Io so di avere - vergognosissimamente - mille arretrati sul tuo profilo e prima o poi con la mia lentezza da lumachina (che è ufficialmente il mio Patronus) arriverò ovunque perché tanto lo sai che poi arrivo sempre! Però, poi ci sono storie che mi chiamano e reclamano PRIORITÀ ASSOLUTA, nate per essere Prime soprattutto nel mio irredimibile cuore da shipper.
E inoltre, qui, ci sono campagne da portare avanti ché va bene affondare, ma almeno si affonda con onore.
Sai già quanto abbia amato Caos e quel concetto di volersi bene e volersene di più, di come quella frase ogni tanto mi rimbombi nella testa e sono letteralmente saltata nel vedere come ci sia questo filo rosso che lega i tuoi James e Rose e che si riassume in quella domanda alla quale non hanno (ehm, non hai) ancora dato risposta.
Ho amato il ritornare alla Vigilia di Natale, a quella giornata così particolare, che sa sempre un po' di attesa, di cose che arrivano e che nel loro caso, però, restano sospese e anche la scelta di alternare il punto di vista di lei e quello di lui.
[Vedi che questi due hanno proprio un lessico tutto loro da cui è impossibile prescindere?!]
Mi è piaciuto il calcolo rapido dei giorni mancati, di una Rosie ancora piccola, di soli dieci anni, ancora inconsapevole di tutto quel che sarà, eppure già invasa dalla mancanza di James.
Il soprannome Rosie e quel che significa hanno sempre rappresentato una rigida linea di separazione, nel mio personalissimo modo di vedere e leggere questa coppia, che mette da un lato James e dall'altro tutti gli altri (proprio TUTTI).
Certo, sarei una spudorata bugiarda se non ti dicessi che ho riso al "Sono il migliore degli amici" ma ho sempre trovato adorabile il loro modo di stare insieme, l'ingenuità nel pensare quel "Siamo sempre noi" e le altre storie raccontate, pur di non guardare, ma, più in generale, mi ha colpita ancora una volta il modo in cui James non teme mai di mettere le persone a cui tiene davanti ai problemi, quell'onestà con se stesso e verso gli altri che lo rendono, a mani bassissime, il tuo miglior personaggio.
Ecco, in quel solo tu c'è tutta l'intimità di James e Rose, che tendono ad essere solo insieme (sì, sono proprio una maledetta shipper ad usare le tue parole).
Tu mi perdonerai se ho vistosamente perso la mano con le recensioni e forse sto un po' imperversando ma in quel Solo tu, semplicemente, c'è un po' l'essenza dell'essere la stessa cosa perché c'è un livello di conoscenza e intimità da trascendere qualsiasi definizione e che è cresciuta, passando per un regalo "semplice" come le pergamene profumate e colorate, per arrivare alla famosa (!!!!) catenina e a quell'album che ha un posto d'onore a metà tra i miei incubi e i miei sogni shipposi.
E sappi, proprio tra gli incubi vari, che ti formulo una richiesta scritta ed ufficiale per il missing moment di James che si intromette e loro che litigano perché, se c'è sofferenza pura come nei litigi, soprattutto nei loro litigi, è meglio.
Insomma, come si fa a non shippare questi due, con lei che prima gli tira uno schiaffo e poi se lo bacia nel giro di mezzo secondo? Non so ma credo sia nel Sacro Manuale delle Ship a pagina 1 tra le prime regole insieme a "uno della coppia deve essere completamente incapace di decifrare i propri sentimenti" (leggasi James Protettivo).
Ma per tornare a darmi una parvenza di contegno, c'è un tassello nuovo al Vocabolario di James e Rose che è "Lo pensi?"/"Lo vedo".
Tra l'altro, la miniscena del 24 dicembre 2020 è di una dolcezza - che nel loro caso assume contorni particolari visto che non sono dolci nel modo canonico dell'essere dolci - infinita e che dà proprio la cifra di quella famosa intimità che c'è tra loro e di quanto abbiano vissuto nella totale e assurda inconsapevolezza, in lui che scopre che non gli dispiace volere l'esclusiva e in Rose che vuole averlo tutto per sé.
E mi ricorda, una volta di più, che James Sirius per Rose resterà sempre il più bello di tutti (cit. autorevolissima ♥️) ed anche il più giusto, perché si sa chi è con James siede tra i giusti!
Penso che questa immagine brevissima, questa mini scena di loro a letto a bisbigliarsi cose la notte della Vigilia resterà sempre tra le mie preferite (vedi che danni fai?!!?), con lei che se lo guarda incantata, gli fa i complimenti, lui che le accarezza i capelli e si imbarazza (quanto è umile questo ragazzo!😂).
L'ultimissima condensa un po' il dramma di questa ship, quel "più di chiunque altro" che non so se davvero basterà (cioè, lo so ma tento il ribaltone), però loro sono sempre belli così, con questo profondo e irrimediabile appartenersi al punto da sentirsi sottopelle, sin dentro le ossa.
Insomma, dovevo tornare perché questa storia mi ha fatto sbucare gli occhi a cuore dalla prima all'ultima riga (e in un periodo in cui ristagno nell'apatia è meraviglioso avere gli occhi a cuore ogni tanto), anche se, lo sai, non me ne vado mai realmente e un po' gongolo all'idea di essere stata fata madrina di questa raccolta che ti spinge a sperimentare e stupirci ogni volta di più.
Un abbraccio,
Fede
(CapoShipper Visionaria, perché forse stiamo perdendo una battaglia ma non perderemo la guerra!) |