Eccomi ancora.

Barley è davvero nei guai, accidenti. Un po' mi dispiace. All'inizio di questa storia era un uomo come tanti, un po' noioso, che amava crogiolarsi nella quotidianità. Adesso, invece, la sua vita è a pezzi. Non solo quella lavorativa, ma anche coniugale, e pensare che lui amava tanto la propria famiglia...

Dall'altra parte abbiamo Alex, il quale sembra l'altra faccia di una stessa medaglia. Anche la sua routine è stata sconvolta e tutto quello che prima gli sembrava essere una vita a metà... beh, adesso si è arrestata del tutto.
Molto bella la metafora con la tigre in gabbia. Ricordo una volta di essere andata allo zoo, da bambina, e di aver visto due orsi polari magri e tristi, senza acqua, d'estate.
Non ho mai più voluto mettere piede in uno zoo, né in un circo!

Ti auguro una splendida domenica, carissimo,
Nina^^

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Prima i formalismi: mancano alcune virgole e hai scritto "finne".
La parte di Barley è sempre più scollegata dagli avvenimenti precedenti. A che sono servite tutte le indagini e i dialoghi se alla fine si trattava di rovinargli la vita?
Il confronto con la tigre, invece, è molto profondo e ti vale la bandierina verde. Negare le esperienze che si possono fare è peggio che uccidere fisicamente. Sicuramente molti esseri umani devono pagare, ma si paga con l'altruismo, non con altra sofferenza, altrimenti è come voler raffreddare una stanza con un camino distribuendo altri fuochi omogeneamente.
Mi chiedo se anche gli animali in cattività pensano "Presto finirà: quando avranno finito di sfruttarmi potrò uscire." o se siano più realisti.

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Ciao Ale!
Che piacere leggerti!
James è stato messo al muro... è stato sfruttato e abbindolato. Ormai non può più contare nemmeno sul sostegno della sua famiglia, che lo ripudia e non ne vuole più sapere niente di lui. In effetti, vedendo quel filmato non so quante mogli e figli avrebbero compreso il povero James, anche se, conoscendo i fatti, me ne dispiace.
La riflessione finale di Alex è assolutamente vera. Noi uomini ci siamo appropriati di un posto che non ci appartiene, in cui siamo solo ospiti, ma lo abbiamo reso inospitale per gli altri esseri simili a noi, a causa della nostra ingordigia e incuranza.

Come sempre, complimenti!

-Bigin

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Ciao Alessandro. Sono lieta di tornare a commentare questa tua storia e in questo capitolo mi ha colpita la parte riguardante l'agente, che sta purtroppo degenerando. La sua situazione familiare è davvero compromessa e vedremo cosa accadrà. Vogliamo poi parlare di Alex che adesso si mette a fare anche discorsi ambientalisti e sulla natura dell'uomo? Mi piace leggere i suoi folli pensieri. Grazie per ringraziare chi ti segue. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 26/05/2021 - 10:44 am)

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Buongiorno Ale! Ben ritrovato! Sono proprio contenta che tu abbia deciso di portare a termine la pubblicazione di questa tua fatica, perché sinceramente sono proprio curiosa di sapere come tutta la vicenda andrà a finire.
Innanzi tutto, ahi ahi per il povero James, la sua vita è davvero definitivamente distrutta: la famiglia lo odia e viene pure arrestato, e tutto per aver cercato di aiutare una pazza che pare più pazza di chi ha rinchiuso suo padre in quel famoso ospedale.
Per quanto riguarda la parte di Alex, purtroppo (o per fortuna) il virus ci ha cambiato, a volte in meglio e a volte in peggio. Ma l'animale uomo è uno di quelli che si adatta sempre ai cambiamenti: figurati che io che all'inizio non sopportavo le mascherine ora ho il terrore a uscire senza, e mi vien voglia di metterla anche se per strada sono da sola nel raggio di chilometri. E questo è male, secondo me.
Spero di ribeccarci al più presto, per ora un abbraccio!

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Beh, non preoccuparti troppo.
Il Coronavirus, che ha imprigionato gli uomini, ha liberato gli animali.
Questo dimostra che, quando gli umani finalmente spariranno, il pianeta guarirà.
Ci metterà pochissimo, vedrai.
Certo che sarebbe bello potervi assistere, ma dal momento che il problema qui siamo noi... che dire...
Siamo così sbagliati. Ma perché siamo così?

La tigre in gabbia con gli occhi spenti... alla fine non siamo così anche noi?
Alex è alle prese con questa stupida pandemia e sperimenta su di sé la sensazione di essere prigioniero. I giorni si susseguono sempre uguali, nulla cambia, solo il tempo scorre comunque e ogni giorno è un giorno in meno che ci rimane da vivere...

Cos'è la vita? Mangiare, fare tutti i giorni le stesse cose?
Oppure... trovarsi tutto distrutto, così, in un secondo?

Ehm.. Barley vorrebbe tanto viversela tranquilla, possibilmente senza scossoni e invece a lui devastano tutto!
Perché non si scambiano la vita con Alex, così hanno entrambi quello che vogliono?
Questo qui voleva indietro la sua monotona vita e invece adesso è tutto rovinato, perché quella iena si deve vendicare e lasciare terra bruciata ovunque passa.
E così Barley non fa manco in tempo a chiedersi dove andrà, che si trova sbattuto in galera.
Se vogliono ti rovinano, punto, e lui era la preda perfetta, tutto nudo e incapace di difendersi.
Non vuole fare la marionetta e quindi viene punito.

Spero che finisca male, quella!
(Recensione modificata il 25/05/2021 - 06:34 am)

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