Riecco Valya che si aggira rompendo l'anima a tutti quelli che stanno cercando di lavorare per una guerra. Sai, forse è il motivo per cui mi sta più antipatica rispetto alla Joyce iniziale, pur condividendo con lei il distacco dalla realtà, un certo egocentrismo e l'immischiarsi in cose che ancora non capisce: all'inizio di Joyce non c'erano punti di vista alternativi, non c'era modo di paragonare l'esperienza di persone attivamente coinvolte negli scontri, che hanno vissuto traumi e dovuto operare scelte difficili con i sogni di rivalsa adolescenziale della protagonista; qui sì, e il contrasto fa sembrare la supponenza di Valya molto più snervante. Senza contare il fatto che 'Joyce' ha avuto un inizio relativamente più spedito: a 40 capitoli passati la maga era già stata coinvolta in scontri e aveva già dato il suo contributo in situazioni difficili, mentre Valya non ha fatto altro che lamentarsi che il mondo non accetta la sua superiorità. |