Recensioni per
Il dolore che hai addosso non passa più
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/05/21, ore 15:59

SECONDA CLASSIFICATA
Il dolore che hai addosso non passa più
Di BessieB/Gaia Bessie
STORIA VINCITRICE DEL PREMIO MIGLIOR STILE
 
TITOLO E IMPAGINAZIONE 4,2/5
TITOLO 2,2/2,5: il titolo da te scelto è sicuramente uno di quei titoli che attira subito l’attenzione del lettore, gli restituisce con forza sia un’immagine che una sensazione che, inevitabilmente, lo incuriosisce, e lo attrae. Presenta solo un unico piccolo difetto, a parer mio, ossia l’utilizzo del tempo presente per il verbo “passare”. Per dare più enfasi al tuo titolo, per renderla quasi una sorta di situazione ineluttabile, sarebbe stato meglio l’utilizzo del tempo futuro, e quindi: “Il dolore che hai addosso non passerà più”, per trasmettere quel senso di maledizione e perdizione permanente, che influisce nel creare nelle aspettative del lettore un’angoscia maggiore, -0,3.
Impaginazione 2/2,5: l’unico motivo per cui non ho assegnato alla tua impaginazione un punteggio pieno è la mancanza della giustificazione, che ti ha tolto -0,5. Per il resto, la tua impaginazione è ottima: il titolo è ben posizionato, così come le strofe della canzone che dividono bene i momenti in cui è suddivisa la tua fanfiction. Anche gli spazi sono usati bene. Buono anche il font e la dimensione di quest’ultimo.

GRAMMATICA 3,3/5: La maggior parte degli errori grammaticali presenti nel testo solo per lo più refusi o errori di distrazione. C’è però anche un errore un po' più grave con il verbo essere, ed è presente anche qualche errore di punteggiatura.
“Non si rende nemmeno conto che lei e lì...” -> è, qui andava messo il verbo essere non la “e” congiunzione, -0,5.
«Non siamo amici, Granger» sibila, lui -> qui è presente una virgola fra soggetto e verbo, -0,1.
“...un germoglio amaro che emerge dalla terriccio sanguinolento...” -> dal terriccio, -0,1.
“...quelle parole gli suonano come troppo crudelegentile, forse, ma crudele...” -> il soggetto a cui sia crudele che gentile si riferiscono è “parole” che essendo plurale dovrebbe essere seguita da degli aggettivi plurali, quindi, “crudeli” e “gentili”, -0,3.
“...in verità, non sa cosa dire e, le prime parole che gli affiorano sulle labbra, sono.
«Ti è mai capitato di amare un’ombra?»...” -> dopo “sono” metti il punto fermo e vai a capo, invece, in questo caso, andavano utilizzati i due punti, per introdurre il discorso diretto, -0,1.
“...seppur stesso...” -> qui andava usato il “se” congiunzione e non il “sé” riflessivo, -0,1.
«Quando mi sono avvicinato da soppiatto... -> di soppiatto, -0,1.
«Dobbiamo parlare, Granger» soffia, lui -> virgola fra soggetto e verbo, -0,1.
“...s’aggrappa con tutta stessa.” -> anche qui, andava messo il “se” congiunzione e non il “se” riflessivo, -0,1.
“...e finalmente Malfoy la guarda e. E non ci sono più parole, da dire, ...” -> in queste due frasi ci sono due errori di punteggiatura: il primo è quel punto fermo che divide le due “e” congiunzione, in quel punto sarebbe stato meglio mettere i tre puntini di sospensione “…”, l’altro errore è la virgola fra “non ci sono più parole” e “da dire”, -0,2.

STILE 9,4/10: Il tuo stile di scrittura è veramente molto affascinante ed evocativo. Hai saputo costruire la tua storia basandoti sull’utilizzo di varie metafore e similitudini ricorrenti che si ripetono sempre in maniera diversa nel testo, cercando di dar vita e anche di sviluppare una di quelle che erano le tematiche del Pacchetto da te scelto: l’oscurità. Mi è piaciuto moltissimo come tutto il ritmo della storia fosse scandito da questi ritorni di metafore, di crepe e di luci e di anime che colano nere come catrame. Tutta una serie di immagini bellissime che ti restano dentro, che si sviluppano insieme ai protagonisti, che ci fanno sentire e percepire con la loro arguzia tagliente tutto ciò che sentono loro. Ho inoltre notato che in certi punti la filosofia prendeva il posto della poesia “quell’anima che ha pensato e dunque esiste” è un po' come il “cogito ergo sum” di Cartesio, un tocco di classe sottile, così come sottile ma d’impatto è il ripetersi di quel semplice verso della poesia di Montale “Ombre noi stessi” che riassume in pochissimo quello che, secondo ciò che sono riuscita a percepire leggendo il tuo testo, in fondo ormai si sente Draco: l’ombra di se stesso. Gli stili di scrittura come i tuoi, che scelgono una metafora che in qualche modo colleghi entrambi i protagonisti e si sviluppi insieme a loro, mi affascina e mi intriga sempre moltissimo, perché non soltanto esprimono quella che è la volontà stessa della sua autrice, il messaggio che quest’ultima sceglie di portare avanti e di esplorare in ogni sua forma, ma anche perché, a parer mio, riesce anche a rendere il testo quasi unico nel suo genere, in quelle sfumature di significato che riescono tramite le immagini da te costruite a trapelare dalle parole e arrivare al cuore dei lettori. Ho solo due appunti da farti, il primo riguardo il passaggio da un pensiero che prende la forma di discorso diretto e il suo incastrarsi con il resto del corpo del testo. Molto spesso ho notato che i pensieri dei protagonisti, trascritti da te nel testo in forma diretta, non vengono distaccati con qualche segnale riconoscitivo dal resto del corpo del testo. A parer mio, dovresti farlo, sia per evitare di confondere il lettore, sia perché a livello estetico risulta molto più d’impatto.
Ti riporto di seguito alcuni esempi estrapolati proprio dal tuo scritto:
 «Malfoy» lo chiama, incerta. Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte, vorrebbe domandargli, ma non le vengono le parole: così rimane a guardarlo, disorientata. -> all’interno di questo periodo, quel “Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte” è un pensiero di Hermione scritto da te in maniera diretta che, appunto, poteva essere distaccato dal resto del corpo del testo (che riporta i suoi pensieri invece in maniera indiretta) tramite ad esempio o, come ho fatto io precedentemente, le virgolette alte, oppure, quella che a parer mio è la scelta più elegante e d’impatto, tramite il corsivo: Tu non sei coinvolto con i neo-Mangiamorte, in questo modo è come se il lettore venisse meglio catapultato nella mente della ragazza, come se quello fosse un pensiero sfuggito che l’autrice ha colto per caso trascrivendolo.
Ci sono tantissime altre frasi da te scritte in questo modo:
“Eppure non sai niente di me, vorrebbe dirle, ma improvvisamente quelle parole gli suonano come troppo crudele...” -> Eppure non sai niente di me, vorrebbe dirle, ecc...
 “Certo che sì, vorrebbe dirle guardandola negli occhi, si può amare un’ombra: ombre noi stessi1, Granger, per quanto possiamo provare a dimenticarcene.” -> Certo che sì, vorrebbe dirle guardandola negli occhi, si può amare un’ombra: ombre noi stessi1, Granger, per quanto possiamo provare a dimenticarcene.
“Era solamente la sorella di Daphne, sembra dirle lei, anche se ha la delicatezza di non dar suono a quelle parole...” -> Era solamente la sorella di Daphne, sembra dirle lei, ecc...
Queste riportate qui da me sono solo alcune frase. Non si tratta di un errore stilistico grave, ma certe volte la mancanza di questo distacco fra diretto e indiretto è riuscito a infastidirmi durante la lettura, perché ero quasi lì a chiedermi: ma questa cosa l’ha pensata o l’ha detta davvero, alla fine? e questo tipo di confusione non dovrebbe essere mai presente durante la lettura di un testo. Per questo motivo ti ho sottratto -0,3.
Il secondo appunto che mi permetto di farti, riguarda alcuni dei dialoghi dei personaggi.
Ho notato che, specialmente alla fine, ossia nel momento in cui prima i ragazzi sono dalla McGrannitt e poi nella “scena” finale nel bagno, i dialoghi risultino un po' ostici.
Nel pezzo della Macgrannit, credo sia dovuto al fatto che lo spiegone finale che dovrebbe risolvere il mistero della storia sia una sorta di confessione che Hermione estrapola dalle labbra di Draco. Perciò, ci sono momenti in cui Hermione parla rivolgendosi alla sua ex professoressa, e altri in cui parla rivolgendosi a Draco, ma questi passaggi alle volte risultano un po' confusi. Inoltre, anche se qui si sfora nel parametro della trama, non mi è ben chiaro come Hermione abbia saputo cogliere tutti quei dettagli, tutte quelle tessere mancanti del puzzle senza che il suo partner in crime riuscisse a spiaccicare una sola parola.
Esempio: «A inizio anno, al binario» sussurra Hermione, guardando negli occhi Draco. «Lo hai capito per questo, non è vero? Sono stati loro». Qui, non sono riuscita a capire a cosa alludesse quel “questo”, a qualcosa che era successo a inizio anno al binario? (oltre alla morte di Astoria, ovviamente), a qualcosa che in particolare lo aveva colpito dell’atteggiamento di Nott e della sua ragazza?
Hermione osserva Draco, e la risposta le sale sulle labbra spontaneamente, come se gliel’avesse letta lì – sul viso, appena dietro il confine labile della pelle.
«Ha trovato il maglione di Fred Weasley» sussurra, più a lui che alla preside. «Non è vero? Nel baule di Nott». Ecco, anche in questo punto Hermione riesce con una capacità da legiliments a riuscire a cogliere tutti i dettagli, tutte le prove a cui Draco non dà voce. Sono davvero molti dettagli, e ovviamente io leggendo mi sono chiesta: ma come diavolo ha fatto Hermione ad arrivarci? Ho saltato un pezzo in cui Draco accennava al maglione di Fred, o a un baule, o ad altro? Insomma, è stato un dialogo che più che farmi dire “Ora sì, che è tutto chiaro!” mi ha lasciata più stranita che altro, con un grande punto di domanda ancora in testa.
Nell’ultima parte, invece, quella in cui Hermione e Draco si incontrano nel bagno di Mirtilla, lì invece ho trovato il loro dialogo finale un po' troppo Shakespeariano:
«Solo perché pensi che alla tua età tu ti possa innamorare di nuovo» sussurra, calmo. «E non pensi che sia già tutto perduto, tutto da dimenticare».
Hermione sorride – non riesce a fare altro.
«Non ci prenderanno sul serio, no?» sussurra. «Ma abbiamo così tante cose da fare».
Draco Malfoy sorride, per la prima volta da mesi. Tra le mani, un coccio di specchio gli sanguina – sangue sporco – tra le dita.
«Tantissime» sussurra, stringendo quel frammento e tagliandosi l’anima.


Questo dialogo finale non mi ha convinta al 100% per il semplice fatto che Hermione e Draco sono degli adolescenti di 18/19 anni che, ok, hanno passato l’inferno, ma pur adolescenti rimangono e sentire parlare a quel modo di sentimenti da due ragazzini mi ha riportato di nuovo a sentire quella sensazione di straniamento, di irrealistico.
È un peccato, perché invece negli altri dialoghi il loro essere adolescenti emerge perfettamente, come le varie battute che Draco rivolge ad Hermione: es. “Sei mia madre?” o quella sull’orario scolastico, o ancora l’uso di “cazzi amari”. Invece, in questo loro dialogo finale, che essendo la battuta di chiusura comunque dovrebbe spiccare nel testo, mi è sembrato che si trasformassero in degli adulti di mezza età ormai navigati.
Capisco che magari una scelta del genere potrebbe aumentare il pathos, ma purtroppo con me ha avuto l’effetto totalmente opposto. (-0,3)
Per quanto riguarda il punto di vista, hai saputo gestire molto bene sia le parti in cui il tutto ci viene mostrato tramite lo sguardo di Draco, sia quelli in cui invece emerge quello di Hermione. La loro introspezione è resa benissimo, arricchita da un linguaggio mai banale, che appunto si sposa bene con lo stile evocative da te scelto. A livello di lessico, l’unico problemino da me riscontrato è appunto quello riguardante i dialoghi finali, per il resto, è davvero ottimo.

TRAMA 7/10: la trama della tua storia presenta un unico problema a livello di Coerenza, perché in certi punti mi è sembrato che tu tralasciassi dei dettagli rilevanti, o che ci fossero dei passaggi un po' troppo affrettati. Parto da quest’ultimo punto e mi riferisco al momento in cui Draco, dal nulla, afferra Hermione e le dice: “Io non ho un lato oscuro, io sono il mio lato oscuro”. Questo momento, dopo quello del bagno, mi ha lasciata veramente interdetta, come quando stai guardando una serie tv e ti perdi un episodio per sbaglio e non riesci a capire come i protagonisti si siano improvvisamente ritrovati in una certa situazione. All’improvviso Draco si sente in dovere di mettere in guardia Hermione, addirittura le dice “non pensi che per te morirei?”, e va bene che può averlo inteso in maniera ironica, ma passare dal “non ti parlo, ti ignoro, abbiamo parlato solo due volte nel bagno” a questo improvviso parlare di amore e di ombre, con Hermione che addirittura pensa: “È possibile amare un’ombra, si dice lei con convinzione, perché lui stesso è ombroso e muto quando la guarda e non ha più parole per dirle quanto semplicemente sia stato privato di ogni speranza, fino a diventare un rovo proiettato sui muri.” come se già avesse iniziato a sviluppare un sentimento amoroso nei suoi confronti, mi è apparso un po' affrettato. Cioè, a parer mio, fra il momento precedente del bagno e questo, avresti potuto aggiungere un qualche altro episodio che collegasse meglio questi due momenti, che sembrano invece totalmente scollegati l’uno dall’altro, specie se si considera le improvvise “dichiarazioni” dei protagonisti che non sono esattamente conosciuti per essere due chiacchieroni per quanto riguarda la sfera sentimentale. (-1)
L’altro punto interrogativo, che comunque sono riuscita parzialmente a comprendere alla fine del testo, riguarda la questione della morte di Asteria e dei NeoMangiamorte. Allora, inizialmente credevo che Asteria si fosse suicidata per via della morte di Fred (leggendo nell’intro che c’erano riferimenti alla “Fred/Asteria”, questa possibile soluzione è stata la prima a venirmi in mente), anche perché, prima dello “spiegone” finale, in nessun punto mi è sembrato che Draco alludesse al fatto che qualcuno l’avesse costretta a farlo, ecc… Si è trattato di un colpo di scena finale (almeno per me) che mi ha convinta a metà, per il semplice fatto che, per aumentare la suspance e il pathos della trama, questo dettaglio invece sarebbe stato basilare e ti spiego subito il perché. Il punto chiave della storia, quello che fa avvicinare Draco e Hermione e che si sviluppa fino alla fine, è scoprire chi siano questi Neomangiamorte e fermali. Ma tutta questa ansia e questa tensione di fermali io non sono riuscita ad avvertirla per il semplice fatto che, di cattivo o di pericoloso, questi NeoMangiamorte all’interno della trama non sembrano fare niente. Nel senso, io non sto in ansia per la sorte di nessuno, quindi non c’è quella suspance che durante una lettura del genere mi spingerebbe a stare con il fiato sospeso fino a quando il cattivo non sta a un passo dal commettere il grande atto malvagio, e per fortuna alla fine viene fermato. E non l’ho avvertito proprio perché il collegamento fra loro e la morte di Asteria non mi è parso così chiaro sin da subito. Se lo fosse stato, allora sì che avrei percepito quel desiderio di scoprire al più presto chi le avesse fatto del male. Di solito, questo tipo di “problema di trama” lo si riscontra quando non si riesce a bilanciare bene trama e sottotrama: nel tuo caso, per cercare di rendere il più centrale possibile la coppia e il suo percorso da enemies to lovers, ne ha risentito la sottotrama da te costruita, quella della morte di Asteria e il collegamento con i NeoMangiamorte. Inoltre, come ho scritto anche nel parametro dello stile, nello spiegone finale, Hermione risolve il mistero in quattro e quattr’otto mettendo insieme i pezzi del puzzle in un modo che ho trovato un po' irrealistico visto che tira fuori certi dettagli senza che io, come lettrice e che quindi ho avuto accesso diretto alla mente di Draco, sono riuscita a collegare. Qui, a parer mio, c’è un problema di reticenza: va benissimo in una trama che contiene un “mistero” come la tua utilizzarla, perché sennò il colpevole si scoprirebbe subito e non avrebbe senso, ma nel modo in cui è stata utilizzata da te (consapevolmente o no), purtroppo, diventa troppo ostica: il dettaglio del baule, del maglione, come ha fatto Hermione a capirlo senza che Draco le dicesse una sola parola? E poi, perché proprio Lestrange e Radanast e non qualsiasi altro Mangimorte? E, inizialmente, come ha fatto Hermione a capire che i neomangiamorte si erano infiltrati nel castello? E perché proprio Nott e la Clarke? Si sono offerti volontari per la causa? Insomma, purtroppo, per me, queste sono lacune un po' gravi, che mi hanno costretta a sottrarti -1,5.
Per quanto riguarda l’originalità, come ho detto anche a Legar, ho letto molte storie con Draco ed Hermione che si riavvicinano a Hogwarts dopo la guerra, perciò non posso considerare la tua storia come originalissima al 100%. Tuttavia, non avevo mai letto nulla sui NeoMangiamorte, né su questi riferimenti alla Fred/Asteria. Ecco perché, a livello di originalità, ho sottratto solo -0,5.

CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI 10/10: insieme allo stile, la caratterizzazione dei personaggi è sicuramente ciò che più mi ha colpita e affascinata della tua fanfcition. Sia Draco che Hermione sono realizzati al loro meglio, li hai colti in ognuna delle loro sfaccettature: emerge una Hermione puntigliosa, coraggiosa, determinata e al tempo stesso fragile, che vorrebbe avere di più, prendere di più, invece si sente come ingiustamente lasciata indietro. Molto bello ed estremamente IC il momento iniziale in cui vorrebbe rimproverare Draco per aver rotto lo specchio della scuola, un pensiero degno del Prefetto che è stata. Così come molto bella è la metafora che la spinge verso Draco: Hermione ha scoperto il suono misterioso della sua ballata e vorrebbe imparare a danzarlo; Hermione vede Draco come una poesia e un incantesimo da studiare, comprendere e sviscerare... tutte similitudini che si sposano benissimo con alcune delle caratteristiche salienti di questo personaggio sempre così curioso e dalla mente aperta e avida di sapere. Anche Draco è descritto tramite i suoi gesti alteri, i suoi toni sarcastici, quell’alone oscuro che gli danza addosso e che lo rende grigio come i suoi occhi, come quell’anima che gli dimora dentro. La similitudine che più mi è piaciuta associata al suo personaggio è stata quella dello specchio infranto: Draco è spezzato, e per questo è tagliente con gli altri e persino con se stesso. È pieno di cicatrici, di crepature che non si vedono, a meno che un occhio attento e la giusta luce non riescano a mascherarlo. Vuole e non vuole, è contraddittorio, bianco e nero, e quale metafora migliore se non questa per descrivere un personaggio grigio come Draco Malfoy? Gli unici punti in cui questi due non mi hanno totalmente convinti li ho già preannunciati prima sia nel parametro dello stile che nella trama. Uno: in determinati dialoghi appaiono troppo adulti, Shakespeariani. E appunto quel loro improvviso avvicinamento nel “terzo momento” da te descritto. Ma, considerando che per queste mie due osservazioni, ti ho già sottratto dei punti negli altri due parametri, non ho voluti tenerli in considerazione anche qui.
Per il resto, mi è piaciuto tutto: il loro dialogo a Diagon Alley, Draco che allude a Ron e a Harry, quel bellissimo paragone riferito alle casate, come Hermione abbia “rinunciato” alla sua parte Corvonero e Draco alla sua parte Tassorosso.  
Considerando i loro caratteri e il modo con cui tu li descrivi interagire, anche il loro avvicinamento sentimentale mi è sembrato plausibile e non una forzatura. Bravissima!

USO DEL PACCHETTO 7/10:
GENERE 2/2: punteggio pieno, il genere romantico è assolutamente presente all’interno della tua storia.
TEMA 4/4: la tematica presente all’interno del pacchetto da te scelto era Enemies to Lovers, e devo dire che sei riuscita a centrarla al suo meglio: Draco ed Hermione sono in un momento della loro “relazione” in cui, è vero, non sono esattamente nemici, ma il loro reciproco antagonismo se percepisce ancora benissimo nelle prime battute che si rivolgono, con Draco che non lesina di veleno ed Hermione che si morde la lingua per non fargli l’ennesima ramanzina. Entrambi, stanno già iniziando a scoprirsi, a vedersi fuori dai “ruoli” che la storia della Rowling ha voluto assegnarli, e il loro avvicinarsi (a parte, di nuovo, quel terzo momento un po' affrettato) segue delle fasi abbastanza coerenti: il disprezzo trattenuto prima, l’indifferenza poi, l’andare al di là dei ruoli e “scoprirsi” per la prima volta, alleati, partner in crime, e poi, infine, qualcosa di più, con quel sentimento appena sbocciato che si esprime in un bacio appena accennato.
PROMPT 1/4: questo, purtroppo, è il punto dolente di questo parametro. Credo che il tuo sbaglio sia stato voler cercare di riutilizzare la frase prompt nella maniera più originale possibile, ma, purtroppo, a parer mio, questo esperimento non ti è riuscito. Il punto centrale di questo Prompt, riguarda molto il punto di vista che si sceglie: questo perché, molto spesso quando ci troviamo davanti a qualcuno che ci ha fatto del male, tendiamo a dargli tutte le colpe. Mentre, in questa frase, per la prima volta “l’io narrante” si rende conto di un dettaglio fondamentale: che molte delle scelte “sbagliate” fatte dal partner in realtà sono conseguenza anche delle scelte sbagliate commesse dall’io. Ora, nella tua storia, né Draco né Hermione si accusano a vicenda di nulla. L’oscurità di Draco è solo sua, semplicemente per la prima volta lui si rende conto che esistono diversi tipi di oscurità, o almeno è questo che io sono riuscita a percepire basandomi su ciò che tu hai scritto. E Draco si accorge che c’è dell’oscurità anche in Hermione e che quell’oscurità risiede nell’insoddisfazione. Ma non c’è un reciproco spingersi nel buio o nella luce, non c’è un momento in cui ci si allontana dall’altro perché si capisce che la propria presenza potrebbe ferirlo per via dell’oscurità che riesce a tirargli fuori. L’oscurità di Hermione non dipende da Draco, e quella di Draco non dipende da Hermione. Ed era proprio questo il punto centrale del prompt, mostrarmi come entrambi i protagonisti riuscissero a tirar fuori dall’altro il peggio e rendersi conto di ciò. Purtroppo non l’ho visto e questo ti ha penalizzata molto.

GRADIMENTO PERSONALE 8/10: se non ci fossero stati quei due scivoloni nella trama e nel prompt, questa storia si sarebbe senz’altro beccata il punteggio pieno. Di sicuro, una delle più belle Dramione che ho letto in quest’ultimo periodo, con entrambi i protagonisti assolutamente IC come piace a me. Sei una bravissima scrittrice, Bessie, il tuo stile è davvero particolare, non è uno dei tanti, che si dimentica o si confonde facilmente con quello degli altri, ma ha una sua anima e questa è l’impronta che tu come autrice riesci a infondergli, e questo è ciò che io come lettrice cerco, anche in una fanfiction.     

TOTALE 48,9/60
(Recensione modificata il 27/05/2021 - 10:28 am)

Recensore Master
18/05/21, ore 16:09

Ciao!
Mi è piaciuta moltissimo questa storia: le Dramione rimangono sempre il mio primo amore e poi mi sento così nostalgic* oggi, che questa storia cade proprio a fagiulo.
Mi sono piaciute le ambientazioni dark e questi sentienti così contorti, come fili aggrovigliati da dipanare.
Mi è piaciuto lo svolgimento dell'azione fino alla sorpresa finale: credo che avresti potuto costruire una storia in più capitoli partendo dall'idea di fondo e credo che mi sarebbe tanto piaciuto leggerla. Mannaggia ai contest che da una parte aiutano l'ispirazione  e dall'altra la limitano fortemente. 
E infine mi è piaciuto lo stile utilizzato, mi ha ricordato tanto una scrittrice dei tempi che furono...Savannah (https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=2311). Scriveva qui nel lontano 2015 e io l'adoro in maniera viscerale. Il tuo stile me l'ha ricordata molto. 
Grazie per aver solleticato la mia nostalgia canaglia.
 

Nuovo recensore
15/05/21, ore 00:51

L’ho apprezzata veramente tanto! È un complimento e spero ti faccia piacere: leggendo questa storia mi è parso di seguire il ritmo di un balletto sul testo di una poesia. Ho adorato questa sensazione, piacevolissima!
Complimenti,
Aubrey98

Recensore Master
14/05/21, ore 14:41

Ciao Gaia!
Finalmente passo a finire questa one-shot!
L'idea di Draco e Hermione come partner in crime, come tu stessa li hai definiti, mi piace tantissimo. Ho letto con molto piacere della missione che hanno portato avanti, con Draco che ha davvero sostituito Harry e Ron, con loro lontani, e al tempo stesso diventa di più di quanto loro siano mai stati per lei. Ho amato leggere di come questa missione sia poi il contesto in cui si sviluppa una conoscenza più intima e una connessione più profonda tra i due personaggi.
L'ambientazione dopo la guerra, con gli Auror impegnati a catturare gli ultimi Mangiamorte (e due di loro infiltrati nella scuola), è interessante e forse potresti anche tornarci, magari scrivendo qualcosa di più lungo, perché no.
Una menzione al titolo, che è bellissimo, e alla trasformazione con la Polisucco, perché Draco Malfoy vestito da donna mi ha fatto ridere più del dovuto!
Grazie per la lettura, mi è piaciuta tanto. Complimenti.
In bocca al lupo per il contest!
Un bacio!
Legar

Recensore Veterano
27/04/21, ore 21:03

Bellissima storia. Tratteggi i personaggi e l'evoluzione tra loro con delicatezza e senza scostarti troppo dai loro caratteri. Scritta in bell'italiano, ha un magnifico finale. Brava! Ti seguo!
Ezrebet

Nuovo recensore
27/04/21, ore 14:10

Ciao, Gaia! Appena vedo una tua storia, non riesco a non leggerla subito e a non avere aspettative altissime...che si confermano sempre giuste. Mi è piaciuta moltissimo questa storia, sia per la trama sviluppata, sia per come evolve il rapporto tra Draco ed Hermione.
Se dovessi consigliare a qualcuno di leggere una storia in cui Draco e Hermione rimangono IC e, nonostante questo, riescono a trovare un punto in comune ed innamorarsi, io indicherei te. Credo sia difficilissimo quello che fai: riesci a prendere questi due personaggi e farli incastrare alla perfezione, smontando ogni idea che la “Dramione” sia una coppia campata in aria. Conto sulle dita di una mano gli autori che ci riescono e tu sei senza ombra di dubbio una delle migliori.
Mi piace molto come ogni volta caratterizzi Asteria, anche se in poche righe, la sua essenza arriva forte e chiara.
Molto bello anche la parte in cui Draco e Hermione si trasformano in una Tassorosso e in una Corvonero: non rimane solo un espediente per trovare la “soluzione” al caso ma si sposa benissimo ai personaggi, come tu stessa spieghi.
È sempre un grande piacere leggerti, sei una garanzia.
Alla prossima.

Recensore Junior
27/04/21, ore 12:52

Ogni volta che leggo una tua storia, mi rendo conto che quello che mi piace è che sia ragionata, nelle parole, nelle similitudini o metafore che scegli. Si vede che c’è una cura nei dettagli e nello spessore dei personaggi, mai nessuna superficialità.
Complimenti come sempre per le tue storie, quanto mi fai amare tu Draco e Hermione insieme, nessuno!