Ciao, mia carissima Star^^
Ti chiedo nuovamente scusa per il ritardo, ricominciare il lavoro è stato traumatico. ♡
Come ben sai, rattrista sapere che giungiamo quasi alla fine, ma sono certa che anche questi personaggi mi resteranno nel cuore. ♡
Ogni accenno a James e Julia mi emoziona (penso tu lo sappia già). La carta vincente di questa coppia è l'atmosfera che hai creato intorno a loro, è un amore solido da entrambe le parti in un contesto travagliato. James per primo possiede un animo tormentato dal passato e dal presente; non confida tutto questo a Julia, anche se non è tutto coperto dal segreto a cui è costretto, innanzitutto non la vuole angustiare, a lui è sufficiente che gli scaldi il cuore con il suo amore, ne ha disperatamente bisogno. La ama così tanto da soffrire la sua mancata sincerità nei confronti di Julia.
È molto profonda la riflessione di James in solitudine, l'ombra del padre lo tormenta dal principio di questa storia ed ora sembra arrivato al culmine della sopportazione, ad un bivio che lo porti più vicino al genitore oppure lo allontani per sempre da lui. Per lui insorgono nuove consapevolezze, il modello del padre è un'eredità, un'aspettativa altrui portata dal suo cognome. Tutto ciò è un peso che James serba nel cuore da anni e ha influenzato la sua carriera. In verità sente di non aver mai provato un legame sincero con suo padre, la lontananza provocata dalla guerra stessa lo ha impedito. È stato il figlio di un eroe per cui non ha versato lacrime, rappresentando a pieno le conseguenze delle guerre combattute. James è un figlio come tanti che è nato senza un padre e ha vissuto senza di lui già prima di rimanerne orfano.
La più grande eredità del padre si traduce in una intensa frustrazione e nella pressione della società nei confronti dei figli degli eroi. È esattamente così, le guerre non si perdono nella memoria del passato, essere riverberano nel presente e condizionano la vita delle nuove generazioni. Questa storia lo insegna a più riprese.
Per James la questione si complica, non ne è ancora al corrente, ma gravi accuse continuano a pesare su di lui e si fanno sempre più concrete. Il detective che indaga sul suo passato mi fa sempre più paura, temo possa aggrapparsi a qualunque appiglio pur di arrestarlo; qualsiasi cosa nasconda James sembra intenzionato a non avere (più) problemi con la Legge, a vivere la sua vita accanto a Julia, anche con il rischio di assomigliare al defunto padre.
Hart, guidato dall'esperienza, procede con determinazione. Con estrema semplicità estorce nuove informazioni da un giovane già notevolmente provato dalla prigionia e dal timore di subire ritorsioni da parte dell'IRA. Hart dimostra di possedere la maggior parte delle informazioni, addirittura più del detenuto, ciò che gli serviva era la chiave per rendere finalmente efficace una retata ai danni dei militanti.
Al pensiero di una nuova retata James non può che essere preoccupato al pensiero dell'ultimo tentativo fallito (così lascia intendere, ma in fondo non so cosa possano nascondere i tuoi personaggi).
È significativo il fatto che Hart sappia sempre come farsi accettare da tutti in ambito lavorativo, dimostra sempre la sua professionalità e una collaborazione con un obiettivo comune può solo che giovare al successo della missione.
Apprezzo tantissimo il rapporto che hai creato tra Hart e James. Entrambi sono consapevoli che la fiducia si sia incrinata ormai, sanno di non poter più nascondere la presenza di fantasmi alle loro spalle (Hart giustifica persino la diffidenza di James nei suoi confronti), eppure il ruolo non viene intaccato da questioni personali, la loro collaborazione sul campo non ha subíto alcun colpo, Hart ha bisogno delle capacità di James per portare a termine la missione. Hanno sancito un patto implicito, hanno uno scopo comune che nessuno dei due ha intenzione di tradire, tengono all'incolumità del compagno e non temono di dimostrarlo. Ancora una volta superano con successo l'ostacolo della nazionalità e tutte le questione che essa porta con sé, tra passato, presente e futuro. James dimostra di essere disposto a rischiare la propria vita a beneficio di quella del superiore; ha disubbidito agli ordini quasi paterni di Hart, ma non vedo pentimento per il suo gesto. Penso che nei casi di maggiore sofferenza si scorta davvero l'anima più pura di una persona, sono quasi certa sia ciò che ha scorto Hart negli occhi di James. Sono anche quasi certa che in questa retata che deve portare a termine senza James si troverà faccia a faccia con il suo passato.
Le ultime battute tra James e Hart prima di passare all'azione sono molto interessanti. Il discorso mosso dalla curiosità di James sfiora la vita privata di Hart e quindi inevitabilmente lo tocca sul vivo; non resta affatto imperturbabile, ma non trova sia il momento opportuno per parlare di una questione molto dolorosa che rischia in procinto di una retata di offuscargli la mente, ammesso e non concesso che voglia rivelare quel passato al compagno. Hai già accennato qualcosa a riguardo nei capitoli precedenti e sono sempre più curiosa di scoprire quale sofferenza si porti dietro Hart.
Sei super precisa nei dettagli, grazie perché ci aiuta a rendere ancora più concreti e vicini sia nello spazio sia nel tempo i tuoi amatissimi personaggi. ♡♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |