Recensioni per
Starlight
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
02/07/23, ore 09:10
Cap. 1:

Ciao Cress!
Eccomi qui, scusa il ritardo ma ieri non sono proprio riuscita a passare. Mi metto comoda di prima mattina e inizio con farti i complimenti, ora passo al resto. Scelgo, sul tuo profilo, questa storia per il semplice fatto che è diversa da tutto quello che io ho mai letto prima. "Alice nel Paese delle meraviglie" a me inquieta, o meglio, lo trovo cupo, lo trovo senza domande e senza risposte, lo trovo ingannevole. Una visione che in qualche modo riesci a mettere qui in questa storia – è un modo molto strano di fare un complimento, me ne rendo conto, ma ti giuro che lo è. Le note di questa storia sono le note che sento dentro quando penso alla storia originale.
Però qui ci tornerei ancora, che belle frasi che hai scritto e come mi è volato il cuore sulle tue parole. Si aggrappava a una riga e poi volava giù dove Tarrant parlava di stelle e di nostalgia e poi c'erano giochi di specchi e le loro mani unite e strette a causa di un letto troppo piccolo... ma quante bugie qui? Quante verità? E quanto amore, stretto lì in mezzo, di un amore che fa paura perché non si sa se è reale, non si sa se rimarrà per sempre, se Alice cadrà via di nuovo in una realtà diversa. C'è una cosa troppo importante che rischia di perdere qui, non va bene.

Ho amato il modo in cui hai descritto i loro movimenti, è stata come una danza. Via la mano dalla federa, cammina sul lenzuolo per trovare quella di Torrent e poi lei fa sparire il volto nel cuscino ed è tutta raggomitolata – Tarrent non perde un secondo di questi movimenti, è tutto per lui lo spettacolo. La similitudine con le teiere e gli zuccherini mi ha letteralmente rapita: sei stata divina in quel pezzo. Sei riuscita perfettamente a descrivermi come Alice si sentisse o come l'altro la facesse sentire. Devo dire, bello e bello e bello.

Ma ancora più bello è l'idea di capelli come stelle. Di amore come morte, dell'abbraccio della morte come l'abbraccio dell'amore. E poi di nuovo le stelle, che sono come i capelli di Alice e allora cercare di amare Alice e di prenderla è pazzia come è pazzia cercare di rubare una stella del cielo. Però Tarrent la ama, oh, come la ama. Anche se Alice ha paura e lui la vede cadere, anche se cadono (fermi in un letto che non sta andando da nessuna parte, tra un bacio e l'altro), anche se non sono morti e sono solo nostalgia, o forse specchi o acqua.
Bellissima. Ho apprezzato un sacco anche queste frasi in corsivo che spezzavano il momento.
Sono contentissima di aver letto questa storia! Bravissima,
Sia ❤

Recensore Master
14/02/23, ore 11:36
Cap. 1:

Ciao cara! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Perdonami, ma non avendo ancora visto _Mercoledì_ e non essendone particolarmente interessata ho preferito buttarmi su questa shot. È passato particolarmente tanto tempo all'ultima volta che ho letto una tua AlicexTarrant quindi capiscimi, non avevo proprio modo di resistere!
Cosa posso dire... ti sei davvero scatenata qui. Hai unito un sacco di espressioni che mi hanno fatto pensare di stare leggendo un sogno febbrile, a tratti matto e delirante, ma allo stesso tempo profondamente romantico e sincero, e in un certo senso è proprio una cosa che trovo perfettamente IC se dovessi immaginarmi una relazione fra Alice e Cappellaio di Burton, perché in fondo i loro scambi nel film erano sempre stati una cosa molto simile a quello che ti sei impegnata per rappresentare. Molto brava! Che motivazione particolare ha per te, se posso chiedere? In ogni caso, sono sempre felice di incoraggiare coloro che scrivono per se stessi e ci danno dentro per questo!
Mi è piaciuto particolarmente il fatto che Tarrant ha paura che Alice lo creda ancora un sogno, e che lei in realtà ha semplicemente paura di svegliarsi, di perdere tutto, è talmente innamorata che se potesse non si sveglierebbe più. È un po' il principio di quando fai certi sogni romantici e lo comprendo e capisco fin troppo. Davvero bello, complimenti!
Ci vediamo al prossimo scambio!
Rory

Recensore Master
09/01/22, ore 11:02
Cap. 1:

Buonasera cara, che immenso piacere essere qui anche quest’anno, anzi, ne approfitto per augurarti tanta ispirazione, nuova fiducia, e soddisfazioni per la tua quotidianità.
Appena ho letto i protagonisti e il fandom non ho potuto fare a meno di fermarmi qui e dire “questa storia mi sta chiamando!”
Un testo introspettivo straordinario che si sposta al mondo emozionale con una schiettezza quasi schiacciante. I sentimenti che si mostrano sono così carichi da fare male al petto e lottare per uscire. Ci sono domande mute, richieste non fatte, sfioramenti carichi di una tensione praticamente fisica. Poi l’atteggiamento del cappellaio è sempre interpretabile quando parla e si muove, insomma, il suo essere così a modo suo può portare a confondere, sorridere, rimescolarsi le viscere e sperare, vivere, battersi per lui.
Alice è molto chiara in ciò che pensa e vuole, il suo corpo parla e si esprime, la vicinanza di cui ha bisogno la vuole, la desidera e la cerca in modo spasmodico.
Lui è labirintico nel suo amare così come gli viene, così come sa fare, e le sue parole sembrano perdersi in un altro mondo.
Si trovano infine perché vogliono, devono, bramano.
A un certo punto mi sono chiesta se fosse davvero reale, in fondo: potrebbe esserlo come no, potrebbe essere immaginazione di uno, dell’altra, di entrambi, una verità, un incontro non possibile, una realtà diversa. È straordinario come non riesca a capire fino alla fine se tutto questo succede davvero, chi sia presente in fondo nella scena. Riesci a dare una sensazione di onirico, immaginazione, speranza, o aspettative, però non ci sveli mai quale sia la corretta interpretazione. Trovo sempre interessanti queste sospensioni di giudizio delle scene, mi portano a riflettere su ciò che ho letto e come si sono posti i personaggi uno con l’altro.
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
04/01/22, ore 14:25
Cap. 1:

Ciao! 

Ho scelto di leggere questa storia perché conosco bene l'opera alla quale è ìspirata, sebbene mi sia accorta solo dopo che era nella sezione del film e non libro. Io il primo non l'ho visto, ma non penso faccia molta differenza conoscendo i personaggi principali. 
Non ho mai letto nulla su questa coppia singolare e, in realtà, non ho mai shippato Alice con nessuno, ma credo sia più dovuto all'idea che il lettore si fa di lei leggendo il libro e magari guardando il film la prospettiva è un po' diversa. Ciò nonostante hai fatto un ottimo lavoro di introspezione che mi ha permesso di percepire senza troppi problemi i sentimenti di lei, i suoi desideri e paure. 
La cosa che mi ha particolarmente colpito è il fatto che entrambi sembrano trovarsi in una realtà di cui nemmeno loro sono consapevoli o meglio, forse, non hanno certezza. E in questo potremmo collegarci all'universo fantastico creato da Caroll. Sembra un sogno, ma il Cappellaio pensa siano entrambi morti - allora cos'è? un limbo post-morte dove si sono ritrovati? Il paradiso? - eppure a fine storia ritratta e dice che probabilmente sono vivi. Sarà, ma ho collegato quell'ultima affermazione ai sentimenti poco prima pronunciati: nostalgia, rimpianto, dove prima, invece, c'era assenza e vuoto collegati alla sensazione di morte. 
Singolare è anche l'idea che la morte sia come l'amore, probabilmente una similitudine per dirsi di non aver paura e abbracciarla così come lo si fa con l'amore.
Nel complesso hai fatto un bel lavoro, soprattutto nel cercare di ricreare l'atmosfera dell'opera originale. 

