Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 259 recensioni.
Positive : 259
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/01/22, ore 20:12

Ciao, era da molto tempo che volevo tornare a leggere la tua storia, finalmente stasera ce l'ho fatta! E ho fatto bene perché questo capitolo, nella sua straziante attualità e nel suo cupo realismo, è semplicemente perfetto e meraviglioso. Ho adorato come hai reso verosimile e vivida la povera Katherine, oppressa dal terrore dopo aver saputo di un attentato gravissimo a Kabul e senza più notizie di Christian, dev'essere un'angoscia insopportabile e per lei ancora più difficile da gestire visto che non può lasciarsi andare troppo davanti alla piccola Alisia. Per fortuna le viene in soccorso questo amico, un quasi fratello, William, che da una parte si occupa di Alisia e cerca di coccolarla e rassicurarla e dall'altra lascia sfogare Katherine, comprende il suo bisogno di parlare di Christian e la ascolta premuroso. Potrebbe sembrare quasi surreale che Katherine, in un momento come quello in cui non sa neanche se Christian stia bene, si mostri gelosa del suo passato e preoccupata per la vecchia foto che ha trovato di un Christian molto più giovane e abbracciato a un'altra donna, invece a me è parso del tutto comprensibile. Katherine ovviamente è preoccupata per l'incolumità dell'uomo che ama, ma ha anche paura che Christian possa tornare cambiato dall'Afghanistan, non sarebbe la prima volta che accade nella realtà. I pericoli che il suo matrimonio corre sono molti, non soltanto la più ovvia e immediata paura che il marito possa rimanere ucciso, ci sono soldati che tornano devastati con il disturbo post-traumatico da stress e non sono più quelli di prima e c'è anche chi, in mezzo all'orrore, trova conforto in una nuova compagna, magari una donna che combatte al suo fianco. L'angoscia di poter perdere il marito si somma alla paura di trovare un uomo diverso, di sentirsi, proprio come hai scritto tu, "estranea" al suo mondo fatto di commilitoni, di guerra e di momenti violenti ed estremi. Posso capire la sua insicurezza, è stata forte e ammirevole finora ma adesso anche lei sta cedendo, è umana ed è bellissimo come tu sia riuscita a tratteggiare tutte le sue emozioni con tanta sensibilità. Comunque William cerca in ogni modo di rassicurarla almeno sulla solidità del suo legame con Christian e a quel punto è Katherine stessa a preoccuparsi per l'amico, a notare che anche lui è nervoso e agitato e a cercare di aiutarlo... è proprio da lei. Si è sfogata, ma ora ritorna ad essere la donna generosa e coraggiosa che ammiro tanto.
E dopo tanti capitoli rivediamo anche Margaret! Fin dal principio ho provato una speciale empatia per lei, mi è sembrato ingiusto ciò che Samuel ha fatto, partire quando dovevano sposarsi, e anche se Samuel poi ha dimostrato di essere davvero cresciuto e maturato grazie a questa esperienza, comunque Margaret non può esserne consolata, lei è da sola. Mi ha fatto molta tristezza vederla nella casa in cui sarebbe dovuta andare a vivere dopo il matrimonio con Samuel e anche durante il colloquio con il padre. Devo ammettere che il discorso del padre di Margaret mi trova abbastanza d'accordo, anche perché lui stesso è un giornalista ma dice che non sarebbe mai partito se per farlo avesse dovuto sacrificare la sua famiglia. Non è lì per parlar male di Samuel, altrimenti non avrebbe detto che sa che lui e la figlia si amano (avrebbe potuto approfittarne per mettere in dubbio il suo amore o la sua fedeltà), però sottolinea il fatto che a volte l'amore non basta e io ho avuto la sensazione che il suo fosse un tentativo di spingere Margaret a reagire. La vede depressa, triste, scoraggiata e forse vuole dirle, in qualche modo, che anche lei deve pensare alla sua vita, che forse il suo destino non è quello di sposare Samuel, che non può vivere solo aspettando che lui ritorni. Almeno io l'ho vista così, spero che davvero Margaret riesca a reagire perché non so se il legame con Samuel sopravvivrà a questa esperienza.
Infine la parte dedicata proprio a Samuel mi ha lasciata sconvolta per più motivi. Già mi aveva turbata la decisione di Maryam di rinunciare alla proposta di Karim, di voler addirittura morire perché non vuole quel bambino figlio di una violenza, soprattutto quando poi ha ammesso di provare qualcosa per il medico... insomma, va bene che potrebbe essere un matrimonio di convenienza, ma se lei ne è anche innamorata ancora meglio, no? Purtroppo però non c'è stato modo di chiarire la situazione perché i talebani, con un attacco a sorpresa, hanno cercato di uccidere la ragazza che si è salvata solo grazie al coraggio di Samuel. Lui ha rischiato la vita, ma sembra che Karim sia riuscito ad intervenire in tempo, anche se il capitolo si chiude qui... Immagino che Samuel si salverà, però rimango sempre un po' rattristata perché io vorrei davvero che Karim e Maryam potessero sposarsi e vivere davvero come marito e moglie, tra l'altro lei sembra anche molto legata a lui, io li vedrei benissimo insieme!
Il capitolo è molto lungo, è vero, ma non ci si accorge della lunghezza perché si rimane coinvolti dalla storia dei personaggi e dalle loro emozioni, me ne accorgo solo alla fine perché vedo che ti ho scritto una recensione lunghissima e che nel frattempo si è fatta ora di cena, ma la tua storia è così bella che non ci si accorge neanche del tempo che passa!
Sono molto felice di aver ritrovato tutti i personaggi che amo e spero di poter passare di nuovo molto presto, un grande abbraccio!
Abby

Recensore Master
01/09/21, ore 08:07

Ciao Vale, complimenti per questo capitolo come sempre eccelso, per me emozioni che riesci a condensare al suo interno, per il lavoro di studio e ricerca che c'è dietro, per la delicatezza con cui tratti le tematiche e anche per quello che dici nelle note... Come dici tu, purtroppo, c'è poco da dire, solo augurarsi che prima o poi questo incubo finisca per il popolo afghano.
Passando alla storia, sicuramente il primo paragrafo è stato il mio preferito, perché è stato davvero tanto emozionante e toccante e poi perché adoro Katherine! Ce la mostri molto umana, fragile, malinconica, persa e avvolta di dubbi, insicurezze, si sente sola e vedere quella foto che Chris conservava di oltre 20 anni prima scatena in lei gelosia, ansia e timori. Ma per fortuna con lei c'è William, un grandissimo amico per lei e per Chris, che conosce Chris da una vita e la rassicura con molta sincerità e lealtà. Non nega che Chris a 18 anni abbia avuto una storia con quella donna in accademia, ma le dice chiaramente che è stata Katherine a cambiarlo, a dargli quella serenità che aveva perso, a fargli superare il trauma dei genitori morti e a renderlo felice. Kathe teme che la guerra possa cambiarlo, ma Will non ha dubbi su questo, perché Chris e Kathe sono una certezza e continueranno ad esserlo!
Molto dolce poi lui con Alisia, e in generale mi è piaciuto un casino il fatto che Kathe si apra davanti all'oceano, una tematica che uso spesso anch'io con la mia Lazuli o con Radish davanti al mare, bravissima 😍
Poi rivediamo Margaret, I suoi pensieri su Samuel, quel matrimonio saltato ma l'amore che c'è sempre, così come la paura per le sue sorti 😭
E, a proposito di Samuel, lui viene a sapere di quello che sta passando il padre, altro momento molto duro... E altro momento tremendo che lo riguarda è il suo discorso con cui cerca di aiutare Maryam in quello che sta passando, ancora una volta metti egregiamente a confronto due culture tanto diverse e ancora una volta ci fai riflettere sul ruolo che purtroppo ha la donna in certe culture, una cosa vergognosa 😭. E, in tutto questo, Sam resta ferito per proteggerla... Per fortuna arriva Karim, ho fiducia che possa salvarlo!
Bravissima come sempre Vale, è bellissimo per me ogni volta leggere quello che riesci a creare! 😍
A presto!
Teo

Recensore Master
24/08/21, ore 17:14

Salveeeee!
Sono in ritardo, lo so, ma sono verso la fine di una stagione diciamo difficile e sono mentalmente stanca oltre che fisicamente, detto ciò sono comunque qui! Con calma e con uno zen interiore ormai andato, ma eccomi qui a recensire.
Devo ammettere che questa storia mi era mancata, ogni suo singolo personaggio e non vedevo l’ora di tornare a leggerla.
Hai deciso di iniziare questo capitolo con delle immagini fortissime e piacevolissime da leggere, hai praticamente descritto la malinconia di Katherine, una donna sì forte, ma che in quel preciso istante si ritrova da sola a dover decidere come fare a raccontare al marito un dettaglio che è sicura che cambierà per sempre l’amato.
È una cosa difficile da leggere perché è straziante, poverina.
L’inserimento di William è un tocco di classe, questo amico di vecchia data prima di Chris e poi dell’intera famiglia che corre da Kathe per aiutare la donna a sopportare il peso di tutte quelle informazioni è fantastico, insomma tutti nel mondo dovrebbero avere di fianco una persona simile <3
Adoro il modo con cui lo “usi”, con cui lo fai interagire con la donna e la bimba, come se lui fosse il loro unico aggancio alla speranza che Chris sia vivo, una sorta di zio protettivo e amorevole con la piccola Alisia.
I dubbi della donna su questa fotografia sono leciti, ricordiamoci che Kathe si ritrova a mille mila chilometri dal marito, esclusa da ogni sua mossa o incontro, diciamo che brancola nel buio, quindi a mio avviso è molto credibile questa cosa, la rendi più umana con qualcosa di così dettagliato e semplice.
Una sorta di domanda per non passare al presente potrebbe essere, un presente che non ha basi su cui stare, un momento in cui per lei è come se tutto ciò che la circonda sia un castello di carte dove basta un soffio per farlo crollare.
La dolcezza di Will nei confronti della piccola è stupenda, sì, direi che è un padre mancato<3 
Il pensiero di una moglie che ragiona sul come la guerra influenzerà il marito è un qualcosa di profondo e unico, qualcosa che di solito la gente si pone dopo sempre se si faccia questa domanda, ma non Katherine che si chiede questa cosa a voce alta, sussurrandola nel vento come se la distanza non ci fosse; è toccante come lei si apra con Will di fianco, come se sapesse che con lui non c’è critica ma solo una buona dose di sincerità e di bontà, una spalla su cui confidarsi tutto.
Devo ammettere che tutta questa franchezza sul sesso da parte di Will l’adoro e mi piace come vada in contrapposizione a lei, il tutto condito con la bimba in braccio, vince il premio di amico scapolo dell’anno, sappilo!
Questo primo grande paragrafo devo ammettere che l’hai gestito egregiamente, con i guanti di velluto che mi aspettavo da una personcina adorabile come sei tu; con i loro dubbi e i loro punti di domanda li hai resi umani, non solo personaggi scritti e criptici, hai approfondito la loro psiche in modo da portare il lettore a chiedersi il motivo per cui lei arriva a mettere tutto in dubbio quindi ancora complimenti.
Sempre più belli, eh, questi capitoli.
Per quanto riguarda Margaret devo dire che anche qui sei riuscita a toccare corde davvero ben fatte; se con Kathe hai usato la disperazione qui invece ti sei appellata al dubbio del motivo per cui lui ha deciso di fare tutto quel casino, di “scaricarla” quasi davanti all’altare senza un motivo valido.
La presenza del padre di lei è un forte appoggio, amorevole e molto dolce dal mio punto di vista. 
In poche parole fin qui hai deciso di lasciare al lettore uno scorcio di ciò che, un soldato o comunque di chi parte e si allontana, rimane a casa, in questo caso specifico delle due donne che restano in attesa di due uomini, mille dubbi e zero risposte.
Spesso si crede che sia più facile per chi resta a casa, ma a mio avviso è più facile combattere una guerra piuttosto che rimanere indietro e osservare attraverso uno sguardo ciò che accade.
Samuel e Chris alla fine la stanno vivendo, non si rendono conto al cento per cento di ciò che stanno vivendo, o meglio, lo vivono perché accade, non perché ne sentono le vicende.
Noto con piacere il parallelismo (estremizzato eh, sia chiaro) di come la famiglia a casa abbia deciso di comunicare certe informazioni ai due uomini al fronte; Chris viene tenuto all’oscuro di tutto e Kathe sta male per ciò, dall’altra parte però abbiamo Samuel che viene avvertito di ciò che ha dovuto subire il padre, sobbarcandolo di ulteriore ansia e rabbia.
Mi piace questo leggero divario tra le due famiglie, insomma è carino a mio avviso perché permetti al lettore di pensare e di immaginare altro. Brava.
Breve parentesi o domanda che sono io a porre a te: l’inserimento dell’aquilone è una sorta di “citazione” al libro di Khaled Hosseini?
Okay, la restante parte l’ho praticamente divorata con la lettura, ho semplicemente adorato ogni singola scena.
Devo dire che Maryam è una giovane pronta a tutto per evitare quel bambino e mi ha stupido in maniera positiva il modo in cui Samuel si approccia a lei, questo suo fuggire dal tavolo con il mullà per seguirla, come se sapesse che qualcosa non andava, è stato bellissimo e toccante! Dico sul serio, sei riuscita a trattare un argomento così delicato in maniera, penso, consona a un luogo come Kabul, come quell’insieme di Paesi lo vede…
La situazione delle donne è ciò che descrivi tu, è assurda e non ne voglio nemmeno parlare in questa recensione perché sappiamo perfettamente tutte e due che ci vorrebbe un libro immenso e non basterebbe nemmeno, purtroppo, ma devo ammettere che qui hai colto pienamente nel segno ed è brutale quanto bene sia scritto, rinnovo i miei complimenti soprattutto su questa parte.
Partiamo con il dirti che il chiedere scusa per la lunghezza del capitolo è qualcosa che devi toglierti dalla testa, è ben strutturato e non necessita di ulteriori tagli o di scuse, la gente su un cartaceo ne legge anche di più lunghi quindi basta con questi falsi miti dei capitoli corti U.U
Detto ciò questo capitolo è scritto in maniera magistrale, ho notato giusto un paio di refusi che ti mando in privato e nulla di più; se uniamo ciò al fatto che i tuoi capitoli sono sempre scorrevoli e piacevoli dal punto di vista visiva, devo dirti che ho divorato tutto, nonostante la stanchezza fisica e mentale quindi raddoppi la bravura perché di solito quando io sono in queste condizioni mi perdo dietro anche alla fogliolina che si muove quindi se mi hai tenuta incollata al monitor è interessante.
È sempre interessante leggere le tue storie perché riesci a instillare sentimenti vari e curiosità nel lettore, lo spron sempre di più a continuare e a mio avviso è una cosa che funziona e che ti risulta facile, quindi continua così ❤
Fatto questo mappazzone di parole che, lo ammetto, non so se avranno o non avranno un senso, ti dico già che aspetto il prossimo come Casey aspetta le ciambelle.
Dopo questa me ne vado che forse è meglio, anche perché non saprei che altro dire senza risultare ripetitiva e noiosa!

Ciao ciao 
Tanto ti stresso sui social quindi è un ciao provvisorio

❤❤❤

Recensore Master
19/08/21, ore 23:20

Carissima^^
All'inizio di questa storia mi sono complimentata con te per la tua coraggiosa decisione nel trattare un tema così complesso e delicato, rinnovo ancora questi complimenti, la tua sensibilità dona tanto al racconto. Ciò che apprezzo del tuo lavoro è che anche nel dramma e nel dolore riesci a tramandare un messaggio di amore e speranza.
Tornando alla trama, questo capitolo è dedicato ai tormenti e alle preoccupazioni dei nostri protagonisti.
All'inizio troviamo Kathe oppressa dalla solitudine, molto bella la descrizione dell'oceano, che ben rappresenta il suo stato d'animo.
La figura di Will mi piace molto, è un amico leale e fedele, una persona buona e altruista. William dona il suo sostegno alla moglie dell'amico, la conforta, ma senza illuderla. E' una buona spalla a cui appoggiarsi nei momenti difficili. Vuole soltanto il bene per i suoi amici, è empatico e comprensivo, inoltre conosce Chris meglio di chiunque altro.
Will è sincero, non mente sul passato dell'amico, ma è sicuro che ora Chris abbia soltanto la sua famiglia nel suo cuore, cosa che effettivamente è vera.
Kathe si deve confrontare con un fantasma del passato, ma la sua non è semplice gelosia. Ha paura che il marito possa allontanarsi da lei a causa della guerra e di quello che ha passato. Will non la illude, ma la conforta affermando che il loro amore è abbastanza forte per sopportare tutto ciò.
Anche Margaret soffre per la mancanza dell'amato, che avrebbe dovuto sposare a breve. La ragazza è convinta di amare Samuel, è sicura dei suoi sentimenti, ma lui non è al suo fianco, e questo è causa di enorme dolore.
Samuel non è stato insensibile nel lasciare la fidanzata per partire per l'Afghanistan, il suo non è stato un atto di puro egoismo. Non si tratta solo della sua carriera o del voler dimostrare qualcosa al padre, egli vuole davvero narrare al resto del mondo la verità dietro alla guerra, la sofferenza della popolazione, le ingiustizie che non possono essere ignorate. Vuole fare la differenza, vuole dare voce a chi non ce l'ha, a chi senza il suo aiuto sarebbe invisibile. In poche parole vuole aiutare gli altri. Più volte ha dimostrato di essere un giovane molto sensibile.
Lo vediamo anche nel suo dialogo con la povera Maryam, disperata nella sua situazione. Samuel cerca di fare del suo meglio per aiutare la giovane, non comprende una cultura così diversa alla sua, ma la sua umanità è sempre evidente, così come il suo coraggio.
Egli viene ferito per salvare la giovane, un gesto davvero eroico.
Per fortuna Karim giunge in suo soccorso, speriamo che possa fare qualcosa. Significativo il fatto che Samuel vedendosi in pericolo pensi subito alla sua amata.
Ci lasci con il fiato sospeso con il finale...
Complimenti, sono davvero curiosa di leggere il seguito^^
Sei sempre bravissima ❤️❤️
Alla prossima! :)