Recensioni per
L'amore che meritiamo
di Streganocciola

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/07/21, ore 09:53

Ciao Streganocciola. Nel vedere l'introduzione ho riflettuto al riguardo, per poi leggere la tua storia. In questi rapporti tra persone qualcuno soffre sempre purtroppo. Il personaggio che mi ha colpita di più è Daniel, dove tutto converge nell'espressione finale: "addio, Jason. Spero ne sia valsa la pena." Un caro saluto.
(Recensione modificata il 05/07/2021 - 09:56 am)

Recensore Master
24/05/21, ore 15:56

SETTIMA CLASSIFICA
L’amore che meritiamo
Di LuceV/streganocciola
 
TITOLO E IMPAGINAZIONE 3.4/5
Titolo 2/2.5: il titolo mi è piaciuto per via del fatto che richiama il prompt del pacchetto da te scelto, anche se non possiede quel fascino magnetico da “clickbait” che mi farebbe subito cliccare su di esso una volta visto (-0,5).
Per quanto riguarda l’Impaginazione (1.4/2.5), poteva essere curata meglio, infatti sono presenti alcuni errori: 1) manca la giustificazione (-0,5); 2) i numeri romani che dovrebbero suddividere i vari paragrafi non sono accentrati, e nell’ultimo paragrafo c’è solo un grande spazio che risulta parecchio antiestetico (-0,2); 3) molto spesso nel testo ho visto che hai sbagliato a mettere le virgolette in apertura o chiusura (Ma per chi.” .Voglio restare qui, potrebbe svegliarsi.”. “Ciò che è successo dopo no. Mi hai baciato, ti rendi conto? Mi hai baciato per attirare la sua attenzione e farla ingelosire! “. ”Come hai potuto? Sapendo cosa provavo per te… ti credevo un amico, come cazzo hai potuto?!”, Io la amo. Mi dispiace, va bene? Ma non riesco ad accettare che mi abbia lasciato. Stavamo così bene insieme...io voglio che torni da me. Sono certo che è stato un momento di sbandamento, lei...”. “Addio, Jason. Spero ne sia valsa la pena. ) e, nella frase finale, manca il punto fermo (“Addio, Jason. Spero ne sia valsa la pena. “ la porta si chiuse con un amaro tondo definitivo). A causa di questi errori ripetuti ho deciso di sottrarti -0,3. 4) questa è più una questione di gusto personale, ma, a mio parere, un titolo risulta più d’impatto quando viene presentato centrale alla pagina (se è un titolo non troppo lungo come il tuo) e, magari, in grassetto o in corsivo, per dargli più risalto (-0,1).
 
GRAMMATICA 3.4/5
All’inizio del testo è presente una frase fuori contesto non collegata alle altre: “Banale, sì. Perché chi poteva amare quei posti? Neanche chi ci lavorava, probabilmente. Quelle pareti di un bianco nauseante, l’odore acre del disinfettante e dei farmaci, i pazienti che si trascinavano faticosamente, chi poteva farlo, con le loro vestaglie tutte uguali, mettevano un senso di angoscia e depressione che premevano sullo stomaco come un invisibile lastra di metallo.” (-0,5)
In questa frase, invece di scrivere “Daniel” hai scritto “Jason”, sbagliando il soggetto della frase: “Era passata solo mezz’ora dalla telefonata, ma a Jason sembrava trascorsa una vita.” (-0,1)
Più volte, nel testo, scrivi perché con l’accento grave, mentre la regola grammaticale prevede l’accento acuto: “Perchè?” pianse Kelly. “Perchè ha fatto una cosa del genere?” (-0,1)
In questa frase hai sbagliato a coniugare il verbo, usando l’ausiliare “avere” invece dell’ausiliare “essere”: “Beh, hai voluto andare in giro a fare stronzate? Questa è la punizione.” Con il verbo “andare”, che è un verbo di movimento, va sempre usato l’ausiliare essere. (-0,5)
In questa frase hai sbagliato la congiunzione, bisognava mettere “e” e non “ed”: “[…] un qualcosa che aveva cercato di negare, poi di sopprimere ed che infine aveva accettato, pur sapendo che si trattava di un sentimento senza futuro.” (-0,1)
Anche in questa frase c’è un piccolo errore nel verbo: “Si fermò davanti a casa e prese le chiavi, ma le mani gli tremavano talmente tanto da non riuscire ad infilare nella serratura.” Dovrebbe infatti essere infilarle perché si riferisce alle chiavi. (-0,1).
“Daniel entrò in casa senza nemmeno guardarlo, poi si voltò un ultima volta.” Un’ultima, nella tua frase manca l’apostrofo. (-0,1)
“[…]la porta si chiuse con un amaro tondo definitivo” tonfo, piccolo refuso (-0,1)
A mio avviso, la maggior parte di questi errori sono dovuti alla distrazione, perciò ti consiglio di rileggere una volta in più il testo prima di pubblicarlo, in maniera tale da renderlo grammaticalmente più pulito.
Ho inoltre notato alcune piccole sviste nella punteggiatura, ma ho deciso di prenderle in analisi nel Parametro dello Stile.
 