Alla prossima e buon lavoro! 🧡

Recensore Master
24/11/21, ore 12:14
Cap. 1:

Ciao cara,
premetto che non avevo mai letto nulla su questi due personaggi pur avendo visto i film, ma conoscendo il tuo stile ho deciso di leggere questa one-shot.
La cosa che mi ha colpita fin da subito di questa storia è che i personaggi sembrano trovarsi nel mondo dei sogni, separati da un muro invisibile che gli impedisce di stare fisicamente nello stesso luogo, ma che riescono comunque a vedersi e sfiorarsi perché il loro amore non conosce alcuna barriera.
Le descrizioni sono meravigliosamente vivide, i contrasti tra i colori come il turchese delle lenzuola, il biondo dei capelli di Alice e il rosso brillante dei capelli del Cappellaio, sembrano quasi usciti da un dipinto e proprio grazie a questo sono riuscita a visualizzare nella mia mente l'immagine di Alice e Tarrant l'una accanto all'altro.
Come sempre ci metti tanta cura nell'introspezione, portando il lettore nella mente del personaggio di cui stai scrivendo quasi fosse una tua creazione personale - in questo caso Alice - e non un personaggio prelevato da un'opera già esistente, restando comunque fedele alla caratterizzazione che gli è stata data nell'opera originale.
‹‹Non temeva di offrire a Tarrant le linee spezzate della sua vita›› questa frase ambigua può avere varie interpretazioni, personalmente io l'ho interpretata come un indizio del fatto che lei sia morta e lui invece no, quindi la barriera che li separa è proprio la morte, ma non è l'unico elemento che mi ha portato a formulare quest'ipotesi.
Quando Tarrant le dice ‹‹ Muori mentre ami. Sei lontana da me e talmente tanto vicina da sembrare reale.›› sembra quasi alludere al fatto che lui la percepisca come un sogno o un'allucinazione, perché lei non è realmente lì, mentre Alice è convinta di essere reale. Sei stata davvero molto brava a creare ambiguità circa questo punto, potrebbe essere un sogno, potrebbe essere qualcosa di magico o potrebbe trattarsi proprio di morte, lasciando libera interpretazione al lettore.
Ti faccio tantissimi complimenti, in qualunque cosa tu scriva noto sempre una certa naturalezza e un linguaggio sempre curato, scorrevole e piacevole.
A presto ❤️

Recensore Master
15/11/21, ore 15:19
Cap. 1:

Ciao Cress!

Era da molto che non bazzicavo nel tuo profilo e, alla fine, posso dire che è sempre bello poter tornare da un'autrice che sono certa che mi piaccia e che non mi ha mai delusa: ogni volta che ti leggo mi rammarico del fatto che abbiamo pochi fandom in comune perché, davvero, leggerti è un'esperienza bellissima - penso che la tua sia una delle scritture più profonde e originali che io abbia mai trovato su EFP e, quindi, ti confesso che quando mi hai detto di aver scritto una OS in un fandom a me noto, ho fatto un saltellino di gioia.
La tua scrittura è un insieme di immagini bellissime, poetiche (devo per forza menzionare l'offrire le linee spezzate della sua vita, che mi è rimassa impressa nel cuore) e che attaccano il lettore, facendolo annaspare alla fine di ogni virgola.
E, davvero, vorrei avere tutte le parole che ho pensato mentre leggevo questa storia, ma con te è così: penso tanto ma, quando arrivo al punto fermo, mi rendo conto di aver perso tutte le parole. E va bene così, ammutolire è qualcosa che solamente un bravo scrittore sa fare.
Ma, e qui è il ma che deve sempre rovinare tutto nella vita, cercherò di essere un minimo serio: dubito che ti farebbe piacere leggere uno sproloquio, quindi insomma, da questo punto in poi cercherò di essere un MINIMO seria.
Tornando a noi, trovo che il tuo stile sia prettamente introspettivo e, per questo, già ti sei guadagnata un posto nel mio cuoricino: trovo che sia rara, l'abilità di catturare l'interesse del lettore senza ricorrere a troppi dialoghi e tu chiaramente sei maestra in questo. Senza contare che, scusami se ti sembra un complimento stupido ma lo notavo leggendo, trovo che tu abbia una varietà lessicale impressionante: si vede che scrivi perché ti viene naturale e, probabilmente, sei una che legge molto. Da questo punto di vista, l'immagine delle ossa aggrappate è qualcosa che difficilmente riuscirò a togliermi dalla testa, quando dovrò tornare (cioé tra poco) al lavoro di oggi.
Un'altra cosa che mi colpisce in positivo è il profondo IC del Cappellaio, che secondo me è un personaggio assurdamente difficile da caratterizzare. Ma, ancora una volta, ci riesci e si vede che ti viene naturale, che non fai troppo sforzo nell'immedesimarti in lui: è qualcosa in cui ti invidio, dato che questo fandom per me è un "vorrei, ma non posso" cui non credo di poter porre rimedio.
Mi interrompo un attimo perché, rileggendo la storia per dare un senso alle note che avevo preso, mi è venuta in mente una cosa. Ci tengo a fare una menzione alla frase che più mi ha colpita in tutta la storia, per mia futura memoria:

"tingere i chicchi di riso come perle nere mentre si strappano i veli di una sposa infedele e si buttano anelli dorati in un pozzo profondo"

L'ho trovata magica.
Tornando a noi, trovo questa storia stupenda. Mi sono piaciute le mille immagini evocative, i giochi di parole, la profonda introspezione che si respira di parola in parola.
Metto questa storia tra le preferite, voglio poterla rileggere in futuro.
Ti mando un abbraccio,
Gaia

Recensore Master
14/11/21, ore 17:57
Cap. 1:

Ciao Cress, è passato molto tempo dall'ultima volta che ho letto una tua storia (l'unica, tra l'altro), ma mi fa molto piacere avere l'occasione di tornare a farlo, specialmente in questa storia che mi ha davvero sorpresa.
Sei riuscita a creare con le tue parole un'atmosfera davvero onirica, confusa e quasi sospesa che è perfetta per questo universo di riferimento, e tutto questo grazie a uno stile che, devo dirlo, mi ha conquistata. I dialoghi sono molto potenti in quanto parte integrante dell'ambiguità dell'atmosfera, e potente risulta allo stesso modo il modo in cui hai condotto introspezioni e narrazioni, facendo un uso preciso, molto suggestivo ma allo stesso tempo mai eccessivo delle figure retoriche, oltre che del ritmo marcato da meccanismi come le ripetizioni (grandi e grandi e grandi... brucia e brucia e brucia) e ancora dall'uso ad hoc delle parentesi, dei trattini indipendenti e dei corsivi. Ho sempre un pochino timore degli artifici letterari perché rischiano talvolta di scadere nell'eccesso, ma tu ti sei tenuta in un equilibrio perfetto, ed è ironico per una storia dove la parola chiave, direi, è il cadere!
Ecco, in merito a questo, hai espresso benissimo il concetto della caduta, che percorre tutta la storia come un filo. Dalla paura di Alice di cadere dal letto piccolo, si apre una riflessione molto più profonda, che analizzi nei dialoghi, come nei pensieri. Un aspetto molto interessante è proprio come hai in qualche modo creato una fusione tra dialogo e pensiero: in particolare proprio all'inizio quando, dopo che Alice dice di aver paura di cadere, segue una rfilessione che va a concludersi ancora nel cadere: Stava cadendo ancora. È solo dopo questa frase che arriva la risposta del Cappellaio: “Non è brutto cadere. Io lo trovo divertente.”
L'interpretazione della tua storia è molto molto sfumata, cosa che ulteriormente si sposa con l'atmosfera. Sono vivi? Sono morti? Penso che la frase chiave sia questa: Ma io credo che l’amore sia come la morte.
La tua storia mi è piaciuta moltissimo, ma soprattutto il tuo stile di scrittura che ho trovato molto consapevole, sapiente, maturo, e in definitiva molto interessante. Mi ha fatto davvero piacere leggerti.
Un bacio e spero alla prossima!

Recensore Master
08/08/21, ore 16:24
Cap. 1:

Ciao, cara! Eccomi qui per la bellissima iniziativa "Ti dedico una recensione" del Giardino, ho colto l'occasione per passare da te e ho deciso di leggere questo tuo ultimo lavoro, con curiosità.
Ho scelto questo racconto perché adoro Alice e il paese delle meraviglie, mi piace inoltre il modo in cui hai romanticizzato la relazione tra lei e il Cappellaio matto; è una storia che mi ha stupita, hai esplorato una dimensione particolare, molto suggestiva e a tratti interpretativa. Hai fatto un ottimo lavoro con le emozioni di Alice, con le sue paure e fragilità, mi ha toccato il modo in cui hai raccontato la sua esigenza di avere accanto chi ama, i dialoghi poi sono stati di una bellezza quasi malinconica. 
Uno dei punti forti di questa storia è l'introspezione, mi ha davvero colpita. La si percepisce anche nelle descrizioni più generiche dell'ambiente, non hai spezzato quella magia che mi ha accompagnata durante l'intera lettura, ed è un dettaglio che ho apprezzato. Si nota anche la differenza caratteriale tra i due personaggi, da una parte c'è lei che esprime la sua paura di cadere e di perdere ciò che ama, dall'altra invece c'è un atteggiamento totalmente opposto, ma collegato a questo sentimento che provano entrambi, bellissimo anche il paragone tra l'amore e la morte. Hai fatto un ottimo lavoro e quindi non posso che farti i miei complimenti. Alla prossima!

Shakana

Recensore Master
07/08/21, ore 21:48
Cap. 1:

Sono qui per la recensione regalo di Il giardino di Efp.
Amo questi due e li avrei voluti canon.
Sei riuscita a rendere lo spirito di entrambi i film, pur discostandoti abbastanza da renderli capaci di provare dolori e pulsioni reali. Lei è una donna che vuole essere amata, lui un uomo spezzato.
Tra tutte le metafore con cui hai impreziosito la storia, le più riuscite sono quelle in cui parlavi dei capelli.
Mi ha spezzato il cuore, però, che questa volta lei non si è persa in un sogno, ma nelle ultime fantasticherie prima di morire giovane, annegata per inseguire i suoi sogni sulla sua nave.
Almeno, così è come l'ho letta.
Un abbraccio da Kamy.

Recensore Master
18/07/21, ore 12:32
Cap. 1:

Ciao,
come sempre le tue storie sono emotivamente molto forti.
Questo incontro tra Alice e Il Cappellaio Matto può avere più d'una interpretazione. Personalmente leggendo ho provato la sensazione che i due siano fisicamente separati in due universi separati, ognuno nel proprio letto, ma che il loro desiderio di ritrovarsi insieme, il lor amore così profondo, li abbia fatti incontrare in una dimensione "altra" in cui si possono vedere, riescono anche a percepirsi fisicamente, ma in qualche modo questa percezione è incompleta. Sono vicini e lontani al tempo stesso, per questo sembra ad entrambi che l'altro possa sparire all'improvviso, un attimo di distrazione un piccolo vuoto di percezione e l'altro può abbandonare questa terza dimensione.
Il tutto poi avviene in un'atmosfera incredibilmente onirica molto spiazzante.
Mi è molto piaciuto l'uso della luce e dei colori, mentre leggevo vedevo nella mia mente in modo estremamente vivido il rosso dei capelli del Cappellaio, il biondo di quelli di Alice, e poi il blu, ancora il rosso, il bianco dellle lenzuola. Lampi di luce e colori che illuminano il buio dell'ambiente in cui si svolge il racconto.
Ancora una volta complimenti!
A presto! ❤️
AlbAM

Recensore Veterano
16/07/21, ore 14:22
Cap. 1:

