Buongiorno,
è una poesia dal retrogusto amaro, amarissimo.
Ma in fondo sono domande che ci poniamo tutti. D'altronde l'età conta solo relativamente; la morte ci attende dietro ogni angolo, a noi tentare di resistere al suo assedio per quanto possiamo.
Ma non temere... io voglio pensare che ci sia qualcosa di meglio di tutto questo, un posto finalmente di pace assoluta...

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Ciao Francesco, bella, misteriosa ed un pizzico inquietante la tua poesia. Ci leggo affanno ma anche speranza, solitudine ma anche condivisione (con pochi, poche anime). Hai sempre le idee chiare, comunque. Sei forte. Un abbraccio Roberto

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Buon giorno!
Mi trovo pienamente d'accordo con Fenice. Non ti sarà possibile perdere l'anima, la si ritrova sillaba dopo sillaba nei tuoi scritti!
Siamo tutti qui a cercare di capire come funzionano amore, amicizia e i legami familiari. Ti auguro di riuscire nell'impresa, ma per salire le scale del cielo aspetta ancora tanti anni! È presto e vorrei leggere innumerevoli altre poesie!
È molto bella questa poesia, ma il tuo vago alludere a temi strettamente legati all'aldilà (anime, spiriti, salire al cielo) mi lascia con un sentore di tristezza.
Un abbraccio e a presto!
Jean

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Mio caro Francesco, non penso che potrà mai verificarsi una eventualità come quella che tu paventi tra le rime della tua poesia. La tua anima, che si è svelata parzialmente a noi lettori, raccontandoci di te, non verrà mai a mancare, anzi le tue “confessioni” sono servite per guardarci dentro un po’ più approfonditamente, svelando appunto alcuni dei molteplici meccanismi che guidano il nostro agire e di conseguenza il nostro pensiero e il nostro vivere. Quindi quando vorrai salire le scale del cielo troverai la tua anima viva e forte, propositiva più che mai, senza bisogno di recuperare alcunché, poiché l’oblio quando ti ha incontrato ha pensato bene di cambiare percorso. Un affettuoso abbraccio e un augurio per una serena domenica. Elena

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