Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
05/08/21, ore 09:26
Cap. 128:

Ciao Ale...era da un po' che non commentavo...come sempre scrivi benissimo e mi ha fatto commuovere questa poesia sul Natale 2020...bravo
Complimenti

Recensore Veterano
30/01/21, ore 11:52
Cap. 128:

Spero che l'anno sia potuto cominciare in maniera più serena, nonostante il periodo storico continui ad essere quello che è. Scrivi, comunque, sempre benissimo!! Al tuo prossimo componimento.

Recensore Master
08/01/21, ore 11:17
Cap. 128:

La neve dalle mie parti è arrivata prima e dopo Natale, però l'atmosfera deserta rendeva tutto strano e surreale, ancora di più rispetto i mesi passati.
Ed eccomi qui, finalmente in pari con questa raccolta. Mi vedrai bazzicare in altri tuoi scritti... prima o poi XD

Recensore Master
02/01/21, ore 14:02
Cap. 128:

Buon pomeriggio e buon 2021
Hai scattato un'istantanea perfetta dei giorni di Natale, con un paese chiuso, con persone costrette alla solitudine e angosciate dal futuro. Anch'io ho definito il 2020 un anno sospeso, esattamente come te, un anno il cui scorrere si è bloccato a marzo. È sbocciata la primavera? Abbiamo celebrato la Pasqua? 25 aprile? 2 giugno? È arrivata l'estate? L'autunno? Boh... Dovevamo starcene chiusi in casa a stampare autocertificazioni pure per andare al lavoro o a fare la spesa. Ed è ovvio che pure il Natale ha avuto un sapore sciapo, piatto, monotono.
Ne usciremo? Speriamo di sì, ma quanto sarà lunga la strada? La situazione è sempre più difficile, tutte le chiusure fatte per evitare la diffusione del virus, impediscono a molti di lavorare, di guadagnare e di vivere. Non si muore anche così? Per ora tante chiacchiere e pochi fatti.
Non sto a piangermi addosso perché fortunatamente tutta la mia famiglia è stata risparmiata dal virus e la speranza di poterci sedere di nuovo tutti attorno ad un tavolo c'è.
Ancora tanti auguri di buon anno, complimenti e a presto!

🌚

Recensore Master
28/12/20, ore 02:20
Cap. 128:

Al solito colpisci nel segno, mi ci ritrovo pienamente dentro: schermi pieni, coro vuoti, fame di senso e soprattutto la consapevolezza di essere fortunata.
Grazie per queste tue righe,
Fabiola

Recensore Master
26/12/20, ore 22:20
Cap. 128:

Non ci crederai, ma questa è la tua prima poesia che leggo da quando mi sono iscritto a questo sito, e devo dire, il tuo modo di districarti tra le parole è veramente bello, carico di tensioni ed emozioni, strapieno di una sincerità che difficilmente trovi in altri componimenti. L'ultimo tuo ''pianto finale'' è stata la ciligiena sulla torta.

Bellissimo componimento, complimenti caro amico.

Recensore Master
26/12/20, ore 20:24
Cap. 128:

Che meraviglioso finale!

Come dire.... tutto è andato a puttane.

Tutto, tranne noi.

Che siamo ancora qui.

E ci staremo ancora a lungo...

Nuovo recensore
26/12/20, ore 17:04
Cap. 128:

Alessandro carissimo.la tua poesia una impronta chiara e netta su questo tempo della Storia.Mai avremmo potuto pensare ad esperienze cosi' drammatiche.Credo che si debba ancora temere il peggio.Speriamo di no.La tua forza d'animo sembra intatta con un certo credito verso il futuro dietro le porte.Non ti esporre e stai attento ai tuoi vecchi.Un abbraccio augurale,un saluto affettuoso.
Pasta 26/12/20

Recensore Master
26/12/20, ore 16:30
Cap. 128:

Caro Alessandro, in queste giornate di festa come non pensare al Natale con un occhio critico per quanto sta accadendo. Ci hai fatto una disamina del periodo quanto mai lucida e puntuale, dalla quale non si può sfuggire. E’ veramente un rimasuglio di pensiero quello che ci hai proposto, scandendo nei tuoi versi, ciò che questo Natale ha significato nella vita di ognuno, un Natale che rimarrà impresso, non solo nella mente, ma anche nel corpo per alcuni, con ferite che si rimargineranno solo con l’aiuto del tempo. Nulla è stato come avrebbe dovuto essere. Ci avevamo sperato ma anche quel bagliore di speranza un poco si è smorzato alla luce dei nuovi divieti che ci hanno visti coinvolti. Il silenzio regna sovrano, bloccati in casa senza poter vedere oltre le finestre di casa. Il ritrovarsi o il solo abbracciarsi è diventato fonte di timore e mai come questo anno comprendiamo quanto questi gesti usuali ci manchino. E’ un Natale della mancanza e come dici tu nel finale è stato un anno sospeso, tra la vita che facevamo e che quella che ci aspetta e che non sappiamo quali vie prenderà. Però nonostante tutto siamo ancora qui a parlare, a confrontarci e, perché no, anche a confortarci, ognuno portando frammenti delle sue esperienze. Ti auguro di vivere al meglio questo periodo, traendo forza da tutte le cose belle che sicuramente ti sfioreranno. Un saluto e un abbraccio.