Recensioni per
Qual è il tuo nome?
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/02/22, ore 22:09

Con un po' di amarezza e un piccolo vuoto dentro che lascia ogni avventura che prima o poi finisce, eccomi a lasciare l'ultima recensione alla tua storia.
Dovrei partire dall'inizio, ma invece parto dalla fine. Adoro i lieto fineee *.*
È stata tanto bella quella frase di chiusura, quel richiamo al film, un pochino mi sono commossa. Inevitabilmente mi è sembrato di vederlo il filo rosso che volteggiava attorno a Wanda e Stephen, quello del destino che li lega. Ora finalmente possono vivere felici e contenti nella stupenda New York!!! <3 Wanda sopra tutti meritava questo finale.
Ma devo fare un mega passo indietro, a quando i nostri protagonisti, assieme un po' per caso (e mi piacciono le collaborazioni improvvisate), riescono a salvare gli abitanti della città. Ho trovato molto azzeccato come hai descritto la scossa di terremoto (mi fa immaginare che tu ne abbia percepita almeno una nella real), come un treno che passa. È verissimo! Tant'è che una volta, durante una scossa, la prima cosa che fatto è stato controllare fuori dalla finestra cosa stesse passando per far vibrare così il terreno (istinto di sopravvivenza zero proprio).
In parte ero preparata al fatto che sarebbe dovuto accadere, ma quando Wanda non ricorda più Stephen ho pensato "Noooo, si è scordata tutto!" È stato così triste il modo in cui sono stati strappati via l'uno dall'altro, si è perfettamente percepito il senso dell'assenza, di quel qualcosa che manca.
Sono stata molto contenta di leggere: tre anni dopo a New York. Fa capire che Wanda, Pietro e Peter alla fine lavorando sono riusciti a realizzare i propri sogni, che erano in gamba lo sapevamo!
Comunque, non tutti gli incidenti vengono per nuocere! L'incontro tra Tony e Peter è stato di una tenerezza unica, un (ri)incontro autentico e spontaneo, come solo Peter può essere. Mi hanno fatta emozionare parecchio anche loro, confesso.
Cara, ti faccio ancora tantissimi complimenti per questa idea e per il modo in cui l'hai sviluppata. È stata una lettura diversa dalle cose che scelgo solitamente, originale, che mi sono proprio goduta.
Spero di incappare presto in un tuo altro progetto <3 Un abbraccio!

Cedro

Recensore Master
08/12/21, ore 19:29

Eccomi qui!
E così sono arrivato anche alla fine di questa storia, e posso affermare di promuoverla a piena voti! Forse avrei anche voluto che durasse un po' di più, ma riflettendoci credo che gli eventi si siano svolti senza sbavature, mostrando il giusto necessario ed evitando allungamenti.
Sono davvero contento che il piano per salvare la città abbia funzionato, all'inizio temevo che solo alcune persone avrebbero accettato di abbandonare la loro casa. E sono stato anche molto contento di vedere Clint in questa stori! La sua serie tv me lo sta facendo apprezzare sempre di più, quindi un suo cameo è sempre più che benvenuto. Carino anche il fatto che fosse una sorta di mentore per Pietro, visto che nel film quest'ultimo si è sacrificato proprio per salvarlo. Questa volta non è stato necessario!
Ammetto che ero preoccupatissimo quando sia Wanda che Stephen hanno cominciato a perdere i ricordi, temevo che la loro storia sarebbe terminata con una nota agrodolce, un finale amaro, ma con la consolazione che il buon dottore fosse almeno riuscito a salvare la sua amata. Ero già pronto alle lacrime...e invece si sono ritrovati!
E in pieno stile Ritorno al Futuro, gli eventi modificati nel passato non hanno (fortunatamente) distrutto lo spazio tempo, quindi ora potranno godersi il resto delle loro vite insieme.
Spero davvero che farai altre storie su di loro!

Recensore Junior
21/11/21, ore 23:20

E così finisce! ❤️
Da un lato sono un po' triste che questo sia l'ultimo capitolo, dall'altro sono felice perché la storia si è conclusa nel migliore dei modi. Mi è piaciuto molto come hai maneggiato tutti i personaggi dall'inizio alla fine. Qui ho apprezzato in particolar modo la figura di Clint Barton, perché nonostante la sua breve comparsata sei riuscita a inquadrarne la personalità alla perfezione calandolo nei panni di un poliziotto tutore della legge. Barton è un uomo tutto d'un pezzo, abituato a ricevere ordini dall'alto e a rispondere, e trovo che il ruolo gli calzi molto bene. È molto pratico, di raziocinio, per cui chissà che avrà pensato di Pietro quando la terra ha cominciato a tremare sotto i loro piedi. Che avesse poteri psichici, magari!
Con l'attenuarsi della scossa di terremoto, però, viene anche meno il motivo della quest disperata dei nostri protagonisti d'oltretempo, ed è ora che questi ultimi tornino da dove (o, per meglio dire, da quando) sono venuti. L'obiettivo è stato raggiunto, tutti i cittadini, se non una casa, hanno messo in salvo la vita, Wanda compresa... e le linee temporali devono riassestarsi, proprio come falde nel terreno che smettono di tremare. A questo punto della narrazione sentivo il lieto fine dietro l'angolo, ma ho provato pena per questi personaggi e per il vuoto nel loro cuore. Hanno successo, conducono la vita che hanno sempre voluto, eppure è come se sentissero uno spazio inoccupato nel cuore, un risvolto che prima era adibito a qualcosa di cui ora non sentono più nemmeno l'eco, come se in passato il loro cuore si fosse espanso per accomodare una persona e ora ci fosse solo vuoto, lembo di pelle inutile e cascante là dove prima erano passioni ed emozioni. Tre anni sono pochi in relazione alla vita di un umano, obiettivamente parlando, ma il tempo è relativo e possono diventare anche trenta se si vive ogni giornata con uno zaino di sassi sulle spalle, tant'è che per Stephen sono già molti.
Mi piace anche come tu abbia deciso di scostarti dal film nelle battute finali - hanno bisogno degli occhi per ricordare i nomi l'uno dell'altra, ma il passaggio importante è che loro ricordino spontaneamente, a rimarcare che la mente può perdere la presa su certi dettagli del passato e lasciarli cadere nell'oblio, ma il cuore no, il cuore ricorda e lo farà sempre, perché una volta dilatato non torna più quello di prima. Ed ecco che il vuoto si ripopola.
È stata una storia bella ed emozionante.
Alla prossima,
Lucia

Recensore Master
18/11/21, ore 06:39

Ciao,
non potevo non arrivare alla fine di questa storia! Alla fine Stephen e Tony, con l'aiuto dei ragazzi riescono a salvare gli abitanti della città, dando a Wanda e Peter una seconda possibilità.
Devo dire che ci ho messo un po' a capire tutti i riferimenti ai personaggi degli Avengers, sinceramente il povero Pietro Maximoff non me lo ricordavo proprio! Clint Burton invece si, è uno dei miei preferiti! Anche perché ammetto di avere un debole per Jeremy Renner 😏 mi ha molto divertito trovarlo come poliziotto a Novi Grad!
Passato il pericolo, come nel film originale, i protagonisti perdono la memoria di quello che è successo. Uno dei momenti più tristi anche nella tua storia, ma è giusto che le linee temporali tornino loro posto. I protagonisti dovevano incontrarsi nel futuro, ma perché questo potesse accadere il passato doveva essere modificato. Mi sono piaciuti entrambi gli incontri, lo scontro tra Peter e Tony, l'ho trovato molto adatto e in linea con i loro personaggi molto più estroversi rispetto a Wanda è Stephen.
Nel finale, rispetto alla storia originale, nel tuo racconto i due protagonisti, si chiamano con i loro nomi. Mi è piaciuta l'idea l'ho trovata molto romantica.
Nel complesso direi che sei riuscita a mantenere l'atmosfera particolare e un po' malinconica della storia, e sopratutto sei riuscita a trasferirvi senza sforzo o protagonisti di Avengers, ti faccio i complimenti perché non era facile riuscire a farlo in un modo credibile che rispettasse il senso della storia originale.
È stato un piacere leggere questa tua versione e spero che scriverai davvero ancora storie con questa coppia che piace molto anche a me.
A presto 😊
AlbAM

Recensore Master
08/11/21, ore 23:36

Eccomiii
Io pretendo il mio cuore indietro OKAY.
Mi è piaciuto il fatto che il finale segua le dinamiche del film aggiungendo comunque qualcosa in più, come ad esempio il fatto che Wanda e Stephen pronuncino i nomi, così come Peter e Tony che dopo tanto tempo riescono finalmente a ritrovarsi e riconoscersi.
Comunque, per arrivare a ciò bisogna prima salvare la popolazione di un'intera città in un'altra linea temporale, cosa che fortunatamente avviene e posso dire che ho strillato per la gioia nel momento in cui ho letto di Clint? E soprattutto: di Clint che interagisce con Pietro e si fida di lui nonostante l'apparente assurdità della situazione?
Personalmente ho stra amato il legame che si era creato tra Clint, Wanda e Pietro in “Age of Ultron” ed è proprio una di quelle cose che avrei voluto tanto vedere approfondite nel corso dei film – cosa che avviene con Clint e Wanda, dato che purtroppo si sa cosa succede a Pietro.
Insomma, quei tre insieme mi hanno sempre fatto pensare a una famiglia ed è stato bello leggere di come Clint li abbia aiutati anche in questo caso, pur mantenendo inizialmente la guardia alta – essendo il capo della polizia è più che comprensibile.
Il momento in cui, dopo il terremoto, Stephen e Tony spariscono letteralmente sotto ogni punto di vista mi ha proprio spappolato il cuore. Perché non se ne sono solo andati fisicamente, tornando nella loro linea temporale di appartenenza, ma sono spariti anche dai ricordi di Wanda e Peter (e anche Pietro), così come loro stessi hanno perso ogni ricordo legato a ciò che hanno vissuto.
La parte più potente dal punto di vista emotivo penso sia proprio il dopo, ovvero l'andare avanti con la propria vita consapevoli che si è vissuto qualcosa di importante che però non si ricorda, provando solo un vuoto abnorme nel petto.
E questo rende ancora più bello il momento del ritrovo, perché ogni pezzo si riposiziona al proprio punto di appartenenza, non ci sono più il vuoto e le paure, sono tanta commozione per aver finalmente ritrovato la propria parte mancante.
È stata proprio una bella storia e ho imparato ad amare questa coppia grazie a te, leggerò molto volentieri altri scritti su Wanda e Stephen, in futuro.
Alla prossima!

M a k o