Ed eccomi di nuovo, super felice di essere riuscita a ritagliarmi il tempo necessario per leggere anche il secondo!
La storia scorre bene, con un numero di descrizioni né troppo sommario, e quindi che ne rende difficile l'immaginazione, né troppo cospicuo, cosa che invece potrebbe renderla pesante, quindi la lettura è molto piacevole.
Intanto non nego di essere immediatamente andata a cercare il significato di Balan e... brava. Brava perché hai mantenuto la coerenza scegliendo un altro nome della demonologia, rendendo il personaggio la degna sorella adottiva di Byleth e Beleth.
Oltre a ciò hai anche posto degli ottimi interrogativi in questo secondo capitolo, che con ottimo tempismo incuriosiscono e invogliano ad andare avanti con la lettura.
Il proposito di salvare tutti è ottimo, penso sia un desiderio comune a moltissimi noi fan di FE3H qwq (e spero davvero che Balan riesca nell'intento di creare il proprio destino rompendo le regole del gioco, concetto davvero molto apprezzabile e intrigante!)
Mi chiedo poi se anche lei non abbia un po' di Sothis dentro di sé, chissà...
Ora passo a segnalarti un paio di errori che ho notato in questo capitolo:
- mostrava lo sguardo degli occhi ingentilito - lo sguardo è già un concetto che appartiene agli occhi, quindi "sguardo ingentilito" è più che sufficiente;
- Jeralt però l'aveva trovata subito e le assicurò - in questo caso non hai mantenuto la consecutio temporum; avendo cominciato una frase all'imperfetto dovresti mantenere questo tempo: "l'aveva trovata subito e le aveva assicurato".
Non vedo l'ora di leggere il terzo ora che sono arrivati i capi casa (e poi c'è la mia ship preferita che è la dimileth! qwq)
Alla prossima!
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