Recensioni per
Ritorni
di MaxT

Questa storia ha ottenuto 154 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/08/21, ore 08:03

Ciao^^
Dio ci salvi dall'entusiasmo dei convertiti.
Iptilos va peregrinando per i villaggi con una modalità che ricorda quella dei Medici Scalzi cinesi. È un personaggio strano, mi dà l'idea di una persona votata totalmente alla causa, quindi capace di tutto per sostenerla. Alla fine, sebbene accusi la sorella di credere e obbedire, non è molto diverso da lei, ha solo un diverso sistema di valori in cui credere.
Mi è piaciuto molto il percorso di avvicinamento di Orube al fratello, lungo il sottile raggio verde. Fa crescere la tensione pian piano, spinge a leggere una tappa dopo l'altra con sempre maggiore aspettativa.
Molto bella anche la descrizione del mondo di Orube, scirre veramente davanti agli occhi come un film.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
24/07/21, ore 22:12

Ciao Max^^
Il personaggio di Ipitlos mi piace moltissimo, lo trovo davvero interessante.
Egli vuole davvero portare dei cambiamenti nella società in cui vive, desidera risvegliare la coscienza del popolo. E' consapevole che la violenza non è una soluzione, non è quel tipo di rivolta che vuole innescare. Il suo è un compito difficile e impegnativo, ma il giovane sembra piuttosto determinato, e i suoi sforzi non sembrano vani.
Per Orube il ritorno a casa è un'immersione nei ricordi delle sue origini e del suo passato, che hai ben approfondito nell'altro racconto.
Il ricongiungimento con il fratello le dona un po' di conforto, e il loro confronto potrebbe essere d'aiuto alla ragazza in un momento così difficile. Ipitlos dice delle cose importanti, conosce bene gli ideali e la mentalità della sorella guerriera, e riesce in parte a comprendere quale sia il suo problema. Spero che il suo consiglio possa essere utile per risvegliare anche la coscienza di Orube.
Complimenti, la storia è sempre avvincente^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
17/06/21, ore 17:59

Com'era quella scritta che si leggeva sui muri di alcune scuole (del mio liceo, ad esempio) qualche annetto fa? Ah ecco, sì, "Combattere per la pace è come fo***** per la verginità".
Al di là dell'eleganza della frase, il concetto mi pare sia del tutto in linea con le idee di Ipitlos, idee che - francamente - è difficile non condividere.
Poi, trovo apprezzabile che lui si faccia portavoce di una rivoluzione "pacifica", morbida, che non dovrà passare per le armi e lo spargimento di sangue, ma per la conoscenza e il cambiamento dall'interno delle regole del gioco.
Lui sta cercando di insegnare a contadini, artigiani, gente semplice, a pensare con la propria testa, a conoscere (la conoscenza rende liberi) e ad andare oltre gli angusti confini di ciò che hanno sempre saputo. Certamente un'attività meritoria anche se, immagino, svolta in clandestinità e col rischio di essere scoperto e di passare dei guai (il che, peraltro, la rende ancor più meritoria).
Ho trovato affascinanti le descrizioni di questo mondo di fantasia così diverso dal nostro o, forse, simile al nostro passato, pur se permeato di magia; pure interessante il confronto tra i due fratelli, che giustappone due diversi modi di pensare e di porsi.
Lei, nonostante la trasgressione dell'amore per Cedric, è ancora una perfetta guerriera, dura e fedele; lui, al contrario, ha una mente molto più aperta e critica.
Una curiosità: come mai la élite di Basiliade non invecchia nè ingrassa? sarebbe utile saperlo :)
Ti auguro un'ottima serata, alla prossima

Recensore Veterano
30/05/21, ore 12:16

Ciao Max

Interessante ritorno a Basiliade, con Orube che cerca suo fratello con l'aiuto di potenti talismani e poi con un confronto sulla reale polica di quel mondo.

La tecnica di spostarsi in perpendicolare rispetto alla prima direzione indicata dalla linea verde per determinare la distanza del "bersaglio" è sacrosanta, al punto che sarebbe stato opportuno anche un amuleto di calcolo in più e un "protocollo operativo" per conoscere la distanza in modo approssimativo. Capisco che Orube avesse scorte di cibo per giorni, magari il terreno offriva anche d'acqua potabile un po' ovunque, ma se Ipitlos fosse stato in un villaggio a più giorni di distanza, e se si fosse magari spostato altrove con un veicolo (e non a piedi)... per Orube sarebbe stato un incubo raggiungerlo.

Poi... ci sta che Orube tiri subito in ballo Yarr mentre parla con il fratello, perché questo l'ha fatta impensierire, però è stata ingenua a rivelare tante cose su Oracolo e Congrega. Sì, scommetto che il fratello non la tradirà mai, però lei non aveva bisogno di rivelare nulla e, anzi, così facendo, mi sembra aver perso l'opportunità di sapere dal fratello come se la passava. Anzi, s'è beccata pure una mezza ramanzina, e l'accusa di essere un'ingenua e una stupida. E questo, immagino, deve aver tolto un bel po' di buon umore all'incontro.
La risposta dell'Oracolo, comunque, me l'aspettavo già da prima, adesso sono ancora più curioso di leggere il loro dialogo tra lui e Orube.

Riguardo all'attività politica di Ipitlos, c'è una cosa che mi turba.
Rammentare ai Guerrieri il loro codice è qualcosa di rispettabilissimo (a meno che non diventi come i negazionisti che citano la costituzione per difendere i diritti calpestati dai decreti anti-covid).
Però: “E' successo, ai tempi di mio padre”, ricorda un anziano, parlando di Guerrieri nemici che sono venuti a devastare i campi.
Quindi, se le visite dei predoni non sono frequenti, neppure le guerre appaiono un pericolo vicino, almeno per quel villaggio... e quindi non mi aspetterei molto entusiamo nell'accogliere gli insegnamenti di Ipitlos.


 
> in realtà sono dei complessi di bassi edifici circondati da un muro, simili a caserme o collegi.

Direi "... di funzioni simili a caserme o collegi", perché, in quanto ad aspetto, restano comunque degli edifici bassi. Sapere che somigliano a caserme o colleggi, non mi aggiunge molto. Al più un certo numero di finestre...


> Avvicinandosi, nota alcuni bambini che stanno giocando con una palla. Aspettano qualcosa? Sono tesi, sembrano quasi messi di sentinella. Da un abitante di Basiliade non ci si può aspettare che reciti in modo convincente, neppure se è un contadinello.

Qui farei qualche cambiamento. Orube vede i bambini che giocano, nota che sono tesi, le paiono delle sentinelle e quindi si domanda se stanno aspettando qualcosa.

Alla prossima!

Recensore Junior
11/03/21, ore 07:09

Rieccomi qui!! Sono super felice di leggere un nuovo capitolo (mi mancava la compagnia di questa fanfiction). Questo capitolo sicuramente rientra nella lista dei miei preferiti. Ho apprezzato molto che ci sia un personaggio che mette in dubbio la politica perfetta di Kandrakar. Non è possibile, infatti, che anche la congrefa non abbia interessi peculiari che orientino le sue scelte. E considerando che molti adepti/membri provengono da Basiliade è chiaro che le due realtà siano intrecciate. Ciò rende Himerish più "umano" (e lo apprezzo). Inoltre amo come emerge Orube: leale, fedele, ligia al dovere. Forse perché in parte mi ci rivedo un po' in lei, o comunque perché è esattamente così che è nato il suo personaggio, come figura forte, ma anche, secondo me, un po' servile. Attendo con ansia il prossimo capitolo!! Good job! Alla prossima!