Io mi sento stordita. Dalla bellezza di questa shot, dalla portata di questo amore (che vivi o morti che siano, Alice a Tarrant, l'importante è che siano insieme) e dalla paura di Alice di cadere e trovarsi in un mondo senza di lui. Ogni si gola parola è stata una zolletta di zucchero. Mi sono sentita avvolta da quei nastrini rossi e azzurri, mi è sembrato di avere le mani tra i capelli rossi del Cappellaio e di vedere le stelle in quelli di Alice. Mi sono sentita viva e morta allo stesso tempo e non so bene come spiegarti questa sensazione: dirante tutta la lettura mi è sembrato di essere sospesa in un posto in cui spazio e tempo non hanno alcuna importanza, né forma né niente, ma c'era una parte di me che sentiva il cuore battere con una dolcezza che solo questi due personaggi possono far nascere. E mi è piaciuta, tantissimo. Se non fosse stato per l'iniziativa del Giardino probabilmente non ti avrei mai conosciuta, perciò dovrei ringraziare anche Mako per questo. Ps: ho letto anche la tua biografia e mi piaci ancora di più perché ami Draco e Hermione insieme, così come li amo io. Posso soltanto farti i complimenti per questa storia bellissima e dirti che prima o poi passerò a leggere le altre. Intanto, questa finisce tra le preferite ❤

Recensore Master
25/06/21, ore 09:34
Cap. 1:

Carissima, sciauuuu! Sono stata veramente super felice di vedere il messaggio d'avviso di postaggio, l'altro giorno: facevo un sacco il tifo per te ♥
Alice e Tarrant sono due personaggi bellissimi e la loro è una ship super dolce, ma sono anche quei tipi di personaggi che non riuscirei mai a raccontare, non saprei che da parte iniziare la loro caratterizzazione. A te sembra uscire così naturale, e sia questa volta che la precedente mi hai lasciato a bocca aperta per quanto li ho trovati IC!

Il linguaggio che usi, sempre così poetico e in questa storia a tratti onirico, è perfetto per il contesto di Alice nel paese delle meraviglie, dove ogni cosa sembra un sogno. E sembra un sogno anche questa scena, non ci è dato sapere dove e quando siano Alice e Tarrant, perché quando si tratta di loro forse tempo e spazio non sono importanti. Sembrano conoscersi e essere destinati l'uno all'altra da prima del tempo, nel tempo e oltre il tempo. Prima della vita e dopo la vita, difatti rimane anche il dubbio circa il fatto che si tratti di un post mortem oppure no. Ma ciò che conta di più è l'amore, ed è su questa realizzazione bellissima che si chiude la storia. Io ci ho letto di due anime gemelle (il momento in cui Alice offre il suo polso), ci ho letto tantissima nostalgia, una pena dolce e struggente di due creature descritte come vicinissime, raggomitolate l'una sull'altra, ma allo stesso tempo lontanissime, che però alla fine riescono a ritrovarsi. E ho amato tutto ♥

Complimenti, di cuore!
ti abbraccio fortissimo e ti auguro il meglio,

Benni

Recensore Master
24/06/21, ore 17:36
Cap. 1:

Ciao tesoro *---*
Non sai che bellezza poter leggere un'altra tua storia in questo fandom. Penso che si parli di personaggi davvero particolari e che sia difficile mantenerli IC, ma non temere perché tu, ovviamente, CI SEI RIUSCITA.
Mi piace molto quando una storia lascia anche una livera interpretazione. Quello d Alice e Tarrant sembra proprio un momento che trascende tempo e spazio. C'è tanto desiderio, ma anche paura di separarsi. Alice per lei "cadere" significa poter finire anche da un'altra parte, come d'altronde è finita nel Sottomondo. Tutta l'atmosfera è molto particolare, richiama molto quella dei film, gotica ma allo stesso tempo colorata (e decadente). Per come l'ho interpretata io credo davvero che Alice sia morta e che Tarrant sia con lei. Però appunto, è un'interpretazione mia di cui non sono certa al 100%. Il fatto che siano insieme, quel bacio, quei ti amo, tutte queste cose contribuiscono a farli sentire vivi, quindi forse alla fine poco importa... e poco importa anche ad Alice, che in quel momento ha con sé tutto ciò che desidera. È stata come un'esplosione di emozioni leggere questa storia, e poi non so, me li sono figurata benissimo, così come tutto ciò che li circonda, che è un po' difficile da spiegare a parole perché sono sensazioni. Come sempre, si vede che è una storia molto sentita. Mi è piaciuta davvero tanto, è anche molto poetica, dolce e malinconica <3
Ti abbraccio,

Nao