Recensioni per
Se è vuoto dentro
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
23/10/21, ore 16:31

Inizierò questa recensione con un insulto per me stessa: sono indecorosa per il ritardo, per tutto, per questa storia, per James, per Louis e per Rose.
Anche perché non appena l'hai pubblicato io ho amato questo missing moment, che credo sia tra i miei preferiti, e a maggior ragione merito di essere ricoperta di insulti.
Sai bene ormai quanto io ami i tuoi missing moments, quanto mi piaccia vedersi e osservarli in un contesto diverso da quello tanto drammatico e tragico della Storia madre, quando tutto è precipitato, quando forse non ci sarà una via di ritorno (quanto meno non per tutti). Quindi, a me piace proprio vedere com'erano diventati, come sono arrivati ad essere quello che sono.
Devo dire che questa cosa l'avverto tanto con James e Louis perché di loro due si vede sempre che c'è un bene, un capirsi istintivo, che neanche i dissapori sono riusciti a cancellare.
Loro sono la mia BROTP del tuo Paradiso Perduto, perché hanno quel genere di rapporto graffiato ma che resiste, resiste e resiste e io sono un po' debole. Mi sembra (e questo non ricordo se te l'ho mai detto; ormai più che Fata Madrina mi sto trasformando in Fata Smemorina) che James con Louis abbia meno barriere e tenda a scoprirsi di più. Del resto, è l'incipit di questa storia: quell'amicizia è stata naturale e aggiungo io - si vede.
Miei vaneggiamenti a parte, io vado sempre tanto in brodo di giuggiole quando vedo i Potter, che mi sembrano una famiglia tutto sommato felice, equilibrata e nella loro straordinarietà con problemi (fino ad ora) ordinaria. Mi piace tantissimo il rapporto di complicità che qui lo lega sia ad Harry che alla madre. Forse è la cosa che più lo differenzia da Rosie nella loro identica condizione: sono i figli degli eroi ma in James non c'è rabbia, né risentimento nei confronti dei propri genitori (al punto che riesce anche a confidarsi con suo padre sulla situazione con Louis), al contrario di Rose verso sua madre (che è indubbiamente la più impegnativa, però...). Io fisso lo schermo con lo sguardo proprio rincretinito quando leggo di Harry con James ed Al da Dudley, così come la presa in giro su Harry che può comandare fuori di casa perchè fuori di lì non c'è mamma. Per inciso, Albus caro, ti voglio bene e ti sto anche difendendo da TU-SAI-CHI però smettila di essere così fastidioso e pettegolo. Si vede che c'è tutta l'influenza di Basile: solo lui può essere pettegolo!
In ogni caso fa malissimo vedere James così: fa male vederlo afflitto e fa tanto male vederlo così affine a Harry (sì, la prossima volta parcheggiali tutti e due da nonna Molly a rompersi le Pluffe, soprattutto nel caso di Al mi sembra una punizione ragionevole!), soprattutto se penso alla distanza che nella long lui decide di mettere con suo padre (e, no, non l'ho dimenticata la scena in cui lui abbraccia Harry che mi riduce sempre come un panda (!!!) quando la leggo).
Si sente proprio la mancanza invasiva di Louis, è tangibile e qui James maschera peggio che mai ma nonostante sia a pezzi riesce comunque a dire le cose più sensate, COME SEMPRE (vedi il riferimento ad Al figlio dell'usciere o al fatto che parlano anche di lui o ai nomi che sono brutti. Per fortuna, che è nato PRIMO!).
No, comunque in questo delirio di recensione, cerco di tornare seria e aggiungo che tra le tante cose che mi piace ritrovare sia nella long che nei missing moment c'è il rapporto di James e Al, che qui è più disteso, è più simile a quei Binari Paralleli che devo tanto ringraziare per avermi fatto saltare a bordo di questa storia.
Ma il fulcro di questo missing moment è un altro, sono James e Louis, sono James e Louis che si punzecchiano tutto il tempo e sappi che mi fa un po' sorridere vedere James infastidito da Leonard (specie sapendo che è ENDGAME). I loro dialoghi mi catturano, soprattutto perché ne amo la velocità di risposta, il loro pungolarsi e il dirsi tutto dietro il sarcasmo, da cui trapela sempre questo bene che resiste. Insomma, questi due mi fanno ammattire ma torniamo all'inizio di questa recensione che probabilmente non ha un inizio e nemmeno una fine: mi piacciono i rapporti così complicati, mi piacciono i personaggi complicati, mi piacciono quei rapporti che per quanto scalfiti resistono sempre.
Ti faccio una dichiarazione di stima assoluta: i tuoi commenti sul Quidditch hanno senso, sono interessanti ma soprattutto ESISTONO, cosa che per me è l'apoteosi della difficoltà, e il modo in cui quell'entusiasmo riesca a colmare il Vuoto immenso che c'è tra i due cugini (ho amato il "Roxanne è chiassosa") e ad essere il promemoria di quanto naturale sia essere amici per loro. Si innesca una complicità immediata, non preventivata, che è sempre stata lì, che pulsa ed è difficile da ignorare.
La parte finale, dopo tutta quella tensione (questo mio Primo genera tensione a tutta forza), è proprio Casa, con tanti piccoli dettagli (come Molly contrariata all'idea che dormano insieme ma che cede "solo per questa notte"). Oltre i brividi da shipper e tutta la loro intimità che ti fa sentire sempre un'intrusa con tutte quelle sensazioni nuove che provano e che si ostinano ad ignorare, ho amato moltissimo anche il tornare sul rapporto tra Louis e Rose e OVVIAMENTE concordo con James: nella faida eterna, Lorcan la condiziona.
Non so se alla fine questa recensione avrà un senso logico, me lo auguro ma mi auguro che rifletta soprattutto quanto abbia amato questa storia e le sfaccettature del mio personaggio preferito (e sempre bistrattato!) di Paradiso Perduto.
Ti abbraccio forte,
Fede

