Ciao, mia carissima Star^^
Scusami tanto per il ritardo, il mare e poca salute non mi hanno consentito di tornare prima da te ♡
Mi mancano sempre i tuoi personaggi ed è stato bellissimo ritrovare James che dal ritrovamento del cadavere mi pare non fosse più apparso sulla scena.
Esponi in tutte le sue sfaccettature le incertezze del giovane con la precisione a cui ci hai abituati.
Il comportamento stesso di Hart sta alimentando il sospetto su di lui in James e non penso fosse una conseguenza voluta per Hart, credo che il suo riserbo gli stia un po' sfuggendo di mano e la sua esperienza non gli sia per nulla d'aiuto nei riguardi di James, il quale peraltro è molto scaltro.
James arriva alla difficile decisione di riferire ai superiori i suoi sospetti. Il rapporto tra i due colleghi insieme alla fiducia sembra essersi incrinato nonostante abbiano condiviso anche questioni personali, unico aspetto che tiene vivo ancora un barlume di speranza nel cuore di James e che gli consente di non negare il lato più umano di Hart. Si stanno allontanando senza evidenti scontri o litigi, sono gli eventi stessi a provocare uno strappo tra loro. Per me che ho la possibilità di leggere entrambe le prospettive, devo ammettere che mi dispiace vedere quanto le questioni politiche per James e il passato di Hart stiano dividendo le loro strade, il loro modo di pensare e di agire. Sembra quasi di essere tornati agli esordi della loro conoscenza quando il limite tra Inghilterra e Irlanda si percepiva forte anche nel loro rapporto e precludeva soprattutto da parte di James la possibilità di collaborare in serenità sul caso che era stato affidato loro. Hart era riuscito a conquistare la fiducia di James ed io non credo sia stato pienamente sleale con lui, ha omesso ma non mentito; proprio a causa di queste omissioni la diffidenza di James è tornata a farsi sentire preponderante a tal punto da portarlo a denunciare il comportamento sospetto del collega; sicuramente James non ha capito fino in fondo le ragioni che hanno spinto Hart a mantenere il riserbo sui suoi movimenti, sono in parte nobili nei confronti del ragazzo, nessuno a parte Hart stesso potrebbe fare luce sulla ragione che lo porta a seguire una pista differente dal tracciato diplomatico.
Nel tentativo di riferire i comportamenti sospetti di Hart, James si imbatte in nuovi dubbi che stavolta sorgono proprio dalle resistenze dei suoi diretti superiori che esigono l'estranietà di James dal caso del ragazzo giustiziato dall'IRA. È un giorno davvero tormentato per il povero James e come se non bastasse il paragone con il padre torna ad assillarlo in ambito professionale creando in lui frustrazione, ma dimostra un certo grado di maturità non lasciandosi abbattere e ribadendo a se stesso i suoi obiettivi.
Nella seconda parte dedicata alle riflessioni di James, il giovane ammette di non aver mai creduto nella sincerità del loro rapporto, convinto fosse da sempre una mera collaborazione per raggiungere il loro scopi a favore dei rispettivi Paesi; sono propri questi obiettivi a nutrire la stima di James nei confronti di Hart, essi rimangono aspetti in comune su cui il giovane non ha dubbi, sono inoltre valori di qualunque buon soldato che serve la sua patria con onore.
Più in generale James riflette sulla Causa per la sua nazione che guida ogni sua scelta; non può ignorare quanto il quadro storico che lui prospetta nel largo contesto sia tutt'altro che roseo, non riesce a lavorare ed adempiere ai suoi compiti con questi pensieri che gli riempiono la testa. Giunti a questo punto anche le idee di James iniziano a vacillare, teme che i metodi violenti dell'IRA siano i soli a poter rendere libero e indipendente il suo amato Paese e considera questo profondamente ingiusto.
Ritroviamo un solitario Hart per scelta, anch'egli perso nei suoi pensieri, ma il detective predilige sempre i momenti peggiori.
Al contrario di James Hart, che tiene le redini del "gioco" tra i due colleghi, è molto più sicuro della sincerità del compagno, in fondo è l'esperienza a guidarlo nelle sue certezze. Come dicevo, dimostra di avere uno spiccato senso protettivo nei confronti di James, il quale è più giovane, più inesperto ed inoltre non può ignorare la produttiva collaborazione che hanno avuto in più occasioni; ammette di rivedersi nel giovane irlandese, ipotizzo io, quando ancora non si era avvicinato all'IRA, così ci hai lasciato intendere negli ultimi capitoli.
Si fa sempre più viva in me l'idea che Hart voglia affrontare faccia a faccia i militanti ed indagare da solo proprio perché li conosce meglio di chiunque altro, proteggendo in questo modo anche James da una pista rischiosa.
Ci hai lasciati come di consueto con il fiato sospeso, non vedo l'ora di sciogliere la tensione con un nuovo capitolo ♡♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |