Ciao carissima, sto continuando a pescare fra le tue storie, spero di non essere andata troppo indietro (so che ad alcuni autori da fastidio). Mi piace il fandom di Harry Potter e sono stata attratta dal rating verde, speravo di non piangere e invece c'è mancato poco.
Mi è piaciuta la definizione di questi tre, moschettieri, malandrini. Come fossero destinati a stare insieme. Ma è vero, a volte un'amicizia te la senti dentro, sai che dovrà essere, che già è, anche se sei un ragazzino. Non c'è bisogno di molte parole quando senti di essere un'anima affine.
Mi è piaciuto innanzitutto il fatto che sia una storia sull'amicizia, anziché sull'amore di coppia. Anche l'amicizia è un tipo di amore, e non tutti lo riconoscono. Non ha meno dignità dell'amore di coppia, anzi, forse è meno possessiva e più disinteressata, almeno di solito.
Il titolo è molto azzeccato: ci rivela, anche se è poca cosa come spoiler, che uno dei tre è la mente, uno è il cuore e uno la pancia. Tutti e tre insieme formano ciò che serve per un individuo, e i tre insieme sono uno, anche se contano come mille. Non solo perché ognuno dei tre apporta un contributo di tipo diverso, ma anche perché secondo me si bilanciano e si completano a vicenda. A Remus mancava il supporto e l'affetto, a James mancavano i limiti, a Sirius mancava l'umanità e l'amore. Remus, guardato con dolore dai genitori anche se innocente; James, guardato sempre con amore anche quando innocente non era; Sirius, guardato sempre con disprezzo fino ad essere spinto a diventare ribelle, a guadagnarselo quel disprezzo, come una medaglia.
Noto che mai in tutta la storia viene citato Peter Minus, nemmeno alla fine quando in realtà mostri le conseguenze delle sue azioni: Voldemort che uccide James. E' come se Peter non avesse spazio in tutto questo, come se fosse un'appendice che alla fine si è infiammata. Non ti piace come personaggio, immagino. E credo che anche nell'opera originale abbia subito la sorte infamante dei cattivi di scarsa importanza: il suo personaggio non è stato approfondito, è rimasto molto bidimensionale, il fatto che alla fine abbia avuto una sorta di pallida redenzione non lo rende meno bidimensionale. La Row ha cercato di fare la stessa cosa anche con i Malfoy dopotutto, la cosa è sfuggita di mano a causa del gradimento popolare. Peter Minus non ha avuto questa 'fortuna' perché a nessuno piacciono i codardi che tradiscono gli amici, anche se io a volte mi sono chiesta quali siano stati i suoi pensieri e i suoi motivi. Forse non è mai stato parte del gruppo in modo viscerale come questi tre, come in effetti li descrivi benissimo anche tu.
Mi ha davvero commosso il loro rapporto in questa storia, come James porti agli altri due il cuore, come Remus porti agli altri due un minimo di controllo, e come Sirius sia in un certo senso quello che per primo dà voce alla verità del loro rapporto: sono una cosa sola, tre parti di un insieme.
Mi ha colpita anche la fiducia di Remus che rivela a loro il suo grande segreto, anche se ero convinta che l'avessero scoperto da soli, forse ricordavo male.
Ma più di tutto, la cosa che più ho amato, è stata la nuova luce che hai gettato sull'incidente di Piton: James non lo ha salvato per salvaguardare la vita di Piton, come afferma Silente quando lo racconta ad Harry, né per salvare la sua stessa pellaccia come ipotizza Piton in seguito: lo ha fatto perché Remus sarebbe finito davvero davvero davvero nei guai se avesse ucciso uno studente, e oltre a finire nei guai si sarebbe anche sentito orribilmente in colpa, lui che di colpe non ne ha perché è a sua volta una vittima. E sarebbe stato ingiusto e basta, far succedere una cosa così tremenda quando Remus non ha il controllo, visto lo sforzo che ci mette a mantenere il controllo in qualsiasi altro momento. Sarebbe stato uno schiaffo in faccia ai suoi sforzi. Un vero amico non poteva permetterlo, e Sirius è stato stupido a indirizzare lì Piton.
Il finale ovviamente è drammatico, ci racconta il punto di vista di tutti e tre, James che sa che sta per perdere tutto ciò a cui tiene, Sirius anche - sebbene in modo meno repentino, e quindi ha anche più tempo per pensarci - e Remus che crede che Sirius li abbia traditi, quindi non ha perso un solo amico ma due, e deve far male, molto male. Non lo so con certezza, non ho mai avuto amici di cui fidarmi così tanto, non ho un team con cui affrontare un'apocalisse zombi (il mio metro di valutazione per l'amicizia), e non riesco nemmeno a figurarmi quanto debba fare male. Ed è significativo che Remus si senta crollare tutto addosso, visto che dopotutto è quello che ha perso meno; nè la vita, nè la libertà. Ma sa che non sarà più completo, senza i suoi amici.
Bellissima storia, molto toccante!
Ti segnalo quello che credo sia una piccola dimenticanza o un typo: "Non del suo nome, non del status." |