Recensioni per
Mission Obliterated
di Bloody Wolf

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/01/23, ore 17:03
Cap. 23:

Ciao, mia cara!

Inizio dicendoti che la nuova grafica che hai inserito è stupenda, sono rimasta stupita quando ho aperto la pagina del capitolo. Mi infonde proprio quell'atmosfera irrequieta sui rischi che stanno correndo tutti loro.

In questo capitolo ho avuto la sensazione che tu abbia voluto riavvolgere il passato come fosse un film per ricordarci che se siamo arrivati a questo punto della storia non è affatto un caso. Mi riferisco all'accurata ricostruzione delle indagini che portano avanti i protagonisti, ma anche alla relazione che si è creata tra Void e Casey, una chimica mentale prima ancora di una chimica fisica.
Nella prima parte ciò che mi ha colpita di più è stata la tensione con cui hai aperto il capitolo. Aleggia già la sensazione che una battaglia finale sia prossima, una battaglia definitiva che vedrà un perdente e un vincitore. Spero sempre che una giustizia sana possa prevalere, una giustizia che anima Void; in questo sei stata bravissima, hai scavato nelle ragioni profonde che hanno sempre spinto Void ad agire, tramite lui ci dici che l'apparenza può ingannare, un'apparenza che non ha ingannato Casey.

Entrano in possesso di maggiori prove e nel frattempo lavorano sempre più a stretto contatto; questo clima favorisce conoscenza e confidenze tra loro. Infatti ho trovato questo capitolo più introspettivo che narrativo e puoi solo immaginare quanto questo approfondimento sulle emozioni dei personaggi mi sia piaciuto.
In questa storia è costante il "gioco" tra vittima e carnefice, veicoli questa ambiguità con Void, ma in realtà è un dilemma insito nella natura umana; la situazione insolita che stanno vivendo destabilizza anche Casey e Astrid, mostra una fragilità da cui nemmeno loro - che sono i "buoni" - si sentono immuni, temono di commettere essi stessi atrocità. Per questo ho trovato molto centrato il confronto tra i due, è una tematica ricorrente nella storia e in questa scena le dai voce attraverso le parole degli stessi personaggi.

Mi sono piaciute tantissimo le immagini naturali con cui hai descritto il tormento di Void, il moto impetuoso delle onde dell'oceano, ma soprattutto la pioggia che non sfiora le sue sensazioni perché sono proiettate altrove. Sono immagini davvero molto suggestive.
È comprensibile che Void si senta tradito da chi gli aveva dato una casa e una "famiglia" a cui appartenere, in cui sentirsi qualcuno e indispensabile, in cui tornare ad amare. E invece scopre di essere stato solo usato e dimostra a noi di essere stato un assassino con un'etica morale tale da non accettare incarichi che prevedano la morte di innocenti, anche se questi ordini giungono direttamente da un superiore.
È incredibile come un uomo solo come Void affidi totalmente la sua vita e il suo destino nelle mani di qualcun altro, nelle mani Casey; a questo punto della storia penso ci sia un alto livello di fiducia reciproca, Void e Casey dimostrano di essere molto affezionati l'uno all'altro. Non faccio fatica a definire Void un eroe; penso che questo suo lato giusto ed eroico sia rimasto nascosto in lui per tutto questo tempo, ha solo aspettato il momento giusto per farlo emergere, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
(Quei due giovani sposi innamorati mi hanno ricordato Chris e Kathe, cuccioli).

L'istinto di Casey torna protagonista della storia. Il detective ha sempre azzardato grandi aspettative su Void; un errore di valutazione avrebbe potuto costargli la vita, invece fin da subito non ha esitato sul conto di Void.
Astrid stessa si rende conto che un uomo che agisce in modo così accorto nei loro confronti può solo avere buone intenzioni. Considerando il tragitto percorso da Casey fino a questo momento, Astrid decide di fidarsi dell'istinto del detective che li sta portando a un passo dalla verità e dalla salvezza.

ARRIVIAMO ALLA PARTE PIÙ ATTESA.
Void è irrequieto, ci hai mostrato come durante questa vicenda la sua agitazione rispetto a ciò che stava per compiere fosse insolita e la presenza di Casey abbia accentuato queste sue emozioni. Non è un caso che alle domande di Casey Void si agiti; le priorità di Void sono cambiate, ora non vuole più ubbidire in modo cieco credendo che la sua vita possa ritrovare un valore solo in questo modo, ha una ragione personale per cui combattere. È il momento in cui Void rivela tutta la sua umanità, quella che ha tenuto nascosta per difendersi da un passato burrascoso. Ha riscoperto questa umanità attraverso lo sguardo di Casey; grazie al modo in cui il detective lo ha guardato fin dall'inizio, Void ha maturato fiducia in chi ha davanti, Casey gli ha offerto una ragione di vita. Il loro incontro è stato la svolta per Void, si è sentito amato con sincerità, il naturale istinto umano di avere accanto qualcuno che lo ami e qualcuno da amare ha fatto il resto.
Un uomo tenace e sprezzante del pericolo come Void trova la sua forza e la sua ragione in un bacio; in quello stesso bacio Void ha trovato la forza di allontanarsi da Casey per poter vincere questa battaglia, portando con sé molte certezze sul loro rapporto. NON ESISTEVA MOMENTO MIGLIORE PER QUEL BACIO, chiude un cerchio, dà una ragione di essere, dà un valore ai pensieri di entrambi e anche al percorso che hanno attraversato fin lì.
Quel bacio ha cambiato molte cose; oltre ad aver offerto a Void una ragione per vivere a pieno e non più solo per sopravvivere, si sente nuovamente parte di qualcosa, di diverso, di vero, l'ho avvertita come una rinascita rispetto alla vita che ha condotto tra i russi. Void resta un combattente nella vita, ma stavolta il branco a cui appartiene è cambiato e anche i suoi membri; non lo definisci più un lupo solitario, ma un uomo disposto a tutto pur di difendere Casey, rappresenta così un eroe non privo di macchia, profondamente umano e realistico, ma pronto a immolarsi per coloro che ama.
Avuta la certezza che Casey ricambia i suoi sentimenti, anche la promessa assume tratti diversi, più dolci e meno disfattisti, Void crede davvero di volerla mantenere e farà di tutto per riuscirci.

Questo capitolo ci porta più vicini alla realtà, nostante rimanga tantissima curiosità sul modo in cui si concluderanno queste indagini.
Le ultime righe hanno il sapore di tanta speranza e dopo tanta sofferenza per loro mi fa credere che potrebbe esserci l'ombra della felicità.

Ho adorato tutto di questo capitolo! ❤️

Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
28/11/22, ore 00:45
Cap. 22:

Ciao, tesoro!

Ti chiedo veramente scusa, il mio ritardo è colossale, tenevo davvero a lasciarti un commento. 🤍
Tu sai quanto ho amato i capitoli precedenti, quanto essi abbiano contribuito a farmi innamorare di questi personaggi, eppure credo che con quest'ultima parte tu ti sia superata, c'è un dinamismo a livello di sentimenti e di trama che mi ha incantata, come se avessi innescato un meccanismo che porta inesorabilmente verso l'epilogo, con la speranza che sia dolce.

Dall'inizio di questa storia ho trovato in Void un personaggio molto interessante e ha avuto finalmente la sua occasione per dimostrare la sua vera anima; lui è il più grande giudice di se stesso, ma in questa avventura sembra aver trovato chi è in grado di "leggerlo" per chi è veramente, sorprendentemente anche per lui.
Void è giunto a un momento in cui sembra che le sue certezze si stiano sgretolando; buona parte della sua esistenza è fondata sul lavoro di cecchino; la vita passata lo ha portato a totalizzare i sentimenti negativi che prova, nessuno lo ha mai aiutato a discernere da essi, per cui la grande quantità di odio che ha subìto e incamerato è stata sfruttata dalle forze armate russe per fini poco innocenti. Ora gli viene a mancare quella terra su cui si è appoggiato per buona parte della vita, quel nuovo equilibrio - discutibile o meno - che aveva incamerato tutta quella sofferenza e quel senso di inutilità nati a causa di un padre violento. Scoprire che anche il lavoro di assassino che era chiamato a svolgere racchiudeva in sé menzogne da parte dei suoi superiori rompe qualcosa dentro di lui (lasciami dire che in questo vedo solo un bene, un'occasione irripetibile per dare una svolta alla sua vita); era diventato un burattino nelle loro mani da sfruttare in caso di necessità e da escludere quando questa necessità non esisteva più.
Noto in lui un lieve spaesamento, eppure mi rendo anche conto quanto quest'uomo in realtà sia sempre stato padrone di se stesso, non ha mai davvero perso se stesso, forse ha solo finto di essere ciò che non è per sentirsi parte di qualcosa, per non restare solo al mondo.

L'attrazione fisica verso Casey è stata evidente fin dal loro primo incontro, ma da quel giorno il rapporto è evoluto notevolmente, stanno condividendo un'esperienza potenzialmente traumatica che lascia il segno nell'anima di chi la vive, forse ancor più delle missioni vissute da Casey e Void nelle loro vite, al pari probabilmente della loro infanzia; ora rischiano di perdere un amore, un affetto che dopo tanto tempo fa stare loro bene, li fa sentire uomini degni di amore. Si dice che gli eventi brutti creino intensi rapporti tra chi li vive e sembra proprio il loro caso.
Per Void l'attrazione verso Casey è frutto di un sentimento, come anche il modo in cui la sua semplice presenza lo calma; l'atmosfera che si crea è proprio frutto di empatia tra loro, si comprendono inconsciamente attraverso sofferenze passate vissute. Per quanto Void sia diffidente verso il genere umano, sei riuscita a far maturare una buona dose di fiducia nel suo cuore verso Casey, lo hai fatto in modo del tutto naturale e credibile; lo stesso vale per Casey, hai lasciato che mettesse la sua vita nelle mani di un assassino e lo hai fatto mostrandoci come lui abbia colto fin da subito la vera natura di Void, impresa che quasi nessuno è in grado di compiere. In questa storia sono presenti elementi del romanzo di formazione, è presente un'evoluzione spinta da incontri significativi e esperienze che segnano inevitabilmente il futuro.
In questo caso Astrid non rappresenta solo una testimone coinvolta in questa incresciosa vicenda, ella è anche un osservatore esterno della complicità che si sta facendo largo nel cuore dei due uomini; la stessa complicità che convince Astrid a non vedere nemici laddove non esistono, ora sono loro tre contro la controparte nemica, con la riserva di Shala, nella quale io confido molto dalla notte dei tempi ormai.

Al messaggio per Void ho perso 10 anni di vita insieme a lui. Ma a parte il mio crepacuore, è un passaggio significativo, per la prima volta gli viene chiesto di eliminare due obiettivi innocenti; decide di non obbedire ai suoi capi con estrema facilità senza provare alcun dubbio, dimostrando di possedere consapevolezza di ciò che è giusto e sbagliato, oltre alla forte volontà.
Non mi dilungo oltre, ma lasciami spendere due parole su Casey che difende a spada tratta Void e sui sentimenti inediti che nascono nel cuore di quest'ultimo. Posso solo immaginare cosa deve provare Void sentendosi come un essere umano degno di protezione e fiducia, ciò che lui non ha mai avuto in vita sua fin dalla più tenera età; hai donato a lui, a loro, tutto ciò di cui avevano bisogno per iniziare a vivere davvero.
Da questa consapevolezza Void riesce davvero a dare il meglio di sé, ad esempio coglie in Astrid emozioni che prima forse non avrebbe colto; si nota in lui un'apertura mentale e di cuore significativa per l'evoluzione del personaggio.

Posso solo ringraziarti per aver scritto questa storia, perché al termine della lettura sono davvero rimasta senza parole e ora non ne ho molte di più ripensando alla bellezza di questo capitolo, in ogni sua sfumatura. 🤍🤍

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
09/09/22, ore 02:32
Cap. 21:

Ciao, tesoro!

Stavolta sono davvero in ritardo e imperdonabile, scusami davvero. 🤍

Ho adorato il modo in cui hai snodato e sviluppato questo capitolo. Lo ripeto sempre, stai seguendo una pista indagativa oggettivamente ben strutturata, ma penso che l’umanità faccia da padrona in questa storia; sono innanzitutto le persone che creano occasioni, strade da percorrere, intoppi e in tutto questo quadro stai sviscerando la vita e le personalità di coloro che vogliono riportare alla luce eventi anche scomodi per amore della verità, per portare giustizia ad un caro defunto, per condurre a giudizio coloro che hanno inferto tanta sofferenza a innocenti.
Hai gestito molto bene il confronto tra i tre collaboratori; hai messo in campo le loro conoscenze e le loro abilità, anche personali oltre che professionali. Hanno portato avanti questo incontro in un luogo informale, che infonde un senso di complicità e di segretezza, lontano da luoghi che potrebbero (anzi sicuramente) essere compromessi dalla malavita. In questo confronto non si fanno scrupolo a esternare le proprie emozioni e i sentimenti che portano nel cuore; il fatto di trovarsi inaspettatamente insieme da una stessa parte della barricata, contro nemici insospettabili, ha in qualche modo intrecciato le loro vite e creato inevitabilmente un legame.
In ogni capitolo crei un gioco di parallelismi molto suggestivo; molte risposte alle indagini indicano quanto i mondi di Void e Casey siano vicini. Anche se parliamo di questioni losche, le loro strade erano destinate a intrecciarsi già da tempo, proprio quando il contesto intorno a loro ha assunto una luce diversa e la nebbia dell’ignoto si è dissolta; è stato doloroso per loro avvicinarsi sempre più a questa terribile verità, ma ciò dimostra quanto la figura dell’altro in queste indagini sia essenziale.
Avvicinandomi sempre più al termine di questa storia (T.T) mi rendo conto quanto tu non abbia raccontato tutto fin dall’inizio, buona parte del passato si è svelato capitolo dopo capitolo, lasciando intendere che questa storia rappresenta solo il capolinea di una questione che si è protratta negli anni per Astrid, Casey e Void. In questi anni loro tre dal punto di vista emotivo hanno subito davvero la qualunque; anche se Void era lasciato all’oscuro, è stato usato e penso che non ci sia nulla di peggiore per un soldato che essere ingannato nella sua dedizione nell’eseguire gli ordini; Casey ha subito un forte stress psicologico nel vedere soffrire le vittime e non riuscire mai a punire i colpevoli, con un senso di giustizia così forte l’impotenza è stata dilaniante per lui; infine Astrid, forse colei che ha perso di più da questa storia, porta i segni di un forte trauma dal passato e le è stato compromesso anche un futuro felice accanto all’uomo che ama.
Mi è piaciuto molto soffermarmi sul modo in cui loro tre affrontano le indagini; come dicevo il contesto in cui si sono riuniti per discutere non è asettico, suggerisce emotività; Casey e Astrid sono più propensi ad esprimere le emozioni (Casey è meraviglioso nei gesti di conforto che rivolge a lei), mentre Void lo fa come sempre in modo silenzioso, ma ciò non esclude il fatto che le provi anche lui.

Il ricordo di Void è stato breve, ma molto intenso, da esso traspaiono una serie di informazioni sulla sfera emotiva di Void affatto trascurabili; anche se arrivati a questo punto conosciamo molto bene il suo triste passato, ogni scorcio del suo vissuto immerge nella crudeltà del contesto in cui è cresciuto ed è una pugnalata nello stomaco. Senza alcun dubbio, non è mai stato aiutato a gestire i traumi subiti in passato a causa del padre, al contrario ha continuato a vivere una vita fatta di imposizioni che hanno annullato la sua identità; per lui è stata solo un’ennesima conferma del fatto che non meritasse affetto e nemmeno di essere qualcuno. Il passato di Void ha talmente tanto temprato il suo carattere da non fargli temere ciò che gli sarebbe spettato; fin dai primi momenti è stato determinato a non subire, ma a cavalcare l’onda di quella terribile esperienza per uscirne incolume e forse per diventare finalmente qualcuno degno di rispetto.
Non mi piace affatto questa donna che esce dai ricordi di Void, tratta male dei bambini indifesi, mancando del tutto di empatia nei confronti di vissuti così sofferti; nella tua storia ci insegni che si può mostrare empatia anche indossando una divisa, quindi non riesco proprio a giustificare i suoi metodi crudeli.

La doppia prospettiva con cui ci presenti le sensazioni di Void e Casey è lodevole. Penso che la trasparenza e la sincerità di Casey siano le chiavi di accesso al cuore di Void; nel russo inizia a sorgere il dubbio che il detective possa davvero tenere a lui.
L’empatia di Casey colpisce ancora (chiedimi ancora perché lo amo, non è chiaro?), egli rappresenta un’anima buono sulla strada di Void in grado di capire le sue necessità, forse un po’ in ritardo, ma per ricevere affetto in realtà non è mai troppo tardi e può solo fare del bene, innanzitutto dimostrare che non tutte le persone sono riprovevoli.
Il loro avvicinamento non giova solo a Void, anche Casey ne trae beneficio; sente quanto loro possano riscoprirsi anche simili nella solitudine che vivono nella vita di ogni giorno e nella determinazione con cui perseguono i loro obiettivi. Casey vorrebbe tanto dimostrargli tutto questo; di tradimenti loro due si intendono, che si tratti di un padre o di una madrepatria, sanno cosa vuol dire rimanere delusi da coloro di cui si sono fidati da sempre. Pensa sempre Casey a rompere il ghiaccio tra loro, con la sua sincerità e la sua umile apertura al prossimo, in punta di piedi si accosta ai sentimenti di Void iniziando lui per primo a confidare le ferite più profonde della sua anima, ciò che lo rende più fragile; una grande prova di fiducia nei confronti di Void che ha incrinato leggermente la sua corazza.

In questo sbrodolamento di parole lasciami spendere anche due parole su Shala. Sono davvero molto contenta che sia riapparsa, perché mi ha dato fin da subito una buonissima impressione, che arrivati a questo punto non è stata affatto disattesa. Spicca senza alcun dubbio la sua umanità. Sfrutto la comparsa di questo personaggio per dirti che adoro le donne di cui narri, sono meravigliose nella loro emotività; è un’emotività che non le destabilizza mai, è intensa quanto basta per renderla la causa della loro più determinata intenzione ad agire.

Quando ho terminato la lettura ho provato dispiacere, speravo proseguisse, il paragrafo su Shala mi ha davvero catturata. Ora non ti resta che aggiornare, perché sono estremamente curiosa di sapere. 🤍🤍

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
30/08/22, ore 01:33
Cap. 20:

Ciao, tesoro!

Arrivo in ritardo come sempre, ti chiedo scusa. 🤍

Innanzitutto colgo l’occasione di questo capitolo per sottolineare un aspetto che non penso di aver ancora toccato e in questa occasione è particolarmente rilevante. Hai introdotto la scena con una delicatezza degna del tema che stai trattando; ciò che più colpisce è che, in questo caso, non ti stai approcciando direttamente al dolore delle vittime di quei criminali, stai affrontando i sentimenti di coloro che agiscono in nome della giustizia per quelle persone. Ho sempre pensato che questo fosse un punto di forza del tuo racconto; sappiamo bene quanto nella realtà personalità perfette non esistano, la credibilità che offri alla tua narrazione fa amare questi personaggi, li fa sentire vicini al lettore, anche in un contesto così lontano da noi.
Risulta molto intrigante anche il fatto che nel rapporto tra Casey e Void nulla sembra facile, basta poco per incrinare la fiducia. Ci ricordi che in fondo sono due sconosciuti, le cui strade si sono incrociate per un segno del destino, ma in sostanza non hanno avuto modo di conoscersi a fondo; se contiamo, però, le impressioni che hanno provato a pelle non possono esserne rimasti indifferenti, l’attrazione mentale e fisica ha scosso entrambi. Stanno iniziando a conoscersi durante questi loro incontri, che non sono propriamente terreno fertile di confidenze, eppure attraverso il modo in cui agiscono e pensano si può dire molto di loro.
Ho apprezzato molto il modo in cui Void si accosta al malessere di Casey, esprime una delicatezza che dimostra quanto la sua interiorità e il suo percorso di vita siano diversi da molti suoi colleghi. Non penso nemmeno sia facile per Void affrontare una simile situazione, sfugge al suo controllo, non sapendo dare un nome al malessere che affligge Casey e non sapendo nemmeno come placarlo.
Ho trovato significativo il modo in cui Void riesce a uscire dall'impasse e per farlo ha dovuto attraversare un ricordo doloroso; questo dimostra quanto la vita di Void sia stata profondamente difficile in ogni suo step. In poche righe hai trasmesso tanto di lui: questa sua capacità quasi di annullarsi per riuscire a compiere le azioni più violente, ma anche di mostrarsi nel pieno di sé quando deve, tra le altre cose, appoggiare un collega inghiottito dallo sconforto. Non ho nulla da obiettare sui metodi di Void, penso sia la persona più indicata per scrollare le persone da un attacco di panico: incisivo e efficace. I mille dubbi che ha Void dimostrano davvero quanto non abbia perso la personalità che lo accompagna fin dalla nascita, le vicissitudini non hanno offuscato la parte più pura del suo cuore.
C’è da dire che Casey sa sempre come trovare le parole, di certo non si perde in molti preamboli quando deve esprimere i sentimenti che prova per qualcuno. Adoro! XD
La determinazione che riscopre Casey è esattamente quello che si vorrebbe vedere in un uomo sensibile e giusto come lui; un uomo capace di cedere davanti ad ingiustizie che sembrano restare impunite e di rialzarsi per portare giustizia e determinazione alle vittime.
Mi è piaciuto molto il confronto tra Void e Casey sulla difficile situazione emotiva che sta vivendo Astrid; sono sempre più convinta che al suo fianco Casey abbia bisogno di un uomo come Void: misurato, lucido e razionale; per me i due si completano e penso sia una cosa bellissima, una condizione che hai creato capitolo dopo capitolo, una cornice entro cui stai sviluppando tutta la trama e che, sono certa, prenderà sempre più importanza nelle ultime battute di questa storia. Spero davvero che Void si accorga presto quanto valga la pena sacrificare un po’ della propria solitudine per trarre beneficio dalla compagnia di Casey, un uomo con il quale poter essere se stesso senza il giudizio del e sul ruolo che deve ricoprire.

La scena ha subìto una bella accelerazione da un momento all'altro, tanto da farmi prendere un colpo. Questa donna mi mette davvero in allerta, non ho apprezzato molto il suo ingresso, sarà che facendomi l'analisi psicologica di quel delinquente sei riuscita persino a farmi provare pietà per la sua fine indegna, mannaggia.
Se lei dice la verità, il cerchio delle persone di cui possono fidarsi si restringe ancora di più, lei stessa non nutre di grande fama; l'insicurezza che si insinua nella mente di Void è più che comprensibile. Questo caso sta mettendo davvero alla prova Void, come soldato e come persona; proprio perché lo porta a riflettere su se stesso e sul suo modo di essere, penso sia il caso più ostico di tutta la sua carriera, ho questa percezione.
Fino al dialogo più appartato tra Void e Casey avevo un po' perso di vista quanto fossero cresciuti in atmosfere sociali totalmente diverse; devo ammettere che, considerato il periodo storico in cui ci troviamo, ho avuto più di un brivido e purtroppo è tutto molto vero. I due hanno affrontato addestramenti profondamente diversi, Casey stesso lo ammette, negli scontri a fuoco non sembrano pronti allo stesso modo.
Penso tu abbia interpretato davvero molto bene il timore che provano entrambi nell'affrontare questa condizione di oblio e quasi impotenza. Mi è piaciuto tanto il tentativo di Casey di rompere il muro dietro cui Void si nasconde, è una maschera di apatia, oltre la quale Casey riesce ad intravedere solo in parte cosa si trova. Mi ha colpita molto la forma di empatia che Casey gli dona, addirittura sentendosi più fortunato di Void, lui ha potuto offrire una forma diversa al suo futuro, mentre percepisce l'altro ancora ingabbiato in un passato terribile, che influenza da sempre la sua vita. Non mi stancherò mai di ripetere la prospettiva che leggo attraverso gli occhi di Casey: dà voce ai pensieri dei lettori con il suo fare aperto e socievole, con il quale offre conforto ai dolori altrui. Penso che la volta che Void riuscirà ad aprirsi davvero diventerà un vulcano di emozioni.

Ora sono davvero molto curiosa di scoprire cosa ha scoperto Astrid dalla chiavetta, chissà cos'hai ancora in serbo per noi. 👀 🤍🤍

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
19/08/22, ore 23:12
Cap. 19:

Ciao, tesoro!

La premessa è d’obbligo per chiederti: quale mastodontico progetto a livello di trama hai creato? Ho letto questo capitolo con le palpitazioni. Quando sono arrivata al punto finale ero pressappoco nelle condizioni di Casey, ma nello stesso tempo mi sono sentita soddisfatta, come se un cerchio di proporzioni enormi si fosse chiuso e un muro di nebbia si fosse dissolto; in un certo senso ci passi il messaggio che Void e Casey erano destinati ad incontrarsi attraverso questa triste esperienza.

L’ambiente in cui Void tortura l’ostaggio mi ha provocato un brivido; non lo hai solo descritto, hai fatto una fotografia talmente suggestiva da lasciare poco spazio all’immaginazione sul modo in cui il nostro russo avrebbe sfruttato quelle condizioni squallide e isolate.
Trovo sempre interessantissimo quando ci fai entrare nella mente di Void; nei suoi pensieri non si trovano mai argomenti scontati, perché il russo è un uomo impassibile all’apparenza, ma profondo nella sua interiorità. Basi l’introspezione che lo riguarda su piani diversi: mentre tortura l’ostaggio, i pensieri sono profondamente distinti dalle azioni attraverso cui Void cerca di veicolare una precisa impressione di sé.
Non lasci al caso nemmeno le sensazioni dell’ostaggio; le paure di quell’uomo sono palpabili, perché non veicoli mai il messaggio di un uomo malvagio che non si fa alcuno scrupolo a fare del male, lui è questo ed è anche un essere umano che sta patendo la condanna dei suoi errori, di cui però non sembra affatto pentirsi, la malvagità sembra far parte intrinsecamente di lui; ci ricordi che egli è anche padre e marito, di pancia sembra soffrire più al pensiero che a moglie e figlia possa capitare qualcosa di male, le sue lacrime raccontano questo, mentre alla sofferenza fisica sembra aver resistito più stoicamente. Alexander non si fa scrupoli, ma Void nel suo cuore non smette di farsene e ha bisogno continuamente di ricordare a se stesso quanto ciò che sta facendo sia sintomo di giustizia, non sia affatto puro sadismo; quelle del russo sono azioni controllate volte ad un obiettivo e spera possa conquistare la giustizia per le vittime e risparmiare a molti innocenti una crudele sofferenza.
È molto significativo il desiderio che nutre Void di collaborare con Casey. A questo punto della storia denota, secondo me, un’evoluzione nel personaggio, dovuta proprio all’incontro con il detective; per la maggior parte del tempo i due hanno collaborato a distanza per raggiungere i loro obiettivi, ci sono state poche occasioni di lavorare spalla a spalla, seppur le indagini fossero strettamente connesse, ma ciò è bastato per lasciare un’impronta l’uno nella vita dell’altro. Abbiamo conosciuto Void come lupo solitario, quindi questo salto vuol dire davvero molto a livello umano, una propensione sicuramente ispirata da Casey. Questa evoluzione porta con sé anche senso di fiducia maggiore verso Casey, anche quando Void sente di non avere il controllo completo della situazione, perché gli mancano dei tasselli per comprendere veramente; ciò dimostra una fiducia cieca nei confronti dei suoi collaboratori, la situazione sta mettendo tutti loro alle strette e Void capisce che possono fidarsi solo di poche persone.

Per l’amico di Astrid ho provato una simpatia a pelle; è stato bello ripercorrere la loro amicizia attraverso il tuo racconto. Le basi su cui è fondato il loro rapporto lascia intendere che lei possa davvero fidarsi di lui. Attraverso il loro confronto emergono la personalità dell’uomo e il rapporto che aveva con Thomas, ciò mi fa capire che anche lui abbia sofferto per la sua morte, presumo questo sia uno dei tanti motivi che lo spingono ad aiutare Astrid. È stato bello inoltre avere la possibilità di conoscere la personalità di Astrid attraverso un’altra prospettiva, lo sguardo di un amico di vecchia data.
La conversazione tra i due cambia presto atmosfera e non può essere altrimenti, considerando il periodo che Astrid sta attraversando; quando iniziano a parlare del caso che riguarda così da vicino i due amici, i loro volti si incupiscono e non c’è più spazio per i convenevoli nelle loro parole.

Finalmente, dopo tanto patimento, Void e Casey hanno la possibilità di rincontrarsi.
Le sensazioni di ansia che prova Void, come tutti gli altri protagonisti di questo racconto d’altronde, sono di pessimo presagio. L’ansia che cattura Void e Casey, però, è descritta in modo diverso: per Casey prevale l’insicurezza nei gesti e nei pensieri, mentre Void è stato addestrato a misurare il lato umano più irrazionale.
Casey dimostra palesemente la sua empatia, gli basta dare un’occhiata al volto teso di Void per comprendere ciò che non ammetterebbe mai: torturare non è tra le sue attività preferite, verso chiunque, ma sa che in alcuni casi non può evitarlo per far parlare i suoi informatori.
La conversazione tra Void e Casey, finalmente faccia a faccia, è molto bella. Casey non si sente del tutto a suo agio, non sente di parlare con un amico, anzi teme che tra loro ci siano ancora delle riserve, infatti il suo primo obiettivo è quello di conquistare la fiducia di Void. Dall’altra parte, invece, Casey può contare nel senso protettivo di Void; forse il russo non è ancora pienamente consapevole, è per lui un istinto spontaneo, ma si vede quanto abbia maturato affetto nei confronti del detective.
A distanza di capitoli, torni a mettere a confronto i metodi investigativi dei due uomini; entrambi sono determinati a ottenere giustizia. Void è in grado di accantonare la propria morale per mettere in pratica i metodi imparati durante l’addestramento, Casey mostra più reticenza, anche se poi alla fine decide di fidarsi del collega; ho trovato davvero molto significativa la riflessione di Casey sulla propria morale, in un certo senso credo che la reazione di Casey rispecchi la reazione di molti tuoi lettori davanti alle torture, dia loro voce, per cui è molto facile entrare in simbiosi con il detective.
I primi indizi di complicità maturata spontaneamente tra Void e Casey si leggono proprio in questa occasione; il russo si sa muovere molto bene in queste circostanze e Casey sembra affidarsi a lui, comprendendo fin da subito che il collega non si spingerà oltre laddove non sia necessario, saprà come non calpestare l’umanità e abbassarsi al livello del criminale che tengono sotto torchio, allo stesso modo in cui Void riesce a comprendere e a condividere i gesti di pura umanità da parte di Casey.

E poi OMMIODDIO! Devo ammetterlo, la notizia mi ha scioccata, mi sono dovuta prendere qualche istante insieme a Casey per elaborare l’informazione.
La morale del detective risente fortemente delle notizie. Ogni suo impegno nella ricerca della giustizia era contrastato da criminali sotto mentite spoglie. Povero Casey, si sente complice di questo giro di corruzione, invece la sua unica colpa è quella di non aver compreso prima ciò che stava succedendo davvero. Spero che questa notizia gli dia la grinta necessaria per essere ora più determinato che mai a fare giustizia.

Non sarò certo io a negare quanto tu sia stata perfida a concludere il capitolo in questo modo, per cui sono impaziente di proseguire questa storia, non puoi immaginare quanto!🤍🤍

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
03/08/22, ore 00:03
Cap. 18:

Ciao, tesoro!

Ogni volta che mi annunci di aver aggiornato sono molto felice. 🤍

L'incipit del capitolo infonde molta curiosità sul proprietario di questa misteriosa casa; il fatto che persino Casey ne sia rimasto colpito ha attirato la mia attenzione. La tensione si è sciolta solo successivamente, quando ho scoperto che era in compagnia di Astrid e che l'incontro che insieme avrebbero dovuto affrontare sarebbe stato amichevole.
È bello vedere come il rapporto tra Casey ed Astrid stia assumendo sempre più tratti confidenziali; sono convinta che la predisposizione dolce ed espansiva di Casey sia d'aiuto per rinsaldare questo rapporto appena instaurato. Il modo in cui Casey si pone non può che favorire un clima di fiducia. Di Casey apprezzo tantissimo l'atteggiamento che mostra nei riguardi del prossimo: è estremamente sensibile davanti alle sofferenze altrui, ma sa anche gioire quando scorgere sorrisi sinceri; è molto significativo il fatto che abbia scelto un mestiere che gli consentisse di aiutare gli altri e di essere artefice di quei sorrisi. Casey non ha alle spalle un passato semplice, eppure non cova invidia nei confronti di chi è più fortunato o trova la felicità, dimostrando così di essere un'anima pura.
Casey ha accompagnato Astrid per rivangare un passato molto doloroso, nella certezza che gli oggetti tra cui stanno rovistando la faranno soffrire; non è un impegno che prende a cuor leggero.
Casey è molto empatico e sensibile, ma giustamente ogni pensiero e ogni sensazione si fonda sulle esperienze personali e a quel punto l'emotività prende il sopravvento; la sensazione che ho è sempre la medesima: non ripiega mai il proprio dolore sugli altri, anche in loro presenza tenta di camuffarlo. Casey è profondamente altruista e mi rendo conto quanto questo non possa sempre giovare al suo cuore; lui per primo avrebbe bisogno di qualcuno che prestasse attenzione al suo dolore e nella figura di Void io scorgo da sempre questa possibilità. Per tutti questi motivi, per il tatto e per le abilità che mostra sempre di possedere nel corso delle indagini sono convinta sia la persona più indicata da avere accanto in un momento così difficile dal punto di vista professionale e personale per Astrid. Trovo molto significativo anche il fatto che Casey non dimentichi le storie delle vittime che ha conosciuto nel corso della sua carriera; per lui sono storie vissute, non semplici casi da risolvere e sta seguendo lo stesso principio affiancando Astrid.
Casey sa che la sua esperienza può portare giovamento a qualcuno e quella che comunica è nient'altro che la realtà, a volte più dura e a volte più dolce, ma sempre velata da una vena ottimistica.
Sappi che mi hai ammazzata raccontandoci la storia di Astrid e Thomas. T.T
Non puoi concludere la scena devastante dei ricordi con il pessimo presentimento di Casey che, conoscendoti, si trasformerà presto in una minaccia concreta…povera Astrid. Per il momento resto con il tepore del dolce e confortevole abbraccio che si sono scambiati.

Hai un'abilità innata nell'infondere atmosfere diverse: ci hai mostrato la dolcezza con cui Casey è stato in grado di confortare Astrid e subito dopo hai descritto la freddezza con cui Void assolve ai suoi compiti.
Descrivere Void prevede mostrare sia ciò che è sia ciò che appare: non sembra porsi problemi sui suoi metodi e sulle sue azioni, invece nella mente è sempre il primo a giudicare le scelte che compie, salvo poi ritenere quanto siano necessarie per raggiungere i suoi obiettivi. Entri nella mente di Void abilmente; i suoi pensieri vagano costantemente tra rimorsi verso innocenti e senso di giustizia; la pressione psicologica ai danni delle sue prede sembra la soluzione migliore per trovare la pace dell'anima e assolvere ai suoi compiti.
Ai miei occhi hai messo in pratica lo stesso principio con i criminali. Quest'uomo è spietato e non si fa alcuno scrupolo a colpire innocenti indifesi, eppure anche da parte sua si nota affetto quantomeno per un essere umano che non sia se stesso, sembra proprio abbia anteposto la vita della figlia alla sua.
Il modo in cui sei riuscita ad incrociare le piste di Casey e Void è assolutamente meraviglioso. Sono contenta che ciò sia successo grazie ad Astrid e alla sua vicenda così toccante. Come ti ripeto di consueto, per me una trama simile è sinonimo di profonda introspezione.

Resto in attesa trepidante del prossimo capitolo e preparo già i fazzoletti per il finale; non so se sarà lieto o malinconico, ma il pensiero che questa long termini mi devasta. Promettimi che non mi lascerai senza storie su di loro. 🙏 🤍🤍


A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
09/06/22, ore 09:47
Cap. 8:

Ciao^^
la conoscenza reciproca si fa strada, con fatica ma inesorabilmente. I due sono attratti l'uno dall'altro, o forse sarebbe più corretto dire che al momento sono estremamente incuriositi. Agli occhi di ognuno l'altro rappresenta un grande enigma, chiaramente ognuno epr i suoi motivi, e lo sforzo che i due fanno per capirsi a vicenda dimostra chiaramente un interesse che sta diventando di tipo non solo professionale. Void è in grado di conferire stabilità a Casey, riesce a rappresentare un punto fisso nel turbine dei suoi pensieri. Il detective è per Void qualcosa di strano e nuovo, ma forndamentalmente positivo, anche se ogni tanto lo definisce fastidioso. È la consapevolezza che ci sia qualcuno che ha fiducia e spontaneità in un mondo che vive di diffidenza e dissimulazione.
Sono curioso di leggere il seguito, per vedere se e come questi due si avvicineranno. A presto!

Recensore Master
05/06/22, ore 14:13
Cap. 17:

Ciao, tesoro!

In questa missione stai davvero mettendo a dura prova Void, un soldato che fin dall'inizio di questo racconto si è rivelato essere un uomo dalla personalità molto complessa, quindi ho sempre solo potuto immaginare quanto fosse complicato muoverlo in questa complessa scacchiera di fatti e sentimenti. Ti stimo davvero tanto, stai svolgendo un lavoro molto accurato, affatto banale e non so in quanti riuscirebbero in questo obiettivo (obiettivo che tu hai raggiunto prima ancora di scrivere la parola fine su questa storia…già piango al pensiero di quel momento T.T). Oltre a mettere alla prova Void, questa missione credo lo stia anche facendo crescere sia come professionista sia come persona, la lentezza delle fasi, che per la maggior parte sono riflessive e non d'azione, gli danno modo di pensare al percorso che lo ha portato fino a questo momento, sicuramente nuovi incontri (in primis Casey) stanno assumendo un ruolo decisivo. Sta dimostrando di essere prudente, non è più solo il cecchino che elimina l'obiettivo, ha anche tratti investigativi che lo accomunano in un certo qual modo a Casey; indaga sotto copertura, mantenendo segrete le sue informazioni con la consapevolezza di poter essere egli stesso un obiettivo considerando il terreno scivoloso che sta attraversando.
La telefonata tra Void e Casey è molto bella sul piano sentimentale, perché anche se loro ancora non se ne accorgono consciamente, è nata tra loro già un certo livello di complicità e se vogliamo anche intimità, se consideriamo quanto Void si senta legittimato ad abbassare le barriere con lui. Tutto ciò è ancora più bello se consideriamo il fatto che loro non si sentono o si vedono così frequentemente, hanno maturato questo rapporto stando lontani, ma non smettendo di essere influenzati nei pensieri l'uno dall'altro. In rapporto a Casey, ci dai modo di svelare le capacità emotive di Void che sono sempre rimaste nascoste, non sono mai svanite nonostante il tremendo passato che ha vissuto; coglie infatti con facilità le sfumature emotive di Casey attraverso il telefono, accoglie le sue preoccupazioni, cerca persino di confortarlo, ha imparato a conoscere le sue fragilità. È come se Casey risultasse essere tutto ciò di cui Void ha bisogno per essere se stesso e non solo l'ottimo soldato che è in campo; penso davvero che Casey possa aiutarlo a trovare un equilibrio tra ciò che era prima della perdita della madre e ciò che è. Casey è troppo sensibile per non aver colto queste sue sfumature emotive, infatti non a caso si fida di Void. Da ciò si instaura reciprocità ed una magnifica collaborazione che sta evolvendo passo dopo passo.

Casey è amabile soprattutto perché vive costantemente in un limbo tra dubbi e certezze, che riguardano sia se stesso sia l'affidabilità di Void; è razionale ed emotivo allo stesso tempo, la sua mente la è. È un valido investigatore, in primis perché è sensibile alle sofferenze altrui, per lui dare un lieto fine ad un'incresciosa vicenda significa aiutare le vittime a trovare pace. Come ti dico sempre, le indagini sono lo snodo in cui Void e Casey si incontrano, essi non si preoccupano dei metodi, anche illegali, che scelgono, ma solo di giungere alla verità.
Casey ha un animo buono che non teme di mostrare e questo suo spirito altruista lo porta a sentirsi inutile se non può contribuire ad aiutare gli altri. In quanto spirito altruista, non può fare a meno di notare la bontà che risiede anche in Void e che lo guida a salvare persone indifese o quantomeno, anche quando non riesce, a desiderare di farlo. Mi sembra un ottimo terreno su cui fondare una relazione per Casey e Void.
Ammettiamo anche che la sensibilità può rappresentare un'arma a doppio taglio per chi ne è dotato; Casey, facendo proprie le emozioni altrui, lo porta inevitabilmente a stare male. A questo proposito ho trovato molto bella la tecnica che ha imparato dalle sue maestre per calmarsi e che sfrutta anche per calmare gli altri nei momenti più dolorosi; l'ho letto come un ricordo piacevole della sua infanzia, nonostante tutte le difficoltà che ha dovuto attraversare da bambino. Hai creato un viaggio interiore per tutti i tuoi personaggi e in particolare per i protagonisti.
Spinto da questa sua indole, Casey sente il bisogno di offrire speranza a chi sta soffrendo e verso cui prova grande empatia. Anche l'idea sul marito di Casey denota grande empatia, stavolta nei confronti di un uomo che è stato un collega e che quindi ragionava in modo simile a lui. Nei confronti di Astrid invece, comprende profondamente i suoi bisogni perché in qualche modo ha vissuto lo stesso senso di mancanza e sa bene quanto la donna necessiti di qualcuno che le stia accanto per muovere un passo che avrebbe rivangato dolorosamente il passato. Ho come l'impressione che l'altruismo di Casey sia spinto da un senso di riscatto per sentirsi utile, per vincere l'inutilità che il padre gli ha attribuito abbandonandolo; in questo caso lo considero come l'esatto contrario di Void, che invece nel dolore si è indurito. Provando il dolore degli altri, sapere di essere riuscito a strappare un sorriso nel dolore lo conforta.

Torni a raccontarci di Void e la locazione entro cui lo immergi ti dà modo di mostrarci un suo lato molto intimo, è il luogo così suggestivo a stimolare profonde riflessioni. Innanzitutto la fede tocca la sfera personale di una persona; sono molto toccanti i suoi ricordi di guerra, il modo in cui riflette sulla fede degli uomini che combattono, sembra quasi che li invidi, loro nella fede riescono a trovare la forza anche nelle situazioni limite, mentre Void non riesce a trovare pace nel suo scetticismo.
La prudenza è un tratto distintivo di Void, questo lo contraddistingue da Casey; anche a costo di procrastinare per non far fallire i suoi obiettivi.
Anche il paragone con l'obiettivo da colpire è molto interessante. Benché il criminale che Void vuole uccidere sia un uomo moralmente orribile, non può fare a meno di notare il suo lato più umano, la famiglia che ha costruito; davanti a questi pensieri non può evitare di pensare alla parte di sé che l'esercito ha annullato (con questo pensieri non posso fare a meno di pensare che siamo vicini al momento che aspetto tanto).
Ho apprezzato tantissimo quest'ultima parte dedicata a Void. La vulnerabilità che emerge non intacca affatto il personaggio, anzi lo rende ancora più affascinante. È una missione che mette alla prova i suoi sentimenti, stimola pensieri inediti, cambia la prospettiva su se stesso. È una missione che lo spinge all'immobilità e alla riflessione, anche sulla sua vita e sulla sua integrità morale.
L'ultimo ricordo di Void è molto intenso, ma soprattutto è un ulteriore incentivo alla sua riflessione.

