Sempre una pungente, e molto intelligente, critica alla società in cui stiamo vivendo attualmente. Le persone vengono buttate all'agghiaccio, viviamo in un clima totalitario eppure gli uccelli della natura ancora ci spingono ad aprirle, quelle imposte. E magari, far passare un po' di aria fresca sulle nostre calotte craniche che tanto male non fa. |
Eppure le vecchiette possono essere esilaranti! Come quella che, prima di Natale, proprio al supermercato mi ha chiesto il gelato al caffè, che non lo trovava. |
Buongiorno, |
Buon giorno! |
Ciao Francesco, Sono sbalordito. Questa potrebbe rappresentare un manifesto del 2020, geniale, silenziosa, acuta e sprezzante istantanea di un istante che dura più di un anno. Di solito si dice che il tempo è giustiziere. Stavolta i supplementari delle nostre attese/speranze sono una prova troppo dura per chiunque : Santi, Demoni o Poeti... Non so te ma vorrei tornare indietro di un anno ( solo uno giuro che mi basta).. Un saluto colmo di speranza ( ma anche fede e carità perché no) Roberto |
Caro Francesco, un altro dei tuoi pensieri che ci constringe a riflettere su quanto sta accadendo alle nostre realtà. Che uno si trovi come te in Sicilia o da me in Piemonte, le domande che la gente si pone sono le medesime: siamo diventati gialli o oggi saremo arancioni, potremo andare a fare la spesa o devo munirmi di permesso per spostarmi? Una ridda di domande che vorrebbero avere risposte precise e concrete magari per poterci muovere con cognizione di causa al fine di librarci nell’aria come gli uccelli che spaesati ci osservano dall’alto in attesa che tutto torni come una volta. Chissà per quanto ancora ci dovremo confrontare con questa situazione che ritroviamo prepotentemente nei tuoi scritti. Un abbraccio con speranza di cambiamento. |