Valutazione per il contest "Platonic relationship contest" indetto sul forum "Writing Games – Ferisce più la penna"
Premio speciale Miglior costruzione del rapporto platonico
Grammatica: 4.9/5 + 3.5/5
"Stai lontano dai demoni, -> unica volta nel testo in cui compare un tipo di virgoletta differente, si tratta di un refuso. -0.1
Stilisticamente, la storia va senz’altro bene: hai gestito bene la lunghezza dei periodi, con un uso della punteggiatura azzeccato; il lessico è adatto e ho trovato particolarmente efficaci i dialoghi. Ti riporto, tuttavia, alcuni appunti.
Aziraphale cercava sempre di essere razionale. Ma in quel momento non lo era per niente. -> Qui ho trovato troppo forte la cesura con un punto, certamente sarebbe stata preferibile una semplice virgola.
ma non posso accettare che mi ami ma che hai deciso di starmi lontano… -> la ripetizione di una due ma consecutivi rende la frase un po’ macchinosa.
ma da un lato era contento che fosse così. -> qui ho percepito la mancanza di qualcosa, forse sarebbe suonato meglio “fosse andata così”.
Oltre a questo, ho trovato (rileggendo la storia più volte) un’eccedenza di frasi avversative introdotte da “ma” e, come ultima cosa, sei andata a capo un po’ troppo spesso, rendendo la lettura un pochino frammentata da un punto di vista grafico.
Insomma, lo stile va sicuramente bene (cosa che so bene, anche avendo letto altre tue storie), si tratta solo di accorgimenti.
Titolo: 1/2
Il titolo è il tasto dolente della storia. Lo dico senza mezzi termini: non mi è piaciuto. È abbastanza usato e banale (cosa che la storia non è affatto), e inoltre non ho apprezzato il fatto che fosse in inglese. Mi spiego meglio: di per sé l’inglese va benissimo, ma non c’è una motivazione specifica per usare questa lingua e trovo che il corrispettivo italiano (L’ultima speranza) suoni molto meglio.
Trama: 10/10
Si tratta di una sorta di missing moment plausibile che potrebbe inserirsi nella lunga conoscenza tra Aziraphale e Crowley. La trama è, di fatto, concentrata sul momento in cui loro due prendono atto dei loro sentimenti reciproci e di quanto siano “problematici” in vista dei loro rispettivi ruoli, e successivamente del momento in cui si rincontrano e si riappacificano, nella speranza (futura) di poter finalmente vivere un giorno il loro amore. Si inserisce bene nella trama che conosciamo e si interrompe al momento opportuno, quasi indagando in maniera approfondita un rapporto che di fatti è molto complesso ma anche molto forte anche nel canon. Non manca nulla, e l’idea di questa visione che hai presentato è, oltre che coerente, interessante. Soggettivamente posso dire che l’ho apprezzata molto.
IC/Caratterizzazione: 10/10
Anche questo parametro funziona benissimo: non ho trovato niente nella caratterizzazione dei personaggi che possa stonare con quanto mostrato nel canon. In particolare, condivido i ruoli della storia: Crowley è quello più emotivo, che implora, che all’inizio non comprende il vincolo che deve tenerli lontani; Aziraphale è invece quello all’inizio deciso, che capisce per primo che devono separarsi, salvo poi tornare sui suoi passi quando capisce che le sue azioni fanno soffrire il demone. Non poteva essere in modo diverso per essere credibile.
Gestione del rapporto amoroso: 10/10
Ti ho assegnato il premio speciale, quindi cosa penso in merito a questo parametro già dovrebbe essere ben chiaro. I reciproci sentimenti sono palesissimi, ma anche sentiti, sia nel modo in cui soffrono l’uno per l’altro, sia in quella speranza finale. Si amano e se lo dicono, si amano ma non possono amarsi – e l’ostacolo è anch’esso ben delineato, nella natura stessa dei due personaggi, nel loro ruolo innegabile e immutabile ordinato da una sfera superiore a loro, nell’essere cioè angelo e demone.
La soluzione di una platonic relationship si sposa perfettamente con la coppia che hai scelto e trovo tu abbia fatto un ottimo lavoro incastrandola in questa determinata trama. Tra l’altro, ho apprezzato che la relazione platonica sia duratura nel tempo (qui da investire addirittura tutta l’eternità) e che l’insorgere dell’ostacolo non sia motivo di chiusura, anzi Aziraphale e Crowley continuano a essere “vicini, tuttavia lontani”, legati da una sottile speranza futura. L’ostacolo non rompe la relazione, continua solo a farla restare platonica: una scelta che mi è piaciuta tanto e che è nel pieno mood di come avevo concepito questo contest.
Totale: 39.4/42 |