È stato molto emozionante questo capitolo, ricco di emotività che offre importanti svolte nella narrazione e nel cuore dei protagonisti. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice e amica)

Recensore Master
26/05/22, ore 09:20
Cap. 7:

Ciao^^
ad ogni capitolo, abbiamo un tassello in più nel rapporto fra Casey e Void.
Il primo è fiducioso per natura, o forse per istinto (quello stesso istinto che il suo capo ha imparato a stimare), e concede spontaneamente la fiducia a Void. Il secondo invece è diffidente, per natura ma anche a seguito dell'addestramento ricevuto, ma ha un sicuro istinto nel giudicare gli uomini. Capisce il valore di Casey, ma è abituato a non concedere nulla a sentimenti che potrebbero distoglierlo dalla missione o peggio renderlo vulnerabile.
Le indagini proseguono, i crimini si intrecciano e man mano anche i due protagonisti si scoprono a lavorare in una sorta di strano "team" che non è mai stato definito a livello ufficiale, ma che ufficiosamente sta funzionando alla grande.
CApitolo come sempre molto interessante, bravissima!^^

Recensore Master
23/05/22, ore 11:20
Cap. 6:

Ciao^^
Void segue la sua strada, ma non può evitare di soffermarsi a pensare allo strano detective e al suo comportamento disarmante. Se ne va lasciandogli un indizio prezioso, il che pone le basi, mi pare, per una collaborazione che immagino diventerà man mano sempre più stretta.
Casey è anche attratto dal misterioso russo, e non ne famistero, ma chiaramente Void è elusivo e sfuggente, come tutti quelli che svolgono quel certo tipo di lavoro. Mi stupisce, anzi, che continui a contattare Casey, si vede che sotto sotto anche lui non lo trova del tutto indifferente.
Mi è piaciuta la scena d'azione, con annesso bagno gelido. Gustamente ci mostri anche un flashback, sicuramente scatenato dal freddo, che ancora una volta ci fa capire la durezza dell'addestramento cui Void è stato sottoposto.
Bravissima, a presto!^^

Recensore Master
14/05/22, ore 19:14
Cap. 5:

Ciao^^
Void è sicuramente colpito dallo strano detective, ma capisce che non può farsi coinvolgere troppo e che la missione ha la priorità. È una persona pragmatica, addestrata a portare le missioni fino in fondo e sa di non potersi fare distogliere. È comunque incuriosito da Casey, per certi aspetti forse gli piace anche, per cui immagino che terrà fede a quell'invito a cena.
Casey, dal canto suo, è disarmante. Sembra che non abbia filtri fra cervello e bocca, dice quel che pensa senza problemi.
Il suo capo ha nei suoi confronti una sorta di affetto quasi paterno, lo conosce, conosce le sue eccentricità, ma anche la sua sagacia, che lo ha portato a risolvere molti casi complessi.
Vedremo come procederà lo strano sodalizio che sembra essersi creato fra Casey e Void, sono curioso!

Recensore Master
13/05/22, ore 10:42
Cap. 4:

Ciao^^
i due, Void e Casey, si studiano. Mi dà l'idea che siano incuriositi l'uno dall'altro, ma chiaramente, per vari motivi, si mantengano ancora a distanza di sicurezza.
Void viene da una vita in cui ha imparato a non fidarsi di nessuno. Capisce che quel detective è più trasparente e disinteressato di tanti altri con cui ha avuto a che fare, ma ovviamente è restio ad abbandonare le difese.
Casey, al contrario, sarebbe probabilmente più propenso a tentare un approccio, ma non è uno stupido e si rende conto che andare a scompigliare la pelliccia a un lupo siberiano dicendo "bel cagnone" forse non è la migliore delle idee.
Sono curioso di vedere come proseguirà la faccenda...

Recensore Master
12/05/22, ore 14:11
Cap. 3:

Ciao^^
alle volte anche il soldato più perfetto e addestrato può avere degli imprevisti. Void è una macchina da guerra, studia minuziosamente gli obiettivi, agisce a colpo sicuro, ma l'imponderabile è in agguato anche per lui.
Per sua fortuna, si imbatte in quello che sarà il secondo protagonista della storia, un detective che a quanto pare ha delle ottime capacità deduttive, unite a un notevole senso di indipendenza e giustizia.
Cosa lo spinge a offrire il suo aiuto a Void? Qualcosa che potremmo definire l'istinto, immagino.
Void dal canto suo fa fatica a fidarsi, in fondo nella sua vita non ha quasi mai trovato qualcuno che l'ha aiutato disinteressatamente, però in quel momento non ha scelta.
Io penso che questa sarà la nascita di un interessante sodalizio.
Un capitolo molto emozionante, complimenti!

Recensore Master
11/05/22, ore 14:13
Cap. 2:

Ciao, eccomi di nuovo qui^^
questo capitolo sembra la dimostrazione della frase di Nietzsche: ciò che non ci uccide ci rende più forti.
Void subisce molte violenze da bambino, ma ne esce temprato, in grado di fare un mestiere che spesso è al limite dell'umano.
Viene infatti scelto per una missione dal suggestivo nome in codice di "Obliterated".
Interessanti i vari flashback che ci offri, così come la condotta sempre fredda e distaccata di Void, che si intuisce ormai vecchio del mestiere e in grado di non farsi prendere più di tanto dall'emotività.
Sono proprio curioso di vedere in cosa consisterà questa missione, alla prossima!^^

Recensore Master
10/05/22, ore 11:22
Cap. 1:

Ciao^^
è da un po' che giro intorno a questa storia incuriosito e finalmente ho deciso di leggerla.
Il primo personaggio di cui facciamo conoscenza è Void. Void sembra uno di quelli che "fanno il lavoro sporco", che ammazzano chi è da ammazzare, senza tanto casino. Perché si sa, alle volte seguire i canali della giustizia non solo ha tempi lunghissimi, ma può avere esito incerto. Molto meglio un soldato addestrato a uccidere che si occupi della faccenda.
Per il momento, di lui emergono la freddezza e il distacco: non si fa prendere dall'emozione, non cede alla rabbia, non si lascia spaventare. Fa quello che deve fare e sparisce.
Appare molto abile nei suoi compiti, come del resto scopriamo anche dalla breve telefonata con Davyd.
Ti dirò, questo vrebe prologo mi ha incuriosito, questo personaggio è affascinante e sono ansioso di scoprire qualcosa di più su di lui.
Intanto complimenti per questo primo capitolo, poi ci sentiamo per i prossimi!^^

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