Quasi ieratica e patetica questa sviolinata.Perche' mai tanta penitenza poi ?LA bellezza si annida nella nostra mente se gli occhi riescono a percepirla!Altrimenti resta chiusa nelle tue filastrocche.Un saluto.
Pasta 12/3/21

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Hai scritto una gradevole poesia fortemente ispirata.

Originale e fascinosa la figura della tua Venere gender-neutral. È il simbolo di una visione eccelsa che ricorda il motto "vedi Napoli e poi muori": le mani non toccheranno nient'altro, gli occhi non guarderanno più niente.

Ma alla fine cosa sono i suoi rossi coralli? Il fantomatico filo rosso del destino? I capelli?

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Mi ha ricordato Ugo Foscolo non appena ho letto le "rive", mi ha trasportato in un paradiso caraibico da godersi con la persona amata. Passionale e leggera. Bel lavoro!

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