Ciao, mia cara^^
Arrivo sempre a ridosso dell'aggiornamento con l'acqua alla gola, scusami, ma mai per mancanza di interesse, voglio che tu lo sappia. ♡
Ogni capitolo ci induce a prendere sempre più coscienza delle cause e delle conseguenze di una battaglia che sembra sempre più vicina; è una battaglia che fonda le radici in quelle mortali dei Khai, ma credo che stavolta le divinità (quelle che vogliono scongiurare un triste epilogo) non rimarranno inerti.
La vestale si mostra sempre più scaltra e sempre meno ingenua. La carta vincente è senz'altro la sua furbizia, mostra lealtà e utilità laddove si nasconde solo interesse. Non le sfugge affatto l'evento curioso che l'ha vista protagonista, ciò dimostra quanto sia sempre molto razionale e volta a raggiungere il suo obiettivo. In un certo senso su Rhenn mantiene una certa influenza e un certo controllo, in parecchie occasioni sembra tirare lei le redini del loro rapporto fedifrago.
Le sue indagini circa i sospetti sull'ultima realistica profezia che ha pronunciato sono orientate a suggellare tra lei e Rhenn un legame molto più solido e indissolubile rispetto a quello che già intercorre tra loro. Le è scattato in testa una sorta di campanello di allarme, lo sente distante ultimamente a causa del re che fa pressione per un erede, deve trovare un modo per intrappolarlo nuovamente tra le sue braccia, altrimenti mancheranno le basi per poter portare a termine il suo piano.
In realtà lei non nasconde fino in fondo le sue intenzioni, le nasconde solo dietro l'apparenza di desideri e di un vantaggio per l'intero regno; mette in luce una fragilità del regno che Rhenn andrà ad ereditare e così facendo escogita di fare pressione sui suoi timori. In questo modo cerca di assicurarsi sfacciatamente una posizione di prestigio diventando la madre di un erede e in prospettiva (se sia lunga o corta non lo sa neppure lei) del signore dei khai di cui parla la leggenda.
Rhenn si mostra sempre più debole davanti alle verità che scopre, si lascia soccombere dai pensieri e dagli eventi, fatica sempre più a mantenere il controllo della situazione. Da ciò che ci hai sempre raccontato del principe non è da lui, è un cedimento di cui lui sta prendendo atto e forse un po' lo spaventa.
Gli dei sulla conoscenza di fatti e prospettive dimostrano di avere sempre una marcia in più rispetto ai mortali, in questo caso rispetto a Rhenn che vaga ancora abbondantemente nell'oblio. Dalle loro parole emerge il drammatico retroscena di ciò che Rhenn ha letto sul libro antico; tra loro ci sono testimoni diretti del passato, per alcuni di loro rappresenta un passato personale, incarnano perciò un'importante chiave di lettura per ciò che succede, che è successo e che succederà. Dal libro antico emerge che i khai sono caduti in rovina, ma mi pare non si dica che alla base delle loro sciagure c'è un amore ferito; chissà se proprio per questa ragione ai khai non è concesso provare l'amore che noi e Yozora conosciamo.
Ciò che è accaduto e che accadrà in futuro non sembra quindi essere del tutto un mistero per il lettore, grazie all'intervento degli dei. Rimane quindi un'ombra sul modo in cui i khai gestiranno la situazione, se saranno preparati o se verranno presi alla sprovvista; inoltre sarà interessante scoprire il modo in cui gli dei intendono respingere la minaccia, sembrano intenzionati ad impegnarsi.
La parte conclusiva di questo capitolo è stata per me la più emozionante, i non detti hanno avuto un valore maggiore delle parole e sono stati determinanti per suggellare l'accordo tra minkari e ribelli.
È molto realistico lo stato morale della regina, per quanto possa essere forte per suo figlio e i suoi sudditi non può che accusare il colpo della difficilissima situazione che sta vivendo.
Si dimostra essere un popolo molto sentimentale, la regina stessa lo è, la quale si fa forza nella fede del suo popolo e del suo comandante. Penso che una buona predisposizione dell'anima possa aiutare a contrastare i khai, anzi la regina per prima con umiltà - è una donna molto semplice nonostante la posizione che ricopre - ricerca la tenacia nel pensiero e nell'amore del suo popolo, in questa occasione rappresentato dal fedele comandante del suo esercito.
Non è un caso che la regina sia così forte e mostri la sua forza proprio ora che è rimasta sola a governare. Questa storia è costellata di donne che a modo loro sono tenaci e temerarie. Nel caso della regina minkari, ella non si appoggia del tutto al comandante, ma lascia che entrambi si infondano forza e conforto a vicenda.
Deve essere un impatto notevole incontrare un khai in un incontro così ravvicinato e pacifico, dal momento che sul campo di battaglia li stanno trucidando senza alcuna pietà.
Come ci avevi annunciato, era nelle intenzioni di Elefter appoggiare Minkar per contrastare la violenza dei suoi simili; tutto ciò con l'obiettivo e la speranza di cessare il bagno di sangue che viene versato abitudinalmente per conto di Kaniša. Sembra proprio che questi ribelli rientrino in quel gruppo di persone che si sono rifiutate di portare sofferenza agli altri popoli e per questa ragione sono stati esiliati. Ciò che vogliono i ribelli è offrire aiuto per portare pace (forse quella in cui in passato riversava il popolo khai secondo le leggende), non vogliono vedere vincitori e vinti e nemmeno uccisioni violente.
Sembra che la sincerità del khai non sia opinabile, la sensibilità della regina e del suo comandante non hanno dubbi a riguardo, la commozione circa le sorti del giovane principe è rivelatrice per loro; comprendono e condividono gli obiettivi e le intenzioni dei ribelli.
Penso che avere dalla parte un khai, seppur non apertamente sul campo di battaglia, che conosce bene quindi il suo popolo possa rivelarsi un enorme vantaggio per i minkari.
Attendo di leggere con apprensione il prossimo capitolo ♡♡
A presto!
Un forte abbraccio
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |