Ed ecco la tecnica che io personalmente amo di più.
Non posso rivedere quella puntata senza piangere. 
Trasmigrazione dell'anima secondo Satori : l'amo talmente da averla usata in una mia fid di Capitan Harlock (ovviamente con i dovuti credits ai sommi Bronson ed Hara).
Uscire da sè, per accogliere l'altro. Il ricordo di altre anime amiche, perse e rimpiante. Il dolore e la compassione fanno da collante.
Non puoi padroneggiare questa tecnica sublime, se non hai un'anima.
Se non hai amato.
Se non hai pianto.
Se non hai portato il lutto nel cuore.
Soffrire, amare. Cum patere: soffrire con. 
Cosa ne sa Raoul, di tutto questo?
Cosa può offrire al cielo? Non ha preghiere, lui.
Ovvio che non ne ha: vuole persino sconfiggere Dio, questo pazzo insensato essere.
Ha fatto il compitino, però. Ha studiato: le origini della famiglia Ryu, sue e di Toki. Ma non ha capito un accidente.
Povero Ryuken. Ha solo sprecato anni e cure per questo essere ingrato e folle.

 

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Ciao Roberto. Ogni volta leggo con piacere il mondo parallelo che crei fra la storia da te scritta e la vita reale. Quando si ha il desiderio di scrivere si supera qualunque ostacolo. Come hai detto anche nelle note, questo capitolo si conclude lo scontro tra Raoul e Ryuken, dove ho letto con interesse riguardo il comportamento di quest'ultimo. Si può notare dai dettagli quanto tu conosca e ami quest'opera. Adesso cosa succederà e di chi parlerai? Sarò curiosa di leggere. Hai scritto che è più di un anno che stai pubblicando questa storia e non mi sono resa conto nemmeno io del tempo trascorso. Ci si immerge in una dimensione dove si vola con la fantasia e sono sempre belli questi scambi. Grazie come sempre per i ringraziamenti. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 24/04/2021 - 11:11 am)

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Ma ciao!
Accipicchia che lunga l'agonia di Ryuken!
Eh, beh, mica è detto che uno debba restarci secco al primo colpo, no?
Ben fatto, comunque, me la sono goduta.
Sono stata contenta che gliel'abbia cantate per bene, prima di crepare.
Ma povero Ryuken. Ok che non era un papino amorevole, i calcioni in faccia a tradimento e tutto il resto se li poteva evitare, almeno quando erano molto piccoli, non è che non capisca la rabbia di Raoul, anzi, è pienamente condivisibile.
Comunque la situazione era quasi comica.
Invece di finirla ( ma anche Raoul era a pezzi, quindi, mi sa che non ce la faceva ), si sono messi a bisticciare e a dirsene di tutti i colori.
Raoul che fa ricerche... ? Mi vien difficile immaginare quello scimmione fare una cosa così complicata, ahaha, però, dai, nonostante l'aspetto rozzo, che non era scemo si capiva, più o meno.
Ha scoperto un mucchio di cose interessanti sul conto della propria famiglia e su quella di Ken.
Tutte queste cose non le ricordo, immagino che ti riferisca all'altro anime di Ken, quello con il Ken che fuma. Non lo so, non l'ho seguito.
In parte ne parlavano nella seconda serie, il resto invece non c'era.

Esatto, alla fine Ryuken si è preso la sua bella rivincita, trollando Raoul come se non ci fosse un domani, non è che non gli stia bene, a quell'altro.

Lodi per come lo caratterizzi, Raoul: i suoi scleramenti sono un totale spasso, sei diventato bravissimo nell'interpretazione del personaggio.
Non è facilissimo, ma quando ci si prende la mano vengono fuori gioielli come questo.
Piace vedere come i quattro fratelli siano completamente diversi tra di loro, sia nel modo di fare che di pensare...

Mi manca Joe! Pensi che un giorno scriverai qualcos'altro su di lui?
Il tuo Joe mi fa morire, lo sai, un giorno rifammelo!
(Recensione modificata il 17/04/2021 - 03:10 pm)

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Ciao Redferne. Felice di aver potuto leggere il tuo nuovo capitolo, soprattutto considerato le difficoltà che hai dovuto superare per regalarcelo.
Veniamo al dunque. Ho molto apprezzato il mondo in cui sono state conciliate le incongruenze fra prima e seconda serie. Nella prima si parlava di un'arte marziale tramandata in modo "meritocratico", sì da padre in figlio, ma anche da padre al più meritevole dei figli (naturali o adottivi che siano); nella seconda invece si parla di predestinazione... il che andrebbe anche bene, se non fosse che ad essere predestinati sono gli appartenenti ad un'unica stirpe di sangue. E' chiaro che si tratta di un retcon, un concetto pensato solo a posteriori che "riscrive" gli eventi della prima serie. Altrimenti, le tombe dei genitori naturali di Raul e Toki (visitate dagli stessi nella prima serie) dovrebbero trovarsi sull'Isola dei Demoni, al di là del mare.
Interessante esplorare questo "what if", questa situazione ipotetica in cui Raul scopre la verità sulla propria stirpe di appartenenza. Assolutamente realistica la sua reazione: rabbia, ma ancor più motivazione a "sfidare i Cieli".
Il tratto umano di Raul come figlio "non apprezzato" ha dato un tocco tutto tuo alla vicenda, comunque gradito. E' molto verosimile che, a discapito dell'ostentato menefreghismo verso la successione, sotto sotto Raul fosse amareggiato di non essere stato scelto.
Mi chiedo che svolta prenderà adesso la serie; se il prossimo passo siano mostrare le vicende di Ken, Shin e Jagger che danno il via agli eventi, o se prenderai una direzione tutta tua.
Un altro ottimo capitolo, a presto! :-)

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