Recensioni per
Trenta minuti
di Sapphire_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/08/21, ore 23:01
Cap. 2:

Ciao, bentrovata.
Come promesso, ti lascio un riscontro anche su questo secondo racconto (che devo dire ho davvero adorato).
Prima di tutto, volevo dirti che non sei affatto prolissa e, in ogni caso, io stessa lo sono per cui mi trovo a mio agio con i miei simili. Scherzi a parte, entrambe le storie per me sono finite anche troppo presto: talmente che mi hanno coinvolto, avrei continuato a leggere ancora senza stancarmi.
Immaginavo che non avessi in mente di creare delle long con questi personaggi, essendo le loro storie pensate per svolgersi ed esaurirsi in un unico contesto spazio tempo. Volevo dirti che l'idea in sé è geniale, e quasi mi dispiace non averla avuta io.
Trovo queste storielle fresche e leggere, ma di fondo lasci un duplice messaggio molto importante: il primo è sull'apprezzare il tempo, perché a volte in trenta minuti (ma anche meno) si può cambiare tutto; il secondo è sull'importanza della parola, perché tante volte si lasciano le cose irrisolte, tanti non detti e molti vuoti, che potrebbero colmarsi se le persone mettessero da parte un po' tutto (orgoglio, rabbia, vergogna, ecc) e decidessero di parlarsi occhi negli occhi.
E forse questo è proprio il caso di Agatha e Max.
Compagni di università prima, colleghi poi, i due si sono sempre inseguiti, studiati, desiderati da lontano, e poi in 30 minuti tutto cambia.
Il loro è un rapporto di odio e amore molto divertente.
Lui è uno sfrontato, molto sicuro di sé e sicuramente affascinante ed intelligente. Insomma, un uomo che tutte vorrebbero. Ho molto apprezzato di lui (come era stato anche per Daniel) che abbia preso l'iniziativa e abbia cercato di chiarire le incomprensioni, lasciandosi andare ad una dichiarazione che io personalmente ho trovato dolcissima (occhi a cuoricino). Sul finale, quando guardava Agatha con speranza negli occhi l'ho letteralmente adorato.
Lei, invece, è una donna tutta d'un pezzo. Una giurista legata al senso delle parole, rigida e composta; ma che di fronte alla "persona" butta giù la maschera e diventa più spontanea. Una donna che dietro ad uno spessore di sicurezza, cela una notevole fragilità ed è capace di rabbrividire solo con uno sforzarsi di mani. Sotto la coltre dell'odio ha cercato di nascondere un innamoramento che, dai 19 anni, non ha mai realmente smesso di provare (lo scatto di gelosia che ha avuto ne è la riprova).
Ho adorato tutto di questi racconto. A partire dalla ambientazione "legal" che io personalmente adoro. Mi è piaciuto molto, e ti faccio per questo i complimenti, il modo in cui, sia pur brevemente, ci hai fatto capire che cosa nel passato era tra i due accaduto, e quali erano le cause che hanno costruito il muro tra di loro.
Il finale l'ho trovato azzeccatissimo. Non mi sarei aspettata un finale eccessivamente melenso o in cui si perdevano uno tra le braccia dell'altro. Sarebbe stato stonato. Il finale che hai scelto tu, invece, oltre ad essere coerente con i personaggi e con l'intera narrazione, lascia anche molta immaginazione al lettore. In entrambi i racconti lo hai fatto e questo è molto carino: ognuno si potrà poi immaginare lo sviluppo che più gli piace.
Complimenti davvero sei bravissima, e mi fa piacere che tu sia in vena artistica e stia lavorando ad altri progetti. Spero di leggerli presto. Sicuramente se arricchirai ancora questa raccolta, io sicuramente ti seguirò: ormai sono una fan di "Trenta minuti".
Nel frattempo, ho visto che hai scritto anche una long - la fisica dell'attrazione - che ho salvato tra i seguiti e che spero di leggere al più presto (tempo permettendo).
A presto, un abbraccio.