Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
31/12/21, ore 13:18

Come brilla il sole di Austerlitz per Napoleone!
“Ci conosciamo bene il sole ed io” e sembra proprio vero! Pare che il supremo astro sia spuntato fuori dalle nubi proprio in un momento concordato col generale corso per fare strage di nemici!
Napoleone pianifica, trama, inganna, si nasconde nella ragnatela come un ragno, in attesa di saltare fuori e di ghermire il nemico con le sue tenaglie velenose.
Per gli altri non c’è storia. Lo zar è troppo giovane ed immaturo, arrogante e facilmente raggirabile mentre gli austriaci non riescono a fare la differenza.
Napoleone trionfa e stermina. In pochi devono sopravvivere perché un nemico sfuggito alla morte oggi è un potenziale assassino domani e questa eventualità deve essere scongiurata. Per tale motivo, alla fine, Napoleone ordina di fare fuoco sugli inermi soldati in fuga che terrorizzati avevano rotto le linee. Gli sventurati trovano rifugio nei laghi e nelle paludi, ma le palle di cannone rompono le lastre di ghiaccio ed i poveretti finiscono in acqua, ad annegare e ad intirizzire.
Sono proprio questi eccessi che sconvolgono Alain, il quale nel corso della battaglia si era distinto per atti di prodezza. Durante il percorso che lo separa dall’ospedale da campo, l’ufficiale si interroga come in passato sul comportamento del suo superiore, sulla freddezza di certe sue decisioni terribili e disumane e sull’inevitabilità di tutto ciò. Mentre è in piena crisi di coscienza, incontra un ufficiale che aveva già notato sul campo di battaglia. Questo, che altri non è che il principe Andrej Bolkonskij di Guerra e pace, ammonisce Alain sulla caducità della vita umana e della gloria e lo esorta a confrontare la meschinità di Napoleone con la grandezza sterminata del cielo.
Su altri fronti, civili e non militari, troviamo sir Arthur Wellesley che un po’ incoscientemente sceglie di rinnovare i suoi voti nuziali ad una donna che non vede da undici anni, in nome del senso dell’onore.
Troviamo anche Oscar ed André alla continua ricerca del tesoro dei giacobini che sembra più l’araba fenice che qualcosa di reale. Nessuno sembra averlo visto e la stessa Rosalie non ne ha mai parlato col compianto marito Bernard.
Proprio la figlia di Rosalie sta per dare una svolta alla sua esistenza insieme agli amici di sempre. Honoré diventerà capitano delle guardie reali, Antigone ed Élisabeth Clotilde de Girodelle saranno dame di compagnia della regina mentre Bernadette, impossibilitata ad essere dama di compagnia dalle sue origini borghesi, sarà lettrice del re.
La giovane però deve stare attenta perché il tenente dei dragoni di Ligne ha intenzioni non troppo chiare nei suoi riguardi. Come un insetto insidioso e velenoso, è entrato nella serra ed in mezzo ai fiori si è messo ad insidiare la serenità di Bernadette.
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Junior
18/12/21, ore 22:47

Buonasera _Agrifoglio_,
sto quasi per mettermi in paro con questa storia bella e scoppiettante!
Devo dire che mi è piaciuta moltissimo la descrizione della battaglia di Austerlitz che ha sicuramente richiesto una grande opera di documentazione e mi sono piaciute anche le immagini e la citazione iniziale da “Guerra e pace”.
Napoleone qui ha dato il meglio di sé, emulando il successo di Annibale a Canne o almeno così pensa lui. Ha ingannato, simulato, recitato, al fine di scegliersi il terreno ed il momento della battaglia. Non poteva permettersi il lusso di spossare ulteriormente le truppe ed allora ha adattato la battaglia alle loro esigenze senza sforzarle dietro al nemico.
Quei continui rimandi al sole possono riallacciarsi ad un altro grande condottiero, Alessandro Magno? Napoleone voleva emulare pure lui!
Quel che è certo però è che si sta montando tremendamente la testa e la scena in cui dice “Sono Napoleone” ha del patologico.
Se Napoleone è stato geniale, gli altri fronti invece hanno lasciato molto a desiderare a partire da quello russo. Incompetente ed arrogante si è rivelato lo zar Alessandro che ha mortificato Kutuzov e gli altri ufficiali anziani per stare dietro alla sua cricca di giovani amici aristocratici inesperti e sbruffoni. I risultati negativi non sono tardati ad arrivare perché il malcapitato zar è caduto nella trappola come uno stolto!
Alain dal canto suo ha fatto di tutto e di più ed infatti lo attende la promozione a colonnello. Il suo senso etico però è stato messo un’altra volta a dura prova dalla disumanità di Napoleone. La fine della battaglia di Austerlitz, con l’eccidio sui laghi e sugli stagni, lo ha sconvolto. A proposito, sono stupende ed allo stesso tempo agghiaccianti le scene delle lastre di ghiaccio che si spezzano sotto i colpi di cannone e che si richiudono come lapidi sui soldati sventurati!
Ma la parte che secondo me sfiora il sublime è l’incontro col principe Andrej Bolkonskij, uno dei miei personaggi letterari preferiti. Con le sue riflessioni sulla precarietà della gloria terrena e sulla meschinità di Napoleone davanti al cielo infinito, acuisce la crisi di coscienza di Alain che, ancora infatuato del carisma di Bonaparte, preferisce non pensare, ma intanto ascolta. Sono stupita di come sei riuscita ad amalgamare la vicenda della bandiera con le prodezze di Alain o la parte della medaglietta d’oro donata dalla principessa Maria Bolkonskaja con l’economia del racconto.
Su un altro fronte (è proprio il caso di dirlo), (ri)troviamo sir Arthur Wellesley e l’eterna fidanzata Catherine Pakenham. Lei insiste per rincontrarlo prima del matrimonio, ma lui tira dritto per senso dell’onore. Sarà giusto così?
In quel di Versailles, invece, le giovani leve fanno carriera: Honoré assume il grado militare che in gioventù fu della madre, Antigone ed Élisabeth Clotilde de Girodelle (la figlia segreta della regina) saranno dame di compagnia di Maria Antonietta e Bernadette diventerà lettrice del re.
Le ricerche del tesoro dei giacobini sono invece ad un punto morto.
Continua il pressing del giovane de Ligne sull’ingenua Bernadette. Lui è molto disinvolto, la marca stretta e lei si vede che sta per cadere ogni giorno di più nel vortice dell’innamoramento. La cosa mi preoccupa, dato che il bel tenente dei dragoni mi sembra un tipo edonista e fatuo e, pur essendo un militare, non gode della stima del nonno generale.
Continuo a leggerti con piacere.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Junior
26/11/21, ore 23:25

Davvero molto bello questo capitolo cara Agrifoglio a partire dalle immagini e dalla citazione iniziale di Guerra e pace!! La descrizione della battaglia di Austerlitz è superba nella sua precisione e meticolosità Napoleone si dimostra il genio che è ,creando il piano perfetto e la battaglia perfetta . Le truppe sono stanche ed a corto di rifornimenti e lui non può permettersi altre marce ma deve indurre il nemico ad attaccarlo quando e dove vuole lui .Si sceglie il terreno di battaglia ed il giorno facendo credere ai nemici che la scelta sia la loro Simula di essere in difficoltà ,recita inganna , ritira le truppe,le fa sembrare disordinate ed incerte ed intanto le nasconde nella nebbia .Indebolisce di proposito il fianco destro dell’esercito così da indurre i nemici ad attaccarlo ed a sguarnire il centro così lui potrà con comodo attaccare il centro recuperare la posizione strategica e tagliare in due l’esercito nemico creando i presupposi per un accerchiamento. Il piano riesce anche perché Napoleone ha dalla sua parte non soltanto il genio ma anche le condizioni metereologiche e sopèrattutto una fortuna sfacciata !! Sa sfruttare il terreno ed il tempo ma poi il sole squarcia le nubi proprio nel momento che serve a lui!! Bellissima la descrizione del sole di Austerlitz sia nel brano di Tolstoj sia nelle tue parole!!! Napoleone lo prende come un buon auspicio e ciò lo infervora a dismisura Essendo lui convintissimo di farcela convince anche gli uomini, sostenuti dalle sue parole oltre che dalla tripla razione di liquore Mi sono piaciute le descrizioni del freddo del gelo , delle ultime ore prima della battaglia che potrebbero anche essere le ultime per ciascun soldato e degli effetti della nebbia sui sensi e sulle percezioni Mi è piaciuto il bagliore rossastro del sole nascente sulle baionette che riempie di terrore gli avversari. I rUssi in particolare sono allo sbando perché sono guidati da uno zar sprovveduto ed anche arrogante che umilia i veterani ma poi quando le cose si mettono male, perde la boria e vaga per il campo di battaglia in stato confusionale Belle le cariche della cavalleria e della fanteria ,belli gli atti di ardimento e le finte! Belle le scene della fanteria russa formata da uomini rozzi ma valorosi ed enormi e quella della frenetica ritirata delle truppe napoleoniche !!!! Vive l’impereur ma intanto scappano !! Napoleone è stratega attore, psicologo , mentitore ed alla fine ce la fa anche se due pezzi da novanta come i generali russi Kutuzov e Bagration riescono a sgusciargli via di mano come due anguille ahahahahahah!!!!!! Le cose però si concludono male perché Napoleone vuole una vittoria completa e soprattutto non vuole che l’esercito avversario si riorganizzi troppo presto A lui non basta sconfiggere il nemico lo vuole anche estirpare e prostrare fisicamente e psicologicamente Così ordina all’artiglieria pesante di sparare sui fuggiaschi e ciò dà luogo ad una carneficina di proporzioni apocalittiche perché gli uomini in rotta fuggono sugli stagni ghiacciati e sulle paludi ma le palle di cannone rom,pono le lastre di ghiaccio ed i fuggiaschi annegano con dolore e terrore
Alla fine Napoleone galoppa nella sera nel campo di battaglia per verificare la portata del suo trionfo (suggestiva questa immagine !) e dà disposizione per la cura dei feriti di tutti gli schieramenti ma inizia anche a dare prova di eccessiva sicurezza ed autostima
Nella battaglia ricompare anche Alain che compie molti atti di eroismo : cattura un vessillo ed un cannone nemici e si getta a capofitto nella mischia e nelle nuvole di fumo come se non ci fosse un domani Lui è l’alter ego di Oscar,è un animale battagliero fatto per la guerra ed in questa si esprime al meglio con tutta la sua essenza Alain però ha anche un’anima ed un’etica e certe cose lo lasciano con l’amaro in bocca Non può sopportare la strage finale dei nemici in rotta Tuto ciò risveglia come in passato i suoi tormenti In questo stato d’animo fa un incontro nell’ospedale da campo Vede un ufficiale russo che lo aveva colpito per un atto di eroismo sull’altura di Pratzen e lo va a salutare Questi è niente di meno che il principe Andrej Bolkonskij di Guerra e pace ( bello il crossover con Guerra e pace!!) il quale sta rivalutando le sue priorità di vita perché Napoleone gli è sembrato piccolo e meschino di fronte alla profondità ed alla solennità del cielo Prima Napoleone era il suo eroe mentre adesso è soltanto un poveretto Questi discorsi scuotono ancora di più Alain che a prima vista li ascolta poco (non gli piace la filosofia e poi desidera ardentemente continuare a credere in Napoleone nonostante tutto ) ma intanto un altro seme del dubbio è stato gettato Bella la scena della medaglietta d’oro del principe Andrej Bolkonskij a lui regalata dalla sorella e rubata dai soldati napoleonici e bello è come l’hai riadattata per dare un ruolo ad Alain!!
Ci spostiamo poi a Londra ed a Dublino e vediamo il carteggio di una coppia un po’ stagionata per l’epoca :sir Arthur Wellesley che avevamo già incontrato nei capitoli precedenti e la sua storica fiDanzata Kitty che fa il suo ingresso nella storia sebbene solo per lettera, oggi Questa coppia è invecchiata prima di nascere perché si sono separati undici anni prima e da allora non si sono più rivisti Lei è corretta e vuole he lui la riveda prima di impegnarsi definitivamente ed irrevocabilmente perché il suo aspetto è cambiato ma sir Arthur Wellesley è rigidamente legato alla promessa di tanti anni prima ed alla ferrea morale dell’epoca e non vuole rinnegarla costi quel che costi .
Sul fronte di Versailles ci sono grandi e piacevoli novità perché Honoré prenderà finalmente servizio come capitano delle guardie reali rendendo orgogliosi i genitori e naturalmente il nonno che non aspettava altro che vedere il suo tanto agognato erede all’opera mentre Antigone e la figlia adottiva dei Girodelle faranno le dame d’onore della regina. Maria Antonietta potrà quindi riprendere a corte la figlia avuta dal suo matrimonio morganatico e segreto con il conte di Fersen e frequentarla tutti i giorni insieme agli altri figli
Bernadette non è stata tenuta fuori dalla spartizione della torta e svolgerà un incarico consono al suo stato di donna borghese diventando la lettrice del re. Il re sta meglio ma è ancora molto debole nel corpo e nello spirito e trova Bernadette rassicurante e rilassante ed anche Maria Antonietta vuole a corte la ragazza perché è molto grata a Rosalie per le amorevoli cure che le prestò quando era relegata al Petit Trianon per la sua gravidanza segreta. Rosalie ringrazia Oscar ed Andrè ma non è in grado di aiutarli sulla questione del tesoro dei giacobini perché Bernard non si confidava con lei sulle problematiche relative alla politica ed aveva intuito l’avversione di Rosalie per i delitti.
Purtroppo Bernadette non è stata notata soltanto dai reali ma anche dal nipote di Oscar il tenente de Ligne Il giovane la raggiunge nella serra e la ubriaca letteralmente con le sue parole suadenti L’inesperienza e la timidezza di lei sembrano renderlo ancora più spigliato ed intraprendente ed anche un tantino sfrontato Questa coppia può apparire romantica ma secondo me è un po’ squilibrata non soltanto per le differenze di rango ma anche perché lui è troppo esperto e mondano mentre lei è troppo timida e del mondo non ha visto niente Lui sembra bearsi del fatto che la sovrasta, cerca di sedurla ma non di mettersi in contatto con lei .Lei pare soggiogata ed intimidita ,arrossisce sempre ma non mi sembra che i due abbiano trovato un punto di contatto un interesse comune, che si stimino reciprocamente che condividano qualcosa di importante. Lei è molto ragazzina ma lui no e sa come vanno le cose del mondo Secondo me vuole sedurla Si piacciono fisicamente e lui mira a divertirsi con lei ,ma cosa hanno in comune?
Ti seguo sempre scusa il ritardo ,corro a leggere il capitolo successivo!!!!!!

