Inizio a pensare che tu mi spii: hai inserito i miei personaggi preferiti delle mie parti preferite in un’unica storia!
Scherzi a parte, ben trovata con un altro meraviglioso racconto! La sferzata di energia di cui Narancia è sempre foriero si coniuga alla perfezione con la dolce imbranataggine dei BruAbba (su cui torniamo dopo, però) e, soprattutto, con il co-protagonista della fic. Niente, possono passare decenni ed esistenze, ma Caesarino nostro sarà sempre quell’orgoglioso bellimbusto dal cuore d’oro – questa volta ancora più adorabile per il ruolo di “agenzia cuori solitari che si struggono in silenzio” che gli hai assegnato. La posta per i defunti riscalda il cuore, anche se – come già ti accennavo la scorsa settimana – l’idea che più mi tocca è sempre quella degli incontri tra i defunti. Caesar che rivede e si riconcilia col padre, Narancia che riabbraccia sua mamma… La frase sugli occhi è così dolceamara!
Ma è proprio Nari a essere così: vitale ed esuberante, solo in apparenza è un personaggio “infantile” o semplice da trattare, perché anche lui serba una sensibilità intensissima. È un acuto osservatore, che giunge al cuore delle cose; non a caso, intuisce il legame tra i suoi due innominabili compagni di Oltretomba, e anche in questo caso pone una riflessione da non sottovalutare. Per fortuna che c’è Caesar, più “sgamato”, a far tornare il sorriso sul suo volto!
Voglio complimentarmi perché leggendo i tuoi racconti scopro sempre nuovi aneddoti. Mi riferisco al linguaggio segreto dei fiori: al di là del classico rosso passione, ignoravo i significati dei vari colori delle rose e, soprattutto, quello del numero 11.
Ora, devo però fare un’osservazione: tu sei brava, bravissima, ma… Non ti senti una cattivona a lasciarci così, con quelle note che fanno presagire determinate cose per domenica prossima? Ora dimmi tu: io come dovrei resistere secondo te? Ricorda che i miei avvocati sono sempre pronti, eh! :D
Avanti tutta, cara, e a presto, spero! <3
C.
P.S.: la tavolata Pisa VS Livorno è oramai nel mio cuore.
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