Ciao, mia carissima Star ^^
Finalmente eccomi da te. ♡
Questo capitolo è stato un misto di introspezione e un accenno di azione. È come se un limite fosse stato oltrepassato dopo gli ultimi attentati alla vita di singoli o gruppi di soldati che lottano contro i militanti. Pare ci sia un'escalation, ogni arma, ogni piano sia autorizzato per neutralizzare il nemico.
Nel corso di questi capitoli mi pare di aver intravisto un sempre più chiaro tentativo di delineare le diverse personalità dei militanti e delle autorità.
Da una parte i militanti non si fanno alcuno scrupolo a sacrificare vite pur di raggiungere i loro obiettivi, compresi i loro alleati se necessario (come ci hai dato modo di leggere nei capitoli precedenti).
Dall'altra parte hai approfondito la coscienza di Hart che riporta alla mente un ricordo in particolare che lo ha segnato. Gli è rimasto impresso il cadavere del giovane militante che è stato costretto ad uccidere, oltretutto per legittima difesa e non con l'intenzione reale di togliergli la vita.
Hart scalpita e ad ogni capitolo sempre di più per tornare sul campo. Nel frattempo porta il suo importante contributo alle indagini dietro le quinte, pur servendosi di alleati fidati che invece si mettono in gioco in prima linea; significativa la collaborazione con questo comandante che sembra particolarmente esperto degli affari dell'IRA, chissà per quale ragione, se per indagini o coinvolgimento (ormai cerco approfondimenti su ogni personaggio che menzioni, mi intriga la loro storia, il loro passato, lasci sui loro volti sempre un'aura di mistero). Le deduzioni di Hart sembrano essere sempre ineccepibili vista la convinzione con la quale le proferisce e se dovessero essere fondate i militanti potrebbero davvero fare una carneficina tra i ranghi delle autorità. In ogni caso, anche in questa grande emergenza, penso che l'Irlanda con Hart haabbia acquistato una buona risorsa che giunge direttamente dall'Inghilterra.
Dai pensieri di Hart si deduce però che l'IRA è ai ferri corti. Ormai la presenza di Hans sul suolo irlandese è accertata insieme ai luoghi del suo passaggio e alle sue condizioni fisiche dopo l'atterraggio, non penso passi molto tempo prima che riescano a collegarlo ai suoi contatti nell'IRA (qui penso dipenderà tutto dalla bravura del comandante Meguire); sono già pienamente a conoscenza della complicità tra IRA e Germania. Inoltre nelle loro prigioni soggiornano militanti e devono solo decidere quale sia il modo migliore per far loro rivelare informazioni sensibili. L'idea di minacciare di internarli in una prigione che dalle voci che circolano sembra terribile potrebbe davvero essere un buon incentivo per farli parlare. Dal fatto che il nome di questa prigione sia diventato il titolo del capitolo mi fa pensare che sia un luogo importante all'interno della storia e deduco ritornerà nel tuo racconto. Forse velatamente, ma Hart non sembra rimanere indifferente alle dure condizioni dei detenuti nella prigione, tende infatti ad ascoltare le voci che circolano tra i militanti.
James non se la sta passando benissimo, ora ho capito perché gli hai regalato qualche sincero momento di gioia con Julia nei capitoli precedenti, il futuro non sembra così roseo per lui. ^^"
Mi sembra sotto il tiro di alleati e nemici. Su di lui pendono sospetti e attentati. Povero James, mi sembra tutto tranne fortunato. Sospettano che lui possa essere la spia infiltrata nel Castello sulla base di indizi che a quanto pare sono fondati, in qualche modo ha avuto un ruolo in casi delicati e per lui compromettenti.
Per concludere bene la giornata ha rischiato davvero grosso. Nel più alto momento di trepidazione del capitolo mi sono ritrovata a temere per la vita di James, ma anche ad apprezzare la fiducia e la fedeltà che Hart ripone in lui, grazie alle quali lo segue, cura i suoi passi in lontananza e lo protegge salvandogli la vita. Hart non esita a salvarlo, lo fa anche a costo di uscire allo scoperto e di fare scappare gli assalitori con il suo ingresso in scena improvvisato e poco strategico, ma la priorità è la vita di James. E per finire Hart si sente responsabile per ciò che è successo, stanno indagando sulla spia al Castello e ciò può solo che smuovere le acque intorno a loro.
Io te lo dico, se alla fine esce che James è la spia e l'aggressione è stata una montatura per allontanare i sospetti da lui potrei perdere una delle mie poche certezze. xD
Con questo enorme dubbio ma anche con la certezza che tu non voglia stravolgermi il cuore proprio fino in fondo, ti faccio i miei più cari complimenti, mi affeziono tantissimo ad ogni tua storia. ♡♡
A presto!
Un abbraccio grande grande, cara, auguro una buona settimana anche a te!
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |