Recensioni per
Amore Bordeline- Storie di Anime instabili
di GiunglaNord

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/03/23, ore 16:25

Questa è più bella della prima, giuro. 
Allora, premesso che io amo da morire Albus Silente, ma lo trovo un manipolatore nato, un Serpeverde travestito da Grifondoro, credo che anche con lui il Cappello Parlante abbia toppato. In ogni caso è un personaggio Grigio che, nonostante Grindelward (o forse proprio per lui) è rimasto con la fissa de' ''Per il bene superiore''. Questo è uno dei limiti delle persone troppo intelligenti, o di chi riversa ruoli di potere: credono di poter disporre della vita degli altri e pensano sempre di agire bene, non tenendo conto dei sentimenti o del dolore degli altri. è tutto sacrificabile. beh, io immagino anche che lui si dolga ogni giorni per aver * sacrificato* l'amore della sua vita, Gellert, rinchiudendolo a Nummengard, NONOSTANTE lo ama perché era quello che ci si aspetta, quello che è giusto. Soffre ed è giusto che sia così. 
Digressione a parte (sì, perdonami, faccio sempre voli pindarici)
Mi piace da morire che tu abbia scelto questo momento per dipingere Silente/ certo, ce ne sarebbero state decine e decine, ma questo mi risulta particolarmente significativo nella sua solennità: è da qui che abbiamo il declino della sua grandezza, il lento ma inesorabile avvicinarsi alla Fine, l'inizio in cui decine di programmare come e, possibilmente, quando andarsene. 

Istruire Harry Potter, affinché fosse pronto a morire al momento opportuno, indirizzare e influenzare le sue scelte anche dopo la sua scomparsa e concordare con Piton ogni sua mossa futura. > e io che non riesco neanche a programmare quando fare la spesa, cosa dovrei dire? mi tolgo il cappello, davvero!
che poi, contrapposto a Piton, proprio in questo momento, in questo Sempre, ci fa vedere tutti e due capovolti e allo stesso tempo fedeli a loro stessi: Silente che comunque continua a fare quello che va fatto; Piton, capace di un amore così grande, ma che continua a odiare Potter per l'idea di quello che è, nonostante sia figlio di Lily e, porprio perché figlio di Lily, da proteggere fino alla fine. 

Poi, ok, mi hai ammazzato sull'accenno Albus/Gellert la mia otp che, per di più è anche canon (e io otp canon non ne ho quasi nessuna, non sono così fortunata). 

Un vento capace di riportare in auge la speranza e la sensazione di avere ancora tutto il mondo tra le proprie mani.

Ma il vento può anche portare distruzione, oltre che rinnovamento. E mi piace da morire come hai descritto Gellert, un vento, bellissimo. Il vento è così imprevedibile e tremendamente inarrestabile <3 Hai descritto magistralmente Gellert, il maestro degli inganni di silente, quello che ha saputo parlare al suo dolore (mio cuore, smetti di sanguinare, ti prego!) che sa lenirlo e trasformare in qualcosa di grande! Cioè, immagino questi due giovani uomini così straordinari, così magici, così incredibilmente arroganti e potenti, con il furore e la passione dei loro 18/19 anni che progettano la grandezza del mondo (un mondo che poi va in frantumi come uno specchio, ma dettagli). Che poi, una società oligarchica è così brutta? Qualche anni fa rimasi affascinata da un libello del 5 secolo a.c, la democrazia come violenza, di un anonimo ateniese, ebbene questo anonimo ateniese, nel mezzo del fior fiore della democrazia, tanto decantata dai suoi concittadini, la critica in quanto pensa che le cariche pubbliche e gli affar di Stato non dovrebbero essere accessibili a tutti, ma solo a un elite di sapienti. Sai, anche io penso che una società elitaria, di intellettuali, un governo dei migliori, sarebbe più auspicabile di molte società politiche che abbiamo al giorno d'oggi. 

Un vento capace di riportare in auge la speranza e la sensazione di avere ancora tutto il mondo tra le proprie mani.