Recensore Veterano
14/11/21, ore 11:34

Ciao Agrifoglio, la tua fanfiction è tra le più originali che ho letto (da un anno sono iscritta al fandom ma sono stata finora una lettrice vorace, ma silenziosa). La tua rivisitazione degli eventi storici è plausibile. Talora capita di domandarci se il corso della storia sarebbe cambiato se quel tal giorno ...ad es mi è capitato di leggere che a Waterloo Napoleone fu sconfitto perchè nella notte aveva piovuto.
Struggente il dialogo fra Alain ed il Principe Andrej Bolkonskij: quanto è vana la gloria degli uomini di fronte all'immensità del cielo.
Dunque lunga vita ad Oscar e Andrè e speriamo che Honore ed  Antigone non combinino troppi guai. Aggiorna presto!

Recensore Master
12/11/21, ore 10:07

Ciao Agrifoglio. Molto belle le immagini che hai scelto per questo capitolo. Ho letto con interesse la parte iniziale, ben descritta, dove emerge il tuo impegno. Emblematica l'espressione "ci conosciamo bene il sole e io." Mi ha fatto piacere leggere di Alain e dei giovani a Versailles. Belli i riferimenti a "Guerra e pace." Grazie a te per ringraziare chi ti segue e commenta. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/11/2021 - 10:08 am)

Recensore Master
11/11/21, ore 21:08

Wow! La morte del principe Andrej! Per me che ho amato Tolstoj e questo personaggio, un capitolo imperdibile . E, devo dire, come in altri (per esempio quando racconti la battaglia di Trafalgar) si vede che le tue conoscenze storiche e militari sono molto solide. Un saluto caro, D.

Recensore Veterano
11/11/21, ore 13:21

Una descrizione dettagliatissima di una grande battaglia che, come tale, non può non lasciare strascichi nell'animo umano. E le immagini (molto belle) che hai scelto, rendono il quadro ancora più vivo.
Sul fronte Versailles sono curiosa di seguire le imprese della nuova generazione, anche se "i vecchi" hanno ancora qualcosa di importante da compiere...magari avvalendosi dell'aiuto dei più giovani.
A presto!

Recensore Master
11/11/21, ore 00:25

Buona sera Agrifoglio. Un altro capitolo veramente notevole. La battaglia è tratteggiata con verosimiglianza e precisione. Gli stati d'animo di tutti i protagonisti sono descritti in maniera impeccabile. Grazie al principe Andreij forse Alain riuscirà ad aprire gli occhi su colui che era l'eroe di molti, ma la cui indole rasenta la sociopatia. Piccoli Jarjayes, e non solo, crescono, trovando il loro posto nel mondo. Sono molto curiosa di sapere come i giovani virgulti affronteranno la loro nuova vita. Farti i complimenti è riduttivo. Chapeau e a presto.

Recensore Master
10/11/21, ore 22:59

Cara Agrifoglio, ben ritrovata!
Sono rimasta letteralmente affascinata, colpita da parole, immagini e descrizioni di questo tuo ultimo capitolo. Credo che la battaglia di Austerlitz sia da considerare forse il punto più alto della fulgida epopea napoleonica, come giustamente fa notare il tuo Andrej,(interessante il crossover fra la Leonessa e Guerra e Pace, il prologo tratto da Tolstoj è una chicca molto d'effetto) parlando con André, la stella napoleonica presto o tardi sarà destinata a spegnersi e forse solo allora Napoleone verrà visto per quello che è : un visionario, un megalomane, miserabile, vanitoso e crudele coi suoi avversari.
Piano piano anche Alain si rende sempre più conto di aver venerato un uomo che certamente non meritava tutte le sue attenzioni.
Dalle battaglie ai palazzi reali ecco che ritroviamo la famiglia Jarjayes come da tradizione che si rispetti, rendere omaggio alle loro Maestà ,attraverso i giovanissimi Honore`e Antigone l'uno destinato alla carriera militare,seguendo le orme materne, l' altra avviata a quella di dama di compagnia della regina, a sostituire la nonna Marguerite, dopo anni di onorato servizio.
Bernadette, la figlia di Rosalie e Bernard, sebbene non faccia parte della nobiltà viene nominata addirittura Lettrice di Corte dal giovane Re in persona. È una bella ragazza e molto corteggiata. Non ricordo bene dove ci avevi raccontato di questo giovanotto intraprendente e adulatore che cerca alla fine,di approcciarsi a lei in modo confidenziale, come non ricordo più (povera la mia memoria) il capitolo in cui ci presenti Kitty e quella promessa di matrimonio menzionata nella lettera a Wellesley .
Come sempre ti faccio i miei complimenti e ti aspetto coi prossimi aggiornamenti. Buona notte
(Recensione modificata il 10/11/2021 - 11:05 pm)

Recensore Master
10/11/21, ore 15:39

Cara Agrifoglio, quando arriva uno dei tuoi aggiornamenti, e il titolo pare essere foriero di quello che conterrà il passaggio, almeno parzialmente, mi predispongo alla lettura certa che tu mi condurrai per mano attraverso le battaglie, nei campi fra i soldati, in mezzo alla mischia a percepire la paura degli uomini che sono destinati a combattere. Il tutto poi è sempre corredato da una serie di immagini per rendere meglio partecipe il lettore di quanto stai narrando, in quanto mischi abilmente la tua ucronia con la Storia, e più volte mi sono chiesta se tua sia una docente di storia o più semplicemente una appassionata di storia, poiché riesci a rendere il tutto fruibile e interessante anche per chi non è molto informato in questi argomenti.
In questo passaggio possiamo assistere alla vittoria di Napoleone, portata a termine dopo che i tentativi di mediazione, per via diplomatiche con austriaci e russi, non erano andate come il conte di Compiegne gli aveva fatto credere, asserendo di poterlo mettere in contatto con gli imperatori di altre terre. Ma Napoleone mai si dà per sconfitto, lui è un maestro di tattica e strategia che possiamo ben ammirare nella battaglia da te così meravigliosamente descritta.
Ho visto gli eserciti scontrarsi al diradarsi di quella nebbia, mai tanto congeniale e amica di Napoleone, il quale ha potuto sferrare il proprio attacco dall’altura di Pratzen. Il nemico è vinto e annientato su tutta la linea e, a dimostrazione della sua vittoria, sul campo di battaglia campeggiano appunto i corpi straziati, mutilati di uomini morti e feriti dei vari schieramenti che Napoleone va a osservare per rendersi conto della portata di quella vittoria epica. Fra i suoi sottoposti vediamo nuovamente Alain, divenuto per i meriti di guerra, maggiore, il quale ha sempre creduto e visto in Napoleone colui che avrebbe potuto sovvertire le sorti e portare benessere alle popolazioni, fino a quando a poco a poco si è accorto di quanto sia forte e potente l’ego di Napoleone e di quanto potrebbe essere pericoloso se lasciato andare senza che gli venisse posto alcun limite. Illuminante a questo punto il colloquio avuto con il ferito principe Andrej, ricoverato nell’ospedale da campo approntato per i feriti di tutti gli schieramenti, che comincia a farlo riflettere con la metafora del cielo immenso e irraggiungibile mentre meschino e piccolo gli era parso l’uomo Napoleone che era sempre stato per lui l’eroe a cui guardare. Anche Alain comincia ad essere stanco di asservire solamente la gloria di Napoleone, il quale inseguiva vittorie che rischiavano di ridurre l’Europa peggio di un campo di battaglia e come già lui aveva visto fare sia in Egitto, in Siria e in tutte le campagne nelle quali lo aveva seguito.
Poi torniamo anche alle vicende dei nostri amati personaggi che stanno assistendo alla crescita dei figli i quali tra poco saranno ammessi a corte: Honorè assumerà l’incarico presso le Guardie Reali, posto che era stato a suo tempo di sua madre, mentre la giovane e vivace Antigone diventerà una delle dame di compagnia della regina insieme alla figlia adottata dai Girodel Elisabeth Clotilde. Entrambe le ragazze godono dell’interessamento di due giovani, ma mentre Elisabeth pare accettare la corte, non tanto velata, di Honorè, Antigone invece considera il giovane Gregoire Girodel solo un amico e niente più, forse troppo calmo per la sua indole ribelle.
Ma anche per Rosalie ci sono delle novità relative alla figlia Bernadette, notata dal giovane re di ritorno in patria, e alla quale è stato conferito l’incarico di lettrice reale, poiché lui aveva ritrovato nella sua voce dolce e rilassante quella calma per il suo animo provato dai lunghi anni di esilio.
Bernadette è però anche fatta oggetto dell’interesse del giovane tenente de Ligne, bello e con una fluente parlantina in grado di incantare una ascoltatrice curiosa come Bernadette, la quale quando è in sua presenza sente il suo cuore palpitare.
Ancora non si è riusciti a sapere nulla circa il tesoro dei giacobini, a cui Oscar sta dando la caccia, e chi meglio di Rosalie, per via delle confidenze di suo marito Bernard, essendo stato il cavaliere nero, avrebbe potuto avere notizie, anche se Rosalie asserisce che, al tempo, suo marito con lei non parlava di politica. La delusione è inevitabile che si dipinga sul volto di Oscar che ora dovrà escogitare e trovare una nuova pista da seguire per portare a termine con successo anche quel compito che le è stato assegnato.
Ancora molta carne al fuoco che non può che incuriosire. A presto allora!

Recensore Master
09/11/21, ore 11:41

Avevo riconosciuto il principe Andreij, e sono lieta che abbia aperto gli occhi ad Alain, ancora preso dall'ubriacatura napoleonica; invece a corte è sempre tutto un gran fremere di novità, ma stavolta positive per i nostri.

Recensore Master
09/11/21, ore 09:28

Ho apprezzato moltissimo le immagini che hai pubblicato, di sicuro le avrai scelte con ogni cura ed attenzione ai dettagli per rendere la scelta coerente con la storia, sono a dir poco fantastiche!
Hai descritto minuziosamente tutta la parte storica, a tratti si poteva immaginare di essere lì, nel mezzo della battaglia, tra le nebbie, i cannoni ed i soldati.
Riguardo ai figli di Oscar e Andrè, mi ha commossa leggere che il figlio ha intrapreso la carriera militare della madre, seguendone le orma presso la guardia Reale, come da tradizione di famiglia, e Antigone sarà la dama di compagnia della Regina. Spero che quest’ultima non combini troppi guai!
(Recensione modificata il 09/11/2021 - 09:30 am)