STILE 7.1/10:
Il punto di forza di questa storia è lo stile: introspettivo, diretto, mai pesante o noioso. I fatti si susseguono velocemente e piacevolmente durante la lettura, che risulta quindi essere molto scorrevole. Tutti i dialoghi sono ben costruiti, ben contestualizzati. Non banali. Veloci e incisivi, e scandiscono bene quello che è il ritmo della narrazione.
Alle volte però, le tue frasi appaiono un po' lapidarie, come se il lettore stesse leggendo una sceneggiatura (Es: Daniel aveva esaurito le parole. Jason fece un passo avanti. “Ascoltami.” L’altro si ritrasse. “Stammi lontano.”). Gli esempi qui riportati rappresentano un gioco di botta e risposta molto rapido, e sebbene io come lettrice apprezzi talvolta questa scelta nei dialoghi fra due personaggi, essendo il tuo testo comunque non troppo lungo, a livello di stile poteva essere più curato, più approfondito... e quindi avresti potuto sfruttare anche questi piccoli momenti per indagare di più sulle emozioni e i pensieri dei personaggi, invece di limitarti a “Jason sorrise”, in modo tale che il lettore così possa immedesimarsi di più e rimanere maggiormente coinvolto (-0,2).
Infatti, una cosa che ho notato leggendo il tuo testo, è il fatto che sia il tuo stile che la tua trama risultano abbastanza superficiali (non a livello di tematiche, assolutamente), mi riferisco al fatto che non scendi mai particolarmente nei dettagli, o in qualche descrizione un po' più articolata che possa permettere al lettore di immergersi totalmente negli scenari e nei luoghi da te narrati. Il testo, infatti, è un po' povero di figure retoriche (giusto qualche similitudine), e anche il lessico è abbastanza ordinario. Le due cose insieme non rappresentano (a mio parere) un problema quando lo stile è sostenuto da una trama ben articolata e approfondita, perché una trama coinvolgente, creata da una buona presenza di dettagli, può portare il lettore a gradire una storia anche attraverso uno stile semplice e lineare come il tuo, che infatti risulta comunque piacevole anche se poco ricercato, ed è per questo che ti ho sottratto due punti: -1 in Lessico, e -1 in uso di figure retoriche.
Sono inoltre presenti alcuni errori di punteggiatura che creano alcuni problemi durante la lettura, non creando le giuste “pause” quando sarebbe necessario.
Ad Esempio:
“Poi lo vide chiaramente. Jason aveva sollevato la mano.” In questa frase, fra “chiaramente” e “Jason” sarebbe stato meglio usare i due punti, anziché il punto fermo, visto che la frase precedente si riferisce proprio a ciò che Daniel vede. (-0,1)
“[…]Ma non potevo proportelo perché tu non avresti mai accettato, così sono stato costretto ad agire così. Insomma, è anche colpa tua, non ti sei comportato da amico, se l’avessi fatto tutto questo non sarebbe mai successo.” -> In questa frase andava messa una virgola fra “proportelo” e “perché”, inoltre subito dopo crei un problema di ridondanza usando due volte “così”. (-0,1)
Per quanto riguarda il punto di vista da te scelto, ossia il punto di vista interno di Daniel, riuscire a giudicarlo è stato per me davvero difficile, per via di alcuni “problemi” relativi alla trama, di cui parlerò nel suo parametro.
Questo “problema” riguarda la possibile inattendibilità di Daniel, e questa inattendibilità riguarda il fatto che lui “giudica” come tossica la relazione fra Jason e Vera, ma senza fornire a noi lettori degli esempi su cui basarci. Il suo punto di vista è fuorviante per via del fatto che Daniel è innamorato di Jason, quindi il suo parere potrebbe comunque essere distorto dalla gelosia.
Il problema è questo: se tu come autrice avresti offerto anche a me lettrice degli esempi sul cattivo comportamento di Vera, o esempi su come si era evoluta la relazione tossica fra Jason e la ragazza, sarebbe stato meglio. Perché così io ho solo le parole di Daniel a cui affidarmi ed è un po' poco.
Chiunque può dire: “Quella ragazza è un po' stronza”, ma restano solo parole fino a quando io non vedo i fatti.
Spero di essermi spiegata bene.
Comunque, questa “mancanza” viene da te un po' mitigata dal fatto che anche gli altri amici di Jason non giudicano bene la sua ragazza, e quindi non è qualcosa che riguarda solo Daniel (che, di nuovo, essendo coinvolto sentimentalmente, non potrebbe essere giudicato totalmente attendibile).
Tuttavia, se avessimo avuto una “scena” con una Vera “parlante” sarebbe stata la cosa migliore. Perché sentendo parlare la ragazza, il lettore avrebbe così potuto sapere da “Vera stessa” che tipo è.
Per questi motivi ho sottratto -0,5 a Punto di vista.
Andando avanti nella lettura della valutazione, troverai spesso da me citato questo “problema” del punto di vista, proprio perché non può che influenzare anche la lettura e la comprensione della tua trama e dei personaggi.

TRAMA 6/10:
A livello di trama la tua storia manca un po' di originalità: la storia del ragazzo innamorato del suo migliore amico, rappresenta infatti uno dei tropes classici delle fan fiction. Questo non rappresenta in sé un problema: se ben sviluppato, infatti, anche un tema classico può rivelare belle sorpresa, ma proprio a questo si riallaccia il secondo problema relativo alla trama, ossia il fatto che nel testo sono assenti numerosi dettagli, e l’assenza di quest’ultimi fa sì che nella storia siano presenti quasi delle vere e proprie lacune, le quali disturbano (anche se non interferiscono di per sé) la Coerenza della narrazione. Per spiegarmi meglio, ti elencherò quelle che sono per me le mancanze/lacune più “importanti” della tua narrazione. Primo: manca un po' di background dei protagonisti. Di loro sappiamo davvero pochissimo. Quanti anni hanno? Sono studenti? lavoratori? In che città vivono? Che aspetto hanno? Tralasciando questi dati più “anagrafici”, io, da lettrice, non so quali sono i pregi che hanno spinto Daniel ad innamorarsi di Jason. Non conosco minimante la storia della loro amicizia e tutto ciò che di Jason mi viene mostrato tramite il punto di vista di Daniel (il quale non è al 100% attendibile, perché è innamorato di lui) è che un ragazzo “fragile”, persino meschino alla fine. Si capisce perfettamente che Daniel gli vuole bene, ma non si capisce cosa lo abbia spinto a volergli bene, visto che ce lo mostra solo in relazione alla sua ex tossica relazione, di cui, di nuovo, purtroppo non sappiamo nulla. Ci viene solo detto che lo fosse, ma non ci viene mai mostrato tramite flash back o tramite dialogo o anche un vero e proprio esempio di qualcosa che è successo in passato.
Capisco che quando si sceglie un punto di vista interno, come hai fatto tu, viene difficile mostrare anche l’introspezione degli altri personaggi, ma essendo una storia originale (quindi non conoscendo io nessuno dei personaggi che tu mi stai mostrando) e dovendo io valutare la caratterizzazione complessiva è come se in questo modo mi fossi trovata con la vista appannata, non completamente limpida dell’intera situazione. Il mio campo di visuale è così troppo ristretto e lo stesso Daniel risulta quindi talvolta essere inattendibile, perché non ho “prove” per giudicare se le sue affermazioni solo reali o se stia ingigantendo tutto per via del fatto che è innamorato di Jason.  
Altri dettagli molto importanti e mancanti nella trama sono: 1) l’incidente di Jason: che cosa si è fatto? Si capisce che si è fatto del male, e che forse voleva suicidarsi, ma non viene mai specificato di preciso quale sia stato il suo gesto.
Riporto qui il frammento del tuo testo: “Io sono suo zio. Lui...ora...ora è in ospedale. Ha avuto un incidente con la macchina.” Dell’atto suicida di Jason, sappiamo solo questo. Mancano dei dettagli che possano meglio far apprezzare al lettore la drammaticità dell’avvenuto e farlo immergere del tutto nella trama. Che tipo di incidente ha avuto Jason? Si è volutamente schiantato contro un albero? Si è messo a correre come un pazzo? Era ubriaco alla guida? Più dettagli avrebbero reso la storia più avvincente e tragica, secondo me. Ed è quindi una lacuna che andava colmata anche per farci avvertire in maniera ancora più forte il dolore e la preoccupazione di Daniel nei confronti di Jason.
2) Altro dettaglio assente è il tipo di relazione che legava Jason a Vera: tramite i pensieri di Daniel capiamo che la loro era una relazione tossica, ma, a parte questo, la loro relazione non ci viene mai mostrata. Il testo non ci porta esempi di come Jason si sia evoluto in negativo a causa di questo suo primo amore, eccetto nel finale e nella frase in cui viene detto che, per colpa di Vera, Jason e Daniel non uscivano più molto spesso insieme.
Riporto qui un esempio del tuo testo: “Vera non lo amava, lo stava solo usando”.
Purtroppo, questo è tutto ciò che sappiamo della relazione fra Vera e Jason. Il fatto che a dircelo così chiaramente sia Daniel (che è sì, un suo carissimo amico, ma che è anche innamorato di lui) potrebbe essere visto da parte dei lettori come non attendibile al 100%. Per ottenere quell’effetto sarebbero stati necessari degli esempi basati sulla relazione fra i due, oppure dei dialoghi, oppure far apparire Vera in qualche scena, in modo da mostracela e lasciare al lettore (che è più imparziale di Daniel) la possibilità di giudicarla.
Insomma, la trama manca di dettagli molti importanti che le sarebbero servite per conferirle più spessore, drammaticità e anche per farci comprendere meglio i personaggi e la loro involuzione ed evoluzione.
Così come i personaggi (di cui parlerò più approfonditamente nel parametro a loro dedicato), anche la trama andava approfondita di più. Perché in questo modo, pur essedo il tuo un buon scritto, il lettore resta in superficie, e non riesce ad andare più a fondo, a conoscere davvero né la vicenda né i suoi personaggi.
Potevo, in qualche modo, chiudere un occhio su tutti questi dettagli mancanti se avessi dato un limite di parole molto ristretto da rispettare, perché anch’io mi sono ritrovata a non poter dire tutto sui miei personaggi originali e il loro background dovendomi limitare a 2000 o 2500 parole. Ma con 8000 parole a disposizione la situazione cambia, perché come autrice avevi uno spazio molto ampio per permettere al lettore di conoscere meglio la storia dei tuoi personaggi.
Questi sono i motivi che mi hanno spinto a sottrarti 4 Punti: -2 in Originalità, -2 in Coerenza. La presenza di più dettagli e di una trama più approfondita avrebbe giovato a entrambi questi parametri.
Nonostante la presenza di queste lacune, ho comunque trovato la tua chiusura ottima: Daniel prende una decisione difficile ma giusta, guidata da una riflessione espressa precedentemente nel testo da lui stesso. In questo modo, non soltanto la tua storia si pone quindi come “esempio” al lettore, ma chiude anche un po' il cerchio di questi “amori dolorosi” in positivo.
La Struttura Narrativa da te scelta si divide in spaccati, quasi delle “clip” di un film che ci mostrano di volta in volta delle “scene” diverse con protagonisti i vari personaggi. È una scelta che io come lettrice apprezzo e che ho trovato ben delineata e lineare. I vari salti temporali riescono a dare alla lettura il giusto ritmo, e conducono il lettore alla fine del testo senza mai annoiarlo. In poche parole: lo scheletro del tuo testo è ben solido.
 
