CIAOOOOOO
Facciamo così: diamo per già detto che questa di base è un'idea che mi fa impazzire, perché altrimenti mi ripeto ventisette volte e diventa una recensione a Checkpoint.
ALLORA, commento generale: se c'è una cosa che rende questa storia unica è che non è vero che tutto è il contrario di tutto. Sarebbe super facile inventare un mare che è l'opposto dell'acqua (il fuoco), delle stelle che sono l'opposto di boh la luce (il buio). Sono certa che avresti comunque trovato il modo di lasciarmi a bocca aperta, ma qui il livello è ancora più alto. Questa dimensione è pura apertura mentale, gruppi di idee veramente semplici, non so come spiegarmi, /brevi/, ma che ti lasciano immobile a chiederti "ma come le è venuto in mente di fare che le stelle sono molluschi, che il mare è latte e che la luna è sotto il mare?".
Davvero, esco fuori di testa perché quando mi viene detta una cosa, quando questa storia dà al lettore un pezzo, poi gli mostra con una certa logica che quel pezzo è sì quello che gli è stato detto, ma che semplicemente va visto in un altro modo. Fosse successo una volta avrei sorriso e sarei andata avanti, ma è un continuo di sorprese, cioè io mi sono ritrovata a sorridere DI ME STESSA, capito, a dirmi "ah, ci potevi pensare che la lampadina ti si accende LETTERALMENTE sulla testa!"
Ora, andrò in ordine perché veramente mi va proprio di impazzire e farti i complimenti per ogni piccola perla.
Allora, le regole del gatto sono state la mia parte preferita, ma proprio in generale. Anni di abitudine a mondi fantastici in cui l'unica regola è che non ci sono regole e qua regna il caos più totale ma è pieno di regole. Anche questa è un'innovazione.
Quando il pesciolino d'argento è diventato una scolopendra ero tipo "Aspe cos". Bellissimo, bellissimo!
La sola battuta di Kageyama mi ha fatto perdere la testa, proprio aiutatemi. Ah, e sfrutto il momento per dire che gli svenimenti ci stanno benissimo, oggi come ottocento anni fa ;)
L'altro momento in cui sono stata fregata da questa storia ma sono stata fregata con stile è stato quello dei cartelli. Anche solo il fatto di scambiare le direzioni mi è piaciuto e ammetto, io lo ammetto, di aver sorriso fiera di Hinata quando è andato dritto... Prima di scoprire cosa questo significasse. Il dettaglio del gatto che scuote la testa mi è piaciuto TANTISSIMO.
Ecco, colgo l'occasione del cimitero senza lapidi per dire che un'altra cosa che mi ha lasciata davvero soddisfatta è stata la varietà dei luoghi, le atmosfere, i colori, le sensazioni vivide. È stato come tornare in uno di quegli incubi che si fanno da bambini, una dimensione interessante che incuriosisce e fa anche paura (perché fa paura, eh, fa paura il terreno di larve come fa paura la spiaggia che sembra tanto felice, mette tutto inquietudine, almeno a me). AD OGNI MODO la descrizione della disperazione è dolorosamente bellissima, veramente ho poco da dire al riguardo perché c'è poco altro da aggiungere oltre a 'bellissima'.
Detto ciò, io sono una persona ingenua, io mi fidavo delle volpi, ho detto 'yeee' quando l'hanno salvato.
Yeee un paio di stelle-molluschi.
Se c'è stata una cosa della scena successiva che mi ha fatto proprio gridare dallo sclero è stato quando Hinata chiede loro se siano cannibali e Atsumu e Osamu si offendono e dicono che non sono umani. Di nuovo, non so perché, ma mi è piaciuto molto. Così come mi è piaciuto da matti il fatto che la situazione si sia risolta con le carezze. E questo per due motivi che invece so: il primo è che, tornando all'inizio della recensione, questa è una di quelle cose fuori dalla portata del cervello del lettore, una di quelle cose che non so neanche se chiamare più geniali, semplicemente così fantasiose da sembrare invece logiche. Il secondo è che è stata una scena super macabra(?), no forse è meglio dire che mi ha messo ansia. Il fatto che Hinata si sia salvato (per il momento?) dall'essere mangiato non tramite boh tagliarsi un braccio, consegnare la sua anima al diavolo, insomma tramite qualcosa che costasse tanto, ha reso quelle carezze tipo inquietanti? Davvero, sono affascinata. Il mio tipico :O, ecco.
DETTO CIÒ.
Sì, lo stile è il tuo stile ma è anche diverso, qualunque sia il motivo, però, diverso non vuol dire schifo HAHAHAHAHAHA
In realtà sono felicissima che tu stia postando capitoli 'così come li cachi' (ho riso un sacco quando l'ho letto), perché credo che sia il modo più stimolante proprio per te per scriverlo e davvero a me pare divertentissima da scrivere e da creare, quindi boh, complimenti anche per l'elasticità tale da uscire dalle tue abitudini e comportanti in modo diverso per storie diverse. Non vedo l'ora di immergermi ancora in questo mondo (perché davvero, di immersioni parliamo) e grazie un sacco per la pura capacità di sorprendere anche quando uno si aspetta di venire sorpreso!
ME NE VADO |