Recensioni per
La Dodicesima Luna
di Nina Ninetta
Da tempo volevo ripassare a finire la recensione perché questa storia nella sua semplicità è molto avvincente e ha una bella profondità di sentimenti. Mi piace molto il rapporto tra ifrit e elly che da nemici giurati arrivano ad amarsi. Mi piace il fatto del nome che segna un cambiamento nella vita dei personaggi, lo stregone riceve un nuovo nome da eleanor, che ormai pare fidarsi di lui e da quel momento anche se è libero di andarsene, sceglierà di combattere per i suoi nuovi amici, l'esorcista alla fine confida il suo vero nome dopo la notte d'amore in cui hanno deciso di iniziare una nuova vita insieme. |
Carissima Nina. Perdona l'assenza, ma ora eccomi qui, di nuovo sul pezzo, a commentare questo epilogo così diverso da quello dei tradizionali fantasy, dove alla fine il Bene vince sul Male, o quanto meno risulta vincitore di una battaglia. Qui, invece, la storia "vira" verso la storia d'amore tra Eleonor e Ifrit, di più, verso una ricomposizione e una pacificazione della nostra Esorcista con il proprio passato. Più che sul "pubblico" (combattimento ed eventuale vittoria su Sekhimet), la storia verte su un "privato" che diventa racconto di una scelta, storia di formazione. E' come se Eleonor portasse a compimento la scelta mancata della sorella, quella sorella che l'ha aiutata a venire alla luce tramite l'ascolto creativo della propria musica. La stessa sorella le ha dato quel nome originario, Lira, di cui ora Eleonor s'impossessa per incominciare a viverlo pienamente. Dare un nome implica una conoscenza profonda dell'altro: lo dimostra non solo il legame tra Eleonor e Miriam, ma anche quello (forse, soprattutto quello) tra Eleonor e Ifrit. Così, mentre il finale "lotta tra Bene e Male" rimane aperto, anche a un eventuale sequel, Eleonor si spoglia del suo ruolo ufficiale e compie una scelta per se stessa. Al suo posto, probabilmente avrei preferito seguire il mio percorso iniziatico per diventare un Saggio, ma ciò che importa è che Eleonor sceglie ciò che sente più aderente ai propri reali desideri e alla propria vera natura, così come si è progressivamente manifestata e "risvegliata" nel corso del suo viaggio di formazione. |
*Si libera di una lacrima di commozione per la dedica e finge di guardare altrove. Quando Staffelli lo inquadra di nuovo, il suo sorriso criptico torna a splendere più ombroso (?) che mai. |
Buongiorno, |
E alla fine, siamo arrivati anche qui. Aaaah guarda, decisamente, questa è stata una bellissima avventura. Breve, intensa, ma comunque piacevole. Certo, magari un po' troppo veloce, ma ahimé, le cose non possono mai durare troppo, no? E quindi eccoci finalmente qua a concludere questa storia con una bella recensione conclusiva. Poi vabbé, io dico sempre bella, ma sta a te decidere sempre se la recensione vale il tuo tempo oppure no XD comunque sia, abbiamo un'escalation abbastanza non di poco in questo ultimo capitolo, sia con la ship che con tutto il resto. Partiamo per il fatto che praticamente Ifrit ha fondamentalmente venduto il culo della sua futura compagna di vita per poter entrare. Sì certo, è stato tutto un trucco, però minchia se quella povera Esorcista si è presa male. E Sicuramente le guardie del Tempio della dea non hanno dato un grande aiuto a far passare il trauma a questa povera ragazza... mi aspettavo dei vecchi bavosi in giro per il regno delle tenebre, però alla faccia se erano vecchi... e bavosi. Comunque sia, in un certo senso tutto è bene quello che è finito bene,se non si conta il gigantesco volto della Dea in perfetto stile Voldemort in mezzo alle nuvole. Ma come ho detto, tutto è bene quel che finisce bene. lo shota è stato mollato all'interno del Santuario ed Ely, tra la prospettiva di farsi levare i sini e la vista e la possibilità di passare la sua vita con con un avvenente Stregone Oscuro che può anche diventare un drago, ovviamente sceglie la seconda. |