Recensioni per
Senza peso, senza fiato
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/08/21, ore 23:48

Un giorno (molto lontano perché tu continui a scrivere e io ad accumulare recensioni) smetterò di scusarmi per il ritardo con cui giungo puntualmente ad ogni tua storia ma quel giorno non è oggi.
Qui mi sento particolarmente in difetto ma non c'è neanche il bisogno che ti dica il perché.
Ho adorato questa storia, ho adorato TUTTO di questa storia, compresa l'occasione in cui l'ho letta e soprattutto la ragione per cui l'ho letta e ho amato il modo in cui hai condensato in poche parole tutte le ragioni per cui io ho amato tantissimo questa tua coppia dal momento in cui l'ho letta e continuo ad innamorarmene ogni volta.
Se Paradiso fosse meno "paradiso", questo sarebbe il finale perfetto e in fin dei conti, lo dichiaro nero su bianco, questo è l'unico finale possibile per James e Rose. Mi spiego: lui senza di lei non avrà mai realmente una casa, la cercherà sempre, l'aspetterà sempre e non potrà che essere così; d'altro canto, lei senza di lui non si sentirà mai davvero a casa, si sentirà sempre mancante, perché sono la stessa cosa, una cosa sola e non importa che ogni tanto sbandi con uno Scaldasedia o con una Spinanelfiletto. C'è solo un Primo.
E poi Natale è proprio il loro momento; è indubbio. Sarà che essere cugini per una volta non è una maledizione ma è l'occasione per ritrovarsi ancora una volta ma forse è il momento che più, in assoluto, associo a loro due e qui è il primo Natale dove si "ritrovano" perché, okay, c'è stato un prima ma avevano undici anni e poi c'è Hogwarts, con tutto quel che significa Hogwarts: vicinanza, scoperta di sentimenti, baci, sentimenti ritrattati, scoperte e via dicendo e la mancanza non è più sostenibili. È una mancanza che è sempre troppo da entrambi i lati e che porta conseguenze più significative, come lui che prende una casa transitoria solo per aspettare lei (sì, questa cosa non sono in grado di superarla).
Ma sai cos'è che forse mi ha un pochino devastata? Il modo "naturale" e non drammatico di ritrovarsi (per questo "se Paradiso fosse meno Paradiso"), l'aver aspettato i tempi giusti, senza ombre (!), lasciando i pensieri a maturare e il tempo di elaborare per fare le scelte GIUSTE (e le uniche possibili, del resto).
Insomma, è tutto talmente perfetto che rileggerei questa storia ad oltranza perché, davvero, credo che in questo racconto breve tu abbia ripreso tutte le ragioni che mi fanno amare così James e Rose come, ovviamente, li caratterizzi tu, con lei che non era pronta, che è prima fuggita, poi è impazzita per la lontananza, si è ingelosita e poi è tornata e lui che è sempre stato lì ad aspettare perchè tanto sapeva che sarebbe tornata.
Temo di essermi ripetuta e di non aver comunque reso quanto bella sia questa storia, che ho letto, riletto e straletto, come praticamente ogni singolo racconto di questa raccolta, ma qualsiasi cosa accada la Fata Madrina Visionaria troverà sempre la strada per tornare dai protetti.
Un abbraccio,
Fede

Recensore Master
20/07/21, ore 16:29

Ciao!
Non mi sembra quasi vero di aver aspettato quasi un mese per riuscire ad arrivare qui, ma insomma, finalmente ci sono. E da brava banderuola al vento, io mi perdo anche in questa raccolta, sciogliendomi come se niente fosse, perché Rose e James hanno un legame che è qualcosa di assolutamente bellissimo, forte e viscerale, e il modo in cui ogni volta, pur partendo da prospettive e “punti narrativi” diversi tu riesci a fare emergere tutto questo è fantastico. 

Questa storia, pur nella sua brevità, secondo me riesce a mettere in luce in maniera perfetta proprio tutta la forza del loro legame, che è qualcosa che c’è, c’è sempre stato, li ha sempre uniti con un legame speciale, unico ed elitario, capace di chiudere fuori tutto il mondo, anche quando loro ancora non se ne rendevano conto. O forse se ne rendevano eccome conto, ma hanno sempre scelto di fare finta di no, o di non voler prendere in considerazione tutte le implicazioni che questo avrebbe comportato.

Però è bello vederli così, vederli uniti, capaci di trovare il mondo intero l’uno nell’altra. Il loro è un legame che davvero non lascia spazio a nessun altro, a nient’altro, perché quando sono insieme hanno tutto, e tutto ciò basta, per loro. Al punto che anche il Natale lo avrebbero voluto passare da soli, loro due e nessun altro, in quella casa di James così transitoria e sostituibile. 

Ed è bello come questo emerga in maniera estremamente naturale, dalle azioni e da ogni loro reazione, ancor prima che dalle loro parole. Quell’essere sempre insieme, la voglia di Rose quasi di saltare l’ultimo anno di scuola, pur di non restare divisa da James, tutto, ogni cosa porta a una verità che entrambi conoscono, ma a cui forse non vogliono dare una forma. E tutte le loro reazioni, James che passa da una ragazza all’altra (che qui vengono chiamate solamente sconosciute, come presa di distanza generale – perché sì, per Rose restano delle sconosciute, ma credo che in un certo senso lo siano anche per James: a lui in fondo importa poco di loro e non si prende la briga di conoscerle per davvero, e loro non hanno alcuna possibilità di arrivare a conoscerlo veramente) solo per vedere la stizza di Rose emergere anche dall’inchiostro disordinato di una lettera, e quel futuro che non è ancora stato stabilito, ma a cui in fondo credono entrambi, sono bellissime. Bellissime, e di un’intensità struggente, perché leggendo di loro davvero si ha l’impressione di trovarsi davanti ad un legame rarissimo e intenso, vivido e inscindibile. 

Come sempre, mi emozioni tanto quando scrivi di loro, ed è sempre un piacere immenso potersi immergere nella tua prosa. 

A presto!

Recensore Master
18/07/21, ore 17:16

Beh vabbè.
Io comincio di nuovo così, perché ho la sensazione che tu abbia apprezzato, e forse rende bene la mancanza di parole. Non le trovo, le voglio trovare ma non ci sono! Non le hanno ancora inventate le parole giuste per spiegare A TE cosa trasmetti quando scrivi!
Perché questa è una raccolta su James e Rose (e va bene, ho accettato il fatto che mi vada in pappa il cervello pensando a loro), ma alla fine ti ho scoperta leggendo altro e si chiama James. e già ero incantata dalle tue parole.
Quindi ci provo, se non esistono ancora le parole giuste, devo almeno provare con quelle a disposizione adesso.
Apnea. E’ meravigliosa. Si è portati a pensare che nelle righe ci sarà una sensazione dolorosa, di soffocamento (ma non è che ci hai abituate a soffrire?) e invece è un’apnea bella. E’ la frenesia di quello scoprirsi, volersi, amarsi. E’ un respiro che si mescola con un altro respiro fino a fondersi. Lui che conquista, lei che lo stringe e non vuole farlo allontanare. Era una terra perduta, di nessuno, e ora vuole farsi invadere da lui. Mi viene da piangere. Sono così belli, così perfetti nel loro essere la stessa cosa.
E tu hai saputo rendere persino i loro respiri spezzati, con quelle frasi brevi e quei dialoghi concisi. <3
Sospesi. Ho letto le note nella tua bio e non fa parte dei missing moments di Paradiso Perduto, eppure non ho potuto fare a meno di pensare che si trattasse di loro due nell’arco temporale della long. Nonostante io non sia un’amante né un’esperta di poesia, leggere questa con loro due nella testa mi ha proprio portata dove voleva il tuo titolo. Sospesa, con loro, come in una sorta di limbo dal quale non si riesce ad uscire, l’ennesimo scoglio che in qualche modo frena la possibilità di viversi in serenità. Si persono, si ritrovano, senza in realtà essersi mai allontanati l’uno dall’altra.
Niente, ogni parola che leggo su questi due mi emoziona talmente tanto da lasciarmi una lucina accesa dentro che non si spegne. Me li porto ovunque, ogni tanto mi perdo fra i pensieri e nei pensieri ci trovo sempre il loro angolino.
Infinito è una poesia prepotente. Hai chiesto, nelle note (si, sto scrivendo cliccando avanti e indietro tutta la raccolta) se il punto di vista di James si nota e la risposta è si. Questi versi sono rudi come lui, è una poesia rude, con osservazioni concise. Gli sguardi nascosti e quelli perduti e le notti agitate e le fughe ripetute. Come se fossero tutti dati da fatto dietro ai quali si cela quel sentimento enorme che lui prova, e che lo fa muovere, sempre. La sua volontà di non sottrarsi a quello che prova e la preghiera che non lo faccia nemmeno lei, la speranza che in quel sempre ci restino entrambi.
Tra granelli di sabbia. Questa. Rosmary. Ma cos’è? Ma tu non ti rendi conto. Io non sono in grado. Io sto arrivando ora, e tutto questo materiale mi sta facendo impazzire. Tu mi avrai sulla coscienza. Non ho avuto la possibilità di scoprirli piano piano, di bearmi di questi momenti uno alla volta e metabolizzare con calma… NO! Io sono arrivata e BOM! C’è tutta questa roba che mi guarda e mi cerca e mi dice “leggimi” “guarda cosa ha scritto Rosmary qui” “ci sono James e Rose che fuggono al mare”.
Quanto sono belli? Allora, seria. Sono stupendi. E ti spiego perché… (come se avessi bisogno di me che vengo a spiegarti perché! Ah!) in questa shot non c’è solo quel mostrare la loro complicità, il loro capirsi, tutte quelle cose che sono evidenti agli occhi di tutti… Qui li vediamo soli. Siamo all’inizio di quello che sarà un crescendo di difficoltà e problemi inimmaginabili e loro fuggono. Insieme. Per distrarsi, non pensare, andare lontano… e la sensazione che ho io è che quando sono soli sono ancora più fuori controllo nel loro gravitarsi intorno. Non si frenano, o meglio, cercano di farlo e di evitare di farlo allo stesso tempo. Complici negli sguardi, nei tocchi, nelle parole. Non può essere una relazione fra cugini, lo sanno e fanno finta di non saperlo. E oltre al lato fisico della faccenda, c’è anche quello mentale.
James che si dà delle colpe e lei svelta che lo riprende. “Non è stata colpa tua”. James non ha commesso sbagli grandi quanto quelli degli altri, eppure sembra quello più schiacciato da tutto quello che è successo. Nonostante mostri solo a lei mostra questo senso di colpa. Non lo farà con nessun altro, continuerà a indossare quella maschera di indifferenza e noncuranza verso tutto e tutti.
Trovo superfluo parlarti delle emozioni che mi hanno travolto in ogni loro interazione (mi travolgi e mi sconvolgi ♥), rischierei davvero di diventare ripetitiva, ma questa la devo incollare: “Si chiede quale sia questo giorno, se sia già arrivato, se lei gli stia nascondendo qualcosa come l’istinto suggerisce spietato, se lui possa avere voce in capitolo e urlarle no, non mi piace questo giorno.” E’ stata dolcissima in quel marasma di passione che invece sono loro due, mi ha sciolto il cuore.
 
Vuoti pieni. Non ci hai messo le note in questa, mi fa strano non sapere come presenti uno scritto su loro due! :,D Vedo Paradiso Perduto anche qui, vedo Paradiso Perduto ovunque. Se, quando morirò, andrò in Paradiso chiederò a Pietro se è Paradiso Perduto. Eh, sennò non vale! L’anima di una povera sventurata fangirl deve essere ricompensata in qualche modo. Sto divagando!
Sono bellissimi i parallelismi di questi versi. Le parole e i silenzi, come barriere e catene che ti tengono ferm, imprigionato e poi come varchi da attraversare. Sono versi tanto cupi e ciechi, in realta, lasciano addosso una certa angoscia, come se non ci fosse via d’uscita (per come piacerebbe a me) a quello che loro due sentono l’uno verso l’altra ma il dialogo finale apre la porta alla speranza, e le parole “siamo solo insieme” potrei tatuarmele da quanto sono belle e loro.
 
Foschia. Anche questa cosa non so è bellissima! E’ dolce! Ormai sono talmente abituata al loro essere così tormentati, alla brama che provano e che tengono sedata, che leggere questi stralci così dolci mi destabilizza. Mi emoziona in modo diverso, come se si potesse finalmente tirare un respiro di sollievo, è finito tutto, è passato tutto. Sono state affrontate le scelte, accettate le conseguenze, fatto i conti con i sentimenti. Possono viversi! ♥ Anche se poi dalla (bellissima) frase finale, in teoria Rose non sa di essersi innamorata di lui, quello che sento io è questo. L’accettazione. Stupenda l’immagine di lei che ride vedendo quegli occhi specchio del tetto del mondo. Il mio povero cuore. Ti basta?
 
Siete riva di un fiume in piena. Pure questa. Privatamente ti ho scritto che in questa raccolta c’era una shot in particolare che mi aveva dato tutto quello che cercavo. Oddio… non proprio tutto. Mi ha dato tanto, sono certa che TUTTO non sia ancora arrivato perché TU scriverai mooolto altri su questi due vero? Tipo all’infinito. Vero?
Ma. Dicevo. Questo era quello che desideravo leggere, questi pezzi di passato prima di PP. Cosa li ha portati ad essere James e Rose che ho conosciuto in quella long? Come sono arrivati a quel punto? Ho letteralmente fatto i salti di gioia quando ho capito che stavo leggendo di una Rose e un James bambini, che si gravitano già intorno ma con un’innocenza inedita per loro due. Hai giocato con altri. Però.
C’è quel però che nella testa di quella bambina dice tutto senza far capire niente. Gli altri non sono James. La sua bocca che si apre in un sorriso non appena lo vede, e che realizza quanto le sia mancato.
E poi c’è sempre quel dettaglio della data, la vigilia di Natale e vuol dire che la famiglia è sempre al completo, la Tana è sempre piena di gente e tu riesci a focalizzare l’attenzione su loro due in mezzo a tanti, con i punti di vista diversi e la situazione che, di fatto, non cambia mai. Si cercano, si attraggono come calamite anche nei gesti più semplici e smaliziati. Come quando nasce quell’accordo di essere sempre Rosie - e Jamie.
E poi bom. Anno sucecssivo, piena adolescenza e fine dell’innocenza. James che comincia a mostrare quella protezione verso di lei anche fuori dalle mura di casa, affatturando un idiota del quinto anno. XD James, io ti amoh. Posso amarlo io? Ma tanto lui ama Rose, e visto che io lo amo faccio un passo indietro per la sua felicità. Mamma mia quanto sono lunatica. E generosa, vedi Rose? Non sprecare questa generosità schiaffeggiandolo. Per favore.
Vigilia successiva. Peggiooo. Siamo sotto le coperte del letto di James, fra carezze e bisbigli. Altro che mi chiedo. I loro genitori come hanno visto questa loro crescita? Voglio un missing moment! Si accettano richieste? Volevo il tema e non posso averlo per ragioni che devo accettare. Posso avere un missing moment della famiglia Potter/Weasley che li sorprende in questo affetto più che fraterno? Magari esiste già e mi aspetta nei meandri del tuo profilo per continuare a friggermi il cervello.
“Sei tu a essere bella” “Lo pensi?” “Lo vedo” Tripla giravolta, salto mortale con avvitamento e testa sbattuta sul gradino della piscina. Morta.
E per finire eccolo lì. L’elemento disturbante, Lorcan. No Lorcan, non ti odio, ma ti devi scansare! XD Vedi quanto è radicato questo amore?? Lo vedi? Io lo sento. ♥
 
E per concludere, ma non ho concluso un corno (perché hai 121 pubblicazioni in questo fandom!!), Without you (never). Senza di te, mai. Ecco. Quando i titoli dicono tutto.
Questa non mi fa pensare a PP. Solo perché siamo più in là e non voglio illudermi, perché sei sadica, me lo sento! E questa è una quasi serenità che in quella long non esiste.
Ma che ce frega. Adoro che ci sia subito il riferimento alla shot precedente, a James che ha un anno in più e l’unica volta che si sono separati è stato per la sua partenza a Hogwarts un anno prima di lei, che ha giocato con altri. Però.
Mi piace, mi strapiace la tensione che si avverte in queste righe, è evidente anche qui quel loro essere uno soltanto e poi comunque perdere tempo nel rincorrersi, allontanarsi, riprendersi.
Questa shot è tutta una dichiarazione, in un misto di sensazioni ed emozioni che spaziano dal desiderio, allo sfinimento per quei sentimenti taciuti, poi detti e rimangiati.
“Sei parte di me.”
“No,” negò James. “Noi siamo la stessa cosa,”
Io, dietro questa sincerità mozzafiato di James mi perdo. E’ una delle sue caratteristiche più belle, quello sbatterti addosso la verità senza curarsi del modo. In questo caso perfetto.
 
Grazie Rosmary, per questo universo magnifico. Non lo so se ho usato parole adatte, non lo so se sono abbastanza, se sono noiose o se ti fanno piacere. Ma te l’ho detto, quelle adatte a te secondo me non le hanno ancora inventate! ♥
Piano piano, arrivo sul resto.
Un abbraccio!
gabry
 
 

Recensore Master
01/07/21, ore 16:07

Cara Rosmary,

In questi giorni sono un po’ latitante sui social (troppo Loki ovunque e io ho bisogno di tranquillità per fare ciò che ci piace fare), ma non mi è sfuggito affatto questo aggiornamento. Mi piace la profondità di questa shot che pone un importante “e se.” E se James avesse ritratto e, mentendo (o credendo di illudersi) avesse lasciato il campo libero a Lorcan? Siccome un detto antico recita “se sono rose, fioriranno,” la relazione tra Lorcan e Rose, alla fine, naufraga. Viene vissuta, ma trova una sua fina naturale, magari esacerbata dalle relazioni con cui James cerca di dimenticare la cugina e che suscitano una gelosia furiosa in quest’ultima. In un certo senso, James la tormenta, perché sa che lei si strugge per lui, sa che la fa soffrire, eppure attende e scrive, racconta e aspetta le sue risposte. E la mia mente a questo punto fa connessioni col dolce stil novo, con gli amori mascherati dei cavalieri per la loro dama che si nutrono, come in questo caso, d’attesa.

Centrale è il ruolo della casa: la volontà di farla visitare a Rose crea la situazione (dopo il chiarimento i due faranno finalmente l’amore), ma ha anche una duplice valenza simbolica. Sono l’uno per l’altra casa perché si conoscono da una vita e condividono le stesse pressioni sociali. La casa è impersonale, seppure arredata, perché James sogna una convivenza con lei – desidera sistemarla con lei, creandola a sua immagine e somiglianza. Se nelle parole di James si intuisce che Rose rivestirebbe i panni di una moglie o di una compagna, lei inizialmente fraintende e si strugge al pensiero di cosa possa voler dire essere una coinquilina e vedere sfilare le conquiste che il bel Potter può vantare grazie al fatto che è un gran figo. La naturalezza con cui i due si riuniscono, fisicamente e spiritualmente, è resa con estrema grazia, quella con cui di solito sciogli la tensione emotiva legata a gesti, sguardi, labbra morse per trattenere desideri e parole – sospiri e dichiarazioni. Incantata, come sempre, dalle tue storie bellissime, ti mando un caro saluto ^^!
Shilyss