Giustamente Jasmine riconosce il proprio egoismo, nella scelta di condurre la sua famiglia in quel posto per soddisfare una propria passione. Alla buon'ora oserei dire XD, è dal primo capitolo di questa storia che sostengo tali parole...è passato un po' di tempo ma finalmente ci siamo arrivati.
Mi piace come, solo dopo il gesto, si chieda se abbia regalato l'arma a un comune serial killer umano o al vero Jason. Onestamente...c'è una risposta giusta a questa domanda? Non mi sembra che nessuno dei due casi, sia quello giusto. In entrambi i casi la vedo malissimo.
Non mi aspettavo che Jasmine fosse così chiusa, con la famiglia, gli amici e il ragazzo figo al ristorante si è sempre comportata in modo molto allegro e aperto.
Sugli scatti di rabbia la capisco, i tre anni alle medie sono stati per me esasperanti e non vorrei mai ripeterli.
Molto bello il paragrafo su come sia facile ricordare solo quello che ci viene negato, perché è vero. Una persona che stimo molto, una volta disse che il cervello tende a ricordare solo le cose negative.
Certamente gli scatti di rabbia di Jasmine in alcune situazioni saranno stati anche eccessivi, non la giustifico e non la condanno, è una situazione che dipende dalla misura della risposta. |
