Buongiorno,
erano altri tempi, altri giorni rispetto a questo cataclisma quotidiano.
Ma io ci credo ancora, che prima o poi tutto torni come prima, o torni come un tempo. Il tempo è solo un ciclo, d'altronde.
E scorre continuamente.

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Caro Francesco, un misto di nostalgia e consapevolezza questo tuo scritto, dal titolo che ci riporta a momenti passati e che ormai sembrano sentieri che abbiamo percorso e ora ci paiono lontani e irraggiungibili. Belle le immagini che hai evocato con quel mare che mormorava sonnecchioso e il cielo si trapuntava di stelle, mentre sulla spiaggia i giovani si riunivano per divertirsi e stare in compagnia, tutte cose che sembrano appartenere ad un passato lontano, perché ancora non si riesce ad accendere un vero fuoco caldo che riscaldi i nostri cuori, troppo provati dal dolore di un anno infausto sotto molti punti di vista e che con le parole cerchiamo in ogni modo di esorcizzare. Continuiamo a tenerci compagnia e condividere il momento insieme. Un affettuoso abbraccio.

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Leggo in questa poesia una sommessa voglia di non pensare a ció che c'è e c'è stato di brutto. Un nascondere dietro alla goliardia i lutti subiti. Capisco molto bene questo atteggiamento, io stessa l'ho spesso adottato come meccanismo di autodifesa dal dolore.
È bellissima la descrizione del mare e del cielo mentre i ragazzi passano il tempo attorno al fuoco. Mi hai fatto pensare ai ragazzini che quest'estate, durante il mio viaggio, passavano le loro notti sugli scogli in riva al mare a scherzare e baciarsi cercando di non pensare al brutto periodo. Beati loro...
Un abbraccio e a presto!
Jean

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