Recensore Master
21/07/21, ore 16:31

Perché questo piccolo (ma neanche tanto piccolo) gioiello ha una sola recensione?
Questa shot, che ho letto oggi per la prima volta, racchiude il motivo per il quale io ho preferito l’amicizia fra Louis e James nei tuoi sondaggi. E’ tutto qui, in queste righe che sono vuote perché se tu dici che James si sente vuoto allora sei bravissima a far percepire quella sensazione in ogni suo gesto e in ogni sua parola. E sono anche piene, perché è tutto chiarissimo, è un racconto carico di tutto ciò che ti aiuta a vedere quanto questi due non fossero solo migliori amici.
Lo dici subito, nel primo rigo. “…un’amicizia che non s’è dovuta nutrire nel tempo, c’è sempre stata – naturale.” E lo rendi sempre più evidente man mano che la lettura scorre.
In Paradiso (spero di azzeccare perché mo comincia il bello e prendo a fare confusione) James dice che Louis è un fratello. Sappiamo che non è così ma la complicità che si crea con alcune persone può essere, secondo me, anche priva di definizione. Possiamo avere anche pochissimi amici, ma in quella lista saranno ancora meno quelli che basta guardare per capire tutto un discorso. E James e Louis sono quell’amicizia priva di definizione. Nonostante i caratteri, gli sbagli, i torti e gli errori. E faccio un salto e arrivo alla fine, Lorcan pensa che Louis allontani James da tutti. James dice a Rose che non non è un coglione. Louis che non si è mai esposto con James riguardo Rose ma non prova ad allontanarli perché sa cosa James prova, senza che lui gliene parli. E James che sa che Louis non ci ha mai neanche pensato a separarli.
E’ a questo che mi riferisco parlando di amicizia senza definizione. Il punto di forza fra loro due, è riuscire a capirsi senza le parole e senza i gesti. Quando sono arrivate parole e gesti, non si sono capiti più! XD
PERO’, alla fine e triangolo escluso, la cosa che mi piace un sacco fra tutti questi ragazzi è che le parole si sprecano. In ogni occasione, non tengono nascosto mai cosa provano verso l’altro e non si fanno problemi a dirsene quattro quando litigano, quando si confrontano. E’ una cosa bellissima che il non detto sia così poco.
Amo sempre tantissimo leggere del loro relazionarsi in famiglia, mi dà un senso di pace. Come se tutto fosse normale e la loro vita non stia per essere sconvolta! E mi diverte! :) E una cosa senza senso questa che ho detto, perché poi proprio in questa fic la tensione di James impregna il momento familiare e l’incontro/scontro con Louis, visto come li vedo io, mi ha tolto qualche altro pezzettino di cuore. Grazie Rosmary, fai pure. <3
Vabbè, spero che tu abbia comunque capito quello che intendo!
Anche questo missing moment è stato bellissimo, necessario. Ma tutto quello che ti viene fuori su questo tuo “piccolo universo narrativo” lo è!
Grazie, come sempre!
Un abbraccio,
gabry

Recensore Master
12/04/21, ore 13:37

Ciao!
Sono imperdonabile: ho letto questa storia appena l’hai pubblicata, ma mi ritrovo a cercare di recensire solamente ora, mannaggia!
Questa è una storia che mi ha davvero distrutto il cuore, perché questo vuoto, questa perdita di punti di riferimento si avverte in ogni singola riga, e fa un male terribile.
A prescindere da tutti gli scherzi su prestavolto e quant’altro, sai che ormai mi sono affezionata al personaggio di Louis, e sono stata felicissima di sapere che hai deciso di dedicare un momento ad approfondire ancor di più il rapporto tra James e Louis, e tutto quel terribile vuoto che si apre nel momento in cui la crepa in mezzo a loro si allarga e diventa insormontabile. Perché si avverte in ogni riga quanto, in fondo, loro continuino ad essere simili, ad essere in sintonia e a comprendersi, ma è una comprensione che non basta ad andare oltre e allungare una mano, a ricucire uno strappo che sembra destinato solo a peggiorare (perché sì, anche se sappiamo che in futuro ci sarà un riavvicinamento, questo riavvicinamento avverrà quando tutto quanto starà già precipitando inesorabilmente, e questo non può che fare male). 

Mi è piaciuto moltissimo come hai scelto di aprire la storia, mostrando questa partita che dovrebbe essere un momento lieto e spensierato (e mi sono un po’ commossa all’idea di Harry che, nonostante la fatica e la confusione, passerebbe ogni singolo istante della sua vita in compagnia dei figli), ma che da subito presenta una nota stonata, qualcosa che non può essere sanato e che insesorabilmente allontana James dal resto della sua famiglia, facendolo sentire ancora più solo. Questo è stato forse l’aspetto più doloroso di tutti: il fatto che, nonostante tutto, lui sentisse di non poter trovare appoggio e comprensione in nessuno, nemmeno nelle persone che gli vogliono bene e che sono pronte ad ascoltarlo e provare a stargli vicino. E se è vero che questo è un ritratto perfetto della condizione dell’adolescenza, è anche innegabile che qui ci sia qualcosa di più, un'ombra (scusa, prima o poi la smetterò di fare questi paragoni XD) che si allunga e sporca tutto.

In questo contesto, ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai gestito le interazioni dei personaggi, con Harry che non riesce a resistere alle arruffianate di Lily, Albus che cerca di avvicinarsi a James e tutte le battute sul nome di Albus (che non sono mai abbastanza, poverino XD).


L'incontro con Louis mi ha davvero spezzato il cuore, soprattutto perché questo accordo di non far trapelare nulla alle famiglie li costringe a fingere una vicinanza che in realtà entrambi desiderano, pur non avendo il coraggio di dirlo ad alta voce. E in questa vicinanza ci ricascano con fin troppa facilità, ritrovando presto una complicità che fa male proprio per questo essere spontanea, sotto ogni cosa.

In tutto ciò, avrei anche voluto dare un abbraccio al povero Leonard, che si trova proprio preso in mezzo a due fuochi, sfruttato e preso in giro (e pure punzecchiato da quel tornado che è Dominique).


Il finale, poi, è bellissimo, perché Rose è davvero l'ancora di James, l'unica con cui lui vuole parlare, l'unica con cui può aprirsi e sentirsi al sicuro.


Insomma, scusa per questa recensione un po' sconclusionata, ma ci tenevo tanto a passare!