Personaggi 6/10: i personaggi principali di questa storia sono Daniel e Jason.
Per il primo, sono sin da subito riuscita a sviluppare una certa empatia, perché sei stata brava a trasmetterci la sua preoccupazione e la sua angoscia per la grave situazione del suo amico.
Purtroppo, però, la storia prosegue troppo velocemente e si chiude troppo in fretta, infatti non sono riuscita a stabilire una vera connessione con i suoi personaggi.
Di Daniel so che è un ottimo amico, e che è innamorato di Jason, ma, a parte questo, non so nient’altro e sono davvero poche come informazioni per farmelo vedere a tutto tondo come un personaggio reale e ben caratterizzato.
Non so, per esempio, perché sia innamorato di Jason, o quando si sia reso conto di amarlo, o anche solo quali sono i piccoli dettagli di lui che gli piacciano.
Di Jason ci hai mostrato il lato debole e, alla fine, negativo. Il che va benissimo. Ma manca totalmente di spessore. L’amore per Vera l’ha travolto, l’ha cambiato... il problema è che non mostri al lettore un prima e un dopo. Nel senso, io non so com’era Jason prima di Vera, non so che tipo di amico fosse, non so che tipo di ragazzo fosse, so solo che a un certo punto ha cercato di ammazzarsi per una ragazza che dice di amare e che, facendo volutamente del male a un suo caro amico, cerca di riconquistare.  
Come per il discorso di Daniel, anche qui l’aspetto introspettivo e caratteriale lascia a desiderare.
Capisco che avendo scelto di raccontarci la storia attraverso il punto di vista di Daniel, noi possiamo osservare Jason solo tramite i suoi occhi e i suoi pensieri. Ma proprio per questo motivo erano necessari più dettagli, più dialoghi fra i due, per farci meglio comprendere il loro legame, la loro personalità e il loro passato.
Gli altri due personaggi citati sono Kelly e Vera, che però appaiono come mere comparse.
Ammetto che mi sarebbe piaciuto molto scoprire qualcosa di più su Vera. Per capire se era davvero così pessima come dicevano tutti, (e il punto di vista di Daniel, per quanto lui sia veramente dolcissimo, non è attendibile al cento per cento perché lui è comunque innamorato di Jason), o se avesse magari anche degli aspetti positivi, proprio quegli aspetti che magari avevano spinto Jason a innamorarsi così perdutamente di lei. Insomma, avrei voluto sapere se considerarla semplicemente una stronza o se magari darle anche un’attenuante, una speranza.
Se deciderai di scrivere magari qualcosa su di lei, mi piacerebbe davvero poterlo leggere!
Un’altra piccola lacuna, riguarda il fatto che di questi personaggi, carattere a parte, sappiamo veramente poco. Il testo non ci fornisce nessun indizio per farci capire l’età, se sono studenti o lavoratori, o in quale città vivono, o anche solo quale sia l’aspetto fisico. Sono dettagli per così dire “secondari” ma, appunto, sarebbero serviti per far avere al lettore una visione a tutto tondo e permettere una maggiore immedesimazione durante la trama.
I tuoi personaggi così appaiono un po' senza volto, senza età, senza una collocazione precisa nello spazio e nel tempo.
Questi sono tutti i motivi che mi hanno spinta ad assegnarti 6 come voto finale. I tuoi personaggi non sono piatti o gestititi male, semplicemente avevano bisogno di un approfondimento in più.

