Ciao CrazyFred, nuova settimana, nuovo aggiornamento, e nuova recensione (anche se stavolta un po' in ritardo ma, a mia discolpa, devo dire che sto facendo di tutto e di più in questo periodo e non riesco a conciliare tutto: anche io sono umana, e la giornata non è lunga abbastanza).
Vorrei partire con ordine, basandomi su quello che è accaduto in questo capitolo.
Alex è una continua sorpresa, lui è un oratore bravissimo, ed una persona che sa stare al mondo, tando da riuscire a rapportarsi con li stesso identifico rispetto a ogni persona, dai colletti bianchi ai più umili operai. Ma c'è una persona con cui proprio non riesce a comunicare, ed è suo figlio Edoardo.
Il loro è un non-rapporto, che va costruito dalle fondamenta. E sarebbe stato utopistico credere che un solo discorso fatto da padre a figlio potesse riparare ad anni di assenze e di non detti. Ed infatti, lo scoppio è arrivato ben presto. Credo, ma è solo la mia opinione, che Alex non sappia davvero parlare con suo figlio. Forse perché lo vede più grande, più ometto, più chiuso ed introverso, caratterialmente più simile alla mamma che a lui, ma Alex non ha ancora capito la chiave per prendere suo figlio. È vero che è un ragazzino un po' viziato e capriccioso, ma Edoardo ha soltanto 15 anni, e gli è piombata addosso la separazione dei suoi genitori, cosa che gli fa male; vorrebbe ancora che tutto si rimettesse apposto e che suo padre desse a quella famiglia ancora una possibilità. Invece Alex, inavvertitamente, vuole chiudere con quella che è stata la sua vita fino a quel momento (il che è giusto e comprensibile) ma non è da solo, e le sue scelte finiscono per ricadere su altre persone, che ci soffrono. Vendere la casa al mare non è una tragedia, e ad Alex i soldi sicuramente servono, però al figlio avrebbe dovuto dirlo in un modo differente, parlandone invece di litigare e facendogli capire le sue ragioni. Non è una scenata da ragazzino, veder andare via quella casa dove ha trascorso tutte le estati per Edoardo significa aver chiuso davvero la strada a quella che è stata la sua famiglia, e lui ha bisogno anche di tempo per metabolizzare il tutto.
Anche perché, Alex il rapporto con suo figlio deve costruirlo da solo, non potendo sperare di ricevere alcun aiuto dalla ex moglie. Al contario, io credo proprio che quel modo di fare di Claudia - sempre a dire che è stato Alex a scegliere di andare via definitivamente mentre lei si è solo presa una pausa e poi è tornata - finisca per influenzare il figlio, ormai convinto che sia il padre ad aver messo fine a quel matrimonio. Claudia è davvero tutto quello che non si dovrebbe fare durante e dopo un divorzio. Sta sempre lì a lanciare frecciatine e battute, a dire cattiverie e creare lo scontro, anziché cercare di tendere una mano per il bene dei figli. Alla fine, lei è forse la più grande nemica di Giulia ed Edoardo e, in parte, anche di sé stessa, perché si sta ammalando il fegato continuando ad insistere sul loro matrimonio solo per un capriccio, quando se avesse più maturità e si guardasse dentro, capirebbe che il loro matrimonio era finito già da tempo.
Come era prevedibile, arrabbiarsi quando si è al volante non è mai una buona idea, e a farne le spese è stata la povera smart di Maya. Con una manovra fatta a folle velocità, Alex le ha davvero sfondato l'auto. Devo dire che, in quel momento, è sembrato un po' indifeso; oltre al senso di colpa per aver distrutto la macchina di Maya e lasciato la ragazza a piedi per qualche giorno, sembrava anche che così mostrasse a lei che non era così infallibile nemmeno lui. È una sua fragilità ulteriore che è venuta fuori, perché Alex in ogni caso non smette mai di voler indossare i panni del vincente e ammettere di aver fatto un parcheggio così da cani non è facile, specie se devi raccontare il motivo che c'è dentro.
E, alla fine, è bastata la sola vicinanza di Maya, il calore del corpo della giovane nel taxi e una rilassata passeggiata per fargli tornare l'umore in ordine e stare meglio; come al solito, è stata sufficiente una domanda di Maya per fargli tirare fuori il magone che ha dentro. Alex con Maya riesce a dire sempre tutto quello che prova, entrando fino nel profondo della sua intimità: non le ha solo detto della discussione con il figlio prima e con la moglie poi, ma anche di quella sottile ma ben evidente gelosia che la sorella Anna prova per lui. Anna non è stata fortunata nella sua vita, un po' per scelte fatte da lei, un po' perché comunque la vita ti mette davanti a delle situazioni storte e non ha avuto quello che davvero voleva; pur non volendolo, il fatto che anche quel fratello così perfetto abbia fallito per una volta è una piccola soddisfazione. Ed Anna sembra stare dalla parte di Claudia anche perché non avendo avuto una famiglia sua come la desiderava, ha proiettato in quella del fratello quelli che erano i suoi sogni e accusa Alex di essere lui ad aver spezzato quell'incantesimo.
Maya, come sempre, ha saputo ascoltare e comprendere, e far capire ad Alex che non ha nulla di cui dover sentire il peso, perché non è nemmeno normale che una sorella provi gelosia o altro. Pur nel loro essere un po' sfasciati, Maya e i suoi fratelli, a loro modo, sono uniti e si guardano le spalle; forse perché hanno vissuto le stesse cose: tutti e 3 sono passati dall'aver tutto, a non avere più nulla, e si sono dovuti ricostruire con le loro forze, e questo ha richiesto uj aiuto reciproco e costante, e non una sorta di sfida tra di loro. Così non è per Alex e la sorella Anna: loro due vengono dal basso e mentre uno è riuscito a scalare la vetta, l'altra è rimasta in basso, con due figli da crescere, sogni infranti e che pesa ancora sulle spalle dei genitori.
Il vero punto di riferimento in tutta questa storia sono davvero i genitori di Alex, per lui quasi un mito inarrivabile. I suoi genitori sono un raro esempio di come nella vita si riesca a plasmarsi in base all'altro e riuscire a stare insieme da tutta la vita; io credo che il segreto sia scegliere una persona giusta, che ti scalda il cuore ed avere la pazienza di annaffiare quel fiore ogni giorno. Alex, invece, nel momento della sua vita in cui ha conosciuto Claudia ha fatto una scelta funzionale all'uomo che voleva essere, mettendo da parte il suo vero io, e vestendo panni non suoi; ecco perché ad un certo punto è scoppiato, in quanto le maschere non reggono a lungo ed il vero essere viene sempre fuori, in un modo ed in un altro.
Quello che mi piace è come Alex e Maya riescano ad essere davvero loro stessi, quando sono insieme. Insomma, Maya si è davvero inalberata molto per il fatto della macchina, urlando quasi come se stesse parlando con un suo pari, e non il suo capo; questo perché la formalità tra di loro è venuta meno da un pezzo, semmai vi fosse stata. Quel piccolo intoppo ha ricreato tra di loro quella confidenza a cui normalmente sono abituati, e che avevano cercato di mettere da parte nascondendosi dietro ai loro ruoli. È Maya soprattutto ad essersi sciolta, ad essere ritornata amichevole e vicina come era prima, meno impostata e più rilassata, e questo ha consentito un avvicinamento tra di loro.
Quella confidenza che, alla fine, mancava a tutti e due. Per Maya è stato confortante avere Alex accanto a sé a gestire la questione auto, come se avesse qualcuno che, dopo tanto tempo, si prendesse cura di lei nelle piccole cose che non sa fare; e quello che le ha dato più gioia è stato vedere come si sia prodigato in ogni modo per aiutarla, cercando di spingere un po' per far aggiustare la sua auto quanto prima e volendo addirittura noleggiarle un auto.
Qurlla vicinanza fisica, anche solo il passeggiare l'uno accanto all'altro, è così naturale ma, al tempo stesso, mette i brividi proprio perché lo è. È come se entrambi si sentissero giusti a stare l'uno accanto all'altra su un marciapiede e questo non può non spaventare Maya. La verità è che non lo invita a salire perché quella vicinanza è per lei troppo pericolosa, e sente quell'attrazione aleggiarle tutto intorno.
Alex, dal canto suo, ci va cauto, ma nonostante questo cerca questo contatto, e di creare occasioni per stare da soli ed essere semplicemente sé stessi, nella consapevolezza che bisogna andarci piano.
E da lì l'andarla a prendere tutti i giorni per andare a lavoro, fino a quando non sarà stata riparata la smart.
Siamo onesti: se Maya non avesse voluto, avrebbe respinto questa offerta in modo ben più deciso, ed invece anche lei quei ritagli da sola con Alex li brama, come se soltanto così tornasse a respirare. Quel patto tra di loro viene richiamato come a voler sancire una garanzia che nulla accadrà, ma io direi che questo patto a nulla è servito. Quello che provano è ancora lì, prepotente e preme per uscire, e basterà l'occasione giusta perché riesploda in tutta la sua potenza.
A presto 💕 |