Ciao, mia carissima Star^^
Sono imperdonabile da qualsiasi punto di vista, ti chiedo immensamente scusa per il mio ritardo su tutto. Penso a questo capitolo da un settimana e non vedevo l'ora di riuscire a leggerlo, anche perché ci hai lasciati nella parte precedente con il fiato sospeso. ♡
Credo che il detective Sullivan sia tra i pochissimi tuoi personaggi che non riesce ad entrare nelle mie grazie; nei capitoli precedenti ci hai dato modo di conoscere la sua dubbia moralità. C'è un grande "però" da sottolineare in questo capitolo che non sorge durante l'interrogatorio, nel quale acconsente a qualunque mezzo pur di raggiungere la verità, quanto piuttosto dalle sue riflessioni. È costantemente guidato dalla reputazione, che sia personale o dell'autorità di cui lui fa parte, ma al contempo nella sua mente si fa spazio un barlume di giustizia che gli impedisce di condannare un uomo per crimini che non ha commesso. Nonostante la sua dubbia moralità, sono quindi convinta che nel ruolo che ricopre sia un valido sostenitore della giustizia; si prodiga per arrestare criminali (come dargli torto, specie sui nazisti) e serve con fedeltà la sua Patria.
I pensieri di Sullivan dimostrano quanto il confronto con Hart sia stato per lui illuminante, sorge in lui la consapevolezza che l'agente sia troppo esperto per lasciarsi ingannare da James; non può fare a meno che provare sconforto all'idea di essere di nuovo punto e a capo nelle indagini.
Riprendere la narrazione dalla scena in cui Hart sale le scale è stato come tornare su un campo di battaglia. La mia lettura si è mossa in un clima di ansia per le sorti dei protagonisti e di trepidazione, avevo curiosità di conoscere l'esito di questa retata.
Sono sempre più convinta che il rapporto tra Hart e James superi le questioni politiche e militari che caratterizzano questo periodo storico. L'umanità è la principale e la più forte motivazione che spinge i tuoi personaggi ad agire. Ora più che mai, visto che siamo alle battute finali di questo racconto, essa emerge e provoca grandi svolte. Il rapporto di questi due uomini esula da ogni tipo di interesse o obiettivo. A tal proposito tornando alle ipotesi di Sullivan, potrebbe anche essere che i suoi sospetti su James siano veri e il legame tra i due potrebbe aver ingannato il tenente che persiste a professare la sua fiducia nei confronti del giovane. Forse nemmeno Hart stesso ne è consapevole fino in fondo, ma dopotutto l'affetto è irrazionale, si è lasciato trasportare da esso insieme a James, pur continuando a portare avanti le loro iniziative segrete.
La situazione di Hans è davvero delicata. Dal punto di vista tattico, le aspettative per entrambe le parti sembrano essere state soddisfatte. Bisogna considerare però che queste trattative vengono seguite e concluse da persone implicate in questioni rischiose e delicate, perciò è comprensibile che Hans sia in apprensione per il suo destino, specie ora che davanti a sé intravede un futuro accanto a Declan.
È vero che Hans è un soldato disposto a tutto, un soldato con sangue freddo, addestrato alle condizioni meno rosee. Il rischio fa parte del ruolo che ricopre, ma può anche diventare una maledizione se in palio c'è molto da perdere, sono a rischio sentimenti e persone care. Dopo i sospetti di Maguire sul coinvolgimento personale di Declan, Hans non può che diventare un problema e questo sembra essere un aggravante sul destino già precario del tedesco. Lo stesso legame che Maguire disprezza, senza effettivamente conoscerne la vera natura, è di grande conforto per Hans e Declan, è ciò che li spinge a sacrificarsi pur di essere accanto all'altro, pur di sapere che l'altro sia al sicuro.
Mi è piaciuto molto come attraverso la descrizione fisica di Declan dalla prospettiva di Hans emerga così tanto della sua personalità e del suo passato; il tedesco è molto attento ai particolari del giovane che ama, impara a conoscerlo anche attraverso i momenti di silenzio tra loro. Il dono che Hans porge a Declan ha un significato immenso: corrisponde per il tedesco a tutto ciò che ha sempre sognato, il sogno serbato nel cuore che lo ha sempre convinto a non arrendersi anche alle difficoltà più insormontabili. Il sogno di sorvolare il cielo in battaglia accanto ai suoi commilitoni è sempre sopravvissuto, non si è mai spento ed ora lo pone nelle mani di colui che è diventato recentemente il suo migliore quanto incerto futuro. Penso sia proprio questo il significato del gesto di Hans: Declan rappresenta il futuro (che si realizzi o meno) e in quanto tale è custode di tutti i suoi sogni. È ammirevole la comprensione di Declan, desidera sia al sicuro e nessuno lì è in grado di garantirgli sicurezza, anzi comprende persino quanto il dovere di portare a termine la sua missione sia importante per Hans; Declan in tutto ciò non mostra segni di pentimento, anzi non esiste più altro di importante per lui, confidando anche sul fatto di aver mantenuto la promessa fatta a Maguire.
Hans e Declan condividono gli stessi ideali, in primis la lealtà; nelle loro posizioni paiono più unici che rari e credo sia proprio questo aspetto ad accomunarli e ad avvicinare i loro cuori, in fondo non hanno mai tradito nessuno intorno a loro. È proprio questa comunanza a spingerli a rischiare anche la vita l'uno per l'altro.
Stai gettando le basi per un finale inaspettato e bellissimo. Mi rattrista sempre pensare che finirà presto questo racconto, ma sono anche impaziente di conoscere l'epilogo.♡♡
A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)
P.S. Ho scritto appunti sul tuo capitolo sparsi per il telefono e ho dimenticato di aggiungere questa riflessione alla recensione... James è strano nei confronti di Hart, potrebbe essere una spia e aver spifferato la retata, avrebbe senso il dispiacere dimostrato nei confronti di Hart. Se così fosse, sei comunque riuscita a farmelo adorare e l'idea che mi sono fatta su di lui non potrebbe affatto cambiare. ❤
(Recensione modificata il 28/09/2021 - 11:55 pm) |
