Valutazione - 2° classificata e Preferita dalla GiudiciA nel contest "Sing A(ngst) Song!" da me indetto sul forum di EFP
GRAMMATICA: partecipare con una storia lunga implica avere più possibilità di sbagliare... mi è molto dispiaciuto, ma è un contest e la matematica purtroppo va applicata!
capitolo 1
-0,15 pt per virgole sbagliate "essenza: e, di qualunque cosa siano fatte le anime la sua e quella del suo Signore..." doveva essere "e, di qualunque cosa siano fatte le anime, la sua e quella del suo Signore"
-0,1 pt "dove dimora l'unica persona in grado di odiare Bellatrix quanto Harry Potter" non quando
-0,1 pt "vengo da un futuro dove siamo stati sconfitti" non in
capitolo 2
- 0,1 pt "giusta o in giusta"
capitolo 3
-0,5 pt "ha bisogno di certezze, è il sangue puro lo è". Sono certa che sia un errore di battitura, ma non posso non togliere uno 0,5
-0,1 pt "e il mio è consentire di mio padre"... dev'essere a mio padre
PUNTI: 9,05/10
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STILE E LESSICO: definirei il tuo stile "epico", paragonabile alla narrazione disperata e ostinata di un poema, il cavaliere che affonda nel fango, ferito e perso, pur di tornare al suo castello, la madre che cerca di salvare il figlio sul filo dei secondi... la figlia spinta dalla brama di conoscenza che farebbe di tutto per poter cogliere anche solo un briciolo della grandezza dei genitori. La figlia che in realtà vorrebbe disperatamente essere amata, anche se a modo loro, anche se solo una briciola mischiata tra il disprezzo e la smania di potere. La mia impressione generale è che tu abbia gestito trama, svolgimento e tono con delle pennellate pensate, studiate e calcolate con precisione, in un saliscendi di emozioni e sensazioni, una carellata di compassione e fastidio nei confronti di tutti i personaggi - così giusti, così sbagliati, così umani da essere insopportabili. Sei riuscita a rendere morbido e allo stesso tempo ansiogeno un clima pieno di angst, dove ogni personaggio ha il suo lato oscuro mirabilmente descritto e intrecciato con quello altrui. Incredibilmente bello.
Annotazione: ho visto che, nei dialoghi fra Delphi e genitori, in due momenti separati, si passa dal "voi" al "tu", e inizialmente mi è sembrato che fosse un errore, poi rileggendo ho pensato che la tua intenzione era quella di far vedere come Delphi passi dal rispetto educato alla disperazione di fronte all'ottusità dei genitori, a quella sordità che ti fa dimenticare di stare attento a come si parla. Per questo motivo non ho tolto punti, spero di non essermi sbagliata.
Punti
-0,5 pt generale per varie ripetizioni ravvicinate.
cap. 1 = "dito con aria pregna di superiorità"... dopo 4 righe "voce pregna d'ironia". Poi c'è un "non di Rodolhpus la frena Delphini..." e dopo 3 righe "Bellatrix si frena". Nel paragrafo del St. Oswald all'inizio ci sono vari "cambiamenti/tempo" un po' ridondanti.
cap. 2 = "quel luogo maledetto, dove si sono incontrati la prima volta. L'aveva già percepito, sua madre, quel fuoco maledetto..."
PUNTI: 9,5/10
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ORIGINALITÀ
L'originalità è l'elemento dove sicuramente hai spaccato da tutti i punti di vista. Hai usato l'elemento di difficoltà come cardine, per scandire l'orizzonte temporale di una storia chiusa su se stessa nella sua intrinseca profondità: la trama si rigira su se stessa come le spire di un serpente, in un loop ostinato e impossibile da spezzare di fronte a cui però Delphi non riesce a rassegnarsi. Ho apprezzato particolarmente anche la decisione di giocare con plastica/carta/vetro, è stata un'associazione tanto originale quanto difficile da gestire, perché per usare dei materiali comuni e associarli a stati d'animo, elementi naturali e reazioni umane ci vuole un... diciamo un prisma attraverso cui far passare la luce e farla rifrangere in modi diversi che non tutti possiedono. L'unica cosa su cui devo fare proprio il pelo è il fatto che, alla fine, la protagonista della storia è Delphini e la sua ostinazione, la sua concezione, la sua visione del mondo e del rapporto fra i suoi genitori, mentre la sfida era più incentrata a scavare nel rapporto di coppia attraverso l'ispirazione della canzone assegnata. Non che questo non ci sia, anzi, ma è un "secondo livello", una conseguenza del viaggio nel tempo di Delphi e della sua volontà.
PUNTI: 4,5/5
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COERENZA CON LA CANZONE: la canzone è una di quelle che sembrano scritte proprio pensando a rapporti malati e distruttivi dove il confine tra amore e dolore, fra passione e prevaricazione, fra istinto e violenza è stato volontariamente distrutto e cancellato dai protagonisti, e senza dubbio questo concetto è presente in tutti i rapporti all'interno della tua storia; genitori e figlia, sorelle, marito e moglie... un gioco al massacro dove nessuno dei partecipanti si rende conto, se non alla fine, di essere ferito a sua volta. Credo che a Manuel Agnelli piacerebbe questa tua interpretazione.
PUNTI: 5/5
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PUNTO DIFFICOLTÀ: 1/1, è stato (egregiamente) usato
TOTALE= 29,05 su 31
Questa storia si aggiudica il premio "Preferita dalla GiudiciA" perché ... beh, c'è bisogno di specificarlo? Un affresco familiare pieno di personaggi scorretti, malati, sbagliati, complessi, sfaccettati, che fanno star male, che danno fastidio e che, sotto sotto, ci toccano perché ci assomigliano, in un modo o nell'altro. Una narrazione potente e travolgente, piena di elementi originali, dove non c'è un buono che sia veramente tale e non c'è un cattivo verso cui non si possa provare anche solo una stilla di pietà, per la follia che l’ha travolto e per il delirio di onnipotenza che l’ha condotto alla rovina. Sono contenta di vedere un tale livello di ispirazione, di costruzione e di riflessione in una storia che a prescindere dal contest andrà dritta nelle preferite. |