Giunse Settembre carico di promesse mantenute.
Molto, molto bene, cara autrice.
Soprattutto, ben scritto. Da sempre considero forma e contenuto ugualmente importanti e credo nella necessità di fonderli perché una storia sia riuscita.
Questa storia è riuscita, ed è pure raffinata: introduzione, prologo, narrazione sintetica e concitata di una parte importante della storia. Attenzione ai dettagli: il taglio dei capelli di André Grandier - rito di iniziazione, passaggio alla maturità - ma anche il "volo impazzito di un corvo" (o volo di un corvo impazzito), i presagi, l'inquietudine - e poi la calma a seguire, perché quando il peggio è avvenuto subentra il sangue freddo.
E, cosa a me cara, l'attenzione agli umili, propria di Oscar e non dell'aristocrazia, evidente in quella che mi par essere la citazione di lei a casa di Rosalie, quando nella minestra di niente in effetti c'è solo il cucchiaio.
E quel cavaliere "ladro di occhi", ma anche benefattore, restituisce una dignità a Bernard Chatelet che non sempre gli viene riconosciuta in un anime/manga che possiede un taglio differente. E invece talvolta è bene ricordarlo che il Cavaliere nero nasce come un Robin Hood, e difficilmente non si è dalla parte di Robin Hood.
Molti i punti di vista, poi, proprio come piace a me.
Per quello che può valere, trovo che sia una promessa mantenuta. La storia e anche tu, naturalmente.
Omaggi devotissimi,
Sacrogral |