Ciao aris, con un bel po' di ritardo (dovuto principalmente ad esami universitari da sostenere e problemi al computer da risolvere; e me ne dispiace veramente perché, come sai, questa raccolta è tra le mie preferite in assoluto e in precedenza ho sempre cercato di recensire ogni capitolo appena veniva pubblicato) arrivo finalmente a commentare questo 24° capitolo che, tanto per cambiare, non mi ha minimamente deluso.
Ciò che mi piace di queste storie brevi è che pur essendo evidentemente collegate una all'altra ci mostrano delle sfumature sempre diverse di Tyrion e Sansa: di quest'ultima, ad esempio, ti avevo scritto nell'ultima recensione che mi aveva sorpreso il rammarico forse eccessivo per la morte di Shae, che però adesso acquista tutto un altro senso perché difatti è il sapere che anche Tyrion (il suo gentile e cortese Tyrion) sa essere un assassino a scuoterla e farle rimettere in discussione anche le pochissime certezze che le erano rimaste; quanto al Folletto, devo dire che in questo spezzone assume un qualcosa di vagamente inquietante e la somiglianza con un gargoyle, in tal senso, è quanto mai azzeccata.
Di una tristezza infinita, poi, il suo risentirsi ancora quando gli viene ricordato che Tysha era una prostituta, il suo cercarla in ogni angolo del continente orientale, la sua illusione (perché di questo si tratta, a parer mio) di averne accettato la morte, e il suo voler impartire alla gente di Westeros lo stesso destino.
Come dicevo all'inizio, questa raccolta è una garanzia e non scade mai nel banale o nel noioso. Complimenti!
Alla prossima 😊 |