USO DEL PACCHETO 9/10
HURT/COMFORT 1.5/2. TEMA:3.5/4. Prompt: 4/4.   
GENERE: l’hurt/comfort c’è. Anche se mi sarebbe piaciuto assistere a una “scena” più lunga, per immergermi così di più in quella dolce sensazione dell’angst a “lieto fine” (nel senso che c’è sempre un personaggio che rassicura emotivamente l’altro) che è un po' quello che mi aspetto dall’hurt/comfort (-0,5).
TEMA: Anche il tema è stato rispettato a pieno. Anche se, mi sarebbe piaciuto capire esattamente quale fosse l’età dei ragazzi, (adolescenti, giovani adulti, adulti) per raffigurarmeli meglio nell’immagine del primo amore (-0,5).
PROMPT: Il prompt è stato sfruttato al meglio: a essere sincera, l’ho avvertito e amato molto di più nella parte finale, che non nel momento stesso in cui viene citato.

GRADIMENTO PERSONALE 6.7/10: sebbene non mi abbia del tutto risucchiata nel suo vortice, la storia in sé mi è piaciuta. In particolar modo, come si evince dal mio giudizio, ho apprezzato il tuo stile di scrittura. Diretto, senza troppi fronzoli inutili, semplice e lineare. La grande pecca di questo scritto è il fatto che tutto venga come accennato, si resta alla superficie dei fatti e gli avvenimenti, come i personaggi, sono poco approfonditi, questa non permette al lettore di immergersi nel tutto nella trama, né di apprezzare e conoscere completamente i suoi protagonisti. Con qualche paragrafo in più, questa storia sarebbe davvero stata capace di regalare forti emozioni, perché il tuo stile così diretto a me piace un sacco, ed ha un ottimo potenziale. Il mio consiglio è: scava più a fondo, riempici la testa nel modo giusto dei dettagli giusti, regalaci personaggi unici, definendoli con martello e scalpello fino a quando la tua creazione non è del tutto uscita fuori dal marmo. Il finale a me ha già colpito così, ero lì davanti allo schermo a dire: “Bravo, Daniel! Giusto! Hai centrato il punto!”, e questo sentimento si sarebbe di certo moltiplicato se davvero fossi riuscita a “conoscerlo” meglio.
 
TOTALE: 41,6/60

Recensore Master
01/04/21, ore 18:58

Carissima,
il menage a trois non va proprio. C'è qualcuno che alla fine si fa male e non per un incidente d'auto. Da quello almeno si può guarire. Talvolta sono le vittime a scegliere i propri carnefici e va così per Jason, che decide di restare con la donna sbagliata. O giusta per lui, secondo Daniel. Interessanti i punti di vista dei due ragazzi, molto giovani a quanto lasci intendere. Alla fine il vero ferito è il protagonista. Poverino, mi spiace.😑
Posso chiederti perché lasci così tanto spazio tra i paragrafi? 🤔 Di solito si fa per cambio argomento o scena, altrimenti lo scritto appare disomogeneo.
Un bacio e a presto! 😊