Ciao, mia cara!
Eccomi giunta a leggere anche l'ultimo capitolo di questa avvincente storia ♡
Sembra che le acque si siano calmate al termine di queste avventure e i protagonisti possano riscoprire il sorriso nella prospettiva di un periodo vissuto nella quiete con coloro che amano e che ricambiano il loro sentimento.
La figura di Bjorn è stata interessante lungo tutto l'arco del racconto, a modo suo ha portato un messaggio che si evince soprattutto da questa ultima parte della narrazione. Hai reso le sue debolezze punti di forza in ogni occasione utile alla trama; non ho visto solo un uomo succube di responsabilità che preferirebbe non avere, dietro questa apparenza si nota un uomo che si affida con fiducia alla moglie nei momenti di difficoltà, trova la forza in lei, ha la certezza così di compiere sempre la scelta giusta. D'altro canto, a mio modestissimo parere, è proprio la regina ad insegnare al marito a governare con il cuore prima che con la testa e si dimostra essere una scelta vincente che lo porta ad essere amato da tutti gli altri regnanti e a mostrarsi affatto debole. La decisione vincente di Bjorn dà ragione a questo pensiero, l'offensiva li avrebbe portati a commettere un grave errore in termini di perdite di vite umane tra i loro uomini, attesa e pazienza li hanno premiati.
Tutti noi speriamo sempre che il mondo prenda questa piega, la tua storia è una piccoli proiezione di un sogno che, chissà, un giorno potrebbe anche diventare realtà.
Di contro, il risultato si legge chiaro nelle condizioni in cui si trova il re dei Norreni eletto. È stato scelto per ambire alla conquista e soddisfare smanie di potere, eppure alla resa tutti i re, nessuno escluso, si sono accorti che menzogna e disonestà corrono poco lontano; un uomo disonesto nei confronti del suo stesso popolo non può ricevere stima. Dovrebbe rappresentare il vasto popolo dei vichinghi, invece nessuno si riconosce in lui tra i re e questa è un'enorme sconfitta per lui; resta con un potere legittimo, ma allo stesso tempo vuoto, governa su vasti territori metaforicamente disabitati.
Bjorn riesce, così, con astuzia e cuore femminile alle spalle, ma direi anche con umiltà, a preservare importanti alleanze, oltre all'incolumità di ogni suo singolo uomo. Lasci aperta una trama vastissima, quasi la prospettiva di uno scontro di potere; Bjorn si è aperto un varco, ma, come ben dici, è alquanto improbabile scalzare dal trono un regnante sul cui capo pende una benedizione divina. Sono molto curiosa perciò di scoprire cosa ci riserverai nel capitolo successivo di questa serie.
Penso sia stato significativo il botta e risposta tra Bjorn e Ivar. Tra loro non aleggia più un clima di forte tensione, Ivar è in compagnia della sua famiglia e prosegue il suo percorso di reinserimento all'interno di essa; dalla scena dedicata a lui e a Aethelred si nota chiaramente quanto i suoi obiettivi siano mutati e desideri solo preservare la serenità raggiunta. Pur preservando un clima disteso a corte per la vittoria in una guerra combattuta silenziosamente, dalle parole di Bjorn non si legge un'offesa, ma una profonda amarezza, come se fosse arrivato all'apice della consapevolezza sul suo modo di regnare; non è del tutto soddisfatto, anzi si paragona al fratello in riferimento ai suoi tempi passati peggiori e penso che questo suo atteggiamento in veste di re sia un'ulteriore prova della sua umiltà.
Consolidi le storie d'amore appena sbocciate con una nota rosa da entrambe le parti. Direi che ci sta un po' di miele dopo ciò che hanno passato e che, da ciò che ho capito, dovranno ancora attraversare.
Si avverte ancora una volta tutta la sensibilità di Helgi e la fragilità scaturita da un passato drammatico. Sta ricostruendo una vita intera tra le braccia di Hvitserk, trovo sia comprensibile temere che il passato possa tornare a tormentarlo rovinando anche il suo presente, benché al momento la minaccia sia innocua e lontana. Ancora una volta Hvitserk assorbe le capacità empatiche del compagno, le manifesta, come d'altronde ha sempre saputo fare, e si mostra comprensivo e paziente, in modo figurato asciuga lacrime e timori perché sa cosa significhi provare un senso di assedio costante anche se non reale. Hvitserk non fa mancare quindi a Helgi protezione fisica e morale cercando di scongiurare i risvolti che lo hanno visto protagonista durante il suo periodo più buio; così facendo tutela la salute fisica e psichica del compagno.
Sono felicissima di essermi avventurata in questa lettura. Il merito è solo tuo per avermi guidata così bene frase dopo frase, parola dopo parola, nonostante fossi totalmente ignorante in materia. Mi avventurerò con piacere anche nella lettura del seguito, sono proprio curiosa di scoprire cos'hai in serbo per noi. ♡♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |