Ben ritrovata Duchessa e ancora auguri per il nuovo anno che ci attende. Un altro intenso passaggio con Irene protagonista assoluta, con la sua dolcezza mista a forza di volontà per tutte quelle cose che ancora le rimangono da compiere prima della sua dipartita. Accorato il colloquio che ha avuto con il figlio, spronandolo a fare di tutto per essere quel re che la sua gente reclama, pronto ad assumenrsi gli onori e tutti gli oneri che da questo compito scaturiscono. Cerca di fargli comprendere che da solo ha poche probabilità di riuscita. Loro sono lupi e nel bisogno il branco deve riunirsi per combattere insieme per un unico obiettivo. Lui ha bisogno di Shireen, non vuole sapere cosa sia accaduto fra loro ma sa che solo insieme possono essere di fattivo supporto al Nord. Ed è per questo che Irene desidera parlare a Shireen, per forse carpire da lei tutto ciò che non è mai stato espressamente detto. Shireen si trova sotto la lente di ingrandimento dello sguardo indagatore di Irene, la quale le parla con dolcezza e spazzolandole i capelli come faceva sua madre con lei, le chiede se conosce a fondo la storia dei Lannister e in particolare della morte di Myrcella, punita perché era una preda più facile da raggiungere della stessa Cersei. Myrcella una ragazza punita per errori non commessi da lei, in quanto nel loro mondo non sempre apparire colpevoli e innocenti è importante, bensì è basilare da che punto si osserva il tutto. Shireen di fronte ad Irene pare una ragazzina spaventata, poiché ha il timore che la regina riesca a mettere a nudo i suoi pensieri più profondi e a scoprire l’odio che ora prova si è sostituito all’amore che nutriva per Rickon, proprio adesso che lui avrebbe bisogno di una presenza forte al fianco che possa dargli quel supporto che servirebbe al loro Nord. E Irene con la stessa dolcezza utilizzata per raccontare, chiede chi fra lei e Rickon sia il colpevole e l’innocente nella situazione che fra loro è venuta a crearsi. Fra loro due non servono solo le parole, il loro interagire diventa coinvolgente per le sensazioni che entrambe riescono a provare quando sono l’una al cospetto dell’altra, con quegli sguardi che sembrano voler indagare nel profondo e che al lettore arrivano con potenza ogni volta, per lo meno è quello che accade mentre mi immergo nella lettura. Sempre più interessante questo tuo racconto del quale attendo con curiosità il prosieguo. Un caro saluto.

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