programmo di passare da una vita (e dall’ultima Fremione che… beh, non so se con questi colpi così ravvicinati io possa dire di avere ancora un cuore)
 
(Recensione modificata il 15/12/2020 - 03:41 am)