Recensioni per
Flirt like a Victorian
di Striginae

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/03/23, ore 20:33

Ho letto con molto interesse questa tua storia, anche perché ho ADORATO la serie Sherlock della BBC e, quindi, non potevo che gustarmi questa shot.
Che, per intenderci, ho trovato molto, ma molto ben scritta e strutturata, lasciante il fiato sospeso fino alla fine e permettendo al lettore di immaginarsi per bene la scena. Ti prego, scrivine ancora, che farai sicuramente un figurone!

Recensore Master
02/01/22, ore 18:11

Ciao, cara, eccomi, stavolta ho scelto il fandom di Sherlock; anche se non sono una fan della johnlock, se sono scritte bene non mi dispiace leggerne, perché comunque la chimica fra i due personaggi è innegabile ed erano veramente spassosi da vedere sullo schermo ♥
Sono morta dalle risate nel pensare a come sia nata la storia e nel leggere tutte le deduzioni di Sherlock: credevo fossero inventate di sana pianta e invece c'è davvero tutto un codice, dietro, puahahahaa, niente, adoro!

Altra cosa che mi fa sorridere alquanto è come tu abbia rispettato bene l'atmosfera puritana e probabilmente omofoba del tempo, nella paura di John all'idea di essere scoperto dalla signore Hudson (anche se secondo me si sarebbe semplicemente girata dall'altra parte e fatta gli affari suoi) e quindi di come questo lo porti a fare tutto in segreto, ahahah, tesoro.

Altra cosa: hai descritto benissimo la doppia faccia della Londra "antica" piena di degrado, prostituzione e ladri, che si trasforma completamente di notte, quasi fosse una sorta di città dalla doppia faccia.

Grazie per la bella lettura e alla prossima :D

Leila

Recensore Junior
10/09/21, ore 01:08

Ciao!✨✨
Eccomi qui per lo scambio.
Ammetto di essere stata subito attratta da questa oneshot in quanto fan accanita di questa serie e del canone di Sherlock Holmes in generale.
Come rinunciare al piacere di una Au in età vittoriana? Non ho proprio resistito.
Parto subito dicendoti che ho assolutamente adorato il linguaggio adottato, la lettura è stata scorrevole e piacevolissima quindi ti faccio i miei più sentiti complimenti.
Ho adorato il modo in cui hai miscelato le inimitabili capacità di Sherlock che si sono totalmente immerse nell'Au scelta, l'asprezza dell'ambiente circostante e l'ingenuità quasi comica di John.
Nella frase finale ci è mancata solo la sigla finale dell'episodio con l'inquadratura di quel sorrisetto furbo, ho adorato tantissimo hahahah

Ancora complimentissimi!
Con l'augurio di rileggerci prestissimo,
Un bacione
Aki 💞

Recensore Veterano
30/04/21, ore 22:09

Ciao! <3
Sono felicissima di avere l'occasione di potermi rituffare nelle atmosfere di Sherlock, se parliamo di AU vittoriane poi vado in brodo di giuggiole!
Sei riuscita a inquadrare la Londra dell'epoca e il suo fascino conturbante e misterioso con poche semplici frasi, anzi pennellate, tracciandone così un quadro veritiero che mi ha fatto subito calare in quelle atmosfere nebbiose e al limite del pericolo e della maturità.
Si vede che sei informata o sei documentata, ogni descrizione, seppur breve, non è mai a caso o banale.
E poi finalmente inquadri i nostri due protagonisti, e anche qui con poche ma azzeccatissime parole ne hai inquadrato l'essenza. Immaginarmeli in quella scena, in quel contesto, in abiti vittoriani... aaaaah che goduria!
Non avevo intuito il motivo che li avesse portati ad appartarsi inizialmente, pensavo fossero nel cuore di un'indagine o di un appostamento (che ingenua sono), E INVECE. 
Aahaha adoro, davvero, me li immaginino benissimo e soprattutto riesco a vederli preda delle stesse reazioni che hai descritto.
Ma arriviamo al pezzo che ho amato: la spiegazione di Sherlock sul linguaggio della bombetta.
Cioè, io sono rimasta a bocca aperta come ci rimango ogni volta che nella serie tv lui sciorinava spiegazioni simili. Assolutamente IC, davvero così ben descritto e interessante che mi ha davvero piacevolmente stupito!
La stessa reazione di John ahaha!
L'unica pecca di questa bellissima storia? Finisce sul più bello, cioè avrei voluto leggerne ancora XD
Per concludere davvero bella, hai uno stile elegante ma semplice, sciolto, che si legge con piacere e i personaggi come ti dicevo sono davvero IC.
Non vedo l'ora di leggere altro di tuo!
Alla prossima,
Mel

Recensore Master
13/04/21, ore 20:50

Ciao! Questa breve oneshot ha catturato subito il mio interesse vedendo la dicitura VictorianAU: riportare i due personaggi alla loro ambientazione originaria ma con l'impronta tipica della serie è una chiave che trovo interessante; allo stesso modo mi incuriosiva il fatto che fosse una commedia – un tono che hai saputo usare molto bene, senza esagerare e senza secondo me sforare nell'OOC (ti rassicuro immediatamente su questo).
Il tuo impianto narrativo ci pone la coppia con un avvicinamento progressivo, che emerge nel paesaggio di una città quasi del tutto addormentata: Sherlock e John, beh, loro non dormono affatto e anzi hanno appena scoperto l'attrazione che li lega. Il cappello è stato un tocco di genio che ho apprezzato tanto – sia nel senso di utilizzo da parte di John (forse proprio perché di per sé era un segno di "civetteria femminile" usarlo traslato in questo modo lo trovo particolarmente efficace e originale), sia nel senso di decodificazione di Sherlock. Ovviamente lui ha analizzato ogni singolo dettaglio e ha tratto la sua conclusione in linea con la sua logica – a cui si aggiunge il dettaglio finale della patta aperta ahah
Oltre al contenuto da commedia ad ambientazione storica molto ben riuscita, ho apprezzato anche lo stile e l'impostazione di scrittura (come dicevo prima da uno sguardo panoramico generale all'inquadratura sui personaggi e la loro scena, di cui quasi appunto offri al lettore uno sguardo fugace ma essenziale).
Ti faccio i miei complimenti e alla prossima, un bacio!

Recensore Master
14/01/21, ore 23:04

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero. Adoro Sherlock e quindi ho letto questa storia con vero piacere.
Certo, è anomala, ma ben costruita.
All'inizio ne sono rimasta spiazzata e mi sono detta; ma che ci stanno facendo in un vicolo buio, stanno pedinando qualcuno? E allora perché dovrebbero avere timore a rientrare? Mah, e poi... sorpresa!!!
Altro che pedinamento, quei due se la sono spassata.
Ammetto che non sapevo la storia della bombetta e qui hai reso Sherlock perfetto. Il suo ragionamento non fa una piega e spiega perfettamente come ha dedotto che John volesse incontrare proprio lui e lì, soprattutto a quell'ora.
Hai costruito bene i due personaggi, mantenendo i loro caratteri intatti e riuscendo a catturare il lettore fino all'ultima riga.
Il finale poi mi ha fatta morire dal ridere... povero John e poi con un Sherlock divertito dal suo imbarazzo lì vicino che se la rideva tra sé.
Alla prox, ciao, buonanotte. Chiara.

Recensore Master
05/01/21, ore 19:03

Ma ciao!

Come forse immaginerai, anche io amo moltissimo l’epoca vittoriana e mi è piaciuto moltissimo come hai ricollocato Sherlock e Watson in quella che è, a tutti gli effetti, la loro naturale ambientazione. E della bella e fumosa Londra hai colto la duplice natura – capitale di un impero al massimo del suo splendore e vicino alla sua fine, ordinata e rigida, rispetto a quella, sordida, dei bassifondi ben noti. Ed è proprio quando la gente ordinaria e perbene che è già tornata a casa che le strade di Londra possono ospitare i baci e le effusioni (ma si intuisce che c’è stato molto, molto di più) scambiati dal medico e dal consulente investigativo più famosi di sempre.

Ho amato sfacciatamente il monologo di Sherlock Holmes, perché svolge benissimo una funzione duplice: ci informa del perché Watson e lui sono nel bel mezzo di Londra di notte (e non a casa loro, magari dopo aver chiuso con la doppia mandata la porta affinché la buona Hudson non li sorprenda) e mostra le abilità deduttive di Sherlock, la sua logica stringente. A tale proposito, ho amato i riferimenti ai modi di corteggiare toccandosi il cappello e volevo in qualche modo rassicurarti riguardo a quello che dici nelle note: certo, il toccarsi il copricapo può essere un modo codificato per corteggiare una signorina vittoriana, ma è anche l’unico tipo di corteggiamento codificato che la società offre e quindi, in mancanza d’altro ci si adatta, anche a livello inconscio. Inoltre, mi piace molto come li hai descritti. È come vedere la scena di un film che si chiude a mano a mano su un dettaglio – prima la città fumosa, poi l’ora tarda, poi la strada solitaria e infine i due uomini colti dalla passione, con Watson vittima della capacità di analisi di un uomo che gli legge l’anima e le intenzioni.

Concludo facendoti i miei complimenti per la piacevolissima lettura – anche per quanto concerne lo stile l’ho trovato efficace e molto bello e augurandoti di trascorrere una piacevole serata. Un caro saluto e a presto,
Shilyss :)

Recensore Master
05/01/21, ore 04:02

Ciao!
Avevo adocchiato questa storia già da un po', ma aspettavo di ritagliarmi del tempo per leggerla con calma - seppur breve.

Intanto, devo dirti che nulla come la Johnlock si sposa con l'Ottocento. In più, sono sempre stata affascinata da quel periodo storico. Non in modo viscerale, non mi considero nemmeno un'esperta, ma c'è qualcosa, in quel periodo, che mi affascina.
Se poi si aggiunge il mondo di Holmes... Beh, sembra proprio la famosa ciliegina sulla torta, no?

