Recensioni per
L'ombra della signoria
di Alarnis

Questa storia ha ottenuto 179 recensioni.
Positive : 179
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/04/23, ore 23:47

Ciao Alarnis mi fa piacere stasera essere qui oltre che per recensire ma anche per farti gli auguri di buona Pasqua a te e anche a tutta la tua famiglia. Poi voglio come sempre complimentarmi per questo capitolo, perchè come il precedente mi è piaciuto molto, soprattutto per convivenza degl'ipotetici "nemici" che cercano un punto d'incontro. In qualsiasi storia di guerra o anche di spie se ci pensi la parte più interessante è quasi sempre stare lì a vedere chi passerà da una parte all'altra. Intanto è anche buffo vedere Ludovico che chiede "giustamente" a Moros scusa ma tu chi cavolo sei in sintesi, e soprattutto che c'entri con noi e che abbiamo in comune tu e noi altri? Apparentemente Ludovico appare meno spietato e assetato di potere di Gregorio, che non so perchè lo vedo più facilmente propenso all'omicidio indiscriminato, rispetto invece al Chiarofosco, e questo è sicuramente un vantaggio per Moros il fatto che non lo uccida immediatamente. Tra l'altro mi ha fatto stupore vedere che si stringono la mano e mi chiedo se è un gesto che alla fine si eseguiva anche allora, tra l'altro come in questo caso tra persone di diverse caste sociali, in cui c'era anche un diverso modo di comportarsi con un dictat di buone maniere differenti, che cambiano con il cambiare della società. Moros devo dire che perdura in quella sua testardissima negazione del riconoscimento che gli uomini non sono tutti uguali, perchè ancora crede che un uomo come Ludovico pur essendo di livello sociale più elevato dovrebbe non esibire questa sua condizione meschinizzando seppur labilmente a mio parere con le parole e i gesti le persone di più umili origini. Sembra non rendersi conto che purtroppo per chi nasce povero nel mondo in cui vive non può sperare che i "signori" si preoccupino anche di non offendere la sensibilità altrui delle masse, tra l'altro si aspetta pure solidarietà da Braccioforte che comunque per quanto in sintonia con lui, l'ha comunque appena incontrato e non è certo un amico di vecchia data. Moros forse perchè troppo scottato dalle esperienze precedenti con Gregorio sembra considerare, diversamente da me, alla stessa stregua anche Ludovico e vorrebbe andarsene pentendosi anche di aver pensato che potessero essersi utili a vicenda. Il problema di Moros è che è chiaramente troppo orgoglioso e non vuole abbassarsi ad implorare l'aiuto di Ludovico, (cosa che secondo me non sarebbe nemmeno necessaria), e se non fosse per Braccioforte non gli sarebbe nemmeno un'opportunità. Alberico l'ho detto dall'inizio che mi piaceva un sacco, ed è assolutamente splendido sentirlo prendere in giro Moros dichiarandolo un bambino, agganciandosi al rimprovero di Braccioforte. Io so sceglierli i miei personaggi del cuore. Appare subito chiaro che benchè non siano poi con così grandi differenze di età, i tre uomini Ludovico, Alberico e Federico, si ritengono senz'altro più adulti di Moros che vedono come un contadinotto qualsiasi, non solo per l'età, ma anche e soprattutto per diritto di nascita, per coraggio, per avventure vissute a rischio della vita, e per stile di vita appunto in generale. Insospettabilmente è proprio Ludovico a riaprire i giochi, volendo scoprire davvero perchè una persona di Raucelio voglia a tutti i costi andare a Rocca Lisia. Federico all'inizio pensa a lui come un mercenario ma nell'esatto istante in cui lo dice si accorge subito di aver preso un granchio, e allora Ludovico sempre nel tentativo di capire cosa spinga Moros, sicuramente per capire se ha una motivazione abbastanza forte per potersi fidare di lui, gli chiede anche se aspiri a diventare possidente di terre, ma nemmeno questo come sappiamo è lo scopo di Moros. Ludovico forse per un secondo lo avrebbe preferito perchè probabilmente nel suo mondo è più facile fidarsi di qualcuno che può essere comprato che di qualcuno che non ha niente da perdere. Appena però entra in discorso il nome di Gregorio e Moros spiega che deve vendicarsi di lui e della taglia messa sulla sua testa, allora la situazione cambia. Moros sfrutta in questo caso i saggi consigli della buon'anima di Guglielmo usando a suo vantaggio le paure del nemico, e sa che Ludovico comunque ha paura di Gregorio. Moros vuole sapere del passaggio segreto e Ludovico appunto in seguito alla scoperta dello scopo di Moros, si convince a confessare del passaggio segreto. Saltiamo poi al ricordo di quando viene un messaggero di Guglielmo ad informare Matilda, la madre di Moros, che il cipote Nicandro è al palazzo e non tornerà, ed in pratica è come se venisse quasi venduto dalla famiglia che accetta i soldi ricevuti come "consolazione" per vedersi portato via un loro familiare. Fa ridere un po' la scena con Matilda che mette in mostra le grazie che Ubaldo sembra analizzare ma comunque con un certo disprezzo non si sa se per via dell'odore magari dei vestiti sporchi, oppure se per via della scarsa igiene personale che probabilmente regna, o solo e semplicemente perchè Matilda non è esattamente magari una bellezza e comunque si atteggia un po' a civetta quando non può proprio permetterselo. Fa impressione pensare che questa donna non avesse cercato il nipote e si disinteressi anche dei suoi stessi figli. Si può quasi dire che per lei questa sia stata una manna dal cielo, perchè non solo si è sbarazzata di una bocca in più da sfamare, ma ci ha anche guadagnato denaro, e nessuno a parte Moros sembra interessato al destino di Nicandro. Ma Moros è diverso da sua madre, lui non ci sta a vedersi portare via colui che considera un fratello, e insegue il cavaliere che rimane colpito parlando al suo cavallo di quel giovincello così pieno di iniziativa, e forse quasi per testarlo sembra fare quella piccola gara con lui, per vedere se riuscirà a raggiungerlo per chiedergli quello che vuole sapere o se alla fine si arrenderà e crollerà rinunciando. Alla fine Moros passa "l'esame" e ancora prima di sapere il motivo della sua folle corsa, Ubaldo ha già deciso che quel ragazzo andrà con lui, e intanto si sono tra loro riconosciuti dal famoso episodio della freccia. Quando si dice che un momento può cambiare la vita di tante persone, ecco quell'episodio è esattamente ciò che hai fatto tu, e da lì tutta la storia che leggiamo è sgorgata come fonte dalla roccia e prosegue nel suo viaggio verso il mare. Si mi è piaciuto molto vedere questi cavalieri che si fronteggiano non solo con le spade ma anche con sotterfugi, piani, imboscate e strategie vari. Comunque voglio vedere questo gruppo improbabile ed eterogeneo cosa sarà in grado di fare contro Gregorio e Lavinia con Moros che sarà il jolly. Comunque da notare come gira che rigira per Moros tutto riconduce sempre a Lavinia. Ora come detto ti faccio ancora tanti auguri di buona Pasqua e ci sentiamo al prossimo capitolo. 
(Recensione modificata il 05/04/2023 - 11:48 pm)

Recensore Master
18/03/21, ore 10:16

Ciao Alarnis. Mi è piaciuto il titolo di questo capitolo, "cavalieri e contadini", facendomi immergere ancora di più nell'atmosfera con il loro modo di essere. Mi piace il personaggio di Moros, che sto conoscendo sempre di più. Bella l'espressione per definire Lavinia, "la ragazza della freccia." Vedremo cosa succederà. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 18/03/2021 - 10:18 am)

Recensore Master
08/03/21, ore 22:17

Wow Alarnis tre capitoli insieme...devo leggerli attentamente!!! Intanto recensisco questo che mi piace già dal titolo "Cavalieri e contadini" cioè due diversi mondi dell' epoca medioevale. Bella questa contrapposizione tra i personaggi della storia, Moros mi piace troppo!😊😁
La ragazza della freccia, ottimo nome per Lavinia 😄
Vado al prossimo capitolo