Quarto posto
Gaia Bessie – L’attraversaspecchi
Vincitrice del premio Gilderoy Lockhart per il personaggio più controverso
27,8/30
Specchietto
Nick: Gaia Bessie
Titolo: L'Attraversaspecchi
Mandata via email
Tematica: Age-gap
Totale punti: 27,8/30
Grammatica: 4,8/5
Dal punto di vista della grammatica ho da segnalarti solo un errore sull’uso del trattino negli incisi che andrebbero contenuti tra due trattini o se posti alla fine della frase con il punto fermo.
Nella prima frase è totalmente inutile: “Lily se ne accorge e lo sente, che in quella superfice vetrosa c’è un segreto che nessuno le vorrà mai dire – e lei, che ha otto anni ed è la più piccola della nidiata, è abituata a conoscere ogni cosa: così, domanda.”
Nella seconda andrebbe inserito un altro trattino al posto della virgola dopo avute: Lily Luna sa e vuol sapere, e allora quel manufatto diviene l’oggetto proibito – e proibizioni, lei non ne ha mai avute, perciò lo desidera con tutta sé stessa.
Lo avrei considerato nello stile, ma visto che sono finita sul sito della Treccani che spiega come usarlo, allora non posso non considerarlo un errore: https://www.treccani.it/enciclopedia/trattino_(Enciclopedia-dell'Italiano)/ Non è ripetuto per tutta la storia, quindi ti tolgo -0,20, visto che nelle altre frasi è sempre alla fine della frase.
Il resto è perfetto. Adoro il modo in cui usi la punteggiatura, riesci a rendere il testo così vivo da sembrare di immergersi nei pensieri dei personaggi, ma queste cose te le dico nello stile.
Stile: 5/5
Il tuo stile narrativo è qualcosa che non lascia mai indifferenti. Non solo perché sei in grado di narrare vicende che hanno dell’incredibile, ma anche perché sei in grado di descrivere personaggi spigolosi e decisamente controversi, scavando nelle contraddizioni della loro anima. Lo stile è quasi onirico, sembra un flusso di coscienza continuo e il lettore salta dalla mente di un personaggio a quella di un altro come in un gioco di prospettive dove ciò che emerge è il dolore di tutti i personaggi.
Come detto in grammatica, trovo che il tuo uso della punteggiatura, l’alternanza di pensieri, dialoghi, emozioni e brevi e iconiche descrizioni sia un po’ il tuo marchio di fabbrica e ti esce tremendamente bene. Quando ho visto il file word con 25 pagine e 14.788 parole ho sussultato, ma ammetto che ho divorato la storia, rapita dalla vicenda di Lily e dal tuo stile che è sempre scorrevole, anche quando gioca sui contrasti e le contrapposizioni per dare risalto agli elementi. Così, mi ha colpito lo specchio delle brame macchiato dalle Arti Oscure e la contaminazione emerge dalla cornice d’oro che però è arrugginita. La contrapposizione tra Lily e Rose, tra James e Albus e i dialoghi tra Ginny e Harry da cui emerge tutta la preoccupazione di Harry e il suo senso del dovere. So che la storia è in corso di pubblicazione, quindi posto un estratto dal primo capitolo, per indicarti come nel tuo stile riesci a portare avanti la narrazione uscendo dall’introspezione del protagonista e caratterizzare i personaggi con pochi flash.
“I suoi genitori sono attenti a non parlarne mai, per non solleticare la curiosità dei figli, della figlia. Eppure, e questo a Lily è chiarissimo dal giorno in cui Ginny ha rotto il proprio vaso preferito nel sentir nominare lo specchio, sua madre non è d’accordo nel tenerlo a casa: è pericoloso, Harry – strilla una notte, quando lei dovrebbe essere immersa in un letto di sogni – abbiamo tre figli, come possiamo tenerlo in casa?
Lily Luna ha otto anni e, la risposta di Harry Potter non la sente, ma senza fatica riesce a immaginarla: il dovere, il senso di responsabilità – è il mio lavoro, Ginny, e tu lo sapevi bene quando ci siamo sposati! – e soprattutto il disagio nel pensare che, se avesse rifiutato lo specchio sarebbe finito a casa di Ron ed Hermione.”
La narrazione è incessante per tutti e tre i capitoli e offre scorci sulla psicologia di un po’ tutti i personaggi, permettendo al lettore di avere sprazzi di psicologia di ognuno di loro, benché Lily resti l’assoluta protagonista.
Gestione del tema: 8/10
Ormai credo che le storie sugli amori infelici dalla fine tragica siano un po’ il tuo marchio di fabbrica. Questa storia è meravigliosa e se come tema avessi scelto la salute mentale e i pensieri ossessivi, avresti centrato perfettamente il tema perché tutto ruota intorno alle ossessioni di Lily, prima lo specchio, poi il suo contenuto, un amore impossibile alla fine. C’è anche l’ossessione per Scorpius, la continua rivalità con Rose e i commenti pungenti sulla cugina/rivale. Tutto ruota intorno a questo aspetto di Lily e il gesto finale non è altro che l’esito di un’ossessione che non è stata riconosciuta.
L’age-gap che hai scelto come tema controverso rimane sullo sfondo e viene superato grazie al fatto che i due personaggi si trovino in un’altra dimensione, sotto il cielo di Severus. Addirittura, quando Lily promette a Severus di cercarlo in ogni uomo sulla terra, ho immaginato che avrebbe finito per trovarlo (che so, in Lucius Malfoy) per rendere nuovamente centrale il tema.
Quando Lily ne parla con James l’argomento viene liquidato in poche battute e sì, Lily è incapace di parlarne, sa che gli altri non capirebbero, ma il motivo della difficoltà a capirla è l’amore per un morto non per uno che potrebbe essere suo nonno ed è morto all’età che ha suo padre adesso. In questo senso, la differenza di età rimane sullo sfondo, al punto che la stessa storia, con qualche adattamento, avrebbe potuto essere una Frastoria e avrebbe continuato a funzionare perfettamente.
Persino il modo svogliato in cui Severus si lascia andare, perché quello è il suo purgatorio, mostra appena un interesse, ma non mette a fuoco perché vuole Lily sotto il suo cielo. Come nasce il desiderio per una ragazza che potrebbe essere sua nipote? Il desiderio di Lily cresce lentamente ma sembra veramente il capriccio di una ragazzina che vuole qualcosa che sa di non poter ottenere piuttosto che un genuino sentimento. Perché vuole Piton? Solo perché lui le è stato mostrato nello specchio?
Il dialogo finale con Lily Evans è intenso e dimostra la differenza tra le due donne e la testardaggine di Lily Luna che, nonostante tutto, continua a volere Severus. Anche qui, l’obiezione di Lily Evans non è sulla differenza d’età, ma sulla natura di Severus, la preoccupazione che lui non possa renderla felice per sempre.
Per questo motivo, purtroppo, sebbene questa storia mi sia piaciuta enormemente, non posso dire che il tema sia stato sviluppato pienamente e che tu l’abbia reso centrale nella storia analizzandone le varie sfaccettature. Hai affrontato altri temi e ho deciso di valorizzare il mondo in cui hai coinvolto e ampliato le conseguenze di quell’amore insano sulla salute psichica di Lily.
Gestione dei personaggi: 10/10
La tua Lily si aggiudica il premio del personaggio più controverso del contest. Non hai idea di quanto l’abbia amata, così piena di contraddizioni e tormenti, così curiosa e affamata di vita, fino ad esserne completamente svuotata dopo essere uscita dallo specchio, perché questo fanno le Arti Oscure. La tua Lily Luna è veramente il paesaggio in tempesta con cui si descrive all’inizio e i tumulti adolescenziali li vive nel più tormentato dei modi. La sua curiosità ce la fa conoscere per contrapposizione a James, il cocco di mamma, e ad Albus il combina guai. Ho apprezzato moltissimo il riferimento a quel legame con Ginny più che con Harry, legame che poi riscontrerà anche Severus nel dire che lei di Potter non è né figlia né nipote. È un riferimento sottile al diario di Tom Riddle, a come sua madre sia rimasta vittima del fascino di un oggetto oscuro e di come, anni dopo, le Arti Oscure abbiano rischiato di portarle via prima Albus, poi Lily. Il dramma di Ginny emerge chiaramente persino attraverso la prospettiva distorta del pov di Lily, perché il lettore sa che quelle reazioni hanno un senso, così come conosce la sola risposta che può dare Harry.
Harry Potter è proprio lui, l’eroe della saga, ligio al dovere pronto a sacrificare se stesso per proteggere gli altri, anche anni dopo che la battaglia con Voldemort è chiusa e lui accetta di portare in casa un specchio maledetto. Il suo comportamento a volte sembra troppo silenzioso, ma il ricordo degli insegnamenti di Silente rimane sullo sfondo e Harry sa quanto sia difficile lasciare che una persona che ami faccia il suo percorso. Purtroppo, arriva troppo tardi da Draco a implorare che Scorpius le parli, tre giorni prima delle nozze con Rose (e quel dialogo mi ha strappato una risata, quanto è vero!)
Ho amato tantissimo la caratterizzazione di Draco, la sua umanità, sia quando portano lo specchio, sia quando implora Harry di darlo a lui, perché così può stare con Astoria. Hai rappresentato il suo dramma in pochi scorci.
Prima di passare a parlare di Severus, ti devo menzionare la coltellata al cuore che ho sentito quando hai descritto la morte di Theodore Nott, mettendo in mezzo Rodolphus, a tradimento. Mi hai mozzato il respiro quando nel ricordo successivo siamo stati costretti ad assistere al destino di Daphne, sulla tomba della sorella. Tutti i personaggi sono stati caratterizzati chiaramente e in modo estremamente nitido, al punto che il destino delle sorelle Greengrass, destinate ad amare uomini morti, sembra echeggiare quello di Lily Luna che assiste sgomenta (come il lettore) a tutti quei ricordi.
Passo, infine, a Severus che è senz’altro lui, in questo aldilà un po’ curioso, in questa dimensione bianca dove lui è l’unica chiazza nera. Costretto in uno specchio a sopportare i tormenti di un’altra Lily che non è la sua, che ha scelto un altro. Ogni suo commento, ogni interazione con Lily lo rende il Severus Piton che conosciamo, anche se traspare troppo poco sul perché e il per come si unisca a Lily. Straziante è il ripercorrere le tre volte in cui ha tradito e i tre nomi che ha fatto e che lo costringono a quella dimensione sospesa.
Non sappiamo nemmeno se tutto quello che ha vissuto Lily sia un inganno delle Arti Oscure e quando lo raggiungerà in quel bianco, non troverà ad attenderla il Severus che cercava.
Totale punti: 27,8/30 |