Ma il vento può anche portare distruzione, oltre che rinnovamento.> e ancora, di nuovo, sempre, io qui vedo Gellert il vero manipolatore e Albus che cade nella sua fitta rete e che da lui apprende l'arte delle mezze verità, dei sorrisi, delle parole buone. Anche Silente, come Voldemort, aveva bisogno di qualcuno sotto di sè; solo che Voldemort li chiamava Mangiamorte, servitori; Silente li chiamava amici, colleghi. Ma alla fine sono solo mezzi per un fine (che, poi, non voglio che si passi il messaggio che Silente è il cattivo e Voldemort il buono, solo che anche Silente aveva, giustamente, i suoi lati grigi)
“Sai Albus, nel nuovo ordine magico non dovremo più nascondere ciò che proviamo. Saremo liberi di fare questo, alla luce del giorno…” OTP OTP 
Porò poi, sì, Ariana, e qui immagino Silente strappato, distrutto e lui che per tutta la vita ha cercato di espiare e sì, si è dovuto servire degli altri, ma non come Gellert o Voldemort, non servitori o Mangiamorte, ma persone buone, oneste e ritte che forse avevano troppa fiducia in lui, delle pedine, sì, sacrificabili come in quasliasi gioco, ma a cui teneva, perché Silente sapeva amare
Magistrale, anche questa



 

Recensore Master
09/03/23, ore 15:46

Allora, oggi avevo un po' di tempo libero questo pomeriggio, mi sono detta: ok, leggiamo un altro capitolo della long, ma poi ho aperto il profilo e devo dire che sono stata attratta da questa raccolta – vedi il titolo! Anime instabili e io, anima instabile per eccellenza, sono stata decisamente richiamata come Ulisse con le sirene. 
argh, ho dato una veloce occhiata all'indice. Questa raccolta di os si prospetta molto interessante e, considerando che Maestr* sei nell'arte di sviscerare i sentimenti umani, virtù e vizi, deolezze e dipendenze, insicurezze e passioni, sono ovviamente elettrizzata e molto curiosa di leggerla tutta, così come il resto delle tue storie.  Qualcosa che non scalda le ossa ma le consuma, Mamma mia che immagine, sono qui (e, sappilo, non vedo l'ora di leggere ciò che hai in serbo per il mio venerabile compagno, Tom Riddle, my love). Anime instabili, gente storta e cose rosse. Praticamente tutto ciò che genera in me fangirling!
In ogni caso, le raccolte di Os mi piacciono sempre molto perché ogni storia è autoconclusa, possibilmente rimanendo nelle pieghe del canon, dato che hai scelto il Missing Moment, quindi quegli squarci deducibili dalla trama della Rowling e ampliati dalla sensibilità dell'autor*, ma è  il filone conduttore che hai scelto ad avermi incuriosita tantissimo, sempre perchè sono una povera masochista e cerco di espiare le mie colpe nella lettura.
Passiamo alla Os, Draco. Ovviamente. La famiglia disfunsionale. Ovviamente, o si parla dei Weasley o si parla dei malfoy, almeno per me. Qui oltre a essere disfunzionali, si è anche amorali, quindi si scartano i Weasley e rimangono i Malfoy.  Sappi che quest Os l'ho letta due volte: la prima per leggerla e capirla, la seconda per commentarla.

Draco, povera bestiola mia che t'è capitato?
le lacrime e non veder inzuppata così la sua miseria> mi ha veramente  e tristemente colpito questa frase, e siamo solo all'inizio. Inzuppare la miseria con le lacrime è un immagine potente, davvero, fa capire quanto Draco sia affranto, lui, un personaggio così evidentemente orgoglioso, persino presuntuoso, già dall'inizio presenti l'apice della sua vergogna, del suo terrore, forse uno dei momenti più bassi della sua vita. lo fai semplicemente, con una sola frase. Wow
E poi, io OScurissima signora del male (sese, io pianto fiorellini), non riesco a non essere affascinata dal Marchio nero che, pulsante sulla pelle, sembra scandire il tempo, il rintocco che avvicina la fine di una missione, il tempo che interocorre per giungere alla prossima riunione di Mangiamorte, il momento in cui Draco sarà lì, in piedi, dinanzi all'Oscuro Signore (ah, Dra' comm si fortunat, fratè, ti invio!)
La voce gelida e spettrale dell'Oscuro Signore può tormentare Draco, ma cavolo, se non è sexsyssimo il mio Lord che chiede a Draco se è pronto (no, che non lo è) a uccidere per lui. Povero Draco, così giovane e già così terribilmente segnato <3
Ammetto di non riuscire a immaginare sua Signoria chiamare qualcuno 'caro', certo, lo immagino di una cortesia malvagia, pacata, lenta, quasi conturbante, ma caro, non so, mi stona un po', vagamente, e allo stesso tempo mi fa, in questo contesto, shippare Draco con Voldemort /sì, ma non farci caso, una delle mie otp è la Harrymort, quindi.../
e Voldemort così discorsivo mmm Volty, volty come sei paziente col giovane Malfoy (povero Draco, lo immagino tremante dinanzi alle sete dell'Oscuro signore, alla sua voce che è un sibilo, la pelle bianca come un sudario! chi non sarebbe terrorizzato dinanzi a tanta magnificenza?)

“Benissimo! Scopriti il braccio Draco! Sugelliamo la nostra nuova amicizia!” > XD Voldemort, mi fai morire così XD e me lo immaghino Draco, le dita palli e e tremanti che s'impacciano con un bottone e poi lì, la pelle nivea, pronta ad essere marchiata, il dolore, le lacrime, il potere di Voldemort che lo contorce da dentro 
ARGH! 

Viste queste premesse non so, affidare a Malfoy un compito tanto grande, a un codardo dichiarato è una condanna a morte, per la serie, Draco sei un warking dead, una tortura dell'oscuro signore verso te e tuo padre che tanto era vicino a Voldemort e tanto lo ha deluso. Povero, hai reso bene la sua paura, il suo terrore, l'angoscia di chi sa che non può ma che deve (e che comunque fallirà nel mentre). Una lenta agonia. E Voldemort è quello che siceva che non c'è nulla peggio della morte, ehi, Volty, questo *è* peggio della morte. 
Un colpo al cuore l'ultima frase: Nemmeno tu puoi Salvarmi, Potter
No, Harry non può, nessuno può, forse solo Draco può salvarsi, ma nel mio animo Drarrysta quel ''nemmeno'' esclude gli altri e include harry, in un grido di speranza che può e dev'essere colto
Che brividi!

 

Recensore Master

Per me chiunque ha diritto ad amare ed essere amato. L'importante è che ci sia consenso tra entrambe le persone che si avvicinano e poi si amano. Il consenso che ultimamente alcuni cercano con la violenza o la coercizione, purtroppo.
Siamo una società moderna o almeno la vantiamo tale. Ma non riusciamo a sopportare che qualcuno sia diverso da noi. Oddio ... per fortuna ci sono quelli come te che non discriminano.. . Mi vanto di essere anch'io nel novero di quelle persone.
Non resta che dire che è dura quando il tuo cuore comincia a interessarsi a qualcuno e quello non ricambia... ma ciò dipende solo dal fatto che non è scattata la scintilla... e non è il genere di quella persona che rende più duro il rifiuto.
E alla fine di tutto questo non dobbiamo scordarci che il futuro sono i bambini. Loro. Non noi. Mostriamo loro che tutti hanno diritto a essere amati. E cresceranno sereni.

Recensore Master
25/10/21, ore 20:28

Io non sento le voci, ma parlo tanto con me stessa. Vivo da sola e mi scopro a blaterare o ragionare ad alta voce. Quando realizzo che forse è inutile mi scappa un sorriso beffardo e provo pena per me. Però trovo che abbia un valore catartico esprimermi a voce alta.
Conclusa questa parentesi pseudo delirante passiamo a Ron... quanto sei stata brava a dar voce alla sua rabbia... perché, sinceramente, il passo che Weasley compie attaccando i suoi amici non mi è mai piaciuto. Lo trovavo inspiegabile, nonostante il maledetto medaglione indossato, perché a sua volta anche Harry ed Hermione lo hanno portato senza scoppiare in quel modo. Tuttavia leggere delle voci che Ron sente mi ha chiarito che sì, Weasley ha un carattere meno forte dei suoi amici, ma che però è stato la vittima di un subdolo attacco ben congegnato... quelle voci nascono dall'horcrux e dalle esperienze di vita del ragazzo: dalla sua povertà, dalla mancanza di avere una peculiarità che lo faccia emergere nella bolgia dei suoi fratelli che, in un modo o nell'altro, appaiono comunque più dotati di lui e dai suoi desideri mai rivelati per la paura che possano sembrare eccessivi. Visto così ora Ron mi piace un po' di più.
Lanci la prima pietra chi non ha mai sbagliato! Nessuno è immune al dolore.

Recensore Master
24/08/21, ore 14:59

Sopravvivere a un evento infernale e ritrovarsi incapaci di vivere dev'essere un vero incubo! Si hanno tutti i mezzi per vivere bene ma la testa lo impedisce. L'anima vuole far pagare lo scotto di essere sopravvissuto e schiaccia a terra. È una sindrome mostruosa.
Quanto dolore arreca e quanto aiuto richiede!
Hermione e Draco, che erano su fronti diversi durante il periodo di Voldemort, ora sono sullo stesso baratro, che non ha colori. Draco sarà salvato da Astoria, Hermione dagli amici e da Ron.
Sei sempre molto efficace nel raccontare i drammi personali.👏

Recensore Master
18/08/21, ore 08:04

Ciao!
Trovo questo progetto molto interessante, ben presentato dal titolo e dall’introduzione. Scriviamo e leggiamo sempre d’amore, in fondo, e nella stessa saga questo sentimento è citato a più riprese, ma è intrigante che ci si concentri anche sui suoi aspetti più malati o semplicemente disfunzionali.
Ho letto il primo capitolo su Draco perché è uno dei personaggi che più mi è familiare, ma ho notato dall’indice diversi personaggi che mi piacciono e soprattutto, ne sono sicura, analizzati nell’ambito di diverse tematiche che vale la pena approfondire.
L’approccio di questo racconto è semplice e al contempo efficace: uno specchio riflette un’immagine in cui anche Draco stenta a riconoscersi, e sappiamo dal punto di vista di Harry nel sesto libro quanto la sua apparenza sia mutata, per lo stress della missione. Il flashback analizza un momento cruciale della sua vita, perché è scontato mostrare il Marchio Nero sull’avambraccio di Draco, ma molto più impegnativo raccontare il momento in cui quel simbolo oscuro è stato tracciato sulla carne. Voldemort non è sicuramente tra i personaggi più semplici da gestire, secondo me, ma hai presentato in maniera credibile le dinamiche che intercorrono con i suoi sottoposti. Menziono anche Narcissa, una figura materna che amo molto, e che qui si mostra nella sua irrinunciabile apprensione verso il figlio. La conclusione riporta a una scena canon del sesto libro e perciò lascia con un senso di compiutezza, perché sappiamo come procederà la vicenda. Resto con l’impressione di aver spiato in quello specchio un momento tanto privato e intimo: uno sguardo nell’animo e nella mente tormentati di Draco Malfoy, che secondo me hai gestito in maniera molto credibile.
Grazie per la lettura, l’ho apprezzata!

Recensore Veterano
26/03/21, ore 17:07

Avevo messo questa storia nelle seguite con il pensiero "sì sì poi domani ho un po' di tempo in più e leggo con calma". Inutile a dirsi che domani diventa dopodomani e così via, mannaggia. Menomale che questo pomeriggio posso davvero tirare il fiato e scrivere una recensione come si deve, perché mi piace tantissimo l'idea e la costruzione che c'è dietro e non volevo buttare lì due parole frettolose.
Ipotizzo che tu studi o sia appassionat* di psicologia o materie affini, perché il filo conduttore dell'introspezione dei personaggi è molto approfondito e si vede che deriva da una conoscenza non superficiale delle materie.
[A proposito di familismo amorale: se posso permettermi, non per fare la saccentella ma perché mi pare di capire che le tematiche ti interessino, se non la conosci già ti consiglio di leggere Loredana Sciolla].
Tutti i personaggi di HP, chi più chi meno, hanno dei lati problematici e oscuri (il che credo che sia ciò che lo fa amare così tanto, le sue infinite sfumature di grigio) e questa selezione è molto accurata. Adesso faccio gli elenchini come a scuola ed esplicito quello che mi ha colpito di più.
Ho amato il capitolo su Voldemort, che mi ha ricordato un articolo letto tempo fa sul fatto che i bambini che non crescono in un ambiente affettuoso e che non ricevono stimoli di contatto affettivo fisico e mentale sviluppano poi personalità problematiche (uno studio svolto già negli anni '60 mi pare); psicologicamente la cosa è molto, molto in linea con quello che sarebbe poi diventato il Signore Oscuro.
Ancor di più quello su Ginny, perché gli attacchi di panico sono una condizione molto difficile e, purtroppo, ancora drammaticamente sottovalutata (e in un personaggio come Ginny la vedo come una derivazione molto plausibile).
Quello su Neville poi mi ha paradossalmente consentito anche, di striscio, di fare una riflessione su sua nonna: quanto dev'essere difficile per una persona anche di una certa età ritrovarsi con un figlio e una nuora praticamente morti (anzi, forse peggio che morti) e un bambino da tirar su con tenacia e orgoglio, senza farlo sentire solo, senza farlo vergognare, dandogli gli strumenti per fronteggiare la vita sapendo che statisticamente si ha meno tempo per stare con lui, che forse non si riuscirà a vederlo crescere? Pesantissimo, come minimo.
E infine questo, che mi tocca particolarmente perché purtroppo ho visto quali sono gli effetti della manipolazione emotiva all'interno della famiglia - e in particolare dei genitori - (fortunatamente non su di me, ma in persone molto vicine) e produce degli effetti devastanti, anche questi tragicamente ancora sottovalutati ("ma è sempre tua madre/tuo padre/tuo fratello/sorella!!!". Che rabbia).
Insomma, la conclusione di questo papello infinito e forse un po' sconclusionato è che è bello vedere una riflessione così centrata e approfondita su personaggi tanto complessi, su cui noi fan abbiamo la possibilità di scavare. A volte forse c'è qualche passaggio un pelino (un pelino) didascalico, ma penso sia inevitabile scendendo nell'introspezione. In ogni caso è un lavoro che seguo con vero piacere e con un interesse diverso rispetto al puro relax del leggere una ff, e sarò contenta di leggere altro!

Recensore Master
23/03/21, ore 06:57

Ma quanta sofferenza! Una famiglia intera distrutta da una donna possessiva, che vuole dominare il primogenito, colui che ha osato ribellarsi a lei!
E il marito e Regulus restano sullo sfondo, cani dal muso cadente, spezzati nell'animo dalla megera che tutto sa odiare. Questo capitolo è molto intenso. Di Sirius abbiamo storie e introspezioni a bizzeffe, della pazza Walpurga pure , anche di Regulus si è raccontato a sufficienza, ma il padre Black è stato tralasciato da tutti. Tu, invece, hai saputo coglierne il carattere, le emozioni, lo scoramento. Poveretto! Non ha avuto la forza di Sirius per allontanarsi dalle grinfie pestifere... e questo perché quella forza del figlio primogenito proveniva dai geni della donna! Nemmeno quella era sua. Una vita fallita.

Recensore Master
22/03/21, ore 14:10

Ma come hai fatto? Come ti è venuta l'idea strepitosa del profumo?
Remus è molto amato in EFP ed è descritto in tutte le salse. Amoriliquidi, che purtroppo ha deciso di ritirarsi cancellando le sue splendide fic, aveva saputo farne una minilong molto bella! Eppure nessun autore ha pensato a lui in questi termini. E adesso che letto questo tuo capitolo mi sembra davvero normale descriverlo secondo il senso dell'olfatto, perché lui è comunque anche un lupo.
Fantastica!!!!👏👏👏👏

Recensore Master
21/03/21, ore 08:49
Cap. 11:

Che bella l'idea di associare le case di Hogwarts ai quattro elementi della Natura! In questo modo sei riuscita a contestualizzare Luna in maniera strabiliante. Perché la sua stramberia acquisisce una ragione d'essere e tutto ciò che la riguarda diventa logico.
Luna è intuitiva e aperta al possibile e all'impossibile e sa vedere le persone per quello che sono. Le sue affermazioni sono idiozie per Hermione e inutilità per Ron, ma sono un balsamo per Ginny e per Harry. E hai ragione quando affermi che Ron apre la bocca a cervello fermo. Io a miei alunni dico sempre:"Prima di far partire la stampante fai funzionare l'hard-disk!".
Inoltre, per me la saga di Potter è proprio dal quarto anno che fa il suo salto di qualità, che diventa una storia intrigante e appassionante e Luna ne è uno degli ingredienti principali.
Bello il riferimento al piccolo principe L'ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI.
(Recensione modificata il 21/03/2021 - 08:51 am)

Recensore Master
21/03/21, ore 08:34

Di questo capitolo, diviso in due parti, adoro l'ultima, quando Hermione costringe Harry a sfogarsi. Perché le affermazioni che fa per controbattere ai dubbi dell'amico sono davvero quello che la Granger avrebbe dichiarato attraverso la Rowling. Il tuo missing moment è potente e non solo per i dubbi atroci che caratterizzano Potter e che sappiamo averlo tormentato durante l'anno passato ramingo a cercare gli horcrux. Lo è per la sana razionalità di Hermione, per la sua capacità di vedere la situazione per quella che è. Trovo immenso questo discorso: *“Togliti il medaglione Harry, ti sentirai meglio. Non avremmo avuto alcuna speranza se fossimo rimasti a casa: io sarei stata portata ad Azkaban e Ron sarebbe comunque in clandestinità. Non assumerti colpe che non sono tue, Harry. Il mondo e le sue scelte non dipendono da te. Questo è delirio di onnipotenza. Ginny ha scelto di amarti molto tempo prima che tu ti accorgessi di lei e sa bene cosa comporta questo amore. Meglio di te, in fin dei conti. Non sei responsabile di tutti noi, Potter. Così ci offendi e non ci reputi in grado di scegliere da soli.”*
Questo tuo capitolo è quella pagina che la Rowling aveva deciso di tagliare per non allungare troppo il libro. E tu l'hai saputa riprodurre con grande maestria.🤩

Recensore Junior
21/03/21, ore 00:03
Cap. 11:

Luna , uno dei personaggi che amo assieme a Neville (Si sarà capito!).
Anche questa volta sei riuscita a caratterizzare un personaggio dai mille volti e l'hai fatto accostando a lei l'aria, uno dei quattro elementi della terra.Solo una parola: Meraviglioso.
Luna è quelle persone che non credono in qualcosa per fede o per altro, ma scelgono di farlo. Ti osservano in silenzio capendo le sfumature che si celano dentro il tuo sguardo, ti scrutano per capire cosa alberga nel tuo cuore e non importa se tu non ti accorgi di loro.
Non ti diranno mai mezze verità o mezze bugie, ti diranno solo quella verità e gli oscuri segreti che racconterai non saranno intaccati dalla piaga del giudizio, ma solo dalla fiamma dell'ascolto e della comprensione.
Sono quelle persone, invisibili, che si muovono in silenzio sullo sfondo come aria e sono quelle che la società fa sentire sbagliate, inadeguate perché le reputa strane.
Quanti di noi non sono stati una Luna o un Neville incompresi da tutti? o quante volte gli abbiamo incontrati senza mai accorgerci di loro? credo quasi sempre.
Credo che la Rowling abbia creato due dei personaggi migliori di Harry Potter in cui quasi tutti, se non tutti, possiamo rispecchiarci.
Credo di amare questi due personaggi perché credo che mi somiglino almeno un po'.
Ora , ti suggerisco un altro personaggio, non so se hai già pensato o scritto un capitolo su di lui, ma ne varrebbe la pena secondo me : Remus Lupin.
Un beso,
Luna.
(Recensione modificata il 21/03/2021 - 01:37 pm)

Recensore Master
20/03/21, ore 20:04

Gli attacchi di panico sono terribili! Li conosco: arrivano a tradimento. Sei nel limbo spaziotemporale in cui il cervello si sta abbandonando al sonno e i pensieri si fanno lenti e incoerenti quando il cuore ti salta nel petto! Pensi a un infarto. Non capisci. Perché? Perché questa tachicardia? Perché i pensieri prima vaganti ora sono schegge impazzite che ti perforano le orecchie, ti strappano la coscienza azzannando la coerenza? Cosa mi accadrà? Riuscirò a venirne fuori intatta? Nel passato sera dopo sera ho vissuto questo tormento finché mi sono imposta di aiutarmi. Così ho iniziato a immaginarmi in un tunnel scuro, dove mi muovo a carponi verso un puntolino di luce lontano. Lo raggiungo sbucciando le ginocchia, graffiando le mani su una scala a pioli metallici infissi alla parete... continuo ad avanzare finché gli spazi si ampliano. Trovo una porta aperta solo a metà, la supero, mi volto e chiudo un numero enorme di grimaldelli e catenacci: in alto, in basso, a destra a sinistra, ovunque....poi mi dirigo verso una grande finestra di pietra; mi affaccio da un buco nel versante ripido di una montagna e osservo una foresta sotto di me, immensa, infinita, disposta sotto un cielo azzurrissimo e sto bene. Mi racconto questi passi, numero ogni mio movimento, lo rendo vivido nella mente.
Facendo ciò per lunghi mesi, sono arrivata a passare dalla veglia al sonno senza distruggermi.
Ecco perché capisco Ginny. Che ha la forza immensa di aspettare che l'attacco passi per tornare ad essere l'eroina di Hogwarts, sperando che il suo Harry possa tornare sano e salvo da lei.
Deve farti i miei complimenti. Sai descrivere le situazioni emotive più intense in modo davvero notevole. E diventa difficile credere che questi personaggi non abbiano vissuto dentro di sé ciò che tu hai sapientemente narrato.

Recensore Master
20/03/21, ore 07:08

Neville è il bambino solitario che ho avuto in quasi tutte le mie classi. È il cucciolo silenzioso, impacciato, poco incline a stare con gli altri, seduto immobile per tutta la lezione, con lo sguardo che ogni tanto si fa vacuo e vaga altrove.
Neville è il piccolo bullizzato perché introverso, meno agile degli altri, incapace di esprimere un opinione personale. È colui che messo in ballo dal destino, sottoforma di una domanda della maestra, va in tilt, boccheggia, arrossisce, s'irrigidisce.
E tu ti chiedi come fare per aiutarlo, per tirarlo fuori da un carattere troppo chiuso, per fargli capire che ciò che lo circonda non lo ucciderà e che ogni prova a lui richiesta sarà un modo per compiere passi verso la propria crescita, il proprio sviluppo emotivo... per uscire dalle catene che spesso una famiglia disfunzionale gli ha confezionato...
Tu fai tutto l'impossibile per essere la sua ancora di salvezza, la prima di una piccola serie di appoggi sul quale potrà contare. A volte vedi fiorire una nuova persona, più spesso lo guardi rimanere intrappolato perché non ha saputo trovare in sé le risorse per uscirne vincitore.
Quanto enormemente sbagliata è stata la scelta della prima traduttrice di trasformare il cognome Longbottom in Paciok! Neville non è mai stato pacifico; era perennemente angosciato, sofferente.
Sei stata notevole a descrivere la sua crescita personale. Il fior di loto lo calza a pennello.

Recensore Master
19/03/21, ore 06:41

Terribile. La Pansy che racconti è terribile. E non perché sia sempre stata una degna rappresentante delle sacre ventotto in tutto e per tutto, ma perché aveva un'anima e una coscienza che le mostravano i suoi sbagli. Avrebbe dovuto ascoltare quella parte di sé che le mostrava il fango in cui la sua famiglia aveva scelto di affondare.
Adduci come causa del suo rimanere crudele verso gli altri il fatto che sia divenuta preside la McGrannitt, impedendole di fare altro che proteggersi dai Mangiamorte. Sarà stato così , tuttavia c'è chi ha saputo scegliere diversamente. Mi riferisco ai Black, Sirius e Regulus. Certo, Sirius aveva stretto amicizie con persone integre moralmente e che al momento giusto seppero farsi condurre dal cuore. Forse lui non è un ottimo esempio, perché Pansy non aveva amici di tale razza.
Ma Regulus ha scelto di combattere il Signore Oscuro quando ha capito che perseguiva unicamente il potere e l'immortalità a danno di tutto il mondo magico, mangiamorte compresi. Si è ribellato e si è sacrificato. Ecco perché credo che Pansy doveva dare più ascolto alla parte sana di sé, quella che profumava come le prime viole in un prato a inizio primavera.