Recensioni per
La legge dell'orso
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/03/21, ore 14:12

Carissimo,
avevo già avuto occasione di leggere questa storia piuttosto cruda e molto originale.
Solo nelle battute finali si capisce chi è l'orso (o gli orsi) e qual è la sua legge. Un equilibrio primordiale che viene mantenuto, come un rito ancestrale, in cambio del favore divino (in questo caso dei MacDowell).
La vittima designata, Turner, è a suo modo un paria, anche se si impegna molto e cerca di fare del proprio meglio in qualità di ranger. Inviso ai colleghi e apprezzato dai turisti, ha il suo codice comportamentale e qui si scontra con le leggi non scritte del parco. Viene scelto in quanto diverso e destinato a mantenere l'equilibrio del luogo in un modo diverso (e non gradito di certo) rispetto a quanto aveva immaginato.
Mi è molto piaciuta la scena finale, che chiarisce quale sia la tradizione e quanto venga, talvolta a malincuore, rispettata.
Un bacio e alla prossima! ^^

Recensore Master
16/03/21, ore 13:45

Carissimo sono contenta che tu abbia pubblicato questa storia scorrettissima sulle gesta del volonteroso ranger di città, a cui i colleghi pensano bene di insegnare come si sta al mondo :D
In effetti questa è la dimostrazione che l'eccesso di zelo è sempre sbagliato e anche se si è armati delle migliori intenzioni a volte, in certi contesti è meglio adeguarsi alle usanze locali e all'immortale massima del "vivi e lascia vivere".
Che sia un'aula di scuola, un ufficio o un parco nazionale come in questo caso.
Presumo che il nostro eroe abbia imparato la lezione, del resto, a detto di tutti è un ragazzo intelligente e non è il solo ad aver sperimentato l'accoglienza dei residenti :D
Menzione speciale per le ciabattone vegane, nel senso che sarebbero state da abbattere o da offrire come snack a qualche predatore del posto, giusto per ristabilire l'equilibrio dell'ecosistema che tanto amano... X°D

Recensore Master
16/03/21, ore 12:03

Buongiorno carissimo!
Sono riuscita a trovare il tempo di leggere questa tua ultima storia, e devo dire che ne sono rimasta molto soddisfatta. Anche e soprattutto perché hai realizzato un mio desiderio, ovvero leggere un racconto in cui qualcuno sfrutta il sesso non consensuale come pagamento per qualcosa. Sì, come vedi ho una mente perversa.
Nel tuo racconto non c'è una virgola fuori posto, è tutto dannatamente perfetto: il ranger ultimo arrivato e perfettino diventa la vittima ideale da sacrificare agli orsi, e in fondo, come si dice dalle mie parti, "una volta per uno in braccio alla mamma". Immagino che tutti gli altri ranger, supervisore compreso, abbiano già fatto la loro parte in passato, quindi è giusto che vada lui.
Voglio spendere qualche parola anche per gli Orsi: non so perché, ma quando ho letto la loro descrizione ho pensato che era proprio così che li immaginavo: enormi, con la barba lunga e la salopette. Sarà un cliché, ma mi piace tantissimo.
Non commento sulla domanda, reale, del come facciano a far sventolare le bandiere tutte dalla stessa parte... mistero della fede.
Davvero bravissimo, ma da te non mi aspettavo niente di meno!
Alla prossima!

Recensore Master
16/03/21, ore 09:58

Buongiorno carissimo, da quanto tempo!
è da un paio di settimane che tengo d'occhio la long/minilong che hai in corso, ma non sono sicuro di poterla seguire con regolarità al momento, per cui ho pensato di passare da questa oneshot.
Non so bene come commentarla, quoto giusto la risposta che hai dato alla precedente recensione: "è giusto, non è giusto? dipende", umanamente e legalmente non lo è, ma come ha spiegato l'anziano supervisore, che c'è passato ben prima del damerino di città (come penso tutti gli altri ranger del parco), a volte dei compromessi sembrano necessari per mantenere l'equilibrio tra le parti, come in natura. E in un ambiente umano così vicino ad essa, certe connessioni appaiono automatiche.
Certo, i colleghi di Turner, sotto sotto, secondo me sono anche stati un po' contenti di farlo soffrire fisicamente dopo aver dovuto sopportare i suoi comportamenti sempre perfetti e zelanti, anche a costo di far apparire gli altri come incompetenti e incapaci nella gestione degli insopportabili turisti (anche prima di leggere la nota, me l'ero immaginato che la frase fosse vera, nell'ambito del contatto col pubblico se ne sentono di ogni in qualsiasi contesto). Anche se avesse tenuto un comportamento più in linea con quello degli altri ranger, probabilmente, il supplizio gli sarebbe toccato comunque in quanto ultimo arrivato, ma un po' di dolore se lo sarebbe risparmiato. E non so perché, ma ho come la sensazione che se ne andrà il prima possibile, non mi sembra il tipo da accettare tutto come se niente fosse così come hanno fatto gli altri.
Ho trovato questa storia abbastanza inusuale, anche se il tema delle simil-sette nascoste in luoghi isolati che esigono un tributo ogni tot di tempo è abbastanza comune in quei racconti in bilico tra l'horror e il thriller psicologico. La tua scrittura ha supportato perfettamente questo impianto, risultando ironica quando necessario e aiutando molto bene il lettore ad addentrarsi nell'ambiente cupo e teso che è stato poi luogo della violenza. Ho apprezzato l'assenza di dettagli eccessivamente grafici, anche per quanto riguarda il marchio, sarebbero forse stati un po' pesanti anche nel contesto della storia. Però non nego, all'inizio, di aver pensato che l'avrebbero sul serio dato in pasto a degli orsi, dopo (poi i ranger hanno detto che speravano fosse sopravvissuto, quindi non era certamente il caso).
In ogni caso complimenti, è stata una bella lettura che è riuscita a ravvivare la mattinata. A presto!
mystery_koopa
(Recensione modificata il 16/03/2021 - 09:59 am)

Recensore Master
16/03/21, ore 06:32

Buongiorno,
senza parole!
Ogni tanto tu mi sforni così, un po' a sorpresa, delle robe che uno nemmeno se le immagina!
Dunque, ricapitolando.
Il nostro fighetto è troppo perfetto. Pure le vegane che non tacciono mai al suo cospetto smettono di pigolare e di sentirsi offese in qualche modo.
E poi...
in realtà non è giusto. Quella che ci spiega il vecchio alla fine è solo la legge del più forte. La legge del più forte dovrebbe valere in natura, ma non nella società umana in cui vige il diritto.
Forse però in questo contesto eravamo un po' più nello stato di natura.
La cosa terribilmente verosimile è l'atteggiamento dei visitatori, mamma mia, che ansia.
Comunque; tu mi parli di parchi americani (Dio mio che sogno) e sono in lock down da non so nemmeno quando. Immagini i sogni che hai innescato in me a prescindere? xD
Scherzo, eh ^^ ma fino a un certo punto xD
Un salutone! ^^

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