Recensioni per
Sdoppiata
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/08/21, ore 15:21
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Storie Incrociate" 1/2

Ciao Gaia! Scusami per il ritardo con cui passo a rilasciarti questi premi.
Come altri tuoi racconti, in particolare quelli originali, anche questo mi è risultato un po' ostico da comprendere, quasi al limite del flusso di coscienza. In effetti, lo è.
L'equilibrio della protagonista è ormai irrimediabilmente compromesso: convivere con una malattia come il bipolarismo dev'essere impossibile, sia dall'interno sia dall'esterno, e l'hai mostrato molto bene, senza dire troppo ma senza nemmeno omettere eccessivamente. Lena alterna confusione e lucidità, senza nemmeno rendersene veramente conto: in entrambe le sue personalità, è come se si trovasse sempre in una via di mezzo tra le due condizioni. Comprende ciò che la circonda, ma non tutte le sue implicazioni. Sembra quasi che nemmeno voglia comprenderle.
Il personaggio di Gabriele è stato ben presentato. Fin dall'inizio mi è parso che, anche prima del manifestarsi del bipolarismo di Lena, la relazione non fosse totalmente equilibrata, anche a causa della grande differenza d'età, tuttavia lui non l'ha mai abbandonata, e anche ora che è evidente che l'amore originario sia stato consumato dalla malattia di lei cerca di rimanere al suo fianco, nonostante i tradimenti e il rifiuto di applicare in modo corretto le terapie prescritte. Hai mostrato questo aspetto molto bene nella seconda parte, in cui la ragazza prende molte più medicine del necessario in un dannoso tentativo di far fronte a quelle che la sua altra personalità aveva nascosto sotto la lingua e sputato, senza un reale motivo.
Così come il contenuto anche lo stile è complicato, molto spezzato dalla punteggiatura, ma riesce molto bene a dare ordine alla storia, soprattutto grazie ai continui parallelismi che riprendi: non solo nella suddivisione netta tra prima e seconda parte, ma anche con frasi interne al primo blocco stesso.
E sono sincero, a questa storia un vero finale non serve: perché è vissuta nell'incertezza, e un punto fermo può arrivare in un solo modo. E a questo punto pare solo questione di tempo.
Complimenti e alla prossima!
mystery_koopa

Recensore Veterano
12/06/21, ore 12:07
Cap. 1:

2° classificata: Sdoppiata – BessieB
 
Grammatica: 9,89/10

La grammatica è impeccabile, come sempre.
Ti è sfuggita qualcosina, ma nulla di grave:
- Ma non sono sovraeccitata, amore […] → sovreccitata, oppure (meno comune) sopraeccitata o sopreccitata (https://treccani.it/vocabolario/sovreccitazione/) (-0,05 pt).
- Trovare il dosaggio, pensi, ma non lo dici perché io ti guardo e ho il viso di chi ne ha provati milioni, no, miliardi, di dosaggio → dosaggi → refuso (-0,01 pt).
- […] e io penso che mi chiamerai quando tornerai da lavoro […] → dal lavoro, si usa la preposizione articolata (fonti: https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_765.html - https://www.skuola.net/grammatica-italiana/vado-lavoro-come-si-scrive.html) (-0,05 pt)
La punteggiatura non fa una piega, usata magistralmente, specie se si prende in considerazione la tematica toccata.

Stile e Lessico: 10/10
Quest'incompiuta mi ha piacevolmente soddisfatta, non solo per il tema estremamente delicato che ha trattato, ma anche per lo stile adoperato nel descrivere il bipolarismo.
In questa storia ho riscontrato un'esposizione differente, completamente diversa rispetto ad altri stili da te impiegati, e questo non fa che mostrarmi quanto poliedrica tu sia!
Ho trovato che la confusione del testo, ovviamente voluta e al contempo ben dosata (mai troppa né troppo poca), rispecchiasse alla perfezione lo stato d'animo della protagonista, la quale si scopre a vivere in questa realtà negata, in questo mondo di disincanto, intrappolata in una testa che – lei lo sa – non funziona correttamente ma che, al tempo stesso, è l'unica che possiede. E le frasi, alcune messe in pausa dalla punteggiatura, altre lunghe e continue ma sempre volute, non fanno che aiutare ancor più il lettore a immedesimarsi in Lena, in ciò che le passa per la mente. In apparenza, il testo sembra non avere una logica, esattamente come non è logico il flusso di pensieri che si sussegue nei soggetti bipolari, ma è proprio qui che invece salta fuori la coerenza dell'intero scritto: non doveva essere razionale, non doveva seguire un ragionamento concreto; doveva invece andare avanti in maniera caotica, saltando da un punto a un altro, da un ragionamento a prima vista sensato a un altro non avente né capo né coda. Sei riuscita davvero bene a dar voce ai pensieri di Lena, al disturbo che l'ha intrappolata nella propria testa dall'età di sedici anni, da quella mattina in cui si è svegliata e non si è ricongiunta a se stessa.
Il lessico, inutile dirlo, si sposa perfettamente allo stile. Non troviamo paroloni, quanto, piuttosto, un linguaggio comune, contornato da improperi che nel contesto calzano a pennello.
Sei stata molto brava a rendere così efficiente uno scritto che, tutto sommato, sta in piedi grazie a uno stile ingarbugliato e a un lessico quotidiano – e, fidati, in questo caso si tratta di un enorme complimento!

Attinenza al contest: 5/5
Quella “E.” finale è stato un vero colpo di genio.
Hai parlato di Lena, una giovane donna affetta da bipolarismo che a tratti è più presente a se stessa e a tratti meno. Questo disturbo la rende instabile, così com'è il suo flusso di pensieri, così com'è il disturbo stesso. E, proprio per questo motivo, la sua vita sembra essere un circolo vizioso che continua imperterrito, che la intrappola sempre negli stessi agguati, negli stessi disagi ma che, nonostante la routine, non termina mai. Quella “E.” è stata geniale in quanto la sua presenza non ha fatto altro che confermare tutto ciò, o almeno questo è quello che ho percepito io.

Titolo: 0/1
Semplice, adeguato ma purtroppo un po' scontato. Diciamo pure che, se da una parte non pensavo al bipolarismo, dall'altra immaginavo di trovare qualcosa di simile, qualcosa che richiamasse il lato emotivo. Per quanto azzeccato, non l'ho però trovato originale.

Gradimento personale: 10/10
Hai trattato un tema particolarissimo e difficilissimo, addentrandoti in un labirinto intricato e facendo sì che anche i lettori s'inoltrassero in esso. Sei stata bravissima a giocare con le parole, brava come non mai, e per questo ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Lo stile è stato impeccabile, perfetto, assolutamente in tema con l'argomento trattato. Il lessico altrettanto.
È stato davvero un piacere, per me, immergermi in questa lettura profonda, particolare e seria. Hai dato voce a un disturbo che colpisce molte persone e che, dall'esterno, non si riesce a percepire fino in fondo. Fatico persino a trovare le parole adatte per complimentarmi con te, ma credimi quando ti dico che questo – fra tutti quelli letti – è il tuo testo che più mi ha colpita. Brava!

Tot: 34,89/36

Recensore Master
21/04/21, ore 06:40
Cap. 1:

Buongiorno,
si vede appunto che c'è qualcosa che non va, ma soprattutto che si ha paura del futuro, di perdere qualcosa...
Curarsi fa bene, ma a volte c'è il desiderio di non volerlo fare completamente.
Un racconto di un'umanità sconvolgente, anche difficile da recensire, ma secondo me scritto molto bene.