Ciao, mia carissima Star^^
In questo capitolo ci racconti l’episodio di una pesante sconfitta per gli inglesi e gli irlandesi; vista dal loro punto di vista si è avvertita tutta la tensione e la paura che la loro missione possa fallire mettendo a repentaglio le sorti della guerra.
Hai l’abilità di raccontare le fazioni opposte anche all’interno dello stesso fronte; ci parli di inglesi e irlandesi come se la loro alleanza sfiorasse il confine tra tolleranza e intolleranza, riesci ad infondere nell'atmosfera i loro dissapori fossilizzati nel tempo, eppure cercano di collaborare per raggiungere uno scopo comune: neutralizzare l’alleanza tra Germania e IRA.
Dopo una buona dose di suspance scopriamo il motivo che ha spinto Charles a portare rapidamente via dal nascondiglio Hans e deduco che la soffiata della retata sia stata data proprio dalla famosa spia che agisce dal Castello (ipotesi che non sfugge nemmeno a Hart); all’IRA non è sfuggito che il ragazzino loro alleato dalla prigione abbia rivelato segreti sensibili, anche se sembra sia stato affiliato molto bene all’IRA visto che resiste e non rivela il nome di Charles, il nome che probabilmente compromettere l'IRA.
Non è solo l’Irlanda ad essere neutrale, irlandesi compresi, in effetti mi immagino la posizione di James che lotta a fianco dell’Inghilterra contro i militanti e i tedeschi, la sua confusione è comprensibile, giustamente sta indagando per lasciare la possibilità all’Inghilterra di vincere senza essere realmente inglese. Sappiamo però che James ha stima di Hart come uomo e questa è una delle sue poche certezze; si fida del compagno che gli è stato affiancato in questa missione, ha fiducia della sua guida e per portare a termine il suo compito sa di potersi fidare di lui, è una certezza a cui si aggrappa in un groviglio di dubbi che ultimamente esprime più di rado anche a Hart, si lascia condurre maggiormente da lui, conoscendo anche il suo grado di esperienza per quanto riguarda le operazioni sul campo.
A me non dispiacciono affatto i consigli di Hart. Come pensa anche James, Hart dimostra di essere un uomo molto profondo e di capire i frammenti più profondi dell’animo femminile; credo anch’io che parli per esperienza personale, le sue parole e il suo consiglio sono sfumati da malinconia come se avesse vissuto una delusione d’amore e fosse stata colpa di una sua sottovalutazione del sentimento che provava, temo che il suo lavoro abbia una parte rilevante nella sua sofferenza passata.
In questo capitolo l’esperienza di Hart in campo militare viene accentuata. Egli sa bene cosa potrebbe aspettare loro nel corso della retata all’interno di un nascondiglio dell’IRA, perciò si preoccupa dell’incolumità di James, un giovane inesperto che davanti a sé ha un futuro roseo accanto alla ragazza che ama (e a proposito di Julia, adoro ogni scena dedicata ai due innamorati, i loro momenti possono solo che confermare le parole di Hart sulla funzione salvifica dell’amore). Hart dimostra di essere molto esperto sulla mentalità dell’IRA: intuisce che l’edificio nel quale hanno fatto irruzione è un nascondiglio “speciale” che i militanti riservano ai loro migliori ospiti, sembra comprendere i militanti meglio di quanto facciano gli altri; purtroppo però con rammarico non riesce ad anticipare le loro mosse e teme che questo suo fallimento possa incidere con il suo ruolo di comando in questa missione.
James continua a fidarsi delle abilità di Hart considerandolo un buon compagno di lavoro, eppure conosce solo il suo presente, l'uomo che è oggi, gli è totalmente oscuro il passato dell'inglese.
Ci offri l'occasione di avere un piccolo assaggio su ciò che è stato Hart. Nei capitoli scorsi ci hai presentato il personaggio di Barry, ora però approfondisci il legame che c'era tra lui e Hart; dalla freddezza con cui Hart si rivolge a Berry deduco che per l'inglese non sia piacevole ricordare il passato, eppure necessita dell'aiuto della spia (che peraltro dimostra di conoscere molto bene Hart) per risolvere più velocemente la missione. Si avverte però da parte di Hart un astio verso i militanti e/o verso la Germania che supera la missione stessa e affonda le proprie radici nel passato. A tal proposito il mio cervello non può evitare di porsi più di una domanda, per esempio: è per caso stato un agente sotto copertura tra le fila dell'IRA e l'amore che ha perduto c'entra con questo passato oscuro?
Deduco che nei prossimi capitoli avrò le mie risposte, nel frattempo ti porgo i miei più sinceri complimenti. Mi appassionano sempre tantissimo le tue storie. ♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |