Ciao! Questa storia è piuttosto breve ma veramente intensa. Già dall’inizio ci troviamo catapultati dentro una scena molto angosciante, dove Milo bambino si trova rinchiuso nella clessidra di Chrono. Hai descritto molto bene la situazione e la paura crescente di Milo che si trova immerso nella sabbia che cresce piano piano; prima si chiede dove siano il padre e lo zio, domandandosi perché non vengano a salvarlo, poi perde completamente la speranza di ricevere aiuti e viene travolto dal panico, prende a pugni il vetro in un gesto di disperazione prima di soffocare. È una scena molto forte, claustrofobica, che trasmette una grande paura. Brava! |
Accipicchia, che paura per il piccolo Milo Heinstein, fortuna che si è trattato solo di un incubo! |
Ciao bella! dopo tanto tempo eccomi a rileggere una delle tue storie! |
Ciao! Ho deciso di passare da questa storia, pur non essendo molto ferrato nel fandom di Saint Seiya, perché ho cominciato a leggere da un po' di tempo proprio una storia in questa sezione, e quindi ho pensato che leggere questa One-Shot mi avrebbe aiutato anche ad entrare meglio nella "parte"... |
Ciao, passo da questi lidi per l'iniziativa dedl Giardino. |
Si sa che gli eventi traumatici sono difficili da metabolizzare sia per il corpo che per la mente. Non è facile neppure per Milo, che ha vissuto davvero una brutta esperienza. Il dio del tempo ancora una volta gioca e manipola la vita degli altri tentando di sfruttare le fragilità emotive di un bambino. Fortunatamente quella brutta disavventura si era risolta nel migliore dei modi grazie all'intervento del dio Ponto, ma gli strascichi sono ancora vividi attraverso gli incubi di Milo. Ci saranno indubbie conseguenze per questo gesto, c'è lo anticipi già nel finale delle tua storia, quindi presumo che tu voglia riprenderla o comunque continuarla in un secondo momento. Chissà... potrebbe venirne fuori qualcosa d'interessante, magari con l'entrata in scena di Kanon e la stessa Tethys. Perché... mai toccare i figli ad una madre. Questa è una sacrosanta verità universale. |
Ciao Yourippe, |