Ciao, mia carissima Star^^
Finalmente eccomi da te! ♡
In questo capitolo hai intrecciato tanti pensieri, nei quali spesso la ragione dei protagonisti fatica a trovare spazio. Emergono i sentimenti e il passato dai quali difficilmente possono scindere come persone, al di là dei ruoli che ricoprono e che ne vengono influenzati.
Ci hai sempre dipinto Hans come un uomo logico, capace di far coesistere in lui ragione e sentimento. Benché si trovi ad un bivio, la situazione non lo scuote a tal punto da fargli perdere il senno, eppure emotivamente è estremamente coinvolto. Per quanto sia un uomo dall'animo tenace e dai valori militari, i sentimenti lo hanno guidato nell'arco di questa missione da un certo momento in poi, esattamente quando il rapporto con Declan si è trasformato in un legame intimo e profondo che non si limitava alla semplice tutela di un protetto per ordine di Charles. Penso anche però che un uomo come Hans in grado di prendere a cuore i valori in cui crede sia molto passionale, perciò, aldilà della compostezza del suo carattere, non è difficile credere che i sentimenti ricoprano un posto rilevante nel suo cuore.
Nel frangente in cui lo presenti torna a considerare la sua amara situazione sotto una luce razionale e ammette senza alcun dubbio la dura realtà. Proprio perché crede profondamente nei valori per cui lotta è convinto di aver fallito, senza ancora conoscere tuttavia il piano che ha in serbo per lui l'IRA. In questo viaggio lontano da casa, ha scoperto un sentimento a cui tiene particolarmente e del quale non potrebbe assistere al fallimento con la sofferenza di Declan o peggio con la morte del compagno. È bello pensare che Declan e Hans si siano protetti a vicenda arrivando addirittura a rischiare la vita l'uno per l'altro. Le parole di Declan a tal proposito riassumono molto bene il rapporto tra i due: essi prima ancora di essere amanti sono compagni di armi e nel codice militare vige il principio che stanno mettendo in pratica loro, non stanno abbandonando un compagno alla propria sorte. In modo speculare ad Hans infatti, Declan è disposto ad accettare ogni conseguenza che verrà decisa sul suo operato, ma non a perdere Hans.
Sia Declan sia Hans sentono di essere irrimediabilmente compromessi ma anche nell'epilogo più tragico a cui rischiano di andare incontro, il conforto l'uno dell'altro diventa vitale e rappresenta l'unica consolazione.
I pensieri di Hart sono limpidi, stavolta ci sveli senza mistero il fatto che il suo intuito avesse già smascherato da tempo la vera identità di James. Non è al corrente proprio di tutto però, gli manca il tassello fondamentale, il movente che ha convinto James, un uomo con la sua reputazione -che alla resa ha giocato anche a suo favore- a diventare un traditore.
È interessante scoprire la ragione per cui Hart abbia pensato di non denunciare il compagno. I motivi personali rappresentano la forza che spinge ogni personaggio di questa storia ad agire. Hart sa molto bene cosa significhi mentire sotto copertura, il carico emotivo che comporta, egli stesso ha mentito a James, ha ricoperto un ruolo di spia per riuscire a raggiungere il suo obiettivo e si riconosce nel ragazzo, questo lo porta più vicino a lui, anche se si autoaccusa di sentimentalismo. Ritorna il tema della protezione ispirata dall'affetto e dalla comprensione; sia Hart sia James hanno rischiato e rischiano a favore del compagno: James ha rischiato la vita e Hart non denunciandolo rischia di diventare suo complice.
Nonostante gli ultimi eventi, Hart riesce a tenere le redini del caso sulla spia tedesca, un eventuale fallimento equivarrebbe ad una sconfitta personale.
Mi è piaciuto molto il breve spaccato sul passato di Hart; i ricordi lo rendono umano in un periodo storico di guerre in cui l'umanità rischia spesso di essere calpestata. Ha necessità di qualcosa che lo aiuti a svagare la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni, qualcosa che gli infonda pace come la terra da cui è partito e che gli manca.
Dipingi Charles come un uomo del tutto travolto dal rapporto che unisce Declan e Hans. Circa questo legame la mente del comandante vaga ancora nell'oblio, non sono certa si renda pienamente conto dell'amore che li lega oppure -considerato il periodo storico- si rifiuta di pensarlo. Qualsiasi cosa pensi Charles, l'affetto che prova per Declan è determinante a salvargli la vita e questo è un grande sollievo per i tormenti di Hans circa le sorti dell'amato. Anche la fuga pianificata per Hans penso abbia un doppio risvolto per Charles, militare e personale, non vorrebbe mai ferire il suo protetto.
Emerge che anche i militanti dell'IRA detengono un codice d'onore verso i compagni e sulle promesse fatte che è molto difficile non condividere, al di là ovviamente delle scelte più spietate prese da Charles, come quella di uccidere un giovane traditore dell'IRA, i mezzi per far valere i propri ideali non sono giustificabili.
Sei bravissima a narrarci le diverse "fazioni" e gli attriti che sorgono anche tra coloro che si muovono nella medesima direzione ed hanno un obiettivo comune. Non è un'impresa facile, perché per ogni personaggio hai dovuto creare davvero un "piccolo mondo" collegato con un filo logico ed emotivo a tutti gli altri. Ti faccio i miei complimenti!
Le battute finali di questo capitolo sono impregnate di angst e gettano una grandissima ansia sul prossimo capitolo. Hart è riuscito ad impossessarsi di una pista attendibile e stavolta non c'è una spia che possa coprire le spalle a Charles e a tutti coloro che collaborano con lui, Hans compreso. Sono davvero curiosa di scoprire cosa accadrà. ♡♡
Alla prossima!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |