Recensioni per
Le sfumature dannose della tossicodipendenza
di __eryn__

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
18/04/22, ore 18:32

Ciao, cara!

Perdonami, ho impiegato un po' a passare, non ho vissuto giornate semplicissime prima delle vacanze e questo mi ha costretta a ritardare.

Ho letto questo primo capitolo davvero con tanto interesse. Il tema è molto complesso, ma trovo che tu sia riuscita a portare all'attenzione ogni riflesso emergente di questa dipendenza, proprio come dici tu nel titolo, ogni sfumatura.
È questo incipit alla storia a rendere cruda l'atmosfera, ma certo non ci si poteva aspettare nulla di diverso. Eppure, nella drammaticità del caso, hai donato una sorta di speranza, un bagliore di luce sia nella mente di Edward sia in coloro che lo circondano, in particolare nel personaggio della giovane Ada. Davanti all'amica tenta di nascondere la gravità del baratro in cui sta precipitando, eppure in solitudine sembra pienamente convinto di essere entrato in un loop senza via d'uscita; la frase che lo accompagna "non c'è cura" sembra espressione di qualcosa che lo inquieta e che lo ha condotto a camuffare i suoi tormenti tramite la droga e altre forme di autolesionismo.
Le sensazioni fisiche legate all'assunzione di droga sono convincenti dal punto di vista del lettore, mi sembra che siano drammaticamente attinenti a questa cruda realtà. Questa oscillazione tra benessere e malessere a seguito dell'assunzione dona alla narrazione un drammatico realismo. Nascono nel protagonista pensieri razionali e irrazionali propri della dipendenza, che lasciano però anche sprazzi di lucidità che consentono ad Edward di ricercare le cause nel vortice in cui è caduto.
Quella del demone penso sia davvero la metafora migliore per descrivere questa tragica situazione. Il protagonista è consapevole di ciò, i suoi stessi pensieri danno voce a questa consapevolezza e credo sia la porta attraverso cui deve passare per recuperare a pieno la propria vita, prima che sia troppo tardi, prima che questo demone dentro di lui lo distrugga.
Questa idea delle parole che lo accompagnano lascia un'altra prospettiva pienamente positiva; è la percezione che questo giovane non abbia abbandonato la parte più profonda di sé per cedere all'illusione di un benessere fittizio, le parole lo ancorano alla realtà. Persistono ingenuità e genuinità nascoste in lui, lo ferisce il pensiero di averle perse lungo la strada rischiosa che sta percorrendo. Dalla drammaticità che sta vivendo è sorto in lui un animo particolarmente sensibile verso se stesso e ciò che lo circonda.
Il gruppo con il quale condivide questa esperienza ha una grande influenza su di lui e più in generale in queste circostanze. Noto però che Edward si distingue da questi pari e trovo questo dettaglio (che dettaglio in fondo non è) molto significativo; nei compagni non c'è il minimo barlume dei sensi di colpa, solo il desiderio che spinge verso la sostanza come fosse un gioco, di cui solo Ada sembra scorgere davvero la reale pericolosità. Trovo Edward in una posizione intermedia, consapevole del male che si sta infliggendo, ma non abbastanza forte per liberarsi, come l'amica vorrebbe. Ciò che cerca e che si trova alla base dell'assunzione di droga da parte di Edward credo sia anche (oltre a tutto il resto) il bisogno di approvazione sociale da parte di coloro che manifestano i medesimi comportamenti.
Ho apprezzato molto la nota conclusiva sui sentimenti di Ada nei confronti di Edward; non sarà un'impresa facile per la ragazza, dal momento che anche lei sembra strettamente coinvolta (anche se pare in modo più controllato e meno compromettente), eppure vedo una certa maturità in lei, una sorta di guida che possa evitare una deviazione tragica e senza via d'uscita.

Spero di riuscire a proseguire presto con la lettura, questa prima parte è stata molto interessante, specie sul fronte introspettivo! ♡

Un abbraccio,
Vale

Recensore Master
16/12/21, ore 09:46

Ciao Eryn. Affronti una tematica molto delicata in questo scritto e lo si può già capire leggendo l'introduzione. Terribile leggere che nessuno possa aiutare Edward ma, seguendo le sue vicende capitolo dopo capitolo, spero che tutto potrà cambiare. Attraverso quando descritto mi sono immersa nell'atmosfera, dove hai ben mostrato il tutto.
Leggere quel "non c'è cura ", titolo anche del capitolo, mi ha spezzato il cuore. Con i dialoghi hai ben rappresentato uno spaccato di vita di questo ragazzo. Nelle note chiedi se i lettori siano curiosi di conoscere di più di Edward e per quanto mi riguarda si. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 16/12/2021 - 09:47 am)

Nuovo recensore
08/12/21, ore 00:46

Ciao, ho pensato di dare un'occhiata a Le sfumatore dannose della tossicodipendenza dopo aver notato il tuo profilo e non ne sono rimasto deluso. Mi è piaciuta particolarmente la prima parte di questo primo capitolo, tendo ad apprezzare molto l'introspezione e sebbene la metafora del "demone interiore" sia molto usata, è sempre molto efficace a descrivere uno stato d'animo particolare, che è quello di Edward, poi.
Vorrei anche farti i miei complimenti per quanto riguarda i dialoghi, che sebbene manchino un po' di punteggiatura, sono *molto* naturali e rendono bene l'idea dei personaggi che intendi rappresentare e della loro "inadeguatezza" sociale, del loro essere "sbagliati".
Trovo che proprio sul finale la qualità sia andata ad abbassarsi un po', un consiglio che ti potrei dare è di separare più nettamente dal resto della narrazione i momenti che avvengono "nella testa" di Edward, magari utilizzando un paio di metafore ogni tanto per trasmettere meglio l'emozione che vuoi comunicare.
Detto questo, in generale, mi dispiace moltissimo tanto per Edward quanto per Ada, sembrano soffrire entrambi e spero che nei prossimi capitoli possano quantomeno consolarsi l'un l'altra, se non addirittura affrontare i loro problemi. :>

Nuovo recensore
14/11/21, ore 11:26

Credo che i nostri protagonisti si somiglino, del resto c'è sempre un motivo per cui scegliamo di leggere una storia piuttosto che un'altra. Mi fa piacere aver trovato qui un'altra storia di un adolescente al limite, e mi piace il modo in cui lo stai delineando, con tanta cura dei dettagli.