Nelle note parli di OOC, ma davvero non ne capisco il motivo: i personaggi sono caratterizzati bene (vedi il cauto John che vuole fare il discreto - e qui ha le sue buone ragioni - e poi le deduzioni, le osservazioni e i sorrisetti di Sherlock).
Di Sherlock e John mi piace soprattutto questo: il consulente investigativo "gioca" sempre un po' con John. Quest'ultimo... Sa placare anche quel tipo di appetito: pone la domanda che Sherlock desidera, lo lascia sciorinare le sue deduzioni e ne rimane affascinato.
In più, John non sa proprio resistere a Sherlock.

Ammetto che non sapevo niente del linguaggio del cappello. Il fatto che Sherlock, qui, ne sia consapevole e lo abbia osservato, è perfetto.
È davvero IC.

John che si preoccupa di Mrs Hudson, di essere scoperto, di non riuscire più a guardare negli occhi Lestrade, ancora di più.
Se ci aggiungiamo il fatto che tutte queste preoccupazioni arrivino in un secondo momento, quando la foga sembra essersi placata, è ancora più bello: John, quando è con Sherlock, dimentica il mondo intero.
Salvo poi tornare un attimino in sé.

Il modo in cui Sherlock lo stuzzica, poi, alla fine, ricordandogli il piccolo particolare della "patta aperta" mi ha fatto gongolare!
Quasi quanto Sherlock, forse, lol.

In più, la descrizione che all'inizio offri di Londra, a quell'ora, mi è piaciuta molto: ha dato "più sapore" alla storia, ecco.
Ho anche avuto l'impressione che volessi ricreare uno stile tipico dell'Ottocento, all'inizio. Non so, perché non conoscendoti come autrice posso sbagliare, ma è stata davvero un'impressione "d'istinto".

Una piccola storia, ma molto piacevole, davvero.

Mi è piaciuta il modo in cui l'hai scritta, le cose su cui ti sei soffermata, lo scambio di battute... Sei stata brava!

Unico refuso:
"li avesse spettinato di proposito"

Insomma, una Johnlock Ottocentesca ben scritta, che si lascia leggere.
Brava!

Recensore Master
27/12/20, ore 19:43

Ciao, ho notato immediatamente la tua storia oggi pomeriggio appena entrata nella sezione, qui su Efp e non soltanto perché era in cima alla lista, ma perché si trattava di una Victorian!Au, genere per il quale ho una particolare predilezione, lo confesso. La tua mi è piaciuta davvero molto, breve, ma intensa e a tratti anche parecchio divertente.

Mi piace molto l'idea che c'è alla base della storia ovvero il flirtare alla maniera vittoriana, conoscevo l'arte di "flirtare" a grandi linee. Sapevo che c'erano segnali specifici che le donne lanciavano con i ventagli, ma non sapevo nulla del fatot che esistesse una cosa del genere anche per i cappelli. Sì, è probabile che sia più indirizzata alle donne che agli uomini, ma trovo che tra Holmes e Watson tutto questo ci stia che è una meraviglia. Anzitutto mi piace l'idea che John abbia attirato Sherlock in questo modo, sappiamo già che Watson accende l'interesse mentale e fisico di Holmes, ma si tratta pur sempre di una mente eccelsa, che ama gli enigmi e ama risolvere puzzle. Quale modo migliore quindi se non di attirarlo in una maniera insolita per un uomo? Molto divertente e affascinante. Naturalmente non sono stupita dal fatto che Shelrock sapesse perfettamente l'arte del "flirtare coi cappelli", c'è qualcosa che quest'uomo non conosce? Altrettanto poco stupore l'ho avuto per Watson, è un uomo di mondo ed è stato parecchio attivo con le signore, quindi chi meglio di lui poteva usare tutto questo alla perfezione? Interessante anche il fatto che Watson abbia attirato Holmes fuori di casa. Diciamo che considerata l'epoca non c'è un luogo in cui sono sempre e comunque al sicuro, questo è un luogo come per relazioni come questa davvero non esisteva. La cosiddetta "botte di ferro" era un po' un'utopia. Ma se si considera Baker Street allora credo che quello sia, per loro, il luogo più sicuro del mondo. Eppure, John attira Sherlock lontano da lì. Comprensibile, appunto e poi se posso dire, dà alla scena (e all'idea di essa) un qualcosa in più. C'è qualcosa che c'entra quasi con la caccia. Questo inseguimento per le strade di Londra, con John che si lascia pedinare, consapevole e Sherlock sempre più intrigato. Mi è piaciuto! Hai creato delle dinamiche certamente molto interessanti.


Anche la scrittura, nel senso più tecnico del termine, l'ho molto apprezzata. Il testo era scorrevole e la lettura piacevole, non ho faticato a credere che i protagonisti fossero due uomini vittoriani perché la maniera d'esprimersi era più ricercata e, se posso dire, anche più raffinata.

In ultimo, ti rinnnovo i miei complimenti. Sono felice d'aver letto la tua storia, spero di ritrovarti in un